Esami del sangue e svenimenti
Salve sono una ragazza giovane e da qualche anno tutte le volte che faccio gli esami del sangue tendo a svenire, sia nel momento in cui sento l'ago entrare oppure quando ho quasi finito, o proprio quando ho finito. Tutti mi dicono che è paura o ansia, ma io non ho paura dell'ago o del sangue o del dolore. Mi viene tutto automatico senza che me ne accorga. Ieri è stato peggio del solito, come sempre hanno iniziato fischiarmi le orecchie, sudavo tantissimo, vedevo male, hanno iniziato anche a informicolandomi le mani. Poi mi hanno messa su una poltroncina vicino a una finestra, e mi veniva da vomitare. Tenendo conto che avevo pure le mestruazioni, contraendo gli addominali avevo un gran dolore. Sarò stata li 10 minuti per riprendermi, e poi sono andata fare colazione ma con gran fatica, però avevo ancora le mani informicolate. Insomma vorrei sapere perché sto così male e non è paura o ansia, immagino solo calo di zuccheri e pressione che si abbassa di colpo, ma perché? Se tutte le volte che devo fare gli esami è così, è davvero un incubo. Grazie in anticipo.
[#1]
"Mi viene tutto automatico senza che me ne accorga"
E' possibile che sia comunque ansia o paura in quanto probabilmente, già che capita da parecchio tempo, Lei lo ha appreso da precedenti occasioni.
Le fobie sono in genere apprese secondo il modello cognitivo-comportamentale.
In effetti da un primo evento, in cui in maniera forse accidentale, Lei ha appreso tacitamente che il prelievo del sangue (ago e sensazioni spiacevoli che lo accompagnano, ma anche le sensazioni spiacevoli che Lei ha già memorizzato, al di là dell'avere ieri le mestruazioni...) è esperienza pericolosa, fastidiosa, spiacevole... che insomma fa stare male!
Nelle psicoterapie di tipo cognitivo-comportamentale, si tratta di spezzare questa associazione, in maniera tale che la persona che ha una fobia riesca ad avvicinarsi gradualmente allo stimolo fobico, mantenendo uno stato di rilassamento e non di pericolo costante.
In genere il problema delle fobie si risolve molto velocemente in terapia perchè non è necessario -almeno secondo il modello cognitivo-comportamentale- andare a scoprire "cause" che sinceramente potrebbero non esserci, ma semplicemente eliminare con una desensibilizzazione sistematica la fobia specifica.
Legga qui per approfondimenti:
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/425-la-fobia.html
Il pezzo automatico è proprio quello che deve essere intercettato e modificato.
Cordiali saluti,
E' possibile che sia comunque ansia o paura in quanto probabilmente, già che capita da parecchio tempo, Lei lo ha appreso da precedenti occasioni.
Le fobie sono in genere apprese secondo il modello cognitivo-comportamentale.
In effetti da un primo evento, in cui in maniera forse accidentale, Lei ha appreso tacitamente che il prelievo del sangue (ago e sensazioni spiacevoli che lo accompagnano, ma anche le sensazioni spiacevoli che Lei ha già memorizzato, al di là dell'avere ieri le mestruazioni...) è esperienza pericolosa, fastidiosa, spiacevole... che insomma fa stare male!
Nelle psicoterapie di tipo cognitivo-comportamentale, si tratta di spezzare questa associazione, in maniera tale che la persona che ha una fobia riesca ad avvicinarsi gradualmente allo stimolo fobico, mantenendo uno stato di rilassamento e non di pericolo costante.
In genere il problema delle fobie si risolve molto velocemente in terapia perchè non è necessario -almeno secondo il modello cognitivo-comportamentale- andare a scoprire "cause" che sinceramente potrebbero non esserci, ma semplicemente eliminare con una desensibilizzazione sistematica la fobia specifica.
Legga qui per approfondimenti:
https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/425-la-fobia.html
Il pezzo automatico è proprio quello che deve essere intercettato e modificato.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,
< Tutti mi dicono che è paura o ansia, ma io non ho paura dell'ago o del sangue o del dolore. Mi viene tutto automatico senza che me ne accorga...>
Mi chiedo se le capita in altre situazioni, non proprio l'esperienza di fobia, ma una sperimentazione di ansia...
Che persona è, che tipo di relazioni tesse in generale...?
Le hanno mai fatto una diagnosi precisa?
Questo, per cercare di orientarla... dal mio punto di vista!
Un caro saluto
< Tutti mi dicono che è paura o ansia, ma io non ho paura dell'ago o del sangue o del dolore. Mi viene tutto automatico senza che me ne accorga...>
Mi chiedo se le capita in altre situazioni, non proprio l'esperienza di fobia, ma una sperimentazione di ansia...
Che persona è, che tipo di relazioni tesse in generale...?
Le hanno mai fatto una diagnosi precisa?
Questo, per cercare di orientarla... dal mio punto di vista!
Un caro saluto
[#5]
>>Tutti mi dicono che è paura o ansia, ma io non ho paura dell'ago o del sangue o del dolore.<<
alcuni stati d'ansia sono inconsapevoli, forse nel suo caso è utile comprenderne l'origine.
>>Mi viene tutto automatico senza che me ne accorga. Ieri è stato peggio del solito, come sempre hanno iniziato fischiarmi le orecchie, sudavo tantissimo, vedevo male, hanno iniziato anche a informicolandomi le mani.<<
queste da lei descritte sono tipiche reazioni ansiose e probabilmente lei non se ne rende conto, ma se sono circoscritte ad un evento particolare (esame del sangue o timore di svenire?) la valenza psicologica è predominate.
>>non so se parlarne col mio medico.. ma penso che lo farò.<<
può anche parlare con il medico, ma lo specialista di riferimento è lo psicologo.
alcuni stati d'ansia sono inconsapevoli, forse nel suo caso è utile comprenderne l'origine.
>>Mi viene tutto automatico senza che me ne accorga. Ieri è stato peggio del solito, come sempre hanno iniziato fischiarmi le orecchie, sudavo tantissimo, vedevo male, hanno iniziato anche a informicolandomi le mani.<<
queste da lei descritte sono tipiche reazioni ansiose e probabilmente lei non se ne rende conto, ma se sono circoscritte ad un evento particolare (esame del sangue o timore di svenire?) la valenza psicologica è predominate.
>>non so se parlarne col mio medico.. ma penso che lo farò.<<
può anche parlare con il medico, ma lo specialista di riferimento è lo psicologo.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.8k visite dal 18/01/2015.
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