Attacchi di panico e fobia
Buongiorno,
chiedo un consiglio/aiuto a voi dottori per un problema che sta rovinando la mia vita...soffro di attacchi di panico e fobia ( in particolare ho la fobia dell'hiv ).
Ho effettuato parecchi test hiv ( tutti negativi ) e anche se non incorro in situazioni di possibile rischio continuo ad avere pensieri ricorrenti su l'hiv e la paura di essere infetto.
Mi alzo alla mattina ed il primo pensiero è quello di essere malato...e anche se mi ripeto "hai fatto il test, sei sano ecc ecc" continuo per tutto il giorno ad avere la paura di essere infetto; ogni piccolo dolore, formicolio e/o qualsiasi segno (normalissimo) che posso sentire sul mio corpo fa crescere in me l'ansia della malattia.
E' purtroppo da qualche mese che sono in questa situazione, nel primo periodo, pur essendo sempre stato contro, ho preso degli ansiolitici (prima lexotan poi xanas) perché non riuscivo più a far vita. Ora, per fortuna, è già almeno un mese, che non prendo più ansioliti, ogni tanto della melatonina (per essere sicuro di dormire) e/o qualche prodotto a base di erbe (valeriana ecc ecc.)
Chiedo un consiglio su come poter uscire da questa situazione e che tipo di terapia dovrei seguire; ho paura che tutto ciò possa rovinare anche i rapporti sociali (soprattutto con mia moglie).
grazie per l'attenzione, vi auguro una buona giornata.
chiedo un consiglio/aiuto a voi dottori per un problema che sta rovinando la mia vita...soffro di attacchi di panico e fobia ( in particolare ho la fobia dell'hiv ).
Ho effettuato parecchi test hiv ( tutti negativi ) e anche se non incorro in situazioni di possibile rischio continuo ad avere pensieri ricorrenti su l'hiv e la paura di essere infetto.
Mi alzo alla mattina ed il primo pensiero è quello di essere malato...e anche se mi ripeto "hai fatto il test, sei sano ecc ecc" continuo per tutto il giorno ad avere la paura di essere infetto; ogni piccolo dolore, formicolio e/o qualsiasi segno (normalissimo) che posso sentire sul mio corpo fa crescere in me l'ansia della malattia.
E' purtroppo da qualche mese che sono in questa situazione, nel primo periodo, pur essendo sempre stato contro, ho preso degli ansiolitici (prima lexotan poi xanas) perché non riuscivo più a far vita. Ora, per fortuna, è già almeno un mese, che non prendo più ansioliti, ogni tanto della melatonina (per essere sicuro di dormire) e/o qualche prodotto a base di erbe (valeriana ecc ecc.)
Chiedo un consiglio su come poter uscire da questa situazione e che tipo di terapia dovrei seguire; ho paura che tutto ciò possa rovinare anche i rapporti sociali (soprattutto con mia moglie).
grazie per l'attenzione, vi auguro una buona giornata.
[#1]
Gentile Utente,
sarebbe necessaria una valutazione specialistica diretta per poi ricevere trattamenti adeguati.
Le rassicurazioni che lei cerca attraverso i ripetuti esami clinici (negativi) fanno parte del problema probabilmente legato all'ansia, a nulla servono per convincerla che non abbia contratto malattie, anzi rinforzano il suo disagio.
Inoltre data l'ansia che denuncia focalizzare l'attenzione su ogni minimo segnale corporeo preoccupazioni, sintomi ansia si alimentano a vicenda, in un circolo vizioso che occorrerebbe spezzare.
Le suggerisco perciò di rivolgersi direttamente a uno psicologo psicoterapeuta per diagnosi e cure appropriate.
Dall'ansia patologica si può uscire con i trattamenti adeguati, come ad esempio psicoterapie attive e focalizzate.
Chi le ha prescritto i farmaci? (non il nome)
sarebbe necessaria una valutazione specialistica diretta per poi ricevere trattamenti adeguati.
Le rassicurazioni che lei cerca attraverso i ripetuti esami clinici (negativi) fanno parte del problema probabilmente legato all'ansia, a nulla servono per convincerla che non abbia contratto malattie, anzi rinforzano il suo disagio.
Inoltre data l'ansia che denuncia focalizzare l'attenzione su ogni minimo segnale corporeo preoccupazioni, sintomi ansia si alimentano a vicenda, in un circolo vizioso che occorrerebbe spezzare.
Le suggerisco perciò di rivolgersi direttamente a uno psicologo psicoterapeuta per diagnosi e cure appropriate.
Dall'ansia patologica si può uscire con i trattamenti adeguati, come ad esempio psicoterapie attive e focalizzate.
Chi le ha prescritto i farmaci? (non il nome)
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Ex utente
Buongiorno dottoressa,
la ringrazio innanzitutto per la risposta.
I farmaci me li ha prescritti il mio medico della mutua quando questa fobia è iniziata (più di 3 mesi fa).
Li ho chiesti io al medico perché, pur essendo sempre stato contrario a farmaci, in questo caso non riuscivo più a far vita ( non riuscivo a mangiare da quanto lo stomaco era contratto, non riuscivo a star fermo e quindi a lavorare, camminavo per l'ufficio o in giro senza metà pensando sempre di essere malato).
Seguirò il suo consiglio e contatterò uno psicoterapeuta per iniziare una terapia.
Grazie e buona giornata
la ringrazio innanzitutto per la risposta.
I farmaci me li ha prescritti il mio medico della mutua quando questa fobia è iniziata (più di 3 mesi fa).
Li ho chiesti io al medico perché, pur essendo sempre stato contrario a farmaci, in questo caso non riuscivo più a far vita ( non riuscivo a mangiare da quanto lo stomaco era contratto, non riuscivo a star fermo e quindi a lavorare, camminavo per l'ufficio o in giro senza metà pensando sempre di essere malato).
Seguirò il suo consiglio e contatterò uno psicoterapeuta per iniziare una terapia.
Grazie e buona giornata
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Bene se la cura farmacologica si è svolta sotto controllo medico.
Qui può trovare informazioni e spunti per la scelta dello specialista
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Buona giornata anche a lei
Qui può trovare informazioni e spunti per la scelta dello specialista
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Buona giornata anche a lei
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 05/02/2015.
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Approfondimento su Ansia
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