Non riesco a non odiarmi.

Per farla breve, più di 17 anni fa commisi un grave errore. Ho tradito una famiglia, una famiglia che si fidava ciecamente di noi, e la cui amicizia esisteva ancora prima della mia nascita. Io distrussi tutti questo. Li tradii in maniera ignobile, e quel che è peggio, lo feci deliberatamente, di proposito.
Ciò che feci meritava la galera. Ma non vi andai. Non venni denunciato perchè i miei genitori li pregarono in ginocchio, e non in senso figurato, ma letterale. Si inginocchiarono per salvare me che non lo meritavo!

Da allora ogni giorno vivo tormentato. Ho provocato dolore e rabbia in quella famiglia, e dolore e vergogna nella mia. La famiglia che ho tradito non mi ha mai perdonato, e posso capirli. Colui che ho tradito in particolare mi ha invece concesso il suo perdono, e ciò denota il suo grande cuore.
Mi sono confessato (sono molto religioso) e ho ottenuto il perdono di Dio.

Ma c'è un perdono che non ho mai ottenuto: il mio.
Non mi sono mai perdonato per ciò che ho fatto e sento che non sarebbe giusto per me smettere di provare dolore e vergogna a causa del mio passato, sento di non poter avere diritto a pace e serenità.

Sono passati tanti anni da allora. Ho sposato una donna autistica. La amo e lei mi ama, ed occupandomi di lei mi sembra quasi di ripagare il danno che ho fatto. Ma non riesco più a fidarmi di me stesso, e per questo motivo ho deciso che non avrò figli. Sono stato un pessimo figlio, uno studente fallito, ed il mio passato è tutto tranne che immacolato. Sarei sicuramente un pessimo padre.