Difficoltà di ripresa

Gentili medici, spero di riuscire a concretizzare il mio disagio in queste poche righe affinchè io possa trovare quanto meno beneficio dai vostri interventi di grande e alta esperienza. Sono una ragazza di 29 anni, estremamente estroversa, dinamica, solare, generosa e grintosa.. Purtroppo però, in campo sentimentale spesso non riesco a sentirmi sempre cosi. Vi riporto le ultime due situazioni sentimentali che sono state destinate ad "intrecciarsi" e che adesso vi spiegherò meglio il perchè dell'intreccio. La penultima relazione si è interrotta dopo 3 anni per mia volontà. Avrei dovuto interrompere la storia molto prima per ciò che ho subito. A quelle che potevano essere mie gelosie, anche leggere e magari fondate seppure banali, lui rispondeva sistematicamente con toni accessi e in alcuni casi ricorreva anche alle mani (perforandomi un timpano). Ho adottato comunque un atteggiamento di comprensione e sbagliando,anche di giustificazione, perchè nella maggior parte dei casi mi ritenevo anch'io responsabile con il mio "stuzzicare". Quando ho avuto la forza di troncare la relazione( il mio ostentare è stata per paura delle sue conseguenze visto le sue risposte minacciose e vendicative) è stato da una parte un sollievo e dall'altra un calvario. Me lo ritrovavo divunque, lavoro, sotto casa la notte costretta a sentire le canzoni che ci legavano, si nascondeva dietro profili falsi che macchiavano la mia immagine e che inquietavano quelle persone con le quali io potevo iniziare anche una semplice conoscenza. Una di queste persone è appunto l'ultimo uomo con il quale ho provato e sperato in una storia d'amore. Inizialmente ero titubante nel propormi a questa storia, perche il mio ex continuava a torturarmi e a livello psicologico...emotivamente ero ko. Ma lui mi rassicurava e mi prometteva totale appoggio e sostegno perchè non sarei stata sola e che dovevo scrollarmi quei cattivi pensieri e lasciarmi andare alle cose belle dimenticando e allontanando quel doloroso passato. "Sembra facile io gli dissi"! "Non è facile , lui mi rispose. Ma devi, per te stessa". E così cominciai a coltivare un nuovo sentimento, ma sentivo che il mio stato emotivo era turbato e i miei stati emotivi si alternavano da momenti di serenità a momenti di sofferenza. Dentro di me volevo stare bene e lasciarmi andare a quel "futuro" ma con i miei atteggiamenti, anche per il mio temperamento talvolta agguerrito, rovinavo sempre tutto. Spesso lui mi consigliava, magari mi psicanalizzava e nonostante io volessi ritrovare serenità, crollavo. Superato il dolore di quel sentimento passato, anche piccoli disagi, che potevano essere familiari, di lavoro, mi portavano a chiudermi e lui è arrivato al punto da bloccarsi e a non accettare più il fatto che non riuscivo a migliorare questo mio disagio caratteriale. Nonostante l'amore che lui dice di provare per me, è stato "costretto" a chiudere la storia e vuole che io rinasca da sola e per me. Ho quasi elemosinato il suo ritorno, e ora sto male!
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Sono una ragazza di 29 anni, estremamente estroversa, dinamica, solare, generosa e grintosa.. Purtroppo però, in campo sentimentale spesso non riesco a sentirmi sempre cosi
>>>

Per fortuna, mi verrebbe da dire. Ma forse lo è senza rendersene conto. Leggendo il suo racconto la frase che mi è sorta in mente è: "Si dia una calmata!"

È probabile che il naufragio della sua relazione sia stato dovuto anche al suo eccessivo interventismo, alla sua gelosia ossessiva che alla fine ha avvelenato tutto.

In amore non serve essere sempre "estremamente" qualcosa, serve più spesso la moderazione.

Ci sono persone che quando smettono di essere gelose, smettono di amare. Credo che debba preventivare la decisione di cambiare questo suo modo di essere, con l'aiuto di uno psicoterapeuta se necessario.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,

percepisco un po' di confusione nel suo racconto... forse dovuto al fatto che si alternano momenti di accesa attivazione a momenti di stop...?

Quasi come nella gestione delle relazioni mancasse quel "quid" di equilibrio.. da parte di entrambi i partner!


Fermarsi: questa forse può essere la chiave di lettura!



Ascoltarsi e capire la direzione più consona per lei.



Certamente un nostro Collega potrà orientarla in questa confusione...


Come la fa sentire questo?



Un caro saluto
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Utente
Utente
Purtroppo o per fortuna, riconosco il mio mancato equilibio emotivo. Tendo ad eccedere e spesso non riesco a domanare le mie emozioni. Mi ritrovo ad essere la presenza indispensabile per gli amici, per la famiglia e talvolta a non essere invece saggia per me stessa. L'ultima storia è andata male perchè mi sono ritrovata a non sapere gestire i miei squilibri emotivi e a non saper gestire il "blocco" della persona con la quale avrei dovuto condividere una storia. Non ho saputo rispettare il suo tempo, lo spazio che gli serviva per riflettere su un eventuale futuro insieme e ciò mi ha mandato inevitabilmente in tilt. La sua scelta della chiusura mi ripete che è stata causa mia, perchè mai mi avrebbe lasciato. Ma non ho avuto rispetto per lui, sia prima quando il mio ex tormentava il mio animo, sia successivamente quando non riuscivo ad accettare il suo blocco perchè lo sollecitavo a ripartire. Mi vergogno per come non ho saputo gestire queste mie ansie emotive...e mi fa male pensare di avere recato nell'altra persona un dolore che fino all'ultimo messaggio mi ha ripetuto. Il suo "ti amo e mi manchi, però devi accettare la rottura" mi ha devastata internamente e mi ha portata a scrivergli messaggi di speranza, messaggi di dolcezza ai quali lui mi ha risposto:-"BASTA, PERCHè CONTINUI A FARMI MALE"! Da li...dopo avere quasi elemosinato il ritorno...mi sono fermata. Ma spesso non riesco a tenere a bada l'istinto di scrivergli...pur sapendo che commetterei un errore grandissimo. Ma so che devo accettare la fine della storia e l'inizio di un percorso interiore che mi faciliti la strada per la serenità.
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Dovrebbe imparare a gestire la sua " impulsività"!


Rabbia, oltretutto, che emerge dal suo racconto... questa emozione negativa, che ci alimenta in maniera diversa e ci rende prigionieri di noi stessi!


Un caro saluto
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Utente
Utente
Si, devo assolutamente imparare a gestire questa impulsività. Grazie di questi preziosi interventi. Ne farò tesoro.
Un carissimo saluto
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
A lei...


Di cuore.
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Utente
Utente
Gentili medici, il vostro supporto virtuale è stata la spinta decisiva per orientare i miei nuovi passi. Sono trascorsi 14 giorni nei quali ho cercato e cerco di dedicarmi al mio benessere interiore. A volte però, nonostante il mio riempire le giornate tra lavoro, sport e passioni varie, avverto una sensazione di vuoto. Non ho più avuto alcun contatto con il mio ex, e nonostante la sua decisione di troncare la relazione malgrado l'amore che che comunque diceva di provare per me, io sento dentro di me quella strana senzaione di mancata accettazione. Mi manca, vorrei cercarlo...contattarlo, rivederlo...sentirlo, ma non capisco perchè desidero qualcosa che non posso più riavere o che può portarmi a stare male. Sento che questa storia, alla quale ho creduto fortemente, mi stia lasciando delle sensazioni di vuoto e vorrei capire come affrontare...superare la tristezza che questa perdita sentimentale mi sta comunque procurando,
Grazie in anticipo.