Anorgasmia. Paura di lasciare il partner.

Buonasera a tutti, sono fidanzato felicemente da 3 anni con la mia ragazza. Abbiamo un ottimo rapporto fuorché per il sesso. Lei prova dolore alla penetrazione, solo in situazioni di forte lubrificazione non ha male, ma non sente nulla e trascorre la durata dell'amplesso aspettando che io "finisca". Lei non ha grande desiderio, anzi spesso mi rifiuta.
Sinceramente questa situazione mi pesa molto. Adesso lei è in erasmus e spesso mi capita di toccarmi pensando a lei; ogni tanto le mando qualche messaggio più intimo ma non ricevo alcun feedback dalla sua parte. Oggi, a causa di una mia battuta infelice, si è offesa e in uno scatto d'ira mi ha letteralmente detto "sono così io, se non ti vado bene mi puoi pure cambiare".
Questa frase mi ha fatto molto male perché temo che non voglia cambiare atteggiamento. Ho provato più volte a proporle di andare da un sessuologo ma non ha mai accettato rimandando sempre. Lei ha un passato molto sofferente alle spalle che sicuramente ha influenzato il suo approccio al sesso, ma ho il timore che non voglia cambiare perché "non avendo mai provato un orgasmo, sta bene senza il sesso".
Alcune domande a cui mi piacerebbe avere risposta:
1) sono legittime le mie "insofferenze"?
2) ho paura di lasciarla per questo motivo. Come posso convincerla a cambiare per il nostro bene senza sembrare un pervertito? quali parole e frasi dovrei usare per non essere rude?
3) potrebbe mai cambiare questa situazione?

Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
1) sì
2) Come mai teme di essere un pervertito? Credo che Lei stia sposando la visione della Sua ragazza, secondo la quale è così e va bene se non si fa sesso e se Lei lo chiede si sente quasi un pervertito. Dico bene?
Siete consapevoli entrambi di avere un problema?
Siete entrambi propensi a risolverlo o aspettate che passerà da solo (cosa impossibile!)?
3) Dipende da voi e dalla motivazione a cambiare.
In tutta onestà ci sono anche coppie che non si pongono il problema, dopo aver raggiunto un equilibrio, ma mi pare di capire che per Lei sia un problema. Come mai non si è rivolto Lei da solo ad uno psicologo psicoterapeuta (NO sessuologo, perché il sessuologo NON è una figura legalmente riconosciuta)?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
< Lei prova dolore alla penetrazione, solo in situazioni di forte lubrificazione non ha male, ma non sente nulla e trascorre la durata dell'amplesso aspettando che io "finisca".

Lei non ha grande desiderio, anzi spesso mi rifiuta...>


Gentile ragazzo,

comprendo il suo rammarico e la sua frustrazione, ma il sintomo sessuale appare racchiudere, realmente, una difficile realtà di questa ragazza... dolorosa ed insostenibile.

Non mi sembra pronta al cambiamento, mentre lei non riesce più a vivere questa situazione di " mancanza "!

Lei ha tutto il diritto di richiesta di una vita sessuale ed intima appagante e soddisfacente, ma deve essere un desiderio, anche, della ragazza che... a quanto pare, non lo riconosce o lo rimuove totalmente.

Senza alcun aiuto dubito in una guarigione " illuminata"!

Avete bisogno ed ha bisogno di un aiuto, anche per comprendere l'importanza della relazione erotico-sessuale all'interno di una coppia e per la coppia.


Può parlarne in modo chiaro e deciso, cogliendo i bisogni di entrambi che, ad oggi, non coincidono ed esplicitare la necessità di un cambiamento.


Di cuore...
[#3]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Senza diagnosi clinica non si può parlare di disfunzioni sessuali ed ancor di più femmiinili.

Potrebbe trattarsi di:
Dispaurenia,
di dolore coitale,
di vaginismo secondario,
di anorgasmia,
di una disfunzione della fase orgasmica- detta anorgasmia coitale-
di una problematica uro-ginecologica,
del tono dell'umore,
di coppia,
intra psichica,
stili di vita inadeguati,
problemi iatrogeni ( cioè da farmacoterapia),
della fase del desierio sessuale e così via....

La dimensione di coppia è sempre centrale sia per quel che riguarda la fase diagnostica che poi terapeutica, così come si dovranno analizzare con cura e soprattutto competenza i fattori scatennati e quelli di mantenimento della disfunzione sessuale.

Le allego svariate letture ed un canale salute " tutto sull'anorgasmia", ma una valutaIone andrebbe effettuata, inclusa quella ginecologica .

Può rivolgersi ad uno psicologo formato in sessuologia clinica, solitamente lavorano in tandem con i ginecologi

Cari auguri






https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/109-anorgasmia.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3437-orgasmo-femminile-e-veramente-indispensabile.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2348-l-orgasmo-femminile-si-puo-imparare.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/150-orgasmo-femminile-vaginale-o-clitorideo.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1813-calo-del-desiderio-sessuale-il-difficile-passaggio-dal-piacere-solitario-al-piacere-condiviso.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1620-orgasmo-femminile-i-10-ambiti-da-conoscere.html-
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2025-disturbi-dell-orgasmo-femminile-e-dolore-sessuale-nella-donna-diagnosi-e-terapia.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/861-sessualita-femminile-disfunzioni-cause-e-terapie.html-

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it