Gestire l'insonnia

Gentile Dottoressa,sono una ragazza di 20 anni e sono una persona molto serena, ho sempre avuto tanti amici e grandi soddisfazioni dalla vita. Negli ultimi mesi ho lasciato il mio ex fidanzato dopo due anni perchè non ero felice con lui e il nostro rapporto non mi soffisfaceva, e dopo ho attraversato un periodo felice in cui ho conosciuto molte persone e comitive divertendomi. Contemporaneamente io ed un mio amico, per cui ho sempre nutrito un celato interesse, ci siamo riavvicinati molto (il mio ex fidanzato era geloso e non mi permetteva di avere con lui il rapporto che avevo sempre avuto) e dopo qualche mese abbiamo trovato il coraggio di dichiararci e di metterci insieme. Io mi sento felicissima per questo, per la prima volta nella mia vita mi sento innamorata davvero fino in fondo e questo mi coinvolge da morire. Quest'estate ho passato molto tempo con lui sia perchè, come penso sia normale soprattutto nella fase iniziale di una storia, non desidero altro che vederlo, e sia perchè purtroppo come rovescio della medaglia molti nostri amici ci hanno voltato le spalle comportandosi insensatamente e malignamente a causa, secondo noi, di gelosie e problemi sotterraei della comitiva di cui non sto a parlare. Molte delle comitive con cui uscivo le ho perse di vista perchè i rapporti che avevo con loro erano basati probabilmente su interessi di ragazzi nei miei confronti che si sono esauriti quando io mi sono fidanzata. Io sono stata molto male per questo fatto e soffro la mancanza della compagnia dei miei vecchi amici, non solo perchè anche se non si sono dimostrati veri amici gli voglio bene, ma perchè adesso temo che passando troppo tempo insieme al mio nuovo ragazzo si possa "fossilizzare" il rapporto come spesso accade alle coppie che si isolano e che, come ho sempre pensato, secondo me sbagliano, mentre io vorrei costruire il nostro rapporto in maniera equilibrata fin dall'inizio: in poche parole sono felice con lui ma la sfera delle amicizie che per me aveva un ruolo importante si è azzerata e non sono disposta a rinunciarci. Durante il giorno effettivamente sono serena perchè quando sto con lui sono felice e tral'altro so davvero di potergli parlare di tutto, inclusi questi problemi, ma durante la notte, quando rimango sola, non riesco più a dormire. Io ho riflettuto molto sulle cause che possono generare ciò e sono giunta alla conclusione che sicuramente questa estate ho avvertito un senso di solitudine che di notte con il silenzio si accentua. Non a caso gli episodi di insonnia sono aumentati dopo il ferragosto che è una festività che coincide con il mio compleanno e che ho sempre passato con i miei vecchi amici mentre quest'anno in molti non mi hanno nemmeno fatto gli auguri. L'insonnia è un problema che non mi ha mai toccata e che mi dà molo fastidio, perchè provarbialmente io ho sempre dormito bene e tanto mentre ora fatico ad addormentarmi e rimango in dormiveglia per molto tempo. Sento dentro la forza e la necessità di risolvere questo problema, se non per me anche per lui che si dispiace per questa situazione e si sente responsabile quando responsabile non è; quindi ho pensato di rivolgermi a qualcuno come lei per imparare ad affrontare la situazione, e so che per risolverlo devo agire in prima persona, coltivando per esempio le mie nuove amicizie (come quelle con i colleghi che ho conosciuto quest'anno e che purtroppo d'estate sono difficili da vedere), ma vorrei trovare il modo per dare meno importanza al problema, che come ad esempio mi hanno detto i miei genitori è piuttosto banale e facilmente risolvibile non appena ricominciano le lezioni all'università e la vita invernale.
Aggiungo che il problema dell'insonnia è relativamente frequente soprattutto nell'ultimo perioso, in cui sono riuscita a risolverlo in parte prendendo della valeriana e andando a letto molto presto, in ore in cui ancora in casa sento rumore e so di non essere l'unica sveglia, e che con alti e bassi mi dura da circa due mesi, con periodi in cui non si è presentato (ad esempio durante un viaggio a londra che ho fatto con lui).
Spero che mi vorrà aiutare, la ringrazio e mi scuso per essere stata prolissa ma credo che fornire questi dettagli fosse necessario per inquadrare il problema.

Laura
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Buongiorno Laura
Scrivendo qui, immagino ti aspettassi forse una risposta dalla dottoressa che a suo tempo rispose alla tua domanda sulla pillola. Questa però è un'area diversa (psicologia) e troverai quindi professionisti diversi a risponderti.

Se ti va, vorrei provare a offrirti alcune riflessioni sui tuoi dubbi.

Hai un'età nella quale non si è certamente più dei ragazzini, e tuttavia abbiamo ancora tante cose da imparare. Una di queste riguarda la gestione dei rapporti affettivi e con le altre persone.

È un segno di maturità, da parte tua, riconoscere che quando una coppia si isola troppo corre il rischio di fossilizzarsi e devitalizzarsi. D'altra parte, ti mancano le compagnie di un tempo e il divertimento che riuscivi a ricavarne.

E allora? È più forte la voglia di stare insieme al tuo nuovo ragazzo, oppure il bisogno e la nostalgia di stare ancora insieme alla vecchia compagnia? Mi rendo conto che possa essere una domanda che potrebbe averti generato una certa ansia.

D'altra parte, non c'è alcun bisogno di lasciarsi intrappolare da una scelta che si riduca a due sole alternative, e che per giunta si escludono a vicenda. Se non riesci più a "legare" con le tue amicizie di un tempo, puoi sempre trovarne delle nuove.

Tieni presente, infatti, che a volte le alternative che abbiamo ci sembrano le uniche solo perché non vinciamo la pigrizia di crearcene delle altre, del tutto nuove e magari migliori.

Potreste ad esempio parlarne con il tuo ragazzo e, se anche lui è d'accordo, decidere di intraprendere insieme qualche attività che vi permetta di stare in compagnia di altre persone, ad esempio un corso, oppure entrare a far parte di qualche comitiva o associazione.

Vedrai che quando sarai riuscita a conoscere altra gente nuova e interessante, non sentirai più il bisogno di dover per forza frequentare la tua vecchia compagnia. Potrai farlo, naturalmente, se lo desideri, ma sarà una tua scelta e non un obbligo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
La domanda, che è vero, dovrebbe generarmi ansia, non mi lascia nessun dubbio: io stando con lui ho guadagnato qualcosa che prima non potevo nemmeno immaginare, sprattutto se le mie amicizie si sono rivelate così poco solide. Non vedo, in futuro, un dubbio sulla scelta: io ho già deciso nel momento in cui, con fermezza, ho detto a queste persone che la mia scelta per quanto loro avessero da ridire mi rendeva felice e che mi sembrava assurdo il loro comportamento: non ho vacillato nemmeno per un attimo nè cercato di sistemare la questione con loro perchè non ero disposta a mettere in discussione questo evento! Quello che non riesco a gestire adesso temo sia un certo senso di solitudine che passerà nel momento in cui troverò altre persone da stimare e che mi stimino, e so anche che questo non non tarderà ad addivare perchè manca poco al ritorno ai doveri quotidiani che portano a mio avviso anche una buona dose di soddisfazioni e serenità. Tuttavia il problema dell'insonnia si continua certe volte a presentare e questo mi spaventa più del resto. Ogni volta ho paura che l'insonnia non andrà più via e ne soffrirò per sempre. Quello che vorrei sapere è se secondo lei il mio è un disturbo transitorio da non sopravvalutare o se al contrario lo sto sottovalutando e me ne dovrei occupare più a fondo... (Probabilmente mi sono fatta suggestionare da una piccola ricerca che ho condotto sull'argomento in internet)
Grazie della disponibilità
Laura
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Bene, direi che se sei già riuscita a fare chiarezza con quelle persone e prima ancora con te stessa, nel senso di sapere esattamente quello che vuoi, questo mi pare un ottimo segno.

Per quanto riguarda l'insonnia ritengo che non sia da sottovalutare ma nemmeno da sopravvalutare, almeno sino a che non dovesse essere accompagnata da altri sintomi. Nel qual caso ti suggerirei di farti visitare, ma non mi pare questo il caso. Diciamo che dovresti prenderne atto e aspettare ancora un po'. Se non dovessi notare alcun cambiamento, potrai sempre parlarne con il tuo medico oppure richiedere una visita specialistica, ad esempio da uno psicologo o uno psichiatra.

Invece, dalle tue descrizioni e soprattutto dalla tua ultima risposta mi pare di poter affermare, ma correggimi se sbaglio, che tu abbia una certa tendenza a diventare ansiosa quando non riesci a stare in contatto con le persone che per te sono importanti.

Se è così, ti suggerisco di riflettere su questo fatto e di vedere se non sia il caso di riuscire a diventare una persona ancora più matura e indipendente dagli altri. Detto così può sembrare un'affermazione un po' cruda, me ne rendo conto. Ma tieni presente che anche quando abbiamo trovato la persona che ci fa stare bene, la capacità di riuscire a stare bene *anche* da soli ha sempre un grande valore.

Cordiali saluti
[#4]
Attivo dal 2007 al 2008
Ex utente
Si, sono cosciente di questo mio difetto e sto provando a lavorarci solo che non so bene cosa devo fare per mitigarlo e così sto provando da sola, sperando che le cose andranno a posto da sole anche grazie alla mia crescita e alla maturazione che sento essere in corso. La ringrazio molto per i suoi consigli che mi hanno in parte rasserenata.

Ancora grazie e cordiali saluti
Laura
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