Tic nervosi
Gentili,
vi scrivo perchè ultimamente la mia situazione familiare mi sta creando diversi problemi.
i miei genitori son separati da quando avevo 8 anni, ho sempre vissuto in casa con mia madre credendo fosse il genitore di cui potermi fidare.
Nell'ultimo anno ho avuto modo di ricredermi e il nostro rapporto si è ridimensionato pian piano fino a che adesso ci riduciamo solo ai convenevoli.
Credo di provare rabbia nei suoi confronti, sfiducia e anche un po' rassegnazione.
Fatto sta che nei momenti in cui siamo insieme provo un fastidio incredibile, ansia, tic alle palpebre, nervoso, fastidio nel sentire parlare, masticare, camminare. Insomma quasi qualsiasi tipo di suono o azione.
Non so come risolvere il problema, la soluzione migliore sarebbe ovviamente andarmene di casa, ma studiando, ancora non ne ho la possibilità economica.
vi scrivo perchè ultimamente la mia situazione familiare mi sta creando diversi problemi.
i miei genitori son separati da quando avevo 8 anni, ho sempre vissuto in casa con mia madre credendo fosse il genitore di cui potermi fidare.
Nell'ultimo anno ho avuto modo di ricredermi e il nostro rapporto si è ridimensionato pian piano fino a che adesso ci riduciamo solo ai convenevoli.
Credo di provare rabbia nei suoi confronti, sfiducia e anche un po' rassegnazione.
Fatto sta che nei momenti in cui siamo insieme provo un fastidio incredibile, ansia, tic alle palpebre, nervoso, fastidio nel sentire parlare, masticare, camminare. Insomma quasi qualsiasi tipo di suono o azione.
Non so come risolvere il problema, la soluzione migliore sarebbe ovviamente andarmene di casa, ma studiando, ancora non ne ho la possibilità economica.
[#1]
Non sempre andando via da casa, va via dalle difficoltà ....
Spesso queste, necessitano di adeguate elaborazioni e successive risoluzioni.
I tic e quello che lei lamenta sembrano delle somatizzazioni da diagnosticare con cura, unità,ente a tanto altro di lei e, stabilire dopo, il protocollo di cura adatto a lei.
Sarebbe utile sapere di più di lei, di voi, della separazione...., in sede di consulenza e, solo dopo, darle una mano concreta.
Gli psicologi out trovarli anche in convenzione
Spesso queste, necessitano di adeguate elaborazioni e successive risoluzioni.
I tic e quello che lei lamenta sembrano delle somatizzazioni da diagnosticare con cura, unità,ente a tanto altro di lei e, stabilire dopo, il protocollo di cura adatto a lei.
Sarebbe utile sapere di più di lei, di voi, della separazione...., in sede di consulenza e, solo dopo, darle una mano concreta.
Gli psicologi out trovarli anche in convenzione
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile ragazzo,
che cosa significa che ha avuto modo di ricredersi? Non si fida più della mamma? Per quali ragioni?
Da quanto tempo ha questi sintomi?
Ne ha parlato almeno col medico di base?
Tutto ciò, se non ho capito male, succede solo quando sta con la mamma o anche in altre circostanze?
Per decidere se sia opportuno o meno andare via da casa, è indispensabile capire prima che cosa succede a casa: talvolta non è una cattiva idea, perché se si è immessi in un ambiente "tossico" è chiaro che non si sta bene.
Prima di tutto ciò, però, è utile capire quali dinamiche ci sono a casa e quali sono disfunzionali. Magari è semplicemente possibile correggerle.
Oppure, capiremo che la soluzione è andare via...
Cordiali saluti,
che cosa significa che ha avuto modo di ricredersi? Non si fida più della mamma? Per quali ragioni?
Da quanto tempo ha questi sintomi?
Ne ha parlato almeno col medico di base?
Tutto ciò, se non ho capito male, succede solo quando sta con la mamma o anche in altre circostanze?
Per decidere se sia opportuno o meno andare via da casa, è indispensabile capire prima che cosa succede a casa: talvolta non è una cattiva idea, perché se si è immessi in un ambiente "tossico" è chiaro che non si sta bene.
Prima di tutto ciò, però, è utile capire quali dinamiche ci sono a casa e quali sono disfunzionali. Magari è semplicemente possibile correggerle.
Oppure, capiremo che la soluzione è andare via...
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.8k visite dal 10/02/2015.
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