Come posso aiutarla a credere in noi?

Salve,
dopo aver trascorso un anno assieme alla mia partner (entambi sui 44 anni separati senza figli da un paio di anni), lei qualche mese fa mi ha lasciato senza spiegazioni salvo poi ricredersi e dirmi solo recentemente che l'avevo un po' "stressata" con i miei ritmi durante le vacanze.
In questi giorni ci stiamo riprovando. Lei mi ha detto che con me è sempre stata bene, che a livello razionale le piaccio molto (culturalmente, come ironia, modo di fare, sicurezza, ...) e anche chimicamente (c'è sempre stata e c'è ancora forte intesa sessuale). Ciò nonostante lei è una persona un po' insicura, alcune volte poco propensa a dire ciò che pensa, anche ad arrabbiarsi cosa che non fai mai mai e mi ha detto che si sente confusa: con me sta benissimo però una parte di lei la mette in ansia, ha paura di amare e talvolta pensa che starebbe meglio da sola piuttosto che sbagliare. E' passata da un coinvolgimento iniziale "eccessivo" (voleva andassi a vivere da lei dopo pochi mesi) sino a lasciarmi senza un forte motivo. Vi chiedo questo: come posso farle capire (ammesso che il problema sia questo) che non deve assillare troppo se stessa nel ricercare chissà quale risposta al fatto se io sia veramente l'uomo della sua vita, ma a viversi le emozioni per quello che sono? Ho sempre saputo come uomo che le donne hanno bisogno di rassicurazioni forti, che vorrebbero il principe azzurro e che non si "accontentano" mai, però nel nostro caso io percepisco che stiamo bene assieme eppure lei sente di non capire se siamo fatti veramente l'uno per l'altra o abbiamo solo il bisogno di noi per non restare soli. Grazie