Omosessualità e famiglia
Gentilissimi dottori,
Ho un amico che ha dichiarato da poco ai genitori di essere omosessuale. La madre ha avuto un primo momento di profondo turbamento e ha reagito subito rivolgendogli sentenze molto forti che lo hanno ferito, ma sembra che dopo qualche tempo abbia cominciato ad accettare la cosa con più serenità (è molto disponibile al dialogo tanto che ha voluto parlarne con alcuni degli amici del figlio per capire meglio la situazione). Il padre, che sembrava averla presa meglio, si rifiuta di parlarne, non va più a lavorare, non dorme. Potrei capire se la sua reazione fosse legata a delle preoccupazioni per il suo futuro, ma pare che tutto sia dovuto a ragioni di vergogna e fallimento in quanto padre. Soprattutto le loro preoccupazioni riguardano ciò che può pensare la gente, non solo del figlio ma di tutta la famiglia.Ora, mi chiedo se tutto ciò sia normale, se con il tempo possa cambiare dal momento che il mio amico, inizialmente felice di essersi tolto un peso ed essersi rivelato per chi è davvero, si ritrova amareggiato e deluso. Inoltre vorrebbe dirlo al fratello dodicenne ma gli è stato vietato dai genitori poiché ritenuto incapace di comprendere la situazione che potrebbe solamente turbarlo. Ritenete che questa decisione sia corretta?
Ringrazio in anticipo per la cortese attenzione.
Cordiali saluti
Ho un amico che ha dichiarato da poco ai genitori di essere omosessuale. La madre ha avuto un primo momento di profondo turbamento e ha reagito subito rivolgendogli sentenze molto forti che lo hanno ferito, ma sembra che dopo qualche tempo abbia cominciato ad accettare la cosa con più serenità (è molto disponibile al dialogo tanto che ha voluto parlarne con alcuni degli amici del figlio per capire meglio la situazione). Il padre, che sembrava averla presa meglio, si rifiuta di parlarne, non va più a lavorare, non dorme. Potrei capire se la sua reazione fosse legata a delle preoccupazioni per il suo futuro, ma pare che tutto sia dovuto a ragioni di vergogna e fallimento in quanto padre. Soprattutto le loro preoccupazioni riguardano ciò che può pensare la gente, non solo del figlio ma di tutta la famiglia.Ora, mi chiedo se tutto ciò sia normale, se con il tempo possa cambiare dal momento che il mio amico, inizialmente felice di essersi tolto un peso ed essersi rivelato per chi è davvero, si ritrova amareggiato e deluso. Inoltre vorrebbe dirlo al fratello dodicenne ma gli è stato vietato dai genitori poiché ritenuto incapace di comprendere la situazione che potrebbe solamente turbarlo. Ritenete che questa decisione sia corretta?
Ringrazio in anticipo per la cortese attenzione.
Cordiali saluti
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro ragazzo,
queste " verbalizzazioni", " esplicitazioni", in famiglia nel momento in cui si dichiara apertamente il proprio orientamento sessuale, da parte soprattutto di un ragazzo, possono ad oggi comportare ancora queste reazioni da parte della famiglia, perché tabù.
Il timore del giudizio degli altri è ancora molto radicato ed occorre tempo, affinché ci sia accettazione.
Occorre tempo, accettazione e consapevolezza che l'omosessualità non è una malattia e non è il prodotto mal riuscito di un padre.
Per quanto concerne il rapporto con il fratello di 12 anni aspetterei a comunicarglielo, per evitare che in famiglia si alimentassero delle incomprensioni maggiori.
Attendere che la " notizia " venga in un certo senso, prima, " digerita "!
Nel caso in cui l' atmosfera familiare diventasse sempre più insostenibile, allora potrebbe rivolgersi al Consultorio della sua città ( Spazio Giovani), per poter avere un confronto con uno Psicologo su come " gestire " la relazione familiare.
I colloqui, alla vostra età, sono titalmente gratuiti e vi si può accedere facilmente.
Un grosso in bocca al lupo.
queste " verbalizzazioni", " esplicitazioni", in famiglia nel momento in cui si dichiara apertamente il proprio orientamento sessuale, da parte soprattutto di un ragazzo, possono ad oggi comportare ancora queste reazioni da parte della famiglia, perché tabù.
Il timore del giudizio degli altri è ancora molto radicato ed occorre tempo, affinché ci sia accettazione.
Occorre tempo, accettazione e consapevolezza che l'omosessualità non è una malattia e non è il prodotto mal riuscito di un padre.
Per quanto concerne il rapporto con il fratello di 12 anni aspetterei a comunicarglielo, per evitare che in famiglia si alimentassero delle incomprensioni maggiori.
Attendere che la " notizia " venga in un certo senso, prima, " digerita "!
Nel caso in cui l' atmosfera familiare diventasse sempre più insostenibile, allora potrebbe rivolgersi al Consultorio della sua città ( Spazio Giovani), per poter avere un confronto con uno Psicologo su come " gestire " la relazione familiare.
I colloqui, alla vostra età, sono titalmente gratuiti e vi si può accedere facilmente.
Un grosso in bocca al lupo.
[#2]
Gentile Utente,
sarebbe utile una consulenza psicologica,
indicate anche associazioni quali http://www.agedonazionale.org/
Cordiali saluti,
sarebbe utile una consulenza psicologica,
indicate anche associazioni quali http://www.agedonazionale.org/
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Ringrazio molto per le vostre parole e consigli. Se non è troppo, vorrei chiedere gentilmente come potrei aiutarli consigliando loro un consulto psicologico, dal momento che il mio amico (quasi ventenne, specifico l'età perché potrebbe essere utile) non sembra intenzionato a rivolgersi ad uno specialista e il padre rifiuta l'idea di dire anche una sola parola sull'argomento.
Cordialità.
Cordialità.
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,
< come potrei aiutarli consigliando loro un consulto psicologico, dal momento che il mio amico (quasi ventenne, specifico l'età perché potrebbe essere utile) non sembra intenzionato a rivolgersi ad uno specialista e il padre rifiuta l'idea di dire anche una sola parola sull'argomento >
Potrebbe consigliare, anche solo alla mamma del suo amico, visto il rapporto di rispetto che sembra legarvi, a scriverci per un confronto.
Altrimenti dovrà essere il ragazzo stesso a rivolgersi allo Spazio Giovani, ad es. come consigliato o visionare il link, aggiunto dalla Collega, per ulteriori informazioni.
Sperando in una riflessione costruttiva,
il mio augurio è di un po' di luce in questa nuova e rinnovata vita!
Di cuore
< come potrei aiutarli consigliando loro un consulto psicologico, dal momento che il mio amico (quasi ventenne, specifico l'età perché potrebbe essere utile) non sembra intenzionato a rivolgersi ad uno specialista e il padre rifiuta l'idea di dire anche una sola parola sull'argomento >
Potrebbe consigliare, anche solo alla mamma del suo amico, visto il rapporto di rispetto che sembra legarvi, a scriverci per un confronto.
Altrimenti dovrà essere il ragazzo stesso a rivolgersi allo Spazio Giovani, ad es. come consigliato o visionare il link, aggiunto dalla Collega, per ulteriori informazioni.
Sperando in una riflessione costruttiva,
il mio augurio è di un po' di luce in questa nuova e rinnovata vita!
Di cuore
[#9]
Gentile Ragazza,
Sarebbe utile che lei, se pur amica e coinvolta, non si facesse coinvolgere più di tanto o meglio triangolare o manipolare...
I genitori, salvo qualche famiglia più empatica e meno bigotta, accettano mal volentieri questi caming out, sperano sempre che il figlio possa portare a casa una giovane donna dai lunghi capelli che prima o poi lo condurrà all'altare e dopo in sala parto, per coronare il loro sogno di doventare nonni....quindi il progetto più impornate:
La prosecuzione della specie!
L'accettazione obbliga ad effettuare un pecorso tortuoso sul piano psichico e non sempre indolore.
Suggerisca loro una consulenza psicologica, soltanto così potranno "digerire' questa notizia indigesta per la famiglia ed il suo amico si sentirà - speriamo- accolto ed accettato, a breve.
Sarebbe utile che lei, se pur amica e coinvolta, non si facesse coinvolgere più di tanto o meglio triangolare o manipolare...
I genitori, salvo qualche famiglia più empatica e meno bigotta, accettano mal volentieri questi caming out, sperano sempre che il figlio possa portare a casa una giovane donna dai lunghi capelli che prima o poi lo condurrà all'altare e dopo in sala parto, per coronare il loro sogno di doventare nonni....quindi il progetto più impornate:
La prosecuzione della specie!
L'accettazione obbliga ad effettuare un pecorso tortuoso sul piano psichico e non sempre indolore.
Suggerisca loro una consulenza psicologica, soltanto così potranno "digerire' questa notizia indigesta per la famiglia ed il suo amico si sentirà - speriamo- accolto ed accettato, a breve.
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#10]
Utente
Gentili dottoresse,
in un modo o nell'altro, in futuro, Vi farò sapere.
Inoltre cercherò di non farmi più coinvolgere così tanto, ma non è stato facile vedere che, forte del nostro appoggio, era riuscito a sentirsi felice e sicuro, mentre dopo la comunicazione ai genitori queste sicurezze sono venute meno. Ad ogni modo mi impegnerò per restarne fuori e, come mi avete consigliato suggerirò loro una consulenza psicologica.
Saluti.
in un modo o nell'altro, in futuro, Vi farò sapere.
Inoltre cercherò di non farmi più coinvolgere così tanto, ma non è stato facile vedere che, forte del nostro appoggio, era riuscito a sentirsi felice e sicuro, mentre dopo la comunicazione ai genitori queste sicurezze sono venute meno. Ad ogni modo mi impegnerò per restarne fuori e, come mi avete consigliato suggerirò loro una consulenza psicologica.
Saluti.
[#11]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
< cercherò di non farmi più coinvolgere così tanto, ma non è stato facile vedere che, forte del nostro appoggio, era riuscito a sentirsi felice e sicuro, mentre dopo la comunicazione ai genitori queste sicurezze sono venute meno...>
Gentile ragazza,
è comprensibile il desiderio di accogliere ed ascoltare un bisogno, soprattutto di tanta "delicatezza" come quello del suo amico.
Si rassereni e continui a stargli vicino!
Un saluto affettuoso.
Gentile ragazza,
è comprensibile il desiderio di accogliere ed ascoltare un bisogno, soprattutto di tanta "delicatezza" come quello del suo amico.
Si rassereni e continui a stargli vicino!
Un saluto affettuoso.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 1.9k visite dal 10/01/2015.
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