Rabbia e mania dell'ordine
Salve,
vi scrivo per mettere chiarezza e intervenire in aiuto di mio fratello.
Sono seriamente preoccupata per i suoi numerosi e continui statti d'ira, che stanno avvelendo la nostra famiglia e che minano la nostra tranquillità da anni.
Soprattutto sono preoccupata perchè tali "escandescenze" quasi sempre sfociano in atti violenti dove tira e rompe di proposito oggetti e passa anche all'attacco fisico verso mia madre e mio padre.
Ho cercato di analizzare le dinamiche con cui avviene ciò.
Quasi sempre queste "escandescenze" hanno a che fare con l'ORDINE.
Ad esempio ritornando da lavoro se ci sono le stoviglie messe ad asciugare e non c'è un posto abbastanza ampio per farsi un panino urla e bestemmia e butta tutto a terra. Anche in bagno, deve essere tutto perfettamente in ordine e sotto la sua giurisdizione, non posso lasciare un elastico davanti lo specchio per esempio, o un pettine fuori dallo sportello. Lui vedrebbe "casino". La sua stanza è superordinata e tutto ha un posto dovunque nella casa. Devo aggiungere che mia madre è superpulita, fa la casalinga, sta sempre a casa a lavare e stirare, ricamare ed è molto laboriosa. Ecco quando si prende un pò si spazio per sè, tipo ricamare, allora lui lo vede come un pericolo e teme che la cena non sia pronta. Ma ovviamente non è così.
Ma spesso questi scatti hanno come scenario i nostri pranzi e le nostre cene. Se c'è una cosa fuori posto in cucina, una sedia messa al posto sbagliato, comincia ad urlare e bestemmiare; se c'è una cosa da mangiare che non gli piace molto idem. Chiaramente la reazione di mio padre è quella di cominciare a sua volta ad alzare la voce allora mio fratello comincia a tirare cose, a rompere piatti, bicchieri e se mio padre cerca di avvicinarsi a lui fisicamente (mio padre, erroneamente, gli grida in faccia) ciò lo porta ad alzargli le mani. Sì mio fratello alza le mani a mio padre e anche a mia madre. Ma ciò succede anche se mio padre e mia madre non rispondono! In questo caso lui continua a bestemmiare senza sosta, senza fermarsi, e cerca quasi il modo perchè la sua rabbia esca fuori, si riversi oggettivamente su qualcosa e allora per esempio butta il piatto pieno di pasta sottosopra. Sembra non ci sia più pranzo o cena dove ciò non avvenga. Sembra che gli salga addosso questa voglia di fare casino, di romprere, di distruggere. Appena fatto si calma. Se ne va nella stanza magari e poi esce tranquillo, con tono di voce normale e animo sereno. Ha molti amici! Poi ritorna a cena come se nulla fosse successo. Nulla. Scherza, parla normalmente. Non ho mai capito se quando alza le mani ai miei ha un qualche senso di colpa.
A volte avviene anche per delle discussioni, ma più raramente.
A volte temo il peggio, temo che nella sua foga succeda quache disgrazia, prenda un coltello o simili, anche se questo non l'ha mai fatto.
Mi chiedo cosa farebbe dinanzi a problemi importanti della vita!
Gli ho consigliato di andare da uno psicologo, ma lui ci ride sopra.
Come devo comportarmi
vi scrivo per mettere chiarezza e intervenire in aiuto di mio fratello.
Sono seriamente preoccupata per i suoi numerosi e continui statti d'ira, che stanno avvelendo la nostra famiglia e che minano la nostra tranquillità da anni.
Soprattutto sono preoccupata perchè tali "escandescenze" quasi sempre sfociano in atti violenti dove tira e rompe di proposito oggetti e passa anche all'attacco fisico verso mia madre e mio padre.
Ho cercato di analizzare le dinamiche con cui avviene ciò.
Quasi sempre queste "escandescenze" hanno a che fare con l'ORDINE.
Ad esempio ritornando da lavoro se ci sono le stoviglie messe ad asciugare e non c'è un posto abbastanza ampio per farsi un panino urla e bestemmia e butta tutto a terra. Anche in bagno, deve essere tutto perfettamente in ordine e sotto la sua giurisdizione, non posso lasciare un elastico davanti lo specchio per esempio, o un pettine fuori dallo sportello. Lui vedrebbe "casino". La sua stanza è superordinata e tutto ha un posto dovunque nella casa. Devo aggiungere che mia madre è superpulita, fa la casalinga, sta sempre a casa a lavare e stirare, ricamare ed è molto laboriosa. Ecco quando si prende un pò si spazio per sè, tipo ricamare, allora lui lo vede come un pericolo e teme che la cena non sia pronta. Ma ovviamente non è così.
Ma spesso questi scatti hanno come scenario i nostri pranzi e le nostre cene. Se c'è una cosa fuori posto in cucina, una sedia messa al posto sbagliato, comincia ad urlare e bestemmiare; se c'è una cosa da mangiare che non gli piace molto idem. Chiaramente la reazione di mio padre è quella di cominciare a sua volta ad alzare la voce allora mio fratello comincia a tirare cose, a rompere piatti, bicchieri e se mio padre cerca di avvicinarsi a lui fisicamente (mio padre, erroneamente, gli grida in faccia) ciò lo porta ad alzargli le mani. Sì mio fratello alza le mani a mio padre e anche a mia madre. Ma ciò succede anche se mio padre e mia madre non rispondono! In questo caso lui continua a bestemmiare senza sosta, senza fermarsi, e cerca quasi il modo perchè la sua rabbia esca fuori, si riversi oggettivamente su qualcosa e allora per esempio butta il piatto pieno di pasta sottosopra. Sembra non ci sia più pranzo o cena dove ciò non avvenga. Sembra che gli salga addosso questa voglia di fare casino, di romprere, di distruggere. Appena fatto si calma. Se ne va nella stanza magari e poi esce tranquillo, con tono di voce normale e animo sereno. Ha molti amici! Poi ritorna a cena come se nulla fosse successo. Nulla. Scherza, parla normalmente. Non ho mai capito se quando alza le mani ai miei ha un qualche senso di colpa.
A volte avviene anche per delle discussioni, ma più raramente.
A volte temo il peggio, temo che nella sua foga succeda quache disgrazia, prenda un coltello o simili, anche se questo non l'ha mai fatto.
Mi chiedo cosa farebbe dinanzi a problemi importanti della vita!
Gli ho consigliato di andare da uno psicologo, ma lui ci ride sopra.
Come devo comportarmi
[#1]
(...)Gli ho consigliato di andare da uno psicologo, ma lui ci ride sopra.(...)
gentile utente è ovvio che c'è un problema inquadrabile sotto l'aspetto psichiatrico. E' la cosa angosciosa di questo problema, come è tipico, che il portatore non lo riconosce. quindi una consulenza dell'intero nucleo famigliare con un terapeuta o uno psichiatra è doverosa. Con quest'ultimo possono essere ricercate strategie indirette per intervenire sul ragazzo.
pena lo stallo.
saluti
gentile utente è ovvio che c'è un problema inquadrabile sotto l'aspetto psichiatrico. E' la cosa angosciosa di questo problema, come è tipico, che il portatore non lo riconosce. quindi una consulenza dell'intero nucleo famigliare con un terapeuta o uno psichiatra è doverosa. Con quest'ultimo possono essere ricercate strategie indirette per intervenire sul ragazzo.
pena lo stallo.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Se fosse la vostra stessa incolumità fisica a essere minacciata dalle intemperanze di vostro fratello, potreste addirittura rivolgervi (o minacciare di rivolgervi) alle forze dell'ordine. Così vedrete se suo fratello ancora non riconosce di avere un problema.
Quanto all'aiuto psicologico, lo si può dare solo se quando è richiesto. Non può essere imposto, solo consigliato. Ma se lui ci ride sopra è evidente che le misure da adottare sono altre, per il momento.
Se invece non fate nulla e lasciate che suo fratello (che età ha?) faccia come gli pare, la cosa non può che restare immutata.
Quanto all'aiuto psicologico, lo si può dare solo se quando è richiesto. Non può essere imposto, solo consigliato. Ma se lui ci ride sopra è evidente che le misure da adottare sono altre, per il momento.
Se invece non fate nulla e lasciate che suo fratello (che età ha?) faccia come gli pare, la cosa non può che restare immutata.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Gentile utente,
Nel tollerare questa situazione grave non lo aiutate.
Ne parli con i Suoi genitori e prendete una decisione; indicazioni Le ha ricevute dai miei colleghi qui sopra.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Ex utente
(...)Se fosse la vostra stessa incolumità fisica a essere minacciata dalle intemperanze di vostro fratello, potreste addirittura rivolgervi (o minacciare di rivolgervi) alle forze dell'ordine (...)
Capita che in quei momenti di baraonda mio padre dica qualcosa del genere, ma mio fratello sa bene che mio padre non lo farà. Siamo una famiglia nido.
Vede, noi non temiamo la sua presenza fisica in generale, io ho solo paura che in quei momenti possa succedere qualcosa.
(...)Quanto all'aiuto psicologico, lo si può dare solo se quando è richiesto. Non può essere imposto, solo consigliato. Ma se lui ci ride sopra è evidente che le misure da adottare sono altre, per il momento (...)
Appunto! Non prende nemmeno in considerazione questa cosa. Quindi quali altre misure posso/possiamo adottare?
In famiglia ne parliamo. Mio padre è più sulla linea dura: non fargli da mangiare, lasciarlo chiuso fuori casa almeno una volta.
Mia madre invece pensa che sia deleterio ciò, che si senta ancora più esasperato, che faccia qualche sciocchezza.
Vi ringrazio tutti per le risposte.
Aiutatemi a capire cos'altro posso fare (oltre a consigliargli di andare da uno psicologo)....come dicevo prima
Capita che in quei momenti di baraonda mio padre dica qualcosa del genere, ma mio fratello sa bene che mio padre non lo farà. Siamo una famiglia nido.
Vede, noi non temiamo la sua presenza fisica in generale, io ho solo paura che in quei momenti possa succedere qualcosa.
(...)Quanto all'aiuto psicologico, lo si può dare solo se quando è richiesto. Non può essere imposto, solo consigliato. Ma se lui ci ride sopra è evidente che le misure da adottare sono altre, per il momento (...)
Appunto! Non prende nemmeno in considerazione questa cosa. Quindi quali altre misure posso/possiamo adottare?
In famiglia ne parliamo. Mio padre è più sulla linea dura: non fargli da mangiare, lasciarlo chiuso fuori casa almeno una volta.
Mia madre invece pensa che sia deleterio ciò, che si senta ancora più esasperato, che faccia qualche sciocchezza.
Vi ringrazio tutti per le risposte.
Aiutatemi a capire cos'altro posso fare (oltre a consigliargli di andare da uno psicologo)....come dicevo prima
[#5]
Ex utente
p.s. Ha 24 anni
Istruzione medio-bassa. Esce sempre, da poco tempo fa sport, ama le feste, vestire bene, mangiare bene; ha molti amici. Attualmente è anche soddisfatto del suo lavoro, anche se precario.
Non ho capito se ho ben capito l'intervento del dott. De Vincentiis: potremmo recarci io e i miei dal terapeuta senza di lui? Sarebbe proficua come opzione?
Grazie
Istruzione medio-bassa. Esce sempre, da poco tempo fa sport, ama le feste, vestire bene, mangiare bene; ha molti amici. Attualmente è anche soddisfatto del suo lavoro, anche se precario.
Non ho capito se ho ben capito l'intervento del dott. De Vincentiis: potremmo recarci io e i miei dal terapeuta senza di lui? Sarebbe proficua come opzione?
Grazie
[#6]
>>> ma mio fratello sa bene che mio padre non lo farà. Siamo una famiglia nido.
>>>
Appunto! Se sa che si tratta di una minaccia vuota, che effetto pensa possa avere?
E se siete una famiglia nido, allora è probabile che siate tutti voi ad aver bisogno di aiuto psicologico. In tal caso sarebbe appropriato rivolgervi a un terapeuta della famiglia, come suggeriva il collega poc'anzi.
Ma è probabile che anche voi, come suo fratello, riteniate di non aver bisogno di aiuto, perché il problema è solo lui... giusto?
>>>
Appunto! Se sa che si tratta di una minaccia vuota, che effetto pensa possa avere?
E se siete una famiglia nido, allora è probabile che siate tutti voi ad aver bisogno di aiuto psicologico. In tal caso sarebbe appropriato rivolgervi a un terapeuta della famiglia, come suggeriva il collega poc'anzi.
Ma è probabile che anche voi, come suo fratello, riteniate di non aver bisogno di aiuto, perché il problema è solo lui... giusto?
[#8]
Sì, ma i consigli non sono la stessa cosa della terapia. Oltre un certo grado di gravità, i "consigli" ricevuti per email hanno la stessa efficacia dell'acqua fresca. Inoltre un terapeuta non dà consigli. Aiuta a riflettere, a maturare convinzioni nuove e, dove necessario, persuade la persona o le persone a mettere in atto comportamenti diversi. Tutte cose che non si possono fare facilmente online:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3551-psicologo-devo-proprio-andarci-di-persona-perche-non-potete-aiutarmi-online.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3551-psicologo-devo-proprio-andarci-di-persona-perche-non-potete-aiutarmi-online.html
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.2k visite dal 07/02/2015.
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