Comportamento di mio figlio
Salve, mi chiamo Cinzia ho 43 anni e leggendo sia la richiesta di consulto del ragazzo che prova attrazione per sua madre sia le risposte che ha avuto mi sono resa conto che forse anche io ho bisogno di affrontare il problema che ho a ruoli invertiti. Vivo con mio figlio e mio marito che è presente in casa solo il fine settimana, a volte però anche saltandone una o due. Tra noi nessun problema di tipo sessuale con rapporti sempre molto passionali, soddisfacenti e anche fantasiosi. Più o meno settimanalmente sento la necessità di masturbarmi, pratica che mi ha sempre gratificata moltissimo. Io sono casalinga con molto tempo da dedicare a mio figlio. Venendo ad Alessio, lui ha 16 anni da poco compiuti e da alcuni mesi ho le prove del fatto che si sente attratto da me. Intanto i suo comportamenti sono diventati molto più affettuosi, cerca sempre scuse per abbracciarmi e spesso mi dà veloci baci sulle labbra. Mi sono resa conto poi che, durante la doccia o il bagno, mi spia, e la cosa si ripete con una discreta frequenza. La prima volta che me ne sono accorta mi sono trattenuta dall'uscire di corsa per un severo rimprovero, in quanto ho pensato che avrebbe potuto provare troppa vergogna e rimanerne traumatizzato. Ho quindi lasciato correre facendo come se niente fosse anche nei successivi episodi. Infine mi sono accorta che, nel tempo, ha sottratto due paia di slip dal cesto della biancheria da lavare e, in un caso, un paio presentava tracce di seme maschile. Alessio non ha comportamenti strani, parla molto con me, ha diversi amici, non esce molto e non ama tanto né la playstation né stare al computer che è usato da tutta la famiglia e non contiene immagini porno. Le sue forti passioni sono per il nuoto che pratica una o due volte a settimana e per i film americani in bianco e nero che guarda spesso in tv! Di tutto ciò non ne ho parlato con nessuno, né con le amiche più intime a loro volta madri né con mio marito, convinta della normalità del suo comportamento in relazione all'età e alle scoperte sessuali tipiche di questo periodo. Dal canto mio, ecccettuata la prima volta, non mi sono sentita infastidita o violata nella mia intimità ma, al contrario, provo una forte tenerezza e ormai mi sento come lusingata dai suoi gesti. Fino a questo momento non ho modificato nessuna mia abitudine appunto per la suddetta paura di traumatizzarlo dicendogli che so cosa fa. Mi chiedo però, e vi chiedo, come comportarmi con lui, se assumere cioè un atteggiamento fermo rivelandogli che sono al corrente, o lasciar correre assecondandolo e aspettando che passi tutto ed eventualmente intervenire solo se dovesse manifestare comportamenti strani nella vita di tutti i giorni, o più morbosi nei miei confronti.
Un sincero ringraziamento per il vostro lavoro e per l'attenzione che vorrete dedicarmi.
Cordiali saluti
Un sincero ringraziamento per il vostro lavoro e per l'attenzione che vorrete dedicarmi.
Cordiali saluti
[#1]
Buongiorno Cinzia
La sua descrizione appare equilibrata ed equanime. Se non vado errato, sembrerebbe che pur essendosi accorta delle attenzioni che suo figlio ha per lei, tutto sommato non ne sia rimasta turbata più di tanto, se non fosse per l'incertezza di come fare a comportarsi in modo da non creare problemi a lui. Se non fosse per questo, mi pare di capire che questa cosa non costituirebbe un grosso problema.
Lo sviluppo della sessualità in un ragazzo può dar luogo a fenomeni di questo tipo, che però dovrebbero scomparire con il tempo e soprattutto una volta che si siano avute le prime esperienze affettivo/sessuali fuori di casa.
Credo che sia stato intelligente da parte sua imporsi di non sbottare e non lasciarsi andare a rimproveri ad alta voce, che potrebbero aver scosso inutilmente il ragazzo. La cosa migliore da fare è continuare ad osservare, tenere sotto controllo tutti questi segnali *senza* però incoraggiarli.
Se dovesse poi rendersi conto che la frequenza o l'intensità delle attenzioni di suo figlio nei suoi confronti dovesse aumentare invece che diminuire, allora basterà un commento, con voce e atteggiamento calmi e con un'espressione a metà fra il serio e lo scherzoso (voi donne siete brave in questo) dicendogli qualcosa come: "Beh...? E questo che cosa significa...? Guarda che sono tua madre, se non te ne fossi accorto! Credo che faresti meglio ad andare a sbaciucchiare di più qualche tua amica, sai..."
Se suo figlio le dà retta e la rispetta, questo dovrebbe bastare a far passare il messaggio.
Cordiali saluti
La sua descrizione appare equilibrata ed equanime. Se non vado errato, sembrerebbe che pur essendosi accorta delle attenzioni che suo figlio ha per lei, tutto sommato non ne sia rimasta turbata più di tanto, se non fosse per l'incertezza di come fare a comportarsi in modo da non creare problemi a lui. Se non fosse per questo, mi pare di capire che questa cosa non costituirebbe un grosso problema.
Lo sviluppo della sessualità in un ragazzo può dar luogo a fenomeni di questo tipo, che però dovrebbero scomparire con il tempo e soprattutto una volta che si siano avute le prime esperienze affettivo/sessuali fuori di casa.
Credo che sia stato intelligente da parte sua imporsi di non sbottare e non lasciarsi andare a rimproveri ad alta voce, che potrebbero aver scosso inutilmente il ragazzo. La cosa migliore da fare è continuare ad osservare, tenere sotto controllo tutti questi segnali *senza* però incoraggiarli.
Se dovesse poi rendersi conto che la frequenza o l'intensità delle attenzioni di suo figlio nei suoi confronti dovesse aumentare invece che diminuire, allora basterà un commento, con voce e atteggiamento calmi e con un'espressione a metà fra il serio e lo scherzoso (voi donne siete brave in questo) dicendogli qualcosa come: "Beh...? E questo che cosa significa...? Guarda che sono tua madre, se non te ne fossi accorto! Credo che faresti meglio ad andare a sbaciucchiare di più qualche tua amica, sai..."
Se suo figlio le dà retta e la rispetta, questo dovrebbe bastare a far passare il messaggio.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
Egregio dottore,
sono felice di apprendere di essermi comportata in modo corretto. Continuerò a comportarmi come se niente fosse (ormai è come se mi lavassi con lui...) ma, in caso, a vigilare su eventuali "eccessi" che dovesse manifestare.
Mi chiedo tuttavia come evitare di "incoraggiare" la cosa. Ad esempio, se dovesse accadere di cambiarmi davanti a lui, o mi facesse domande e richieste intime (è tanto aperto con me quanto timido fuori) cosa dovrei fare? Considerato che per me non costituirebbe un problema, pensa/te che non isolarsi durante il cambio vestiti o lasciare il bagno aperto durante la doccia sia comunque controproducente, o non potrebbe invece soddisfare la sua curiosità una volta per tutte rendendo la cosa "naturale" senza più bisogno di spiarmi e, quindi, privando tutto della componente "trasgressiva"?
Cari saluti e grazie
sono felice di apprendere di essermi comportata in modo corretto. Continuerò a comportarmi come se niente fosse (ormai è come se mi lavassi con lui...) ma, in caso, a vigilare su eventuali "eccessi" che dovesse manifestare.
Mi chiedo tuttavia come evitare di "incoraggiare" la cosa. Ad esempio, se dovesse accadere di cambiarmi davanti a lui, o mi facesse domande e richieste intime (è tanto aperto con me quanto timido fuori) cosa dovrei fare? Considerato che per me non costituirebbe un problema, pensa/te che non isolarsi durante il cambio vestiti o lasciare il bagno aperto durante la doccia sia comunque controproducente, o non potrebbe invece soddisfare la sua curiosità una volta per tutte rendendo la cosa "naturale" senza più bisogno di spiarmi e, quindi, privando tutto della componente "trasgressiva"?
Cari saluti e grazie
[#3]
Buongiorno Cinzia
Atti come lo svestirsi o farsi il bagno davanti ai figli non costituiscono alcunché di morboso di per sé: tutto dipende da come vengono interpretati, da ambo le parti.
Se il ragazzo è stato abituato fin da bambino a vedere nudi i genitori e non c'è stato alcun motivo per il quale questa cosa debba essere considerata morbosa, non c'è alcun problema.
Se il ragazzo invece ha ricevuto un'educazione severa con marcati atteggiamenti repressivi/punitivi nei confronti della sessualità e del pudore, e quindi presumibilmente senza aver mai visto nudo un genitore, allora la prima volta che ciò succederà potrebbe suscitare attenzioni di tipo diverso.
Ma non conosco nei dettagli il rapporto che c'è fra voi e quindi, tolte le ipotesi di cui sopra, è difficile esprimere un parere che calzi esattamente alla vostra situazione.
Posso dirle però che, a quanto mi dice, sarebbe opportuno che lei agisse in modo da marcare ulteriormente i confini fra madre e figlio. Se suo figlio è tanto aperto con lei quanto timido fuori, questo non deve essere fatto passare come una cosa normale: bisognerebbe cercare piuttosto di invertire la tendenza. A 16 anni un ragazzo dovrebbe già trovare la maggior parte delle proprie gratificazioni all'esterno di casa, non all'interno. Questo lo tenga sempre presente.
E quindi, se suo figlio dovesse farle "domande e richieste intime", lei dovrebbe respingerle delicatamente ma con fermezza. Credo che anche lei converrà che questa sia la cosa migliore da fare, nell'interesse di suo figlio.
In altri termini lei deve abituare ed educare suo figlio ad avere più attenzione verso i coetanei - e soprattutto le coetanee - e a non lasciare che i suoi impulsi si ripieghino su se stessi, prendendo strade poco opportune.
Se questo dovesse riuscirle difficile, ad esempio per l'indole timida e introversa di suo figlio, potrà sempre farsi aiutare da uno specialista, ad esempio richiedendo un consulto presso uno psicologo.
Ma non lasci che suo figlio riservi a lei questo tipo di attenzioni.
Cordiali saluti
Atti come lo svestirsi o farsi il bagno davanti ai figli non costituiscono alcunché di morboso di per sé: tutto dipende da come vengono interpretati, da ambo le parti.
Se il ragazzo è stato abituato fin da bambino a vedere nudi i genitori e non c'è stato alcun motivo per il quale questa cosa debba essere considerata morbosa, non c'è alcun problema.
Se il ragazzo invece ha ricevuto un'educazione severa con marcati atteggiamenti repressivi/punitivi nei confronti della sessualità e del pudore, e quindi presumibilmente senza aver mai visto nudo un genitore, allora la prima volta che ciò succederà potrebbe suscitare attenzioni di tipo diverso.
Ma non conosco nei dettagli il rapporto che c'è fra voi e quindi, tolte le ipotesi di cui sopra, è difficile esprimere un parere che calzi esattamente alla vostra situazione.
Posso dirle però che, a quanto mi dice, sarebbe opportuno che lei agisse in modo da marcare ulteriormente i confini fra madre e figlio. Se suo figlio è tanto aperto con lei quanto timido fuori, questo non deve essere fatto passare come una cosa normale: bisognerebbe cercare piuttosto di invertire la tendenza. A 16 anni un ragazzo dovrebbe già trovare la maggior parte delle proprie gratificazioni all'esterno di casa, non all'interno. Questo lo tenga sempre presente.
E quindi, se suo figlio dovesse farle "domande e richieste intime", lei dovrebbe respingerle delicatamente ma con fermezza. Credo che anche lei converrà che questa sia la cosa migliore da fare, nell'interesse di suo figlio.
In altri termini lei deve abituare ed educare suo figlio ad avere più attenzione verso i coetanei - e soprattutto le coetanee - e a non lasciare che i suoi impulsi si ripieghino su se stessi, prendendo strade poco opportune.
Se questo dovesse riuscirle difficile, ad esempio per l'indole timida e introversa di suo figlio, potrà sempre farsi aiutare da uno specialista, ad esempio richiedendo un consulto presso uno psicologo.
Ma non lasci che suo figlio riservi a lei questo tipo di attenzioni.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 178.5k visite dal 03/09/2008.
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