Come comportarsi con moglie in crisi ?

Salve,
Abbiamo entrambi 40 anni e due figlie di 19 e 9 anni. A partire da questa estate mia moglie ha iniziato ad avere sbalzi di umore che poi da ottobre sono diventati pianti frequenti. Alle mie domande sul suo stato d'animo ha sempre risposto dicendo che era triste e non sapeva il perchè. La ho convinta ha andare in terapia con psicologa. Dopo le prime sedute mi ha detto prima che mi vedeva come un figlio più che come un marito, poi che non mi amava più motivando alcune mie mancanze. Io le ho chiesto di avere un'altra possibilità. Tra i discorsi che abbiamo fatto ci siamo detti che effettivamente esisteva un problema di natura sessuale ( scarsa voglia da parte sua negli ultimi anni, io pensavo che fosse normale per una donna sposata da così tanto tempo. ) Durante le vacanze di Natale ho scoperto che aveva una fitta comunicazione telefonica con un altra persona da un mese. Io non le ho detto che sapevo ma semplicemente che avevo scoperto che mi avevo detto una bugia ( il suo telefono era occupato e mi ha detto che aveva chiamato la cugina ) Mi ha detto che era una cosa sua, una persona per la quale non prova alcuna attrazione fisica ma che le fa bene parlare con lui. Effettivamente da quanto ho potuto verificare la sente solo per telefono. Il 7 gennaio mi ha chiesto di provare a vivere a casa una settimana per uno. Io inizialmente ho detto no, poi ho dato la mia disponibilità... La sera stessa mi ha baciato e il suo umore è tornato normale. Per due settimane apparentemente tutto normale, il livello di chiamate con il suo "amico" era sceso notevolmente. Nell'ultima settimana ha ricominciato a sentirlo giornalmente con telefonate di durata inferiore ( 3-4 minuti rispetto ai 20-30 minuti di Dicembre ).
Ieri le ho chiesto cosa era cambiato dopo la sua richiesta di pausa e mi ha detto che ha messo i problemi in un cassetto perchè vuole prima risolvere i suoi problemi e solo dopo affrontare quelli nostri. E' scoppiata in lacrime dicendo che continua a non riuscire a parlare con me e che comunque ha bisogno del mio affetto e che fino a quando c'è un barlume di speranza non vuole buttare il nostro rapporto.
La terapista, le ha comunque consigliato di risolvere prima i suoi problemi e poi affrontare quelli di coppia.
Ora io non so cosa fare, il fatto che lei parla con un'altra persona mi distrugge, passo le giornate a verificare il traffico del suo telefono.
Il fatto di spiarla comunque mi fa stare a disagio, ma allo stesso tempo mi da la possibilità di sapere cosa fa...
Volevo sapere se:
1) devo continuare a fare finta di niente, cercando di stare tranquilli a casa in attesa che abbia voglia di parlare con me e condividere qualcosa ?
2) devo chiederle di smettere di sentire l'altra persona, confessando che la spio ( di conseguenza non potrò più controllarla) ?
3) Devo cercare di farla parlare ?
Io sto facendo finta che tutto vada bene, ma sono sull'orlo di un esaurimento nervoso.
Grazie
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Genile utente,
Capisco il Suo disagio. D'altra parte è possibile, direi probabile, che nella coppia che dura nel tempo avvengano crisi affettive e/o sessuali, alti e bassi che non distruggeranno però la relazione (però questo lo sappiamo solo dopo).

Noi non possiamo fare scelte al posto Suo (domande 1-2-3), però il fatto che sua moglie sia seguita da una psicologa Le dà la tranquillità che non è allo sbando.

"Confessarle che la spio"... che brutti verbi.. , indicano sensi di colpa? E' naturale - quando si vede in pericolo un rapporto a si tiene - alzare le antenne.

Saluti cari.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

io credo che la crisi di coppia non sia mai solo responsabilità o disagio di uno dei due...
Quindi, dal momento che Lei e Sua moglie attraversate una crisi e che Sua moglie ha già pensato di rivolgersi ad uno psicoterapeuta, che cosa ne pensa Lei di rivolgersi ad un altro terapeuta per poter comprendere meglio che cosa succede e poter quindi fare scelte consapevoli anche rispetto ciò che ci ha chiesto?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Grazie delle risposte, ma è corretto avere due terapie separate piuttosto che effettuare una terapia di coppia ?
E' corretto in questi casi che mia moglie faccia terapia da sola prima di affrontare quella di coppia ?
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Non è una questione di "correttezza", ma di opportunità.
Di solito questo lo valuta lo psicologo psicoterapeuta che ha fatto la prima valutazione.

Cordiali saluti,
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Due terapie separate significa due terpie che affrontano ognuna i problemi della persona.

La terapia di coppia affronta le problematiche della coppia.

Può sembrare strano, ma le due cose non coincidono: la persona può avere crisi, passaggi, ecc. suoi propri ; che poi hanno riflessi sulla coppia, ma di conseguenza.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317