Il mio ragazzo fa uso di cocaina
Buongiorno a tutti,
sono una ragazza di 24 anni. Da poco è finita la mia relazione con un ragazzo di 23 anni con il quale convivevo.
A quanto diceva lui occasionalmente faceva uso di cocaina, lui diceva che capitava solo nelle "occasioni speciali". Dalle occasioni speciali è finito per farlo ogni week end e ad ogni partita della Juventus (va allo stadio) anche se giocano in settimana non fa differenza. E ho anche iniziato a chiedermi se anche prima lo faceva davvero solo nelle occasioni speciali o mentiva.
Per me è stato un duro colpo, perché già avevo accettato il fatto che fumasse marijuana ogni giorno ma questo non riuscivo ad accettarlo. Ho provato a fargli capire che sbagliava, a convincerlo di chiedere aiuto ma non c'è stato verso. Mi ha addirittura minacciato se avessi detto qualcosa ai suoi genitori, ho provato anche a contattare uno specialista ma mi disse che per poter fare qualcosa ci vuole il consenso della persona che fa uso di sostanze stupefacenti.
In seguito ha iniziato a mentirmi, a farlo di nascosto, e a ribadire che non ne è dipendente ma che lo fa solo per divertirsi e per essere più lucido quando beve troppo (è capitato che dal troppo alcool si urinasse addosso).
Addirittura mi ha invitato a provare ad assumerla per farmi capire che non c'è assolutamente niente di male in quello che fa, ovviamente non ho accettato. Secondo lui io in tutto ciò che fa non centro niente e non mi devo intromettere in quanto a lui non faccio niente di male e che sono solo una bigotta moralista.
A me la situazione era diventata stretta, strettissima fino a che me ne sono andata da casa e ne ho parlato con i suoi genitori. Da li non faccio altro che ricevere chiamate ed sms dove mi insulta e mi incolpa per tutto. Dice che ho rovinato la sua vita e quella dei suoi genitori e per questo non mi perdonerà mai.
Io l'ho fatto solo per il suo bene, ma ora mi faccio mille domande e non sono serena. Mi chiedo se ho fatto bene ad andarmene o avrei dovuto insistere di più per aiutarlo. Mi chiedo se ho fatto bene a parlarne coi suoi genitori o è solo stato uno scaricabarile. Mi sento in colpa per aver rovinato una famiglia, e non riesco più a capire se quello che faceva era cosi esagerato da arrivare a parlarne con i suoi genitori o avrei dovuto aspettare.
Non riesco più a vedere il giusto e lo sbagliato.
Vi chiedo consigli e vi ringrazio.
Sul metterne al corrente i genitori, lì forse poteva essere opportuna un po' di cautela in più.
Come ha preso la decisione di parlarne a loro?
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Ed è anche perché mi sono sempre addossata io tutti i suoi problemi, e la situazione era diventata troppo grande per me in più suo padre è medico e pensavo sarebbero stati sicuramente più competenti di me.
La ringrazio molto per la sua risposta.
mi associo alle riflessioni del Collega.
Chi utilizza sostanze psicotrope, qualunque esse siano, solitamente non lo fa per le "occasioni speciali" - come dice il suo ex ragazzo- ma ogni occasione diventa poi speciale...
Solitamente inoltre- ma siamo online e non è possibile essere certi- chi utilizza droghe varie ha una "personalità dipendente" e cerca nella sostanza( nel caso di dipendenza con sostanza, ci sono anche quelle senza sostanza, come da internet, dal gioco d'azzardo, da sesso..), quello che gli manca nella vita.
Lei non avrebbe potuto curarlo, né aiutarlo,ma ha aiutato se stessa, lasciando la coppia.
Per quanto riguarda i genitori, forse ha "agito" la sua preoccupazione, nel senso che è passata all'azione, forse sarebbe stato meglio evitare, ma questo è un mio parere personale.
La rabbia di adesso del suo ragazzo è dovuta al tradimento subito, se fosse solo andata via, avrebbe provato solo il dolore dell'abbandono.
Adesso pensi a se stessa, lui, se vorrà, penserà a smettere ...
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
Anche se lui oggi la insulta, domani potrebbe ringraziarla.
Per quanto riguarda i suoi genitori, anche se ci ho pensato molto mi sento terribilmente in colpa.
Per l'abbandono ho meno insicurezza, è stato difficile dirlo ai genitori e sarà difficile superare i sensi di colpa.
A meno che lei non stia sperimentando come senso di colpa un sentimento ancora non spento. In tal caso le due cose sfumeranno e se ne andranno insieme, quando sarà il momento.
I genitori devono esserle grata, se non ne sapevano nulla. Non è detto che riusciranno ad aiutare il ragazzo, ma almeno adesso sanno come stanno le cose.
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