Omofobia interiorizzata

Sono innamorata di una donna più grande di me.
Io ho 30 anni, lei 40.
Io lesbica dichiarata, lei, in teoria, etero.
Abbiamo fatto l’amore cinque o sei volte. Sono tre anni che “le sto dietro”.
Si può parlare di tutto con lei. E’ un’ottima ascoltatrice, ragiona bene, sa essere lucidissima e non ipocrita in tutto, tranne che nell'analisi di se stessa.
Di lei e della sua “vena lesbo” (che a me sembra un’autostrada, ma lasciamola illudere) non si deve parlare.
S’incazza. Si chiude, si eclissa. Volto scuro e muro. Diventa cruda e impenetrabile per giorni. Anche mesi.
Sparisce e non risponde al telefono. Anche per due settimane. A me si chiude lo stomaco.
So che è fatta così e la sopporto, ma ora inizio a scocciarmi di star male per questo suo fulcro di granito.
Dalle mie parti si dice: "La turta l'è buna, ma che fète".
Un anno per farsi baciare. Tre per fare l’amore.
Bello, sono contenta. Ma a che prezzo? Vorrei una storia con lei.
Risponde: “Non so cosa voglio, è bello, ma ho l’ansia. Smetti di chiedere. Tu hai sempre saputo di essere lesbica, io ho 40 anni e non so cosa sto facendo”.
Le ho detto di andare più a fondo, di dirmi qualsiasi sua paura.
Niente. Se mi vede a delle feste di amici comuni mi guarda e mi sta lontana. Mi tiene sotto controllo tutta sera. Finita la festa vuole, però, stare insieme o dormire con me.
Le sere che abbiamo fatto l'amore sono sempre capitate in concomitanza con queste feste, o uscite comuni, dove lei, dal fuori, si dimostrava fredda e distaccata.
Poi mi mandava un messaggio e ci si vedeva a casa sua. Ed era intensa e vicinissima nei gesti, e sembrava volermi in modo così forte proprio perché aveva "dovuto" tenermi distante.
Con amici che, tra l’altro, vogliono bene ad entrambe.
E sorriderebbero nel saperci insieme.
Ora siamo nelle settimane in cui non si fa sentire.
Sto facendo finta che non mi manchi, ma non è così.
Forse, dopo tre anni, devo chiudere il rapporto.
Non riesco più ad andare avanti così.
Non mi è mai capitato di stare per così tanto tempo dietro alle “bizze” di una persona (ok, non sono bizze, lo so, però, c'è una buona dose di egoismo, a mio avviso).
Se non si apre e si allontana, io cosa posso fare?
Ah, ha anche detto: “Be’, a te interessa solo di essere riuscita a convertire un’etero. Ti senti f***.”
Certo, come no.. Ed io, per cinque tromb***, sto in ballo tre anni, senza guardarmi MAI, minimamente, intorno.
Senza voler altri che lei.
Per me si può rimanere anche così senza darci un'etichetta, però, alcune situazioni fanno male.
Tipo quella attuale per cui si è staccata. Avevo due settimane di ferie a Natale e le ho chiesto di venir in vacanza con me.
Ha detto no, nonostante il mio entusiasmo.
Siccome non andavo via da tempo, ho scelto di andarci lo stesso, con un'amica (etero e fidanzata, quindi nessuna ipotetica rivale).
Lei sapeva tutto, ma si è offesa. Ha detto che non si aspettava che andassi senza lei.
Dopo due anni lavorativi schifosi, devo rinunciare alle vacanze perché lei si vergogna di venire con me?
Ovviamente gliel'ho detto, e, da allora, si è staccata.

[#1]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile utente,
E' difficile poterla aiutare da questa postazione.

Se questa donna e' "confusa" e' solo lei che dovrebbe r'isolvere le sue indecisioni, ansie e paure..nessuno al posto suo, nemmeno lei pur amandola.

Sposti il Focus la sua attenzione su di lei, che scrive, non sulla sua amica.

Lavorando su se stessa, potrebbe prendere le giuste distanze per non soffrire troppo

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Gentile Utente,

il nocciolo del problema mi pare il modo in cui Lei vive questa relazione con una donna che probabilmente manda segnali ambivalenti, non sappiamo per quale ragione, ma dovremmo ragionare su di Lei e su che cosa cerca in una storia e in particolare in questa storia.

Lei scrive di questa donna: "io ho 40 anni e non so cosa sto facendo”.
Ma precisa che ormai da anni vi è indecisione, confusione, e ... sofferenza.
Allora vorrei chiederLe se tutto ciò Le basta e se Lei si accontenta di stare in una situazione che non Le dà ciò che desidera né ciò di cui Lei ha bisogno.

Posso chiederLe che senso ha correre dietro un'altra persona come sta facendo Lei?
Non ha fiducia di trovare un'altra persona cui voler bene?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
Grazie per le risposte.
@dr. Pileci..Esatto, segnali ambivalenti, ma fino ad un certo punto. Nel senso..se da 3 anni sei legata sentimentalmente a me, perché non frequenti altri uomini né donne - e, soprattutto, non ti va di far l'amore con nessuno se non con me - quanto meno, una certezza l'hai: il sentimento è nei miei confronti. (Certo, se dopo che sei stata a letto con me, stai male per un mese, io non so cosa farci.)
Non è che non ho fiducia di trovare un'altra persona, è che mi sembra stupido non vivere una cosa che sento "esserci" solo perché lei ha il terrore di scardinarsi.
Mi sembra che si stia negando un amore (perché io sento di essere questo per lei) per delle rigidità sue.
Comunque, sono arrivata a questa conclusione.
Si sceglie tra due emozioni, le si mette sul piatto della bilancia.
Probabilmente, la persona che mi piace, tra paura e piacere, percepisce in maniera più intensa la prima.
Forse, tra 10 anni troverà una donna che le farà superare tutti i timori e le vergogne radicate (che devono essere profonde, perché ha amici tutti gay friendly e in apparenza è super open minded), e andranno insieme ad Honolulu.
Oppure, chiuderà la pratica omosessualità in un cassetto segreto, ricordandosene ogni tanto con una certa nostalgia.
Non mi sembrava di correrle dietro, ne sono innamorata.
L'ho fatto perché mi sentivo corrisposta un po'.

[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Chiaro, ma Lei rischia di farsi male dietro ad una persona che pare aver preso una decisione, che purtroppo non coincide con ciò che Lei avrebbe voluto.
Talvolta si può amare molto una persona ma si preferisce chiudere perché ci si accorge di non essere compatibili o pronti, ecc...
Le auguro in ogni caso di trovare una persona da amare.

Cordiali saluti,
[#5]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.3k 591 67
Gentile utente,
non credo ci abbia detto che la persona ha solo Lei e viene a letto solo con Lei.
Ci sa dire di più in proposito?

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#6]
Attivo dal 2015 al 2015
Ex utente
@dott. Brunialti..Sì, in questi tre anni ha avuto rapporti solo con me. E io solo con lei. (Cinque o sei volte, non di più..Perché il DOPO, OGNI VOLTA, è una tortura).
Non lo dico per autoconvincermi, eh ;-) Me lo confida, e poi lo so. O è con me, o al lavoro. Lavora fino alle 20 di sera nel suo studio (non è psicologa, tranqui).
Ed è un tipo piuttosto introverso, non le piace uscire spesso. Ha un po' tagliato fuori gli amici, come se non avesse più troppa voglia di vederli.
Vede solo una coppia di vecchi amici sposati e me. Ogni tanto una vecchia amica con cui va a camminare il sabato.
Questo so dirle di più. E che mi dice che non ha voglia di far l'amore con altri, ma che, le volte che è successo con me, anche se è stato bellissimo, il giorno dopo, o meglio, giorni dopo, aveva l'angoscia.
Non riusciva a dormire, le veniva l'ansia. Si svegliava mentre dormiva.
Poi, se chiedo troppo, si incazza...E si stacca.
[#7]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.3k 591 67
Chissaà quale storia personale ha questa Sua amica...

E in ogni caso qui stiamo parlando della "Sua" problematica. Rimanere con lei e attendere, oppure prendere un'altra decisione?

Se gliene parla apertamente può essere che la sua amica decida di farsi seguire per affrontare la problematica?
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