Qualcosa deve cambiare

Gentili dottori, mi rivolgo qui perchè mi recentemente mi sono resa conto di non essere felice. Non so da quanto duri questa condizione, ma non sono disposta ad accettarla perchè so perfettamente di non averne alcun motivo. Eppure è così, come una nuvola scura che ogni tanto mi sento addosso, mancanza di energia, stanchezza e sfiducia, pianto disperato talvolta. Sono fidanzata da 4 anni, io e lui condividiamo lo stesso percorso di studi musicali, seppur con diverse differenze dal momento che lui ha ricevuto il talento che lo ha da sempre facilitato nella sua professione, vissuta peró molto umilmente da parte sua. Invece questo ha portato la sua famiglia (e ora anche la mia), parenti e amici a creargli intorno un alone di misticismo e venerazione, talvolta svalutando il mio lavoro, sempre rimasto nell'ombra e con un paio di incidenti nel corso di studi. Nell'ultimo anno mi sono presa una sbandata per il mio (e anche suo) maestro, tanti anni di differenza e sposato. Ho ricominciato a studiare con convinzione e fiducia ottenendo ottimi risultati, a fare sport, a mangiare meno perdendo 5kg, sentendomi meglio su tutti i fronti. Per mesi ho convissuto con quella passione, poi ad un certo punto mi sono accorta che era ricambiata. E ora abbiamo iniziato una relazione da qualche mese, senza intaccare l'ambito professionale, che anzi è migliorato, sapendo entrambi che nonostante l'affetto e il feeling che c'è tra noi siamo impossibilitati ad una cosa seria. Sento che dopo averla tanto agognata chiudere ora questa storia sarebbe sbagliato, anche perchè funziona benissimo, ma allo stesso tempo non sopporto la mia doppia vita, perchè credo di amare il mio ragazzo e la nostra relazione mi sembrava perfetta. So che non è così, altrimenti sul professore non avrei fatto nemmeno il minimo pensiero, ma non capisco cosa ci sia che non va. Abbiamo già fatto dei progetti a lungo termine, e a pensarci mi piace imaginare di condividere con lui la mia vita. Ma allora perchè non sono felice? E perchè ogni volta provo quella minuscola, ma presente punta di invidia quando ottiene dei successi, nonostante lui cerchi sempre di aiutarmi quando ho dei crolli di autostima? Un'altra cosa che mi ha fatto riflettere sono stati degli episodi di terrore notturno con grida e pianti iniziati sempre nell'ultimo anno, in tutti questi episodi avvertivo una presenza a volte mostruosa che mi teneva ferma e mi oppimeva, tanto che una volta ho strappato le lenzuola. In tutti i casi sono avvenuti quando mi addormentavo con il mio fidanzato accanto, e ogni volta i suoi tentativi di risvegliarmi hanno peggiorato le cose finchè non mi risvegliavo completamente. Forse è un caso, ma lo scrivo comunque. Grazie in anticipo!
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>chiudere ora questa storia sarebbe sbagliato, anche perchè funziona benissimo, ma allo stesso tempo non sopporto la mia doppia vita, perchè credo di amare il mio ragazzo e la nostra relazione mi sembrava perfetta.<<
il suo disagio sembrerebbe legato a questa contraddizione in termini, vivere una vita "sdoppiata" alimenta il suo stato di malessere. Ha ragione quando dice: "qualcosa deve cambiare".

Lei sembra descrivere una relazione all'ombra del suo partner e forse la scelta di creare una relazione clandestina con il vostro insegnante ha un senso profondo in tutto questo.
Forse in questo modo pensa di essere finalmente accettata e non sminuita come succede con il partner?





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Grazie per la veloce e pronta risposta!
Sì, probabilmente è per questo che è nato tutto, questa relazione ha accresciuto la mia autostima, anche se a volte temo che sia una droga perchè quando sono sola non sto bene. Non so se il cambiamento debba essere nella mia testa o anche cambiando la mia vita sentimentale...
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>Non so se il cambiamento debba essere nella mia testa o anche cambiando la mia vita sentimentale..<<
dovrebbe avvenire in se stessa e di riflesso nella sua relazione sentimentale.

Ha riflettuto su come potrebbe cambiare la sua situazione dopo la fine della relazione con il maestro?
Sembra una relazione d'appoggio e non evolutiva, l'autostima è qualcosa che va costruita con l'individualità e non con la dipendenza, perché credo che lei abbia spostato il suo focus: prima dipendeva dal suo partner ("parenti e amici a creargli intorno un alone di misticismo e venerazione") ora dal suo insegnante (una figura che dovrebbe essere di riferimento) che è ben contento di alimentare questa relazione con l'allieva, pur essendo sposato.





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Attivo dal 2014 al 2015
Ex utente
Cambierebbe che non dovrei più mentire, ma cambierebbe qualcosa dal momento che continuerei a pensarci? per me il tradimento è anche e soprattutto mentale, togliendo quello fisico non eliminerò i sensi di colpa, ma forse li accrescerei perchè ho chiuso una storia in cui mi sento bene. Allo stesso tempo devo capire se quello che voglio è continuare a stare col mio ragazzo, forse devo compiere una scelta tra una relazione ormai consolidata e che ha sempre funzionato e una destinata a durare poco, ma intensa.
Lei ha perfettamente ragione sul fatto che devo trovare l'autostima a partire da me stessa... dovrei solo capire chi è la me autentica.