Andare avanti..?
eccomi di nuovo con i miei problemi sentimentali
piccola sintesi della mia storia amorosa: ci mettemmo insieme quando ancora non ero innamorata, ma convinta che lui fosse la persona giusta per me. costrizione o meno, mi innamorai lentamente e passai i migliori mesi della mia vita
gli aspetti negativi erano principalmente i permessi non concessi di mia madre per uscire causa brutti voti a scuola (che con un po' di impegno non avrei avuto..-assoluta mancanza di autocontrollo e volontà rigida-), le mie giornate no (che a pensarci adesso sembrano vere e proprie prese di posizione senza senso..) e i suoi rari e mai più ripetuti errori
dato che so che influenza molto, la vita sessuale era inesistente: entrambi vergini eravamo esattamente quello che ci si aspetta: inesperti, timidi. entrambi non riuscivamo a lasciarci andare e, personalmente, non ne avevo il coraggio e, vista da me, ero sempre sotto controllo e lui timoroso di fare qualcosa di sbagliato. tutto perché non ne parlavamo affatto.. forse troppo timidi
dopo 6 mesi, da un giorno all'altro, per messaggio comincia a trattarmi come un amica.. 3 giorni dopo, dopo più mie insistente, cede: non mi amava quanto io amavo lui e aveva bisogno di una pausa
proprio lui, lo stesso che mi aveva fatta innamorare, che era diventato la base delle mie giornate (adesso direi anche troppo, dato che avevo perso quasi completamente la mia autonomia), il classico bravo ragazzo (che anche facendo il pazzo, rimaneva lo stesso angelo, di nome e di fatto)
lui ha 20'anni, ha avuto due ex che l'hanno tradito: una beccata a letto con uno e l'altra che si baciava con un'altro
dopo un mese e mezzo di assoluto mutismo ci vedemmo con amici.. la sera parlammo e mi abbracciò: io piangevo e lui non sapeva che dire, dato che si sentiva in colpa per qualcosa che sembrava non dipendere da lui..
ancora a desso non so che gli sia capitato quel giorno, lui non lo so.. adesso ci vediamo almeno una volta a settimana insieme agli amici
ogni tanto mi fa complimenti e piano piano ha smesso di fare riferimento ai fatti della nostra storia (come faceva prima)
una mattina facciamo colazione io e lui (la sua migliore amica non era potuta venire): ci incontrammo nello stesso posto dove ci vedemmo per la prima volta e andammo allo stesso bar
tra i discorsi parlammo di casa sua: per lui i motivi per cui amava tanto quella casa erano la sorella, la migliore amica "e il terzo motivo ce l'ho davanti agli occhi" (con sguardo poco comprensibile)
stessa cosa in un altro discorso, con lo stesso sguardo e complimenti simili
con gli amici passavamo pomeriggi a provarci abiti nei negozi e continuava coi complimenti
insomma non mi ha reso facile la situazione ancora molto sensibile, come è ancora adesso
piano piano sono riuscita ad andare avanti, sicuramente meno innamorata, ma con la stessa volontà a ricominciare
sto cercando di vivermi il tempo con leggerezza: stare semplicemente bene in sua compagnia
ma ancora adesso mi sono ritrovata a piangere
che fare
piccola sintesi della mia storia amorosa: ci mettemmo insieme quando ancora non ero innamorata, ma convinta che lui fosse la persona giusta per me. costrizione o meno, mi innamorai lentamente e passai i migliori mesi della mia vita
gli aspetti negativi erano principalmente i permessi non concessi di mia madre per uscire causa brutti voti a scuola (che con un po' di impegno non avrei avuto..-assoluta mancanza di autocontrollo e volontà rigida-), le mie giornate no (che a pensarci adesso sembrano vere e proprie prese di posizione senza senso..) e i suoi rari e mai più ripetuti errori
dato che so che influenza molto, la vita sessuale era inesistente: entrambi vergini eravamo esattamente quello che ci si aspetta: inesperti, timidi. entrambi non riuscivamo a lasciarci andare e, personalmente, non ne avevo il coraggio e, vista da me, ero sempre sotto controllo e lui timoroso di fare qualcosa di sbagliato. tutto perché non ne parlavamo affatto.. forse troppo timidi
dopo 6 mesi, da un giorno all'altro, per messaggio comincia a trattarmi come un amica.. 3 giorni dopo, dopo più mie insistente, cede: non mi amava quanto io amavo lui e aveva bisogno di una pausa
proprio lui, lo stesso che mi aveva fatta innamorare, che era diventato la base delle mie giornate (adesso direi anche troppo, dato che avevo perso quasi completamente la mia autonomia), il classico bravo ragazzo (che anche facendo il pazzo, rimaneva lo stesso angelo, di nome e di fatto)
lui ha 20'anni, ha avuto due ex che l'hanno tradito: una beccata a letto con uno e l'altra che si baciava con un'altro
dopo un mese e mezzo di assoluto mutismo ci vedemmo con amici.. la sera parlammo e mi abbracciò: io piangevo e lui non sapeva che dire, dato che si sentiva in colpa per qualcosa che sembrava non dipendere da lui..
ancora a desso non so che gli sia capitato quel giorno, lui non lo so.. adesso ci vediamo almeno una volta a settimana insieme agli amici
ogni tanto mi fa complimenti e piano piano ha smesso di fare riferimento ai fatti della nostra storia (come faceva prima)
una mattina facciamo colazione io e lui (la sua migliore amica non era potuta venire): ci incontrammo nello stesso posto dove ci vedemmo per la prima volta e andammo allo stesso bar
tra i discorsi parlammo di casa sua: per lui i motivi per cui amava tanto quella casa erano la sorella, la migliore amica "e il terzo motivo ce l'ho davanti agli occhi" (con sguardo poco comprensibile)
stessa cosa in un altro discorso, con lo stesso sguardo e complimenti simili
con gli amici passavamo pomeriggi a provarci abiti nei negozi e continuava coi complimenti
insomma non mi ha reso facile la situazione ancora molto sensibile, come è ancora adesso
piano piano sono riuscita ad andare avanti, sicuramente meno innamorata, ma con la stessa volontà a ricominciare
sto cercando di vivermi il tempo con leggerezza: stare semplicemente bene in sua compagnia
ma ancora adesso mi sono ritrovata a piangere
che fare
[#1]
Leggendo le altre richieste sullo stesso tema che ci hai fatto in passato, sembra che tu sia ancora presa in questa relazione risolta, ma irrisolta allo stesso tempo. E che non ti senta ancora pronta per deciderti a farti aiutare da un professionista di persona se senti che il livello di disagio è troppo alto, come ti avevamo già suggerito. Hai pensato a questa possibilità?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
ci ho pensato ma in questo periodo non ho molto tempo.. ma so che sarebbe una sorta di "investimento" perché dopo sarebbe più semplice da affrontare..
Stasera mi sento particolarmente sensibile.. ed è da tanto che non lo ero così..
la vera domanda per me è se davvero voglio stare con lui o con la figura che lui rappresenta per me, quella del primo vero amore..
e se davvero ne vale la pena, questo è un percorso da fare assieme..
avrei così voglia di abbracciarlo e dirgli che gli voglio bene, che adesso forse è solo questo.. ma gli farei pressioni..
cercherò di liberarmi e di passare il tempo con naturalezza :)
Stasera mi sento particolarmente sensibile.. ed è da tanto che non lo ero così..
la vera domanda per me è se davvero voglio stare con lui o con la figura che lui rappresenta per me, quella del primo vero amore..
e se davvero ne vale la pena, questo è un percorso da fare assieme..
avrei così voglia di abbracciarlo e dirgli che gli voglio bene, che adesso forse è solo questo.. ma gli farei pressioni..
cercherò di liberarmi e di passare il tempo con naturalezza :)
[#3]
"la vera domanda per me è se davvero voglio stare con lui o con la figura che lui rappresenta per me, quella del primo vero amore"
Gentile Utente,
Nei rapporti di coppia capita spesso che il partner diventi una sorta di " oggetto interno", spesso idealizzato e tenuto immobile dentro di se.
Sembra inoltre che ci sia una sperequazione tra idealità e realtà ...
La mancanza di tempo mi sembra un vero e proprio meccanismo di difesa, il tempo quando si sta male e si vuole risolvere, si trova.
Un nostro Collega potrà aiutarla una volta per tutte
Legga questa lettura
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1824-le-scelte-del-partner-e-le-loro-conseguenze.html
Gentile Utente,
Nei rapporti di coppia capita spesso che il partner diventi una sorta di " oggetto interno", spesso idealizzato e tenuto immobile dentro di se.
Sembra inoltre che ci sia una sperequazione tra idealità e realtà ...
La mancanza di tempo mi sembra un vero e proprio meccanismo di difesa, il tempo quando si sta male e si vuole risolvere, si trova.
Un nostro Collega potrà aiutarla una volta per tutte
Legga questa lettura
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1824-le-scelte-del-partner-e-le-loro-conseguenze.html
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.9k visite dal 27/01/2015.
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