Mia moglie non mi ama piu.
Salve ieri mia moglie mi ha detto in lacrime di non amarmi più. Mi dice che sono la persona migliore che conosce, che le piace stare con me, ma non prova più attrazione, non più amore.
Siamo sposati da appena due anni e mezzo, stiamo insieme da circa quindici anni, non abbiamo bambini. Premetto che il nostro rapporto da circa un anno non è più lo stesso. Ho notato un po' di freddezza nei miei riguardi. Lei si colpevolizza accollandosi tutte le responsabilità e si preoccupa per me perché mi vuole troppo bene. Dice di aver provato ad andare da uno psicologo, dopo due sedute ha smesso perché non le andava di sentirsi dire che non mi amava più. Dopo i due incontri avvenuti circa un mese fa, mi ha detto di amarmi e parlava addirittura di figli, poi...improvvisa, la batosta. Io sono ancora innamorato di lei e chiaramente le sue parole mi hanno svuotato, destabilizzato. È venuta meno quella che io credevo, senza sottovalutarla, una delle mie poche certezze. Il mio pensiero felice si è trasformato in angoscia. Lei dice di volere andar via perché non è mai stata sola, vuole capire se le manco. In un viaggio di lavoro dell'anno scorso di 15 giorni è stata benissimo.....sarebbe rimasta li. Mi ha assicurato, anche abbastanza seccata, che non c'è nessun altro, anche se mi stuzzica l'idea di vedere quel cellulare che tiene sempre a portata di mano e protetto dal mio sguardo (non l'ho mai fatto ne lo farò). Ha accettato di consultare un terapeuta di coppia ma solo per accompagnarmi all'inevitabile per lei, rottura del nostro matrimonio. Non sono mai stato da uno psicologo e non sono spaventato o imbarazzato dalla cosa, però nutro molte speranze sugli esiti dell'intervento di un professionista. So che chiaramente non è possibile esprimersi rigorosamente basandosi sullo sfogo di due righe di un innamorato angosciato, volevo però chiedervi se alla luce di quanto scritto c'è possibilità di recuperare il rapporto. Mi sarebbe molto utile avere il contatto di uno specialista e se possibile, avere un consiglio sull'atteggiamento da adottare in questo periodo di transizione nei confronti della persona che amo e che mi vede come un carissimo amico coinquilino. Grazie.
Siamo sposati da appena due anni e mezzo, stiamo insieme da circa quindici anni, non abbiamo bambini. Premetto che il nostro rapporto da circa un anno non è più lo stesso. Ho notato un po' di freddezza nei miei riguardi. Lei si colpevolizza accollandosi tutte le responsabilità e si preoccupa per me perché mi vuole troppo bene. Dice di aver provato ad andare da uno psicologo, dopo due sedute ha smesso perché non le andava di sentirsi dire che non mi amava più. Dopo i due incontri avvenuti circa un mese fa, mi ha detto di amarmi e parlava addirittura di figli, poi...improvvisa, la batosta. Io sono ancora innamorato di lei e chiaramente le sue parole mi hanno svuotato, destabilizzato. È venuta meno quella che io credevo, senza sottovalutarla, una delle mie poche certezze. Il mio pensiero felice si è trasformato in angoscia. Lei dice di volere andar via perché non è mai stata sola, vuole capire se le manco. In un viaggio di lavoro dell'anno scorso di 15 giorni è stata benissimo.....sarebbe rimasta li. Mi ha assicurato, anche abbastanza seccata, che non c'è nessun altro, anche se mi stuzzica l'idea di vedere quel cellulare che tiene sempre a portata di mano e protetto dal mio sguardo (non l'ho mai fatto ne lo farò). Ha accettato di consultare un terapeuta di coppia ma solo per accompagnarmi all'inevitabile per lei, rottura del nostro matrimonio. Non sono mai stato da uno psicologo e non sono spaventato o imbarazzato dalla cosa, però nutro molte speranze sugli esiti dell'intervento di un professionista. So che chiaramente non è possibile esprimersi rigorosamente basandosi sullo sfogo di due righe di un innamorato angosciato, volevo però chiedervi se alla luce di quanto scritto c'è possibilità di recuperare il rapporto. Mi sarebbe molto utile avere il contatto di uno specialista e se possibile, avere un consiglio sull'atteggiamento da adottare in questo periodo di transizione nei confronti della persona che amo e che mi vede come un carissimo amico coinquilino. Grazie.
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<volevo però chiedervi se alla luce di quanto scritto c'è possibilità di recuperare il rapporto.>
Gentile Utente,
vi siete conosciuti da giovanissimi, nel frattempo siete cresciuti, cambiati, forse anche il matrimonio ha cambiato le cose, magari un po' di routine, pochi spazi personali, altro che non possiamo conoscere.
Cosa può essere cambiato secondo lei dopo il matrimonio?
Avevate figli in programma?
<e alla luce di quanto scritto c'è possibilità di recuperare il rapporto> Non possiamo evincerlo da un post senza conoscere ogni elemento utile, è cosa complessa.
Nel frattempo contatti uno specialista e attenda con fiducia l'appuntamento, continuare a girare intorno al problema da soli non aiuta ad uscirne, anzi.
Un collega esperto vi saprà accompagnare con perizia a capire cosa fare della vostra unione, se continuare oppure prendere, nella peggiore delle ipotesi, strade diverse.
Per le regole del sito non possiamo fornirle nominativi, le posso suggerire l'approccio sistemico-relazionale, particolarmente indicato in casi come il suo.
Può reperire nominativi dei professionisti iscritti a questo sito o all'Ordine Psicolgi della sua regione- albo on line.
Cari auguri
Gentile Utente,
vi siete conosciuti da giovanissimi, nel frattempo siete cresciuti, cambiati, forse anche il matrimonio ha cambiato le cose, magari un po' di routine, pochi spazi personali, altro che non possiamo conoscere.
Cosa può essere cambiato secondo lei dopo il matrimonio?
Avevate figli in programma?
<e alla luce di quanto scritto c'è possibilità di recuperare il rapporto> Non possiamo evincerlo da un post senza conoscere ogni elemento utile, è cosa complessa.
Nel frattempo contatti uno specialista e attenda con fiducia l'appuntamento, continuare a girare intorno al problema da soli non aiuta ad uscirne, anzi.
Un collega esperto vi saprà accompagnare con perizia a capire cosa fare della vostra unione, se continuare oppure prendere, nella peggiore delle ipotesi, strade diverse.
Per le regole del sito non possiamo fornirle nominativi, le posso suggerire l'approccio sistemico-relazionale, particolarmente indicato in casi come il suo.
Può reperire nominativi dei professionisti iscritti a questo sito o all'Ordine Psicolgi della sua regione- albo on line.
Cari auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentile Utente,
Quando una coppia inizia a perdere le prime foglie, le motivazioni sono svariate:
Personali, intrapsichiche, emozionali, sessuali, di coppia....
È difficile sapere se il legame è recuperabile o meno.
Sua moglie sembra molto confusa ed ambivalente.
Soltanto un nostro Collega potrà aiutarvi nella disamina competente e completa della vostra relazione, comprendendo soprattutto se ci sono ancora gli elementi per poter far rinascere questo legame.
Le allego una lettura che potrebbe aiutala a riflettere
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1719-i-preliminari-della-separazione-e-la-separazione.html
Quando una coppia inizia a perdere le prime foglie, le motivazioni sono svariate:
Personali, intrapsichiche, emozionali, sessuali, di coppia....
È difficile sapere se il legame è recuperabile o meno.
Sua moglie sembra molto confusa ed ambivalente.
Soltanto un nostro Collega potrà aiutarvi nella disamina competente e completa della vostra relazione, comprendendo soprattutto se ci sono ancora gli elementi per poter far rinascere questo legame.
Le allego una lettura che potrebbe aiutala a riflettere
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1719-i-preliminari-della-separazione-e-la-separazione.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.5k visite dal 01/02/2015.
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