Disinteresse e disturbi di memoria
Salve,
circa sette anni fa sono uscito in maniera brusca dalla "relazione perfetta" anche se di perfetto aveva ben poco. Una relazione a distanza con una ragazza che mi aveva rapito il cuore al primo sguardo, più platonica che fisica considerando che ci siam visti 4 volte in 1 anno e mezzo. Ero pazzo di lei, anche se non la vedevo mai. All'improvviso la relazione si interruppe perché lei volle così. Io sono stato male per qualche giorno, penso 1 o 2 settimane, poi ho cercato di scacciare da me i pensieri, di "non pensare" e, un po' come tutti, ho cominciato a uscire freneticamente, disco, amici… mettendo tutto sotto lo zerbino e non piangendo quasi mai, se non 1 volta nelle prime 2 settimane. Dopo qualche mese il mio rapporto con la vita quotidiana è cambiato: completo disinteresse per tutto ciò che mi era sempre piaciuto, fatta eccezione della musica. Al lavoro, mi vergogno ad ammetterlo, ho tirato sera facendo quasi nulla per mesi… Poi un'altra relazione, stavolta concreta ma disastrata e piena di liti. Nonostante le novità, il disinteresse mi accompagnava sempre, assieme agli stati d'umore variabili. Finita anche questa relazione, poco dopo ne inizia un'altra, quella attuale. Sono passati 7 anni da quella storia. Ora sto con una ragazza stupenda che amo tantissimo e con cui vivo. Alla lei di 7 anni fa non penso mai, ma proprio mai (cosa che non succedeva nella precedente relazione). Non nutro rancore anche se ho la sensazione che manchi qualcosa, qualcosa che la distanza non ci ha fatto dire. Sono felice ora: rido, scherzo, faccio lo scemo e questo avviene da tantissimi mesi, anni per la precisione. Resta il fatto che non sono più quello di 8 anni fa, prima di lei. Questo disinteresse verso una buona parte delle cose che mi piacevano è rimasto, anche se non come prima. Al lavoro sono una larva (e prima ero iperattivo), leggo pochissimo, mi interesso a poche cose. E' come se non appartenessi a questo mondo e come se quel che succede al di fuori di me non mi interessasse. Una volta tra l'altro avevo una memoria portentosa. Ora non ricordo canzoni, non ricordo eventi… Sono sbadato, svogliato, distratto… Una volta facevo molta più introspezione, ora zero… Ma sono felice con lei ora, molto felice…
E' come se avessi attraversato una tempesta e ne fossi uscito diverso.
Come tornare a vivere?
circa sette anni fa sono uscito in maniera brusca dalla "relazione perfetta" anche se di perfetto aveva ben poco. Una relazione a distanza con una ragazza che mi aveva rapito il cuore al primo sguardo, più platonica che fisica considerando che ci siam visti 4 volte in 1 anno e mezzo. Ero pazzo di lei, anche se non la vedevo mai. All'improvviso la relazione si interruppe perché lei volle così. Io sono stato male per qualche giorno, penso 1 o 2 settimane, poi ho cercato di scacciare da me i pensieri, di "non pensare" e, un po' come tutti, ho cominciato a uscire freneticamente, disco, amici… mettendo tutto sotto lo zerbino e non piangendo quasi mai, se non 1 volta nelle prime 2 settimane. Dopo qualche mese il mio rapporto con la vita quotidiana è cambiato: completo disinteresse per tutto ciò che mi era sempre piaciuto, fatta eccezione della musica. Al lavoro, mi vergogno ad ammetterlo, ho tirato sera facendo quasi nulla per mesi… Poi un'altra relazione, stavolta concreta ma disastrata e piena di liti. Nonostante le novità, il disinteresse mi accompagnava sempre, assieme agli stati d'umore variabili. Finita anche questa relazione, poco dopo ne inizia un'altra, quella attuale. Sono passati 7 anni da quella storia. Ora sto con una ragazza stupenda che amo tantissimo e con cui vivo. Alla lei di 7 anni fa non penso mai, ma proprio mai (cosa che non succedeva nella precedente relazione). Non nutro rancore anche se ho la sensazione che manchi qualcosa, qualcosa che la distanza non ci ha fatto dire. Sono felice ora: rido, scherzo, faccio lo scemo e questo avviene da tantissimi mesi, anni per la precisione. Resta il fatto che non sono più quello di 8 anni fa, prima di lei. Questo disinteresse verso una buona parte delle cose che mi piacevano è rimasto, anche se non come prima. Al lavoro sono una larva (e prima ero iperattivo), leggo pochissimo, mi interesso a poche cose. E' come se non appartenessi a questo mondo e come se quel che succede al di fuori di me non mi interessasse. Una volta tra l'altro avevo una memoria portentosa. Ora non ricordo canzoni, non ricordo eventi… Sono sbadato, svogliato, distratto… Una volta facevo molta più introspezione, ora zero… Ma sono felice con lei ora, molto felice…
E' come se avessi attraversato una tempesta e ne fossi uscito diverso.
Come tornare a vivere?
[#1]
Sta continuando la psicoterapia?
Ne ha parlato con il Collega?
Ne ha parlato con il Collega?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Gentile utente, lei ci dice.."non sono più quello di 8 anni fa, prima di lei.. una volta facevo molta più introspezione, ora zero.. ma sono felice con lei, molto felice..certo che non è più quello di 8 anni fa.. nessuno di noi lo è , la vita ci cambia, lei ha attraversato una tempesta di sogni, delusioni, ripicche,rabbie, dolore..adesso è in porto, felice, non si arrovelli, adesso si riposi e goda della felicità che ha trovato, nuotando controvento.. poi ritornerà ad essere più attivo, più presente nella vita e nel lavoro !!Insomma da tutto il passato , ne è uscito diverso, meno male , non era molto felice prima , si ricorda ..
Cosa ne pensa ?
Cosa ne pensa ?
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Ex utente
Salve,
innanzitutto grazie per le risposte.
Riguardo alla prima domanda devo rispondere no, non sto continuando con la terapia. Onestamente non avevo quasi 400€ da spendere per 4 sedute mensili.
Riguardo alla seconda: concordo perfettamente con la dr.ssa Muscarà. La vita ci cambia, assolutamente d'accordo. Se però ho deciso di scrivere a questo forum è perché il cambiamento avvenuto mi ha portato ad un disagio che mi ha fatto estraniare completamente dal contesto "vita" e che mi rende le giornate un "peso". Il mio umore ringraziando il cielo si è stabilizzato sul positivo, tuttavia ciò che manca ora, che non mancava anni fa, è la compartecipazione con tutto ciò che è al di fuori di me. La mia ragazza attuale è all'interno del mio interesse perché riguarda strettamente me, è legata strettamente al mio io. Tutto ciò che è al di fuori, lavoro, sport, interessi personali, attualità… è come se non mi interessasse minimamente. Non mi interessa che abbia vinto il Milan, che sia uscito un nuovo TV ultrapiatto, che inizi un nuovo bel progetto di lavoro, che sia successo qualcosa a qualcuno. Tutto ciò che è al di fuori di me, del mio ego, è fuori dalla mia attenzione. Il lavoro è diventato pesantissimo (ed una volta lavoravo con entusiasmo anche nei we). Ho perso la "passione" di una volta.
Credo perciò che la vita sì ti cambi ma che a volte crei degli strappi che sembrano assai difficilmente riparabili. Ora sono felice con lei ma al contempo mi manca una parte di quel che ero…
innanzitutto grazie per le risposte.
Riguardo alla prima domanda devo rispondere no, non sto continuando con la terapia. Onestamente non avevo quasi 400€ da spendere per 4 sedute mensili.
Riguardo alla seconda: concordo perfettamente con la dr.ssa Muscarà. La vita ci cambia, assolutamente d'accordo. Se però ho deciso di scrivere a questo forum è perché il cambiamento avvenuto mi ha portato ad un disagio che mi ha fatto estraniare completamente dal contesto "vita" e che mi rende le giornate un "peso". Il mio umore ringraziando il cielo si è stabilizzato sul positivo, tuttavia ciò che manca ora, che non mancava anni fa, è la compartecipazione con tutto ciò che è al di fuori di me. La mia ragazza attuale è all'interno del mio interesse perché riguarda strettamente me, è legata strettamente al mio io. Tutto ciò che è al di fuori, lavoro, sport, interessi personali, attualità… è come se non mi interessasse minimamente. Non mi interessa che abbia vinto il Milan, che sia uscito un nuovo TV ultrapiatto, che inizi un nuovo bel progetto di lavoro, che sia successo qualcosa a qualcuno. Tutto ciò che è al di fuori di me, del mio ego, è fuori dalla mia attenzione. Il lavoro è diventato pesantissimo (ed una volta lavoravo con entusiasmo anche nei we). Ho perso la "passione" di una volta.
Credo perciò che la vita sì ti cambi ma che a volte crei degli strappi che sembrano assai difficilmente riparabili. Ora sono felice con lei ma al contempo mi manca una parte di quel che ero…
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 28/01/2015.
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