Fidanzato cresciuto senza madre
Gent.mi Dottori,
Da qualche mese sto frequentando questo ragazzo fantastico di 24 anni. Da subito mi dice che è orfano di madre da quando ha 7 anni, morta per un'aneurisma cerebrale . Il padre a seguito del lutto è stato ricoverato in un centro di disintossicazione per alcolisti e lui e suo fratello sono stati cresciuti per tre anni dagli zii, in seguito anche se con problemi immaginabili ha riallacciato il rapporto con il padre , ora fortissimo .
So che è difficile avere da parte vostra un parere in quanto la situazione è complessa e di certo un forum non può aiutare più di tanto . Sono figlia di una psicologa e quind ho sempre avuto una certa "sensibilita" nel captare problemi e di andare oltre l'apparenza .
Noto che questo ragazzo , pur volendomi molto bene , pur essendomi estremamente affezionato e vicino , non si fa amare totalmente . Sono stata la prima ragazza a cui abbia mai raccontato dei problemi del padre , non avendo mai avuto storie importanti. I miei dubbi e le mie domande sono tante . Può un uomo cresciuto senza madre amare incondizionatamente una donna avendo sperimentato poco l'amore materno ? Può essere sentimentalmente una persona equilibrata? Di sicuro non cerca in me una figura materna, questo l'ho assodato. Ma ho la sensazione che dopo quello che ha passato si sia creato una "corazza" , e che tutto quello che gli succede non può paragonarsi a quello che ha passato . A volte lo sento distante e non so se sia una difesa per evitare altri dolori o per evitare di perdere un'altra persona importante . Il fatto che non abbia una famiglia "normale" , cosa che mia mamma ha sempre definito fondamentale per un giusto equilibrio psichico nell'adulto, mi spaventa . È cresciuto da solo , è forte ma ha anche tante debolezze. Ci sono giorni in cui ha bisogno di isolarsi e la cosa un po' mi rattrista , come se vivesse nel suo mondo impenetrabile a me . Ovviamente ci conosciamo da poco e la nostra non è una vera e propria relazione , ma a volte desidererei più vicinanza.
Ripeto che è difficile parlare di situazioni così complesse in questo ambito ma forse qualche consiglio e suggerimento sarete ben disposti a darmeli !
Grazie
Da qualche mese sto frequentando questo ragazzo fantastico di 24 anni. Da subito mi dice che è orfano di madre da quando ha 7 anni, morta per un'aneurisma cerebrale . Il padre a seguito del lutto è stato ricoverato in un centro di disintossicazione per alcolisti e lui e suo fratello sono stati cresciuti per tre anni dagli zii, in seguito anche se con problemi immaginabili ha riallacciato il rapporto con il padre , ora fortissimo .
So che è difficile avere da parte vostra un parere in quanto la situazione è complessa e di certo un forum non può aiutare più di tanto . Sono figlia di una psicologa e quind ho sempre avuto una certa "sensibilita" nel captare problemi e di andare oltre l'apparenza .
Noto che questo ragazzo , pur volendomi molto bene , pur essendomi estremamente affezionato e vicino , non si fa amare totalmente . Sono stata la prima ragazza a cui abbia mai raccontato dei problemi del padre , non avendo mai avuto storie importanti. I miei dubbi e le mie domande sono tante . Può un uomo cresciuto senza madre amare incondizionatamente una donna avendo sperimentato poco l'amore materno ? Può essere sentimentalmente una persona equilibrata? Di sicuro non cerca in me una figura materna, questo l'ho assodato. Ma ho la sensazione che dopo quello che ha passato si sia creato una "corazza" , e che tutto quello che gli succede non può paragonarsi a quello che ha passato . A volte lo sento distante e non so se sia una difesa per evitare altri dolori o per evitare di perdere un'altra persona importante . Il fatto che non abbia una famiglia "normale" , cosa che mia mamma ha sempre definito fondamentale per un giusto equilibrio psichico nell'adulto, mi spaventa . È cresciuto da solo , è forte ma ha anche tante debolezze. Ci sono giorni in cui ha bisogno di isolarsi e la cosa un po' mi rattrista , come se vivesse nel suo mondo impenetrabile a me . Ovviamente ci conosciamo da poco e la nostra non è una vera e propria relazione , ma a volte desidererei più vicinanza.
Ripeto che è difficile parlare di situazioni così complesse in questo ambito ma forse qualche consiglio e suggerimento sarete ben disposti a darmeli !
Grazie
[#1]
Gentile ragazza, lei però non sa se la mamma di questo ragazzo , nei sette anni che c'è stata nella sua vita , gli abbia dato tanto amore e attenzione da dotarlo della "fiducia di base" indispensabile per crescere bene..Sono d'accordo con sua madre, nostra Collega, nel sottolineare l'importanza della famiglia nello sviluppo di ciascuno di noi.
Esiste però anche il fenomeno detto "resilienza", presente in molti soggetti che hanno avuto nell'infanzia problemi, difficoltà , anche lutti , e diventano più capaci di altri di tollerare la frustrazione, ricominciare, battersi per i loro ideali.
Da lontano non si può fare una diagnosi certamente, ma aspetti a preoccuparsi, questo ragazzo che lei definisce fantastico, può darsi che sia un pò più.. difeso di altri, datevi tempo.. penso che sia comprensibile e normale che della sua storia non parli molto in giro..
Cosa ne pensa?
Restiamo in ascolto..
Esiste però anche il fenomeno detto "resilienza", presente in molti soggetti che hanno avuto nell'infanzia problemi, difficoltà , anche lutti , e diventano più capaci di altri di tollerare la frustrazione, ricominciare, battersi per i loro ideali.
Da lontano non si può fare una diagnosi certamente, ma aspetti a preoccuparsi, questo ragazzo che lei definisce fantastico, può darsi che sia un pò più.. difeso di altri, datevi tempo.. penso che sia comprensibile e normale che della sua storia non parli molto in giro..
Cosa ne pensa?
Restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Gentile Ragazza,
Anche io, di concerto con quanto scritto dalla dott Muscarà le dico di darsi/darvi tempo...
Sono passati soli pochi mesi,
Questo ragazzo, anche se non avesse avuto la storia di vita che ha vissuto, potrebbe essere ugualmente riservato.
Appena qualche mese di relazione, siamo ancora nella fase dell'esplorazione dell'altro, delle proprie sensazioni, anche paure, non si può parlare di amore....
Eviti di analizzare tutto, di fare la psicologa, di preoccuparsi....nutra e concimi questo legame, il resto verrà da se.
Cari auguri.
Ps:se desidera nel mio blog e sito trovera molto materiale su Eros, legami e coppie
Anche io, di concerto con quanto scritto dalla dott Muscarà le dico di darsi/darvi tempo...
Sono passati soli pochi mesi,
Questo ragazzo, anche se non avesse avuto la storia di vita che ha vissuto, potrebbe essere ugualmente riservato.
Appena qualche mese di relazione, siamo ancora nella fase dell'esplorazione dell'altro, delle proprie sensazioni, anche paure, non si può parlare di amore....
Eviti di analizzare tutto, di fare la psicologa, di preoccuparsi....nutra e concimi questo legame, il resto verrà da se.
Cari auguri.
Ps:se desidera nel mio blog e sito trovera molto materiale su Eros, legami e coppie
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#3]
>> Può un uomo cresciuto senza madre amare incondizionatamente una donna avendo sperimentato poco l'amore materno ? Può essere sentimentalmente una persona equilibrata? <<
Gentile ragazza,
Le domande che Lei si pone sono comprensibili.
Ma tenga conto che nell'innamoramento, proprio per l'intensità della situazione affettiva che viene a crearsi, "si riaprono gli apprendimenti affettivi", si crea una situazione del tutto nuova che può trasformare in cicatrici vecchie ferite.
Dunque dia fiduacia a questo rapporto vivendolo nel concreto del quotidiano e non dando troppo spazio alla Sua "testa".
Gentile ragazza,
Le domande che Lei si pone sono comprensibili.
Ma tenga conto che nell'innamoramento, proprio per l'intensità della situazione affettiva che viene a crearsi, "si riaprono gli apprendimenti affettivi", si crea una situazione del tutto nuova che può trasformare in cicatrici vecchie ferite.
Dunque dia fiduacia a questo rapporto vivendolo nel concreto del quotidiano e non dando troppo spazio alla Sua "testa".
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#4]
Utente
Gent.me Dott.sse,
Grazie per le risposte! Sono una persona abbastanza ansiosa, impulsiva che vuole tutto e subito. A volte non riesco a staccare la testa e sto cercando di migliorarmi in questo senso.
A volte questo ragazzo mi spiazza. A tratti è presente, affettuoso, mi chiama, mi scrive (e anzi, si lamenta che io mi faccio sentire poco!) a volte si allontana. Dice di volere il suo tempo e secondo me è affettivamente inesperto.
Il problema, che sto cercando di affrontare con me stessa che sto uscendo da una storia importante di tre anni emmezzo, con un ragazzo che era profondamente e sinceramente innamorato di me, che mi riempiva di attenzioni senza esagerare, dal quale mi sentivo veramente amata.
Con questo ragazzo le cose sono cominciate ad andare male da quest'estate , mi sono accorta di essermi un pò stufata, che non c'era più da parte mia l'entusiasmo di stare assieme. I dubbi che ho avuto per tre anni si sono ripresentato prepotentemente e ho deciso di chiudere questa storia. Nel frattempo è comparso questo ragazzo, per cui ho perso la testa.
Sicuramente non è lui il motivo della rottura, ma di certo ha avuto un ruolo fondamentale. (se fossi stata veramente innamorata del mio fidanzato sarei finita cosi velocemente nelle braccia di un altro? Continuo a chiedermi).
Questo nuovo ragazzo ha sempre vissuto male questa cosa. Si sente responsabile della mia rottura, mi ha respinto più volte in questi mesi per poi cedere perché si è innamorato di me. Dice che ha paura di non rendermi felice come lo ero col mio fidanzato (??) e forse piano piano, grazie alle mie rassicurazioni sta cominciando a pensare meno .
Sono convinta che queste mie ansie nei suoi confronti derivino dallegoistico mio inconscio ragionamento "eh no, adesso ho lasciato il mio fidanzato per te, adesso mi dai delle risposte" , spesso creandomi dei modelli in testa (questo messaggino non era affettuoso come volevo io, perché mi ha detto cosi, perché non si fa sentire.....).
Come dite voi devo "smollare" vivere giorno per giorno senza programmi e castelli in aria, lui mi dice che a volte sono pesante e che creo problemi sul nulla, è vero, ha ragione e devo assolutamente cercare di migliorare questa cosa.
Forse il fatto di avere una mamma psicologa a volte non aiuta molto !!
Grazie per le risposte! Sono una persona abbastanza ansiosa, impulsiva che vuole tutto e subito. A volte non riesco a staccare la testa e sto cercando di migliorarmi in questo senso.
A volte questo ragazzo mi spiazza. A tratti è presente, affettuoso, mi chiama, mi scrive (e anzi, si lamenta che io mi faccio sentire poco!) a volte si allontana. Dice di volere il suo tempo e secondo me è affettivamente inesperto.
Il problema, che sto cercando di affrontare con me stessa che sto uscendo da una storia importante di tre anni emmezzo, con un ragazzo che era profondamente e sinceramente innamorato di me, che mi riempiva di attenzioni senza esagerare, dal quale mi sentivo veramente amata.
Con questo ragazzo le cose sono cominciate ad andare male da quest'estate , mi sono accorta di essermi un pò stufata, che non c'era più da parte mia l'entusiasmo di stare assieme. I dubbi che ho avuto per tre anni si sono ripresentato prepotentemente e ho deciso di chiudere questa storia. Nel frattempo è comparso questo ragazzo, per cui ho perso la testa.
Sicuramente non è lui il motivo della rottura, ma di certo ha avuto un ruolo fondamentale. (se fossi stata veramente innamorata del mio fidanzato sarei finita cosi velocemente nelle braccia di un altro? Continuo a chiedermi).
Questo nuovo ragazzo ha sempre vissuto male questa cosa. Si sente responsabile della mia rottura, mi ha respinto più volte in questi mesi per poi cedere perché si è innamorato di me. Dice che ha paura di non rendermi felice come lo ero col mio fidanzato (??) e forse piano piano, grazie alle mie rassicurazioni sta cominciando a pensare meno .
Sono convinta che queste mie ansie nei suoi confronti derivino dallegoistico mio inconscio ragionamento "eh no, adesso ho lasciato il mio fidanzato per te, adesso mi dai delle risposte" , spesso creandomi dei modelli in testa (questo messaggino non era affettuoso come volevo io, perché mi ha detto cosi, perché non si fa sentire.....).
Come dite voi devo "smollare" vivere giorno per giorno senza programmi e castelli in aria, lui mi dice che a volte sono pesante e che creo problemi sul nulla, è vero, ha ragione e devo assolutamente cercare di migliorare questa cosa.
Forse il fatto di avere una mamma psicologa a volte non aiuta molto !!
[#5]
<<Forse il fatto di avere una mamma psicologa a volte non aiuta molto !!<<
Bella osservazione, molto interessante...
Però talvolta una mamma psy può servire anche a insegnare la semplicità: "Non farTi problemi eccessivi; vivi, non limitarti a pensare" si può dire alle proprie figlie...
Bella osservazione, molto interessante...
Però talvolta una mamma psy può servire anche a insegnare la semplicità: "Non farTi problemi eccessivi; vivi, non limitarti a pensare" si può dire alle proprie figlie...
[#6]
Cara ragazza,
trovo la sua lettera molto tenera....e trovo molto carina anche la sua affermazione
"Forse il fatto di avere una mamma psicologa a volte non aiuta molto !!"
Credo che lei ci stia postando problematiche adolescenziali già viste anche, le assicuro, in ragazzi che non avevano alcun genitore Collega.
Forse sente un poco troppo il peso dell' eventuale opinione di mamma?
Intanto che ci pensa , d'accordo con le mie care Colleghe, le consiglio di viversi la storia senza stare troppo a pensare. Siete all'inizio e, come tutte le storie che si stanno "assestando", la conoscenza reciproca genera qualche perplessità, qualche timore. Niente di nuovo o inusuale. La bellezza della vita in due è anche, appunto, scoprire l'altro e scoprir-si. Mica tutto può essere programmato e previsto! Con simpatia Le faccio tanti tanti auguri.
trovo la sua lettera molto tenera....e trovo molto carina anche la sua affermazione
"Forse il fatto di avere una mamma psicologa a volte non aiuta molto !!"
Credo che lei ci stia postando problematiche adolescenziali già viste anche, le assicuro, in ragazzi che non avevano alcun genitore Collega.
Forse sente un poco troppo il peso dell' eventuale opinione di mamma?
Intanto che ci pensa , d'accordo con le mie care Colleghe, le consiglio di viversi la storia senza stare troppo a pensare. Siete all'inizio e, come tutte le storie che si stanno "assestando", la conoscenza reciproca genera qualche perplessità, qualche timore. Niente di nuovo o inusuale. La bellezza della vita in due è anche, appunto, scoprire l'altro e scoprir-si. Mica tutto può essere programmato e previsto! Con simpatia Le faccio tanti tanti auguri.
Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 24.1k visite dal 31/01/2015.
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