Senso di inadeguatezza

Buongiorno a tutti,
e grazie anticipatamente per l'attenzione che presterete alla mia richiesta.
Ho iniziato da qualche mese una bella convivenza con un mio coetaneo, che risponde pienamente a tutto quello che ho sempre cercato in una relazione a due.
Complicità, comprensione, progettualità, condivisione di interessi, reciprocità.
C'è però per me qualcosa che rende impossibile la felicità totale....Il mio attuale compagno è infatti separato e io vivo malissimo questo aspetto.
Quando ho iniziato la frequentazione con lui, pensavo che questo sarebbe stato un aspetto di poco conto e marginale e invece mi rode sempre di più.
Alla mia famiglia e ai miei amici non ho detto assolutamente nulla, ( ebbene si, mi vergogno...) e lui ha accettato il mio silenzio. Vivo però gli incontri sociali con il terrore che a lui scappi qualcosa e sto bene attenta a non incrociare gli incontri tra i miei e i suoi genitori/parenti/amici ( meno male che sono figlia di due persone molto discrete che non premono assolutamente per incontrare chicchessia ) sempre per la medesima ragione. Quando usciamo insieme ho sempre il terrore di incontrare qualcuno che conosca la sua ex e che possano scaturire momenti di imbarazzo e anche qui mi organizzo per cercare di evitare i possibili luoghi ad " alta frequenza" ( no alle multisala il finesettimana, no al centro città il sabato pomeriggio, ma ho organizzato la nostra vita sociale prevalentemente il giovedi ed il martedi sera...). Inizialmente non era cosi, ero molto più rilassata....E non so perchè questo comportamento vada intensificandosi e non spegnendosi....Sono molto disorientata e pensierosa....Perchè faccio cosi??? Perchè peggiora e non migliora?Mi vengono poi molti rimorsi....Lui è davvero una persona meravigliosa nei miei confronti, e non merita tanto livore...Abbiamo parlato tanto della situazione e non posso continuare a tormentarlo con i miei dubbi....Dice che vuole sposarmi e a me provoca fastidio, perchè io non voglio confronti ( in peggio o in meglio che siano ) con quell'altra, che comunque rimane la prima . Io continuo a sentirmi la " seconda", quella del " dopo ", quella con cui ci si "rifà" una vita e non quella con cui si costruisce la vita. Sto pensando seriamente di lasciarlo ( anche se sono consapevole che uno come lui non lo troverò mai più ), perchè lui merita una persona che lo accetti pienamente e migliore di me. Vorrei però tanto uscire da questa spirale perchè so che la mia vita con lui è bella davvero. Però...perchè faccio cosi? Il paradosso è che nella vita mi occupo di lavorare sul comportamento altrui, e non riesco a gestire il mio.
Grazie, grazie davvero per qualsiasi confronto o spunto mi offrirete.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile utente,

sembra una tipica situazione in cui Lei ce la sta mettendo tutta (inconsapevolmente) per creare un problema :-)
E' chiaro che più evita di vivere serenamente e naturalmente questa situazione, più peggiora le cose.
No ad evitare i cinema nel w.e. o il centro città.
E poi, perché imbarazzo?
I Suoi genitori non accetterebbero la situazione?
Le Sue convinzioni coincidono con quelle dei Suoi genitori?
Perché non guarda la realtà: vive con un uomo che ha sempre desiderato. Vale la pena rovinarsi la vita per un'idea?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Buongiorno Dott.ssa,
e intanto grazie per la sua celere risposta....
Razionalmente so che lei ha proprio ragione.....
Ai miei genitori so bene che non importerebbe nulla, perchè a loro interessa che io sia felice e che la persona al mio fianco mi tratti bene....Il fatto è che io sono venuta fuori convenzionale in una famiglia che di convenzionale non ha nulla, ed io ne ho sempre sofferto...( Per fare un esempio, i parenti di mio padre sono quasi tutti separati e risposati, ed ho una zia ultraottantenne che ha un compagno più che ultratrentennale....). I miei genitori sono sempre state persone fatte a "loro modo" poco inclini agli intruppamenti e alle convenzioni e questo, vivendo in un paese, mi ha sempre fatto sentire un po' "diversa". La mia idea di vita,crescendo, paradossalmente , è stata quella di essere il più possibile "conforme"....Non so se mi spiego....Ma spesso sono più intransigente io di loro..... :O)

Grazie di cuore,
[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Infatti sembra proprio questo che descrive il problema.
Legga qui: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/40-quando-le-nostre-convinzioni-ci-fanno-ammalare.html
Se Lei coglie il problema solo da un punto di vista razionale, ma non riesce a vivere bene, una consulenza psicologica di persona potrebbe essere utile, semplicemente a riordinare le idee e a modificare questa visione rigida della vita e delle relazioni.

Cordiali saluti,
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Quante false convinzioni nel suo consulto...

"Lei è quella del dopo..
Quella con cui si rifarà la vita...."


Rifletta ed anche se fosse così...credo sia perfetto: dopo avere sbagliato un matrimonio, cosa che succede, ha scelto lei, la donna della sua vita.

Immagino che il maggiore problema sia il sociale, la gente, la sua famiglia....non il suo sentire.

Cosa sarebbe meglio: un uomo single e non adeguato o un uomo separato, ma il suo compagno di vita?

Legga questa lettura sulla scelta del secondo partner, in temini di dinamiche e rifletta....

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1831-la-scelta-del-secondo-partner.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#5]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Lui ha avuto figli dal precedente matrimonio?
Sono loro che creano un vero pluriennale legame (nel senso che legano i due genitori in una comune genitorialità).
Ma non mi sembra sia così nel caso Vostro.

Se Lei riuscirà a modificare la paura del giudizio la storia ha delle possibilità, altrimenti dubito.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#6]
Utente
Utente
Innanzitutto grazie a tutte per gli interessanti spunti...
No, non ha avuto figli ...In quel caso, sono estremamente sincera, sarei fuggita a gambe levate....Lo so, è brutto da dire, ma conosco i miei limiti e so bene che non sarei in grado di gestire figli avuti da precedenti relazioni...Se ci fossero queste condizioni rinuncerei, non senza rammarico, ad un rapporto in partenza.
Ho da poco superato i trent'anni e voglio provare a costruire la mia famiglia....Non voglio raccogliere le macerie di quelle altrui.
Figli non ne sono venuti, ma per puro caso perchè il progetto c'era ...
Quando l'ho iniziato a frequentare non era passato molto tempo dalla rottura ( che peraltro ha subito, non provocato ....Nel senso che è stata lei a mandarlo fuori casa con baracca e burattini al seguito ) e i primissimi tempi mi ha parlato con dovizia di particolari del precedente rapporto....Dovizia che ovviamente non ho gradito e a cui dopo un pò ho dato uno stop. Devo dire che non ne ha mai parlato con rimpianto, piuttosto con amarezza per essersi lasciato coinvolgere in un rapporto sbagliato in partenza ma che lo aveva preso in un momento di particolare debolezza personale. Quando gli ho fatto presente che non ero la sua psicoterapeuta lui ha detto che voleva che io conoscessi i suoi precedenti trascorsi perchè voleva iniziare con me una storia in maniera trasparente e positiva. Il suo precedente rapporto è durato in tutto due anni, matrimonio compreso ( pochi mesi di matrimonio in tutto ) con persona dal passato a dir poco tempestoso ( comprensivo di figlio avuto da un altro )...Mi chiedo più e più volte cosa ci abbia trovato....Sono sincera...Mi rode il venire dopo, mi rode il fatto che abbia fatto con lei dei progetti, e sono oltremodo gelosa di questa persona ( che peraltro si è rifatta una vita )....Poco prima di andare a vivere insieme un episodio mi ha ferito molto....La sorella di lui lo ha preso da parte per riferirgli che aveva saputo che l'ex aveva una nuova persona e ci teneva ad essere lei a dirglielo....Lui me lo ha riferito con molto candore e distacco ma io mi sono sentita punta sul vivo....E percepita come l'eterna, indiscutibile seconda scelta. Perchè faccio cosi, quando potrei godermi la mia bellissima vita? Giuro che non mi fa mancare nulla....Attenzioni, delicatezze, amore, sensualità, progettualità....Ed io lo vedo convinto e felice con me e di me. Eppure, non so perchè, questo tarlo mi rode. Sono disorientata.
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Ripeto che con un Collega di persona potrebbe fare ordine ed essere meno disorientata. Nulla di male ad esserlo, in alcune occasioni della vita, ma utilizziamo questo disorientamento per capire meglio come stanno le cose.

Cordiali saluti,