Aiuto per alcolista
inizio con il ringraziarvi per l'opportunità di poter chiedere aiuto.Sono una ragazza di 30 anni ,e, insieme ad alcune persone a me vicine vorremmo aiutare mia mamma, che si trova in una grande forma di depressione, la quale butta a capofitto nel alcol.lei è convinta che nessuno veda nè capisca.Io vivo lontana,ossia io in romagna lei in sicilia.E' una persona molto testarda e non accetterebbe aiuto o consigli da nessuno.Insieme alle sue sorelle (tre in tutto)vorremo far qualcosa due delle quali vivono in belgio una qui in romagna.Il mio babbo vedendola cosi e quasi anche lui depresso ma si butta nella preghiera.Come possiamo iniziare un colloquio di approccio con lei,come dobbiamo prenderla?il nostro scopo è farla venire in romagna con il pretesto di avere io bisogno di lei.Vi prego ditemi a chi posso rivolgermi e cosa possiamo fare.GRazie mille.
[#1]
E' difficile aiutare qualcuno che non vuole essere aiutato, è forse la cosa più difficile da fare.
Capisco la sua preoccupazione aggravata, probabilmente dalla lontananza.
Lei scive che sua madre non sospetta niente, questo vuol dire che lei non le ha mai parlato del suo problema?
Non conoscendo sua madre ne i perchè della sua "depressione" cio che posso dirle è : la metta al corrente della sua preoccupazione.
Le parli, le spieghi che è preoccupata e anche il perchè lo è.
Inizi a creare con lei un primo contatto.
Mi scriva e mi faccia sapere come va.
Per ora la saluto e le faccio i miei migliori auguri
Dr.ssa Antonella Morganti
morgantiantonella@hotmail.it
[#2]
Gentile utente,
mi trovo in perfetto accordo con la collega Morganti. Aggiungo, che è utile capire quale è la causa del suo stato di malessere. Valuti l'ipotesi di portare sua madre da uno specialista (psicologo - meglio psicoterapeuta specializzato in problematiche legate alle dipendenze). Segua il consiglio della Dr.ssa Morganti, le parli, le spieghi che è preoccupata per lei.
Cordialmente,
mi trovo in perfetto accordo con la collega Morganti. Aggiungo, che è utile capire quale è la causa del suo stato di malessere. Valuti l'ipotesi di portare sua madre da uno specialista (psicologo - meglio psicoterapeuta specializzato in problematiche legate alle dipendenze). Segua il consiglio della Dr.ssa Morganti, le parli, le spieghi che è preoccupata per lei.
Cordialmente,
Dr. Cristian Livolsi
Psicologo/Psicoterapeuta e Ipnologo
www.cristianlivolsi.com
cell. 3387425971
[#3]
gentile Utente
comprendo quanto questa situazione sembri difficile da sbloccare,
non c'è cosa più logorante che vedere un proprio caro distruggersi senza che intraveda la possibilità e la volontà di cambiare le cose; chi vi assiste si sente impotente, è come un cane che si morde la coda, non si sà da dove cominciare, quale sia la prima soluzione da adottare.
In casi come questo mi è capitato diverse volte di indirizzare verso i gruppi di autoaiuto per alcolisti, devo ammettere che spesso sono stati determinanti e posso dire di conoscere diverse persone che, grazie al loro aiuto, hanno trovato una via da percorrere verso una vita migliore.
Questi gruppi offrono uno spazio anche per i famigliari, questo significa che è possibile rivolgersi ad essi per avere i suggerimenti che lei cerca, relativi al come fare, in che tempi e con che modi, questo anche se l'alcolismo è secondario ad un disturbo dell'umore.
Questa, data la retivenza di sua madre a rivolgersi a qualsiasi specialista, potrebbe essere una strada da tentare.
Provi ad informarsi sui gruppi presenti sul territorio Siciliano, magari suo padre potrebbe iniziare ad avvicinarsi e verificare se questo non possa essere d'aiuto anche per lui.
Ci tenga informati
Cordialente
comprendo quanto questa situazione sembri difficile da sbloccare,
non c'è cosa più logorante che vedere un proprio caro distruggersi senza che intraveda la possibilità e la volontà di cambiare le cose; chi vi assiste si sente impotente, è come un cane che si morde la coda, non si sà da dove cominciare, quale sia la prima soluzione da adottare.
In casi come questo mi è capitato diverse volte di indirizzare verso i gruppi di autoaiuto per alcolisti, devo ammettere che spesso sono stati determinanti e posso dire di conoscere diverse persone che, grazie al loro aiuto, hanno trovato una via da percorrere verso una vita migliore.
Questi gruppi offrono uno spazio anche per i famigliari, questo significa che è possibile rivolgersi ad essi per avere i suggerimenti che lei cerca, relativi al come fare, in che tempi e con che modi, questo anche se l'alcolismo è secondario ad un disturbo dell'umore.
Questa, data la retivenza di sua madre a rivolgersi a qualsiasi specialista, potrebbe essere una strada da tentare.
Provi ad informarsi sui gruppi presenti sul territorio Siciliano, magari suo padre potrebbe iniziare ad avvicinarsi e verificare se questo non possa essere d'aiuto anche per lui.
Ci tenga informati
Cordialente
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.5k visite dal 30/08/2008.
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