Disturbo da avversione sessuale? cure?
Ho una relazione da due anni e mezzo con un ragazzo di diciannove anni, entrambi vergini, mentalmente c'è molta affinità e amore ma lui non vuole fare l'amore con me, dichiara di avere "paura" e quasi repulsione per questo atto facendomi stare decisamente male. Ho provato a parlarne, a cercare qualcosa per aiutarlo, a chiedergli di consultare uno specialista ma non ne vuole sapere e evita in ogni modo l'argomento ed io non so cosa fare. Ho trovato questo disturbo su internet ma non so se è proprio questo ciò che ha, esistono altri casi in qui c'è questa paura apparentemente senza causa? Aggiungendo che per altri tipi di contatti non c'è nessun rifiuto ma c'è solo per il sesso vero e proprio come atto. Potete consigliarmi qualche modo per far passare questo disagio ed aiutarlo siccome nemmeno lui vive bene questa situazione?
Provo a parlarne ma evita la discussione ritenendo di non sapere il motivo.
Ringrazio in anticipo tutti gli specialisti.
Provo a parlarne ma evita la discussione ritenendo di non sapere il motivo.
Ringrazio in anticipo tutti gli specialisti.
[#1]
Gentile Ragazza,
al di là delle etichette, presumibilmente una componente considerevole di questo disagio può essere data dall'inesperienza e, magari, anche da una scarsa conoscenza.
Un'idea potrebbe essere quella di regalare (e leggere insieme) al suo ragazzo il libro di Fabio Veglia "C'era una volta la prima volta", Ed. Erickson.
Un'altra possibilità è quella di iniziare Lei a rivolgersi allo Spazio Giovani del Consultorio per incontrare gratuitamente uno psicologo, così da parlare di persona della situazione e poterla meglio approfondire. In seguito, potrà provare a coinvolgere anche lui.
Saluti.
al di là delle etichette, presumibilmente una componente considerevole di questo disagio può essere data dall'inesperienza e, magari, anche da una scarsa conoscenza.
Un'idea potrebbe essere quella di regalare (e leggere insieme) al suo ragazzo il libro di Fabio Veglia "C'era una volta la prima volta", Ed. Erickson.
Un'altra possibilità è quella di iniziare Lei a rivolgersi allo Spazio Giovani del Consultorio per incontrare gratuitamente uno psicologo, così da parlare di persona della situazione e poterla meglio approfondire. In seguito, potrà provare a coinvolgere anche lui.
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Gentile ragazza,
la prima volta è piena di attese e paure per ragazzi e ragazze. Solo che nei maschi la "prova" è più verificabile e dunque più ansiogena.
C'è poi il problema contraccezione; la sessualità con penetrazione può mettere incinta la propria ragazza: anche questo è ansiogeno.
Lei cosa può fare?
Individuare modalità tranquillizzanti sui due elementi sopra esposti.
E poi di cercare aiuto come detto dalla Collega sopra.
la prima volta è piena di attese e paure per ragazzi e ragazze. Solo che nei maschi la "prova" è più verificabile e dunque più ansiogena.
C'è poi il problema contraccezione; la sessualità con penetrazione può mettere incinta la propria ragazza: anche questo è ansiogeno.
Lei cosa può fare?
Individuare modalità tranquillizzanti sui due elementi sopra esposti.
E poi di cercare aiuto come detto dalla Collega sopra.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#3]
Utente
Ringrazio molto entrambe le specialiste, non c'è nulla che posso fare io personalmente oltre allo stargli vicino e cercare di tranquillizzarlo? Per fargli capire che non c'è nulla di sbagliato nell'avere rapporti? E' già un anno che provo a tranquillizzarlo ma niente..
Ha un nome specifico questo disturbo?
Vi ringrazio molto in anticipo
Ha un nome specifico questo disturbo?
Vi ringrazio molto in anticipo
[#4]
Gentile ragazza,
quello che potresti fare tu è iniziare a domandare di persona ad uno psicologo una valutazione della situazione, almeno per quanto riguarda la vostra relazione.
In seconda battuta, non è da escludere che lui possa essere agganciato per affrontare la problematica insieme.
Dietro tutto ciò potrebbe celarsi un problema d'ansia, una paura o una difficoltà relazionale, che comunque è da valutare di persona.
Cordiali saluti,
quello che potresti fare tu è iniziare a domandare di persona ad uno psicologo una valutazione della situazione, almeno per quanto riguarda la vostra relazione.
In seconda battuta, non è da escludere che lui possa essere agganciato per affrontare la problematica insieme.
Dietro tutto ciò potrebbe celarsi un problema d'ansia, una paura o una difficoltà relazionale, che comunque è da valutare di persona.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#5]
Gentile Ragazza,
Legga questa lettura e mi dica se si ritrova in qualche passaggio, parla proprio della DAS
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1887-quando-non-piace-fare-l-amore-il-disturbo-da-avversione-sessuale-das.html
La diagnosi e la successiva cura deve essere sempre fatta da un nostro Collega competente e formato, ma un primo consulto può aiutarla a comprendere un po' il suo vissuto
Legga questa lettura e mi dica se si ritrova in qualche passaggio, parla proprio della DAS
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1887-quando-non-piace-fare-l-amore-il-disturbo-da-avversione-sessuale-das.html
La diagnosi e la successiva cura deve essere sempre fatta da un nostro Collega competente e formato, ma un primo consulto può aiutarla a comprendere un po' il suo vissuto
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.5k visite dal 28/01/2015.
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