Insensibilità al pene, AIUTO
Sono un ragazzo di 19 anni , circa un mesetto fa ho avuto una prima relazione sessuale con una ragazza che non fosse la prima e unica con cui avevo fatto l'amore prima di lei...la prima volta è andato tutto normalmente, dalla seconda volta non sentivo più attrazione e non riuscivo a restare col pene in tensione durante il rapporto...ho dato la colpa alla psiche e al fatto che mi sentivo ancora molto preso dalla ragazza precedente e non c ho dato troppo peso, ora però noto l'assenza di erezioni mattutine ed ho come una certa insensibilità al pene , durante la masturbazione non noto alcun tipo di problema ma non mi capitano più le eccitazioni durante al giorno che prima invece erano piuttosto frequenti, può essere solo un fattore psicologico? (dovuto allo stress del periodo esami e della notevole mole di studio e del conseguente poco sonno) o devo preoccuparmi?? Fisicamente a parte questa assenza di eccitazione e l insensibilità non noto altri problemi. SPERO IN UNA RISPOSTA IL PRIMA POSSIBILE, grazie
[#1]
I medici in urologia hanno girato a noi il suo consulto. Desidera una risposta da noi psicologi?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
La risposta è sì, potrebbe dipendere "solo" dalla componente psicologica. Il che ovviamente non vuol dire che vada presa sottogamba.
Traspare un livello elevato di ansia dalla tua descrizione ed è probabile che la defaillance a cui accenni:
>>> dalla seconda volta non sentivo più attrazione e non riuscivo a restare col pene in tensione durante il rapporto
>>>
sia stata dovuta proprio al fatto che la ragazza non ti piaceva abbastanza. Che cioè tu abbia deciso di andarci più che altro per metterti alla prova, come succede a molti ansiosi che soffrono di ansia da prestazione.
La mancanza di erezioni spontanee potrebbe (potrebbe) anch'essa essere dovuta al circolo vizioso che si è innescato, mantenuto in vita dalla stessa ansia. Dove c'è preoccupazione non può esserci piacere.
Il tutto andrebbe valutato possibilmente attraverso visita urologica/andrologica prima, e subito dopo se nessuna condizione medica dovesse essere osservata, cercando aiuto presso uno psicoterapeuta che adotti un approccio specifico per l'ansia.
Ma prima di tutto lascia passare un po' di tempo evitando disperatamente di metterti alla prova, è possibile che il problema si risolva da sé.
Traspare un livello elevato di ansia dalla tua descrizione ed è probabile che la defaillance a cui accenni:
>>> dalla seconda volta non sentivo più attrazione e non riuscivo a restare col pene in tensione durante il rapporto
>>>
sia stata dovuta proprio al fatto che la ragazza non ti piaceva abbastanza. Che cioè tu abbia deciso di andarci più che altro per metterti alla prova, come succede a molti ansiosi che soffrono di ansia da prestazione.
La mancanza di erezioni spontanee potrebbe (potrebbe) anch'essa essere dovuta al circolo vizioso che si è innescato, mantenuto in vita dalla stessa ansia. Dove c'è preoccupazione non può esserci piacere.
Il tutto andrebbe valutato possibilmente attraverso visita urologica/andrologica prima, e subito dopo se nessuna condizione medica dovesse essere osservata, cercando aiuto presso uno psicoterapeuta che adotti un approccio specifico per l'ansia.
Ma prima di tutto lascia passare un po' di tempo evitando disperatamente di metterti alla prova, è possibile che il problema si risolva da sé.
[#4]
Gentile utente,
il fatto che gli urologi abbiano passato a noi il Suo consulto segnala che loro propendono per la componente psichica.
Può essere che
>mi sentivo ancora molto preso dalla ragazza precedente <,
e che ciò abbia inibito la normale risposta. Ma nella fase iniziale delle esperienze, piccoli granellini da sabbia possono inceppare il meccanismo, poichè l'apettativa e il timore di fallire sono alti.
E tuutavia se ci si fissa su tali dati, il fallimento deventa più probabile...
Collochi questa esperienza in una normale fase di sperimentazione, situazione a cui concorrono altri fattori come quelli scolastici elencati..
il fatto che gli urologi abbiano passato a noi il Suo consulto segnala che loro propendono per la componente psichica.
Può essere che
>mi sentivo ancora molto preso dalla ragazza precedente <,
e che ciò abbia inibito la normale risposta. Ma nella fase iniziale delle esperienze, piccoli granellini da sabbia possono inceppare il meccanismo, poichè l'apettativa e il timore di fallire sono alti.
E tuutavia se ci si fissa su tali dati, il fallimento deventa più probabile...
Collochi questa esperienza in una normale fase di sperimentazione, situazione a cui concorrono altri fattori come quelli scolastici elencati..
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#5]
Gentile Utente,
Alle riflessioni già rivecute, la invito a leggere queste letture come spunto di riflessione
Trovera un canale salute ed una video intervista, li consulti, poi se desidera, ne riparliamo.
La sfera della sessualità è talmente complessa e delicata che un suo malanno, anche transitorio, può compromettere il suo avvenire.
Non perda tempo prezioso e vada in consultazione, trattare l'intimità con professionalità, con scrupolosità diagnostica e terapeutica, diventa la strada che noi clinici dobbiamo percorrere al fine di restituire serenità e gioia ai nostri pazienti portatori del disagio sessuologico.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
Alle riflessioni già rivecute, la invito a leggere queste letture come spunto di riflessione
Trovera un canale salute ed una video intervista, li consulti, poi se desidera, ne riparliamo.
La sfera della sessualità è talmente complessa e delicata che un suo malanno, anche transitorio, può compromettere il suo avvenire.
Non perda tempo prezioso e vada in consultazione, trattare l'intimità con professionalità, con scrupolosità diagnostica e terapeutica, diventa la strada che noi clinici dobbiamo percorrere al fine di restituire serenità e gioia ai nostri pazienti portatori del disagio sessuologico.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1225-deficit-erettile-un-problema-di-coppia-il-ruolo-della-partner.html
https://www.medicitalia.it/salute/andrologia/111-disfunzione-erettile.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1929-mancanza-d-erezione-il-sintomo-va-sempre-tolto-o-talvolta-mantenuto.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1593-mancanza-d-erezione-10-cose-da-sapere.html-
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.2k visite dal 10/02/2015.
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