Blocco del linguaggio?

Conosco un bambino dell'età di 4 anni che non riesce ancora a parlare. Emette soltanto dei suoni e le parole che riesce a pronunciare sono poche (no, nonna). Gesticola moltissimo. Apparentemento sembra comprendere tutto quello che un bambino della sua età capisce (ad esempio: ha visto per la prima volta un gioco osservandolo una volta sola, e ha capito subito il meccanismo di questo- se si avvicinava un orsacchiotto ad una bambola che piangeva, questa smetteva di piangere). Comprende quello che gli viene detto o chiesto. Questo bambino è inserito in una famiglia culturalmente poco sviluppata (è una famiglia meridionale non scolarizzata). All'interno di essa non si parla italiano ma solo dialetto (sono rarissimi i dialoghi in italiano), ma penso che questo possa influire relativamente. C'è da dire che in questa famiglia spesso si alzano le mani, e l'utilizzo della violenza è all'ordine del giorno (per quello che ho potuto vedere).
Questo bambino è praticamente cresciuto con i nonni, perchè il padre e la madre a quanto sempra se ne occupano poco. Ha una sorella di 8 anni, che gli fa da mamma (e viene trattata come tale).
I nonni dicono che lo hanno portato da uno specialista il quale gli ha detto che è solo pigro nel parlare (ma quale specialista direbbe una cosa simile???).
Non lo portano all'asilo perchè dicono che è troppo piccolo.
Non mi sembra assolutamente autistico (non mi pare che abbia nessun tratto che associato all'assenza di linguaggio verbale posso far presumere a sindrome autistica). Mi chiedo se questo possa essere un blocco psicologico e come questo possa essere causato dalla sua situazione familiare e se e questo come influirà sul suo futuro se non verrà aiutato.
[#1]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
la situazione familiare di questo bimbo mi sembra molto critica. In tale contesto potrebbero essere difficili i miglioramenti nello sviluppo psichico del bambino.

Oltre al fatto che una tale situazione andrebbe segnalata ai Servizi di tutela minorile quanto prima.

Cordialmente

Daniel Bulla
dbulla@libero.it

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#2]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

al di la' delle considerazioni che la spingono ad occuparsi di una famiglia non sua, sarebbe il caso prima di fare diagnosi (senza, credo, che lei ne abbia alcuna competenza), indirizzare giustamente il bambino ed i suoi familiari verso il pediatra di base che obbligatoriamente deve avere.
Se dovesse ritenere che il bambino e' abbandonato a se stesso o poco curato dai familiari puo' rivolgersi alle autorita' competenti.
Tutte le altre descrizioni della 'famiglia meridionale', lasciano il tempo che trovano.
Non e' possibile fornire un consulto medico ma il pediatra di base puo' accorgersi sicuramente di problematiche del bambino.


Saluti
Dr. F.S. Ruggiero
http://www.francescoruggiero.it

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#3]
Utente
Utente
situazione e del problema, e che la famiglia non abbia colto la cosa. E non mi permetto di fare supposizioni sul perchè in quanto sarebbero solo mie considerazioni soggettive. Oltre tutto questa famiglia vive molto lontano dalla mia citta, e quindi della cosa sicuramente non me ne potrò occupare. Chiederò un consiglio all'assitente sociale che collabora presso il centro in cui lavoro.
Distinti Saluti
[#4]
Utente
Utente
Non credo di essermi mai permessa di fare una diagnosi visto che non sono uno psichiatra ma un educatrice professionale, ma ho semplicemente escluso l'autismo perchè nulla si poteva collegare a questo. E comunque ho semplicemente chiesto un parere. Nella mia descrizione mi sono solo limitata ad illustrarvi una sitazione RELAE E OGGETTIVA e soprattutto NON CRITICA. Il medico di base è al corrente della situazione e del problema, ma la famiglia non gli ha dato molto peso. E non mi permetto di fare supposizioni sul perchè in quanto sarebbero solo mie considerazioni soggettive. Oltre tutto questa famiglia vive molto lontano dalla mia citta, e quindi della cosa sicuramente non me ne potrò occupare. Chiederò un consiglio all'assitente sociale che collabora presso il centro in cui lavoro.
Distinti Saluti
[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Gentile utente,

credo la soluzione di attuare i giusti presidi di controllo ed assistenza siano giusti.

La saluto cordialmente.
Dr. F.S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it
[#6]
Dr. Alessandro Roscetti Anestesista 83 3
Carissima,
a cura del Centro Servizi Amministrativi di Lodi, esistono presidi specifici per "IL BAMBINO", dai "problemi del linguaggio", all'assistenza.
In "bocca al lupo"...


In Fede


Alessandro Dr. Roscetti