Dipendenza da gioco online


Salve, vorrei sottoporre alla vostra attenzione una situazione che è diventata un problema serio.

Mio fratello ha 22 anni, non è mai riuscito a trovare un indirizzo scolastico che gli creasse interessi e motivazioni.
Nel 2013 è andato a Londra per cercare lavoro, insieme ad altri due amici, ed è rimasto là per circa 8 mesi.
Tornato a casa, è ritornato alla "vita" di prima se non peggio.
Si alza verso le 11/12, a volte legge dei fumetti e per moltissime ore al giorno gioca al pc ad un gioco in cui passa il tempo ad uccidere mostri.

Non cerca lavoro ed è riservato. Non riusciamo a sapere quasi nulla del tempo che passa fuori casa (molto poco, il sabato sera è sempre davanti al pc!)

Ormai è da circa un anno e mezzo che è tornato e in famiglia non sappiamo quali possano essere le soluzioni per risolvere la situazione.
Il lato positivo è che non salta i pasti e li condivide con la famiglia, è un ragazzo abbastanza curato, da qualche mese frequenta un corso di taekwondo e ogni tanto, molto di rado, ha qualche partita di calcetto.

In casa viviamo in 4: io, mia sorella, mio fratello e mio padre.

Mio padre è disperato perché non sa proprio come fare ed è assorbito da tantissimi problemi di lavoro e altre preoccupazioni, ma il suo pensiero è fisso ogni giorno.

Nostra madre abita da sola in un paese vicino al nostro è a suo modo è sempre presente. I miei genitori si sono separati quando mio fratello aveva circa 10 anni. Ci siamo trasferiti da mio padre, dopo parecchi disagi con nostra madre, dopo i 18 anni (io e mia sorella ne abbiamo 26).

Ho scritto questi dettagli per fare un accenno della nostra situazione famigliare che di certo ha influenzato il problema.
Mio fratello ha sicuramente risentito più di tutti della separazione.

In attesa di una risposta, ringrazio cordialmente.
Spero possiate aiutarmi.
[#1]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Nel particolare ci sono domande che vorrebbe fare?
Quali sono i suoi dubbi?

Perché dalla richiesta di consulto non si comprende bene.

Immagino che ci sia apprensione per suo fratello, ma lui che ne pensa?
Ne avete parlato?

Come mai è stata sua madre ad andare via di casa?







Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Sembra che suo fratello stia traversando una fase di disagio psichico.

L'alterazione del ritmo sonno veglia, il gioco online e l'assenza di progettualità nella vita....lo rendono immobile.

Purtroppo online e per di più per interposta persona non è possobile fare nulla, suggerisca a suo fratello di approfondire con uno specialista,poi si valuterà il da farsi

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Utente
Utente

Intanto vu ringrazio per le risposte.
La mia domanda è: come possiamo far smettere di giocare mio fratello al pc e farlo tirornare a vivere la vita reale? Ormai si sta fin troppo isolando...

Con lui ne abbiamo parlato fin troppo. Lui non dà risposte, si arrabbia quando è al pc e gli facciamo notare il tempo che passa davanti a quello schermo. Ovviamente non si rende conto.
Mio padre gli ha chiesto direttamente se avrebbe voluto incontrare uno specialista e mio fratello ha deciso di no.

Per quanto riguarda mia madre, quella è tutta un'altra situazione a cui si potrebbe dedicare un consulto a parte. Sarebbe lunga da spiegare.
Comunque non è stata lei ad andarsene di casa ma mio padre per primo che non è riuscito a risolvere i problemi con lei e poi noi figli, uno ad uno, per impossibilità di convivenza. È una persona che vive con troppe ansie, paure e ossessioni, tra cui quella del pulito. Ha vissuto un periodo di esaurimento dopo la separazione e questo ha influenzato in maggior modo mio fratello che già allora aveva iniziato ad isolarsi. Io e mia sorella abbiamo avuto sempre il nostro appoggio reciproco.


Vi ringrazio ancora
[#4]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
"Mio padre gli ha chiesto direttamente se avrebbe voluto incontrare uno specialista e mio fratello ha deciso di no.


Non ci sono altre strade percorribili, se non una valutazione de visu.
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

ottima l'idea del papà (e anche Sua e di Sua sorella) di rivolgervi voi per primi ad uno psicologo psicoterapeuta, meglio se con specifica formazione in psicoterapia sistemico-relazionale. Partendo da voi, sarà possibile arrivare a Suo fratello, ad esempio comprendendo quali vostri comportamenti possono essere sbagliati, nel senso che alimentano il comportamento di Suo fratello.

Mi domando infatti quanto questo fratellino più piccolo, che pare abbia sofferto più di tutti della separazione della mamma e del papà abbia oggi delle REGOLE chiare e condivise in casa da parte del papà e da parte Sua.

L'utilizzo del pc va regolamentato ad un ragazzo, ma in generale occorrono regole che forse Suo fratello non ha mai avuto, magari perché in casa eravate occupati in altre più impellenti questioni. Poco male, ma ora è il momento di intervenire.

Altrimenti questo meccanismo relazionale disfunzionale e di dipendenza da pc non si riuscirà più a spezzarlo.

Ci faccia sapere in futuro, se vuole.
Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#6]
Utente
Utente
Grazie anche a lei Dott.ssa Pileci

Fortunatamente mio fratello ha delle regole chiare e condivise da tutta la famiglia. Per renderlo partecipe, ha dei piccoli compiti da gestire nell'organizzazione della casa, come andare a fare la spesa, riordinare la cucina e altre piccole mansioni.
Non ha regole imposte per quanto riguarda il pc purtroppo, perché mio padre sa bene che giocare online è una conseguenza dovuta ad altre problematiche.

Sono d'accordo con lei nel dire che dovremmo partire da noi per valutare i nostri comportamenti. Quando si tratta di questo tipo di situazioni non è facile agire, non conoscendo la materia.
Mio fratello passa molto più tempo con noi sorelle, che ovviamente non abbiamo lo stesso "potere di influenza" dei nostri genitori. Se non come consigliere o confidenti quando è possibile.
Spesso, devo ammettere, ci arrabbiamo con lui quando non svolge i suoi compiti ma senza offenderlo o denigrarlo. Tendiamo sempre a gratificarlo ogni volta che fa cose giuste.
Mio padre invece non si arrabbia mai con nostro fratello, perché lo vede poco e perché ha paura che potrebbe alimentare il problema.
Preferisce affrontare la situazione con lui dialogando. Ma spesso con una conversazione ad un senso solo.

Se dovessero esserci aggiornamenti, lo farò sapere di sicuro. Questi messaggi possono essere d'aiuto anche per futuri lettori.