La figlia del mio compagno

Buonasera
Sono quasi 3 anni che convivo con il mio compagno mio figlio e sua figlia e vivo una situazione di disagio. La figlia del mio compagno oggi sedicenne non mi ha mai accettata e tra noi non c'è mai stato dialogo se non il necessario, mai litigi diretti.Ha denunciato al padre la sua espressa gelosia nei miei confronti e tra alti e bassi, discussioni (con l influenza della madre) con il padre adesso il rapporto è pacifico fra loro che scherzano e ridono soprattutto in mia assenza (basti solo che io sia in un'altra camera).Sono infastidita ma soprattutto stanca x i litigi con il mio compagno (sempre accondiscendente con lei) che mi punta il dito sostenendo che sono fredda e distaccata.Lo ammetto vuoi perchè sono poco espansiva già caratterialmente vuoi perchè non sopporto i suoi musoni il suo menefreghismo.Vivo con poco serenità questa situazione e credo che se non fosse x mio figlio che, non vorrei ulteriormente traumatizzare (dopo separazione e lontananza chilometrica da suo padre) farei le valige e me ne andrei perchè sono stufa di lottare x tutto(ho avuto una vita molto travagliata) e questa situazione è forse più grande di me.mi sento inadeguata e fuori luogo.grazie.
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Dr.ssa Magda Muscarà Fregonese Psicoterapeuta, Psicologo 3.8k 149
Gentile signora, ho riletto il suo post di dicembre, la comprendo ,ma secondo me è veramente importante che lei si faccia aiutare, come le era stato consigliato da tutti i Colleghi, per non prendere delle decisioni sull'onda della delusione e della rabbia.
Questi suoi problemi, di ripicche, vendette, delusioni sono purtroppo molto frequenti nelle famiglie allargate, forse il suo compagno si barcamena e la ragazza.. sarà anche rimasta male per il fatto che la mamma non la vuole con sè.. inoltre è adolescente.. quindi il suo comportamento.. antipatico, era prevedibile..
Non stia tanto a discutere con il suo compagno, ottiene solo di rovinare il vostro rapporto, se lei lo ama ancora, bisognerebbe che aveste momenti per voi come coppia , senza farsi trascinare dentro a questo vortice adolescenziale..
Spero che lei ci ascolti e prenda cura della sua vita, con coraggio e lucidità, non si tratta di sentirsi inadeguata, si tratta che queste situazioni sono spesso difficili..
Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
<La figlia del mio compagno oggi sedicenne non mi ha mai accettata>

Gentile Utente,
è comprensibile il suo sentire alla luce di quanto ci ha esposto sulle dinamiche intercorrenti in famiglia.
E' il problema che molte famiglie ricomposte si trovano ad affrontare, quella dell'integrazione tra i suoi vari componenti provenienti da unioni precedentemente fallite, cosa complessa.

Non sempre è così semplice riuscire a farsi accettare dai figli del nuovo compagno. Molti sono i fattori che concorrono a ostacolare lo sviluppo di buone relazioni.
Ad esempio separazioni mal gestite, non elaborate possono vedere i figli (già alle prese con conflitti di lealtà nei confronti del genitore non convivente) farsi carico della residua conflittualità coniugale.

Il "genitore aggiunto" ha un compito difficile, quello di muoversi in punta di piedi per conquistare con pazienza l'accettazione del figlio non proprio.

Occorre collaborazione tra gli adulti in gioco, per comprendere come muoversi in modo opportuno in tali situazioni.
Sembra invece che tra lei e il suo compagno ci siano discussioni improduttive che non portano a cambiamenti nel modo di relazionarsi all'interno della vostra nuova famiglia.

Non ci dice quanti anni ha suo figlio, come vive questa situazione che sembra non facile e conflittuale, per tutti voi.
Nè se avete mai pensato, lei e il suo partner, di ricorrere a un aiuto specialistico esterno, come quello di un terapeuta familiare.

In questa lettura può trovare spunti utili
http://www.psicologia-benessere.it/Coppiaefamiglia/Lafamigliaricostituita/tabid/97/Default.aspx

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Le abbiamo risposto di recente.
Ha seguito le nostre indicazioni?
Si è rivolta ad un nostro Collega?

https://www.medicitalia.it/consulti/psicologia/448380-io-e-la-figlia-del-mio-compagno.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Mio figlio ha sette anni e non si litiga mai in sua presenza e non credo si accorga di tale tensione dato che è palpabile solo se siamo tutti e quattro cioè durante la cena dove si parla del meno e del più. Comunque è molto vivace, preso dal gioco che spesso condividiamo, lo studio, lo sport.giornate sfrenate.
Non abbiamo mai parlato di un terapeuta perchè si attende la maturità di questa ragazza (parole del mio compagno).e poi è chiaro che sono io il problema. ..se non ci fossi.....
scusate i miei continui sfoghi reprimo tanto!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Potrebbe andare lei ed il suo compagno, non la ragazza.....
Il suo comportamento è conseguenza del vostro....
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,
Lei tocca i nervi scoperti delle famiglie ricomposte, che comprendono figli dell'uno o dell'altro: non accettazione, alleanze, guerre sotterranee e esplicite in particolare tra i figli e il/la nuova compagna.

Il suo compagno si trova tra due / tre fuochi e per questo è in difficoltà e cerca di non schierarsi; non perchè non la ami.

Che fare, chiede Lei.
Innanzi tutto mantenere il proprio equilibrio personale, evitando in ogni modo di venir penetrati dalla gelosia, rancore, rabbia.
A tale fine ne parli con qualcuno; meglio sicuramente se può chiedere una consulenza ad una psicologa/o esperta nella tematica.

Dimenticavo: quando ci sono adolescenti di mezzo, "il gioco si fa duro", ancora di più. E maggiormente occorre tenere i nervi saldi.

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Questa è esattamente la risposta datale nel precedente consulto, perchè la Sua domanda è la stessa.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/