Rapporto difficile con il mio ragazzo
Salve,
Per quasi tre due anni sono stata con un ragazzo .All'inizio non volevo un rapporto "troppo serio" e piu' volte gli ho detto che preferivo non andare avanti.
Lui ha sempre insistito e io, in un certo senso, mi sono lasciata trascinare. Con il tempo il nostro rapporto si e' stabilizzato e mi ha proposto di andare a convivere. Dopo tante discussioni, legate soprattutto ai miei genitori contrari per il fatto che non lavorassi, abbiamo iniziato la convivenza. Il primo periodo non e' stato molto semplice a causa delle continue interferenze (da parte dei miei familiari) che io purtroppo ho avallato. Dopo qualche mese ci siamo trasferiti all'estero e il suo atteggiamento nei miei confronti e' cambiato radicalmente. Mi ha vietato qualsiasi contatto con i miei genitori, fratelli e amici, costringendomi a cambiare mail, telefono ecc, spesso anche con minacce e ricatti. Mi ripeteva continuamente che io non lo amavo, che non difendevo la coppia e che preferivo tutti a lui. Stanca di questa situazione sono andata via. Lui ha iniziato a tempestarmi di msg e telefonate, dicendomi che aveva esagerato e che sarebbe cambiato. Ma al mio ritorno è cambiato ben poco.. Ha continuato a vietarmi tutto, non potevo affrontare certi argomenti ed è arrivato persino a mettermi le mani addosso. Dopo altri mesi di litigi, i di malessere ho deciso di lasciarlo di nuovo.. ma lui continua a chiedermi di tornare da lui, mandare msg a me e alle mie amiche dicendo che è cambiato e minacciando di farsi del male. Io gli ho detto che non sarei tornata a convivere, che potevamo continuare a sentirci ma stando lontani. Non mi fido più anche se, nonostante tutto, continuo a volergli bene. Credo che il mio sbaglio sia stato quello di aver avuto poco carattere sia quando avrei dovuto difendere la coppia sia quando avrei dovuto difendere me stessa.. E questo mi fa stare male..
Ha senso sperare che, stando lontani, la situazione possa migliorare? Perché ho tutte queste difficoltà a chiudere definitivamente questa storia?
Vi ringrazio in anticipo per le risposte
Per quasi tre due anni sono stata con un ragazzo .All'inizio non volevo un rapporto "troppo serio" e piu' volte gli ho detto che preferivo non andare avanti.
Lui ha sempre insistito e io, in un certo senso, mi sono lasciata trascinare. Con il tempo il nostro rapporto si e' stabilizzato e mi ha proposto di andare a convivere. Dopo tante discussioni, legate soprattutto ai miei genitori contrari per il fatto che non lavorassi, abbiamo iniziato la convivenza. Il primo periodo non e' stato molto semplice a causa delle continue interferenze (da parte dei miei familiari) che io purtroppo ho avallato. Dopo qualche mese ci siamo trasferiti all'estero e il suo atteggiamento nei miei confronti e' cambiato radicalmente. Mi ha vietato qualsiasi contatto con i miei genitori, fratelli e amici, costringendomi a cambiare mail, telefono ecc, spesso anche con minacce e ricatti. Mi ripeteva continuamente che io non lo amavo, che non difendevo la coppia e che preferivo tutti a lui. Stanca di questa situazione sono andata via. Lui ha iniziato a tempestarmi di msg e telefonate, dicendomi che aveva esagerato e che sarebbe cambiato. Ma al mio ritorno è cambiato ben poco.. Ha continuato a vietarmi tutto, non potevo affrontare certi argomenti ed è arrivato persino a mettermi le mani addosso. Dopo altri mesi di litigi, i di malessere ho deciso di lasciarlo di nuovo.. ma lui continua a chiedermi di tornare da lui, mandare msg a me e alle mie amiche dicendo che è cambiato e minacciando di farsi del male. Io gli ho detto che non sarei tornata a convivere, che potevamo continuare a sentirci ma stando lontani. Non mi fido più anche se, nonostante tutto, continuo a volergli bene. Credo che il mio sbaglio sia stato quello di aver avuto poco carattere sia quando avrei dovuto difendere la coppia sia quando avrei dovuto difendere me stessa.. E questo mi fa stare male..
Ha senso sperare che, stando lontani, la situazione possa migliorare? Perché ho tutte queste difficoltà a chiudere definitivamente questa storia?
Vi ringrazio in anticipo per le risposte
[#1]
Gentile ragazza, forse questo suo ragazzo traeva dallo stare con lei conforto al suo , di lui, bisogno di sicurezza, come prima cosa...
Ora, lontano da tutti , ha esasperato il suo bisogno di possesso, vietandole ogni cosa..anche le cose più innocenti.. prendetevi una pausa di riflessione , coppie basate sul soddisfacimento dei bisogni , spesso non reggono.
Dovreste chiarirvi aspettative e obbiettivi di vita, che non mi pare coincidano..Cercate di farvi aiutare e lei, mia cara, si domandi se vuol vivere così, braccata dall'amore o meglio dal bisogno di lui.. di conferme , esclusività..
Restiamo in ascolto..
Ora, lontano da tutti , ha esasperato il suo bisogno di possesso, vietandole ogni cosa..anche le cose più innocenti.. prendetevi una pausa di riflessione , coppie basate sul soddisfacimento dei bisogni , spesso non reggono.
Dovreste chiarirvi aspettative e obbiettivi di vita, che non mi pare coincidano..Cercate di farvi aiutare e lei, mia cara, si domandi se vuol vivere così, braccata dall'amore o meglio dal bisogno di lui.. di conferme , esclusività..
Restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Cara ragazza, purtroppo sta descrivendo una relazione altamente disfunzionale, si parla appunto di violenze psicologiche e fisiche.
Mi sembra di comprendere che ci troviamo di fronte ad una persona controllante e che tende a manipolare le situazioni. Queste dinamiche in genere tendono a ripresentarsi se non affrontate direttamente.
>>dicendomi che aveva esagerato e che sarebbe cambiato.<<
purtroppo il cambiamento implica uno sforzo profondo e un intervento mirato.
>>Ha senso sperare che, stando lontani, la situazione possa migliorare?<<
la lontananza le può dare una parvenza di controllo, ma non serve per cambiare qualcosa, alimenta lo stallo e la crisi.
>>Perché ho tutte queste difficoltà a chiudere definitivamente questa storia?<<
questa domanda andrebbe fatta ad un Collega di persona. Spesso queste relazioni di coppia disfunzionali (se non patologiche) hanno radici profonde.
Mi sembra di comprendere che ci troviamo di fronte ad una persona controllante e che tende a manipolare le situazioni. Queste dinamiche in genere tendono a ripresentarsi se non affrontate direttamente.
>>dicendomi che aveva esagerato e che sarebbe cambiato.<<
purtroppo il cambiamento implica uno sforzo profondo e un intervento mirato.
>>Ha senso sperare che, stando lontani, la situazione possa migliorare?<<
la lontananza le può dare una parvenza di controllo, ma non serve per cambiare qualcosa, alimenta lo stallo e la crisi.
>>Perché ho tutte queste difficoltà a chiudere definitivamente questa storia?<<
questa domanda andrebbe fatta ad un Collega di persona. Spesso queste relazioni di coppia disfunzionali (se non patologiche) hanno radici profonde.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#3]
Gentile Ragazza,
In sintonia con quanto scritto dai Colleghi, le suggerisco di farsi aiutare.
Sembra trattarsi di un legame tossico, un amore affamato..., , senza prospettive di serenità ed ovviamente di felicità.
Nessuno cambia,anche se lo desidera, i cambiamenti sono frutto di percorsi lenti e continui.
Tutta questa possessività, gelosia,mal d'amore e limitazioni della sua vita non potevano che portare dolore e sofferenza.
Un legame dovrebbe fondarsi sulla dimensione del "piacere" , non del "bisogno"
Legga queste letture, credo che potrebbero contenere spunti di riflessione
http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
In sintonia con quanto scritto dai Colleghi, le suggerisco di farsi aiutare.
Sembra trattarsi di un legame tossico, un amore affamato..., , senza prospettive di serenità ed ovviamente di felicità.
Nessuno cambia,anche se lo desidera, i cambiamenti sono frutto di percorsi lenti e continui.
Tutta questa possessività, gelosia,mal d'amore e limitazioni della sua vita non potevano che portare dolore e sofferenza.
Un legame dovrebbe fondarsi sulla dimensione del "piacere" , non del "bisogno"
Legga queste letture, credo che potrebbero contenere spunti di riflessione
http://www.valeriarandone.it/articoli/154-gli-amore-dipendenti-dipenden
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4078-l-amore-affamato-la-dipendenza-d-amore.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Ex utente
Vi ringrazio per le vostre risposte.
Abbiamo già tentato una terapia di coppia, che però non è servita a molto, se non ad alimentare i litigi e le incomprensioni. Purtroppo da un punto di vista psicologico non ne sto uscendo bene. Nonostante tutto ho molti sensi di colpa..Credo, che se in alcune situazioni avessi agito in modo diverso sia nei suoi confronti che nei confronti di altre persone, forse, tutto questo non sarebbe successo. La mia passività e le mie indecisioni hanno giocato un ruolo importante, anche se oggi sto iniziando a capire che non legittimano minimante i comportamenti che successivamente ha avuto nei miei confronti.
Credo che sia difficile cambiare in cosi poco tempo (anche capendo i proprio errori) e credo che sia altrettanto difficile rompere determinati equilibri che si sono creati all’interno della coppia. Dovrei cambiare tanto anche io...
Abbiamo già tentato una terapia di coppia, che però non è servita a molto, se non ad alimentare i litigi e le incomprensioni. Purtroppo da un punto di vista psicologico non ne sto uscendo bene. Nonostante tutto ho molti sensi di colpa..Credo, che se in alcune situazioni avessi agito in modo diverso sia nei suoi confronti che nei confronti di altre persone, forse, tutto questo non sarebbe successo. La mia passività e le mie indecisioni hanno giocato un ruolo importante, anche se oggi sto iniziando a capire che non legittimano minimante i comportamenti che successivamente ha avuto nei miei confronti.
Credo che sia difficile cambiare in cosi poco tempo (anche capendo i proprio errori) e credo che sia altrettanto difficile rompere determinati equilibri che si sono creati all’interno della coppia. Dovrei cambiare tanto anche io...
[#5]
Se la terapia di coppia non è stata utile significa probabilmente che sono presenti delle difficoltà individuali più profonde e complesse (in entrambi). Infatti quando non si tollera ciò che emerge significa che ci troviamo di fronte ad un sistema rigido che non ammette variazioni sul tema.
>>Dovrei cambiare tanto anche io...<<
ha perfettamente ragione, infatti la passività e le indecisioni possono giocare un ruolo determinante. Le relazioni di coppia vengono co-costruite da entrambi in base a dei copioni inconsapevoli e rispondono alla domanda: "perché ho scelto lui e non qualcun'altro?".
>>Credo che sia difficile cambiare in cosi poco tempo..<<
questo difficilmente può accadere senza un aiuto specialistico.
Lei pensa che il suo partner abbia il suo stesso senso di colpa?
>>Dovrei cambiare tanto anche io...<<
ha perfettamente ragione, infatti la passività e le indecisioni possono giocare un ruolo determinante. Le relazioni di coppia vengono co-costruite da entrambi in base a dei copioni inconsapevoli e rispondono alla domanda: "perché ho scelto lui e non qualcun'altro?".
>>Credo che sia difficile cambiare in cosi poco tempo..<<
questo difficilmente può accadere senza un aiuto specialistico.
Lei pensa che il suo partner abbia il suo stesso senso di colpa?
[#6]
Ex utente
Grazie per la risposta
Non credo abbia molti sensi di colpa..é convinto che sia tutta colpa mia e delle mie indecisioni Quello che non capisco sono i suoi comportamenti. Cambia completamente a seconda che sono con lui o lontana da lui.. Ora mi cerca continuamente.. Non mi lascia in pace..Dice che è cambiato, che vuole tornare con me e minaccia di farsi del male.. Come mi devo comportare? Ho cercato di interrompere ogni contatto ma è stato inutile.. Non so più cosa fare.
[#7]
>>Non credo abbia molti sensi di colpa..é convinto che sia tutta colpa mia e delle mie indecisioni..<<
le sue indecisioni sono assolutamente legittime; come vede c'è una disparità nelle responsabilità che sono a suo svantaggio pur essendo la persona che subisce. Il senso di colpa indica una sua fragilità che andrebbe valutata bene in un contesto psicologico, forse è proprio uno dei motori che la rende legata a questa persona.
>>Cambia completamente a seconda che sono con lui o lontana da lui..<<
cambia nella misura in cui percepisce di non avere più il controllo su di lei. Dire di essere cambiati o di non avere più certi comportamenti è un atteggiamento comune, purtroppo tipico di chi tende a manipolare le persone giocando sul senso di colpa, questo per non assumersi responsabilità
PS.
Se i dati che ha inserito sono corretti, lei si trova in una condizione di sottopeso grave che necessita di un intervento medico e psicologico.
Ha ricevuto una diagnosi?
le sue indecisioni sono assolutamente legittime; come vede c'è una disparità nelle responsabilità che sono a suo svantaggio pur essendo la persona che subisce. Il senso di colpa indica una sua fragilità che andrebbe valutata bene in un contesto psicologico, forse è proprio uno dei motori che la rende legata a questa persona.
>>Cambia completamente a seconda che sono con lui o lontana da lui..<<
cambia nella misura in cui percepisce di non avere più il controllo su di lei. Dire di essere cambiati o di non avere più certi comportamenti è un atteggiamento comune, purtroppo tipico di chi tende a manipolare le persone giocando sul senso di colpa, questo per non assumersi responsabilità
PS.
Se i dati che ha inserito sono corretti, lei si trova in una condizione di sottopeso grave che necessita di un intervento medico e psicologico.
Ha ricevuto una diagnosi?
[#8]
<<Credo che il mio sbaglio sia stato quello di aver avuto poco carattere
sia quando avrei dovuto difendere la coppia
sia quando avrei dovuto difendere me stessa<<
Può essere che Lei non sappia istituire e mantenere confini di salvaguardia di sè: non lo ha fatto coi genitori, nè col ragazzo.
Direi che prima di occuparsi della relazione, attualmente dovrebbe occuparsi di sè, del Suo corpo, della Sua psiche.
Attualmente Lei è tornata a vivere in Italia?
sia quando avrei dovuto difendere la coppia
sia quando avrei dovuto difendere me stessa<<
Può essere che Lei non sappia istituire e mantenere confini di salvaguardia di sè: non lo ha fatto coi genitori, nè col ragazzo.
Direi che prima di occuparsi della relazione, attualmente dovrebbe occuparsi di sè, del Suo corpo, della Sua psiche.
Attualmente Lei è tornata a vivere in Italia?
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#9]
Cara ragazza,
mi associo alle risposte dei colleghi nel consiglierle di focalizzarsi su sè stessa. Un partner che a sua detta
" mi cerca continuamente.. Non mi lascia in pace..Dice che è cambiato, che vuole tornare con me e minaccia di farsi del male.."
e nei confronti del quale, molto probabilmente, lei prova molta attrazione tanto da non riuscire a staccarsene è ciò che in questo momento le servirebbe meno.
Come le ha già detto il collega i vostri rispettivi retroterra psicologici colludono; accade cioè che, ognuno di voi, fa vibrare le corde emotive più "critiche" dell'altro amplificandole così come, probabilmente, un copione inconscio vi detta. Sarebbe auspicabile che ognuno di voi facesse vibrare, per proprio conto in setting terapeutico individuale, quelle corde e ne traesse le opportune conseguenze e solo dopo, qualora ancora lo vogliate, pensiate ad una terapia di coppia.
In bocca al lupo.
mi associo alle risposte dei colleghi nel consiglierle di focalizzarsi su sè stessa. Un partner che a sua detta
" mi cerca continuamente.. Non mi lascia in pace..Dice che è cambiato, che vuole tornare con me e minaccia di farsi del male.."
e nei confronti del quale, molto probabilmente, lei prova molta attrazione tanto da non riuscire a staccarsene è ciò che in questo momento le servirebbe meno.
Come le ha già detto il collega i vostri rispettivi retroterra psicologici colludono; accade cioè che, ognuno di voi, fa vibrare le corde emotive più "critiche" dell'altro amplificandole così come, probabilmente, un copione inconscio vi detta. Sarebbe auspicabile che ognuno di voi facesse vibrare, per proprio conto in setting terapeutico individuale, quelle corde e ne traesse le opportune conseguenze e solo dopo, qualora ancora lo vogliate, pensiate ad una terapia di coppia.
In bocca al lupo.
Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino
[#10]
Alle riflessioni della dott. Spiezio, che condivido, la invito a leggere questa lettura su
Coppie, separazione o perseverazione?
Analizza le dinamiche inconsce di un amore, sano e meno sano....
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5407-coppia-separazione-o-perseverazione.html
La consultazione rimane la strada da percorrere.
Coppie, separazione o perseverazione?
Analizza le dinamiche inconsce di un amore, sano e meno sano....
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5407-coppia-separazione-o-perseverazione.html
La consultazione rimane la strada da percorrere.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.3k visite dal 30/01/2015.
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