All'età di 16 anni
Sono una ragazza di 21 anni. All'età di 16 anni, per un anno, caddi in depressione. Ne uscì sola, senza l' aiuto di nessun specialista anche se mi rendo conto che qualche sintomo mi è rimasto ( o forse è qualcos'altro dovuto sempre da questa esperienza?). Il problema è che non provo più bei sentimenti, ma solo quelli brutti. Quando rido, non lo faccio al 100%. Non provo sentimenti di "bene" o "amore", ma solo affezione che non riesco a considerare tale al 100%. Non riesco a volere bene al 100% nemmeno alle mie nipotine. Sto con loro per "affezione" perchè vedo che sono piccole e fanno parte della famiglia. Non riesco a lasciarmi andare in amicizia ma soprattutto in amore. Non provo nulla durante un bacio e sono arrivata oltre, pentendomene, perchè non ho mai sentito nulla, come se mi fossi convinta che io non posso provare quello che gli altri provano. Più volte ho tentato di uscire da questa situazione ma senza risultati. Sento solo il male davvero, la sofferenza se qualcuno mi delude. Prima della depressione ero normale, provavo amore, sentimenti VERI in amicizia. Con le persone che ho conosciuto dopo la depressione non sono mai riuscita. La depressione è stata causata dal fatto che sono sempre stata vittima di bullismo, fino a quando la mia vita cambiò: amicizie e primo ragazzo. Da punto in bianco persi tutto e tutti. Ritornai nella situazione che ho sempre cercato di evitare, è ripreso l'incubo che ho sempre voluto cambiare. Più avanti, oltre questo, altri problemi quali stalking ( anche se in forma "leggera"), diffamazione e violenza psicologica. E' una cosa che sono riuscita a superare, non provo dolore quando vedo la persona che mi ha causato questi problemi, più che altro indifferenza, Il problema che davvero mi blocca e il non riuscire più a provare sentimenti VERI e BELLI. Ho quello che io definisco "muro" che ho creato inconsapevolmente e che non riesco più a rimuovere. E' da quasi 7 anni che sto così e non ne posso davvero più, solo ora mi sono decisa di parlare e fare qualcosa. Ho deciso di andare da uno specialista ma vorrei comunque sapere i vostri punti di vista. Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Gentile Utente,
Se a sedici anni si fosse rotta un piede sarebbe andata dall'ortppedico?
Credo di si.
Anche per quanto riguarda la psiche, quando qualcosa si ammala, necessitano diagnosi chiare e competenti e, solo dopo, protocolli di cura.
Si rivolga con fiducia agli specialisti, vedrà che valuteranno il quadro clinico di adesso e sicuramente la indirizzeranno verso il percorso più adatto a lei, per il recupero della sua qualità di vita smarrita
Se a sedici anni si fosse rotta un piede sarebbe andata dall'ortppedico?
Credo di si.
Anche per quanto riguarda la psiche, quando qualcosa si ammala, necessitano diagnosi chiare e competenti e, solo dopo, protocolli di cura.
Si rivolga con fiducia agli specialisti, vedrà che valuteranno il quadro clinico di adesso e sicuramente la indirizzeranno verso il percorso più adatto a lei, per il recupero della sua qualità di vita smarrita
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Gentile ragazza,
tu dici di aver creato un muro che ti impedisce di essere felice.
E' probabile, nel senso che probabilmente hai cercato di mettere in gioco delle strategie di gestione del problema che non hanno fatto altro che peggiorarlo!
Parli infatti di problematiche che sono relazionali, quali lo stalking, il bullismo, ecc...che non fanno sentire bene o a nostro agio, ma che possono generare ansie, sofferenza, tristezza.
Vero è che provare gioia, felicità, entusiasmo può essere uno stato che dura per qualche minuto durante la nostra giornata. Quindi sarebbe interessante capire tutto ciò e contestualizzarlo con l'aiuto di un professionista di persona, come hai già deciso di fare.
Potrebbe infatti trattarsi di una situazione di stallo, nella quale ora non vedi soluzioni e che quindi ti rende triste e scoraggiata, facendoti chiudere.
Magari, se vuoi, aggiornaci non appena avrai fatto il primo colloquio!
tu dici di aver creato un muro che ti impedisce di essere felice.
E' probabile, nel senso che probabilmente hai cercato di mettere in gioco delle strategie di gestione del problema che non hanno fatto altro che peggiorarlo!
Parli infatti di problematiche che sono relazionali, quali lo stalking, il bullismo, ecc...che non fanno sentire bene o a nostro agio, ma che possono generare ansie, sofferenza, tristezza.
Vero è che provare gioia, felicità, entusiasmo può essere uno stato che dura per qualche minuto durante la nostra giornata. Quindi sarebbe interessante capire tutto ciò e contestualizzarlo con l'aiuto di un professionista di persona, come hai già deciso di fare.
Potrebbe infatti trattarsi di una situazione di stallo, nella quale ora non vedi soluzioni e che quindi ti rende triste e scoraggiata, facendoti chiudere.
Magari, se vuoi, aggiornaci non appena avrai fatto il primo colloquio!
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Gentile ragazza,
Lei riteneva di esserne
"uscìta da sola, senza l'aiuto di nessun specialista"
ma aveva solo coperto il malessere,
"anche se mi rendo conto che qualche sintomo mi è rimasto".
Non ri-faccia ora l'errore che fece 4 anni fa; chieda aiuto a uno specialista!
Lei riteneva di esserne
"uscìta da sola, senza l'aiuto di nessun specialista"
ma aveva solo coperto il malessere,
"anche se mi rendo conto che qualche sintomo mi è rimasto".
Non ri-faccia ora l'errore che fece 4 anni fa; chieda aiuto a uno specialista!
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 20/01/2015.
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Approfondimento su Bullismo
Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).