La coppia scoppia

Sono qui consapevole di quello che dovrei fare in quanto stare in una relazione deleteria per me e i bambini sicuramente non fa bene a nessuno. Eppure non mi sto ancora muovendo in merito. Penso molto, somatizzo anche i sintomi d'ansia. Entrare in casa è come entrare scalzi in un pavimento di vetri frantumati. Non riesco a capire quale sia il meccanismo che mi impedisca di chiudere questa relazione. Infondo è semplice: le cose non funzionano e bisognerebbe chiudere. Poi senti le altre: tutte in comune un uomo pigro, che non le capisce, che fa gli affari suoi, che se ha voglia ogni tanto ha exploit affetti nei confronti dei figli ma che per la maggior parte è una presenza inutile e pesante: divano, letto , televisione, giochini con il computer e che piazza i figli alla stessa maniera se per qualche motivo una, dopo avere fatto la spesa, lavorato, passato il fine settimana a divertire i bambini, fatto doccia e andata in bagno con i figli, preparato cena con i bambini, cinque secondi si assenta magari perché non scola la pasta con i bambini presenti che comunque hanno già mischiato uova, unto padelle ecc...Sono stanca da morire. Vedo tutto in salita, a volte dopo la salita, mi pare di vedere anche qualche discesa ma pur tentando di vedere le cose positive di una separazione, cmq resta ancora la salita che va dal timore di reazioni impreviste, a difficoltà economiche, il bene dei figli...(per quei due exploit). Ho consumato le cartilagini e neanche prima o dopo l'operazione ho avuto un supporto pratico anzi...poretto, gli fa male un ginocchio per una partita a calcio over 40 piantata in vacanza con i figli perché se no non si riposava. E si stupisce poi se una non ha piu' voglia di farsi toccare? Perché non agisco?
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Dr. Gianluigi Basile Psicologo, Psicoterapeuta 104 2
Gentile utente,
Credo che la situazione da lei descritta così nei particolari non sia facile da gestire. Innanzitutto vorrei capire cosa ne pensa il suo compagno di questo suo stato d'animo e se gli ha mai comunicato come sta e la sua volontà di lasciarlo.
Chiarire la situazione prima con lui le permetterebbe di prendere una posizione più chiara e netta e anche di capire meglio quella del suo compagno.
Da quando va avanti questa situazione?

Dr. Gianluigi Basile - Psicologo - Roma
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica Integrata
www.psicologobasile.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

Lei ha mai parlato nel corso degli anni di ciò che non andava con Suo marito? Oppure ha lasciato passare tutto ciò che non Le andava bene, magari ritenendolo non importante sul momento?
Secondo Lei come siete arrivati fin qui?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Inizialmente ho cercato di parlarne credendo che la comunicazione fosse la cosa piu' naturale all'interno di una coppia e nonostante 11 anni di convivenza, mi ritrovo ad essere stupita del fatto che infondo alla domanda: ne hai parlato, ora possa rispondere: si ma con una persona incapace di interiorizzare, di riconoscere i suoi limiti, di mettersi in discussione ma forse semplicemente egoista e non proiettata a nessun livello verso l'altro.
All'inizio mi dava la colpa di non parlare chiaramente in quanto era incapace di arrivare da solo a certe cose ma poi mi sono resa conto che era una presa in giro per temporeggiare la sua attuale manifesta pigrizia nel proiettarsi verso l'altro. Se solo le faccio l'esempio che il giorno in cui andavo a partorire, ho dovuto lavare io il cane dopo richieste di una decina di giorni fatte a lui per ovvii motivi, forse capisce cosa voglio dire. Ho provato a chiedergli anche di entrare in terapia ma non fa per lui. Ha anche una famiglia alle spalle che gli consente di adagiarsi: poverino è stanco...lui che ha una PI e lavora da casa!
Siamo arrivati fino a qui a causa della mia cecità nel non avere interpretato correttamente i segnali che avevo. All'inizio per carità, come in tutte le storie, uno si presenta diverso da come è veramente, ma almeno durante i primi anni di convivenza i segnali di pigrizia sentimentale, assenza di altruismo (parlo di tutto il genere umano e non)ci stavano tutti.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
<< Se solo le faccio l'esempio che il giorno in cui andavo a partorire, ho dovuto lavare io il cane dopo richieste di una decina di giorni fatte a lui per ovvii motivi, forse capisce cosa voglio dire. <<

Cara utente,
no, non capisco Lei: perchè lo ha fatto? Che gli altri chiedano.. cosa vuole, fanno il loro gioco. Ma sta a chi gioca con loro dichiararsi indisponibile.

E ora cosa intende fare? Qual è la sua domanda a noi?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le Sig.ra,
già dal primo post ha fatto un'istantanea lucida e consapevole e purtroppo rappresentativa della realtà presente in moltissime coppie, così tipica da sembrare stereotipata ma di una realismo disarmante, per questo vorrei ringraziarla di aver condiviso la sua sofferenza con noi perché sono sicura che molte donne si identificheranno nel suo vissuto e nella richiesta d'aiuto che ne deriva.
A mio parere non sta esprimendo solo paura, rabbia o confusione, ma ci chiede di aiutarla a trovare il coraggio di realizzare una decisione fin troppo chiara nella testa, nel cuore e nella pancia, solo che la consulenza on line non può e non deve sostituire il contatto diretto con uno psicologo-psicoterapeuta.
Lo specialista non ha il compito di offrire soluzioni preconfezionate ma potrà facilitare un processo di cambiamento innanzi tutto individuale e di conseguenza relazionale.
Se vuole approfondire può leggere questo articolo:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
Era un esempio per far comprendere che chiedere ho chiesto anche in un momento in cui era evidente la necessità di un aiuto. Quindi, lo sforzo da parte mia di spiegare la situazione e chiedere la collaborazione nelle varie circostanze della vita soprattutto la nostra in cui non ho amici e familiari vicini che mi possano aiutare, tale sforzo di comunicare le necessità che mi hanno portata qui, l'ho fatto nel corso di questi anni. Senza essere pedante in quanto non credo sia costruttivo "frignare". Ovviamente la circostanza descritta richiedeva che il cane fosse pulito in quanto un neonato sarebbe entrato in casa, per cui la parola indisponibilità per quanto mi riguardava non era accettabile.
La mia domanda è quella finale della prima richiesta: nonostante la consapevolezza: Perché non agisco?

Grazie gentilissima D.ssa Camplone. La sua comprensione va al di là delle parole che ho scritto come se comprendesse anche il non scritto.

L'articolo è interessante ma rappresento quelle mamme che al di là del lavoro non hanno modo di trovare del tempo per se stesse, soprattutto non potendo contare su qualcuno che tenga i bambini (lui non vuole baby sitter che cmq nn potremo permetterci) se non il partner a cui non potrei dire di prendersi l'impegno di stare con i bambini mentre io vado a fare ad esempio "la spesa"(=terapia). Non andare a lavorare in giorni prestabiliti a lungo termine come richiederebbe una terapia non è valutabile. Cmq mi è stata d'aiuto. Grazie
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
<<La mia domanda è quella finale della prima richiesta: nonostante la consapevolezza: Perché non agisco?<<

I motivi sono infiniti e vanno dai sensi di colpa alle rimuginazioni alla paura per il futuro (le trova nella ultima parte di https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5414-gli-italiani-cambiano-idee-su-gay-separazione-prostituzione.html)

Però intanto che cerca i motivo continua a rimanere immobile. e dunque non è la strada che risponde alla Sua domanda.

Si affidi a un bravo/a terapeuta che La aiuti a prendere in mano la Sua vita (e non solo la sua consapevolezza). Le strutture pubbliche, ad es. il Consultorio, sono quasi gratuite e forse offrono orari in pausa pranzo, per esempio.

Saluti cordiali.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Signora,
la sua richiesta di consulenza fa trasparire disagio e sofferenza, oltre ad una tendenza all'immobilismo.

Da quanto scrive nulla è modificabile.

Personalmente credo che una coppia è molto di più di quello che si vede e spesso una silente circolarità di non detto, linguaggio verbale, emozioni e sgambetti....contribuiscano a tirar fuori il peggio di ogni membro del legame.

Spesso tra i due c'è una sorta di "collusione inconscia", cioè entrambi mantengono la situazione immobile:lei vittima, lui carnefice. Lei immobile, lui anche...

Legga questa lettura tra separazione e Perseverazione, dovrebbe andare bene per lei/voi.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5407-coppia-separazione-o-perseverazione.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
Intanto grazie per i vostri interventi.

Soprattutto i links che mi sono letta ma sui quali mi soffermerò con maggiore attenzione nel corso di questo periodo che si presenta particolarmente difficile. Faccio fatica a trattenere la voglia di esplodere al posto di implodere quando entro in casa e lo vedo giocare con il cellulare...ma so che non porterebbe da nessuna parte. Si dice tra noi donne che questa categoria di uomini a cui molti appartengono (non tutti ovvio) si accontenta di mangiare bere, dormire.. senza preoccuparsi se intorno ci sono figli o persone che soffrono: l'importante è non disturbare il loro status quo.

Si, certo, una terapia sarebbe ovviamente auspicabile se no non sarei qui e nemmeno ci sarei se avessi la pausa pranzo. Sono fortunata ad avere un lavoro di questi tempi e un datore che mi consente di saltare la pausa pranzo e uscire un'ora prima per prendere i figli a scuola; per di più a Roma in un'ora è tanto se riesci ad uscire con la macchina da un parcheggio e immetterti su un'arteria.

Grazie a voi tutti per l'analisi su di me e sulla coppia. Come dicevo i link sono utili altrimenti non si esce dal rimuginare le stesse cose. In un'era di frenesia quotidiana e con i cambiamenti della comunicazione sono il primo step forse per aiutare le persone che non hanno modo di affrontare una terapia in stile classico e forse in merito si potrebbe fare altro per riconoscere pure il servizio on line fornito dalla vostra pregiata categoria....ma questo è un altro discorso.