Tristezza generalizzata
salve dottori,
leggendo la storia dei miei consulti vi accorgerete che non sono "nuovo"a problematiche di questo tipo..
premetto che non "pretendo" la diagnosi online, ma scrivo per un eventuale consiglio ristoratore.
comincio col dire che sono stanco.. stanco di non capirci niente in questa situazione di derealizzazione/ansia/panico/difficoltà relazionali e chi più ne ha più ne metta..
è dal 2011, anno in cui sono cominciate l'ansia gli attacchi di panico e la derealizzazione che faccio tanta fatica ad andare avanti. dopo un anno terribile, rinchiuso in casa senza fare più niente, grazie alla psicoterapia, verso settembre 2012 ho ripreso la mia vita in mano e ho trascorso un anno positivo, nelle relazioni con gli altri, un natale sereno (positivo intendo senza troppi problemi diciamo); tuttavia verso giugno 2013 una delusione d'amore mi ha segnato talmente tanto (cosa che poi ho capito dopo), che mi ha fatto trascorrere una fine di 2013 orrenda, tra episodi di derealizzazione fortissimi e un natale da dimenticare, con conseguente 2014 che voglio dimenticare al più presto, denso di frustrazioni, rabbia, rassegnazione, tristezza in cui ho avuto pensieri di cui onestamente mi vergogno tantissimo.. ho "raddrizzato"la situazione verso settembre 2014, perchè letteralmente, NON CE LA FACEVO PIU'! tuttavia però è cominciato un periodo di profondissima derealizzazione, su tutto (sentivo estranei i miei familiari, il tempo in cui vivevo, casa mia, LE EMOZIONI!!,), aggravato dai viaggi che quotidianamente mi toccano per andare all'università, durante i quali ho pensato più di una volta non andare a lezione. in tutto questo ho studiato poco e niente, e ora mi trovo a gennaio con tre esami senza sapere di fatto quasi nulla!! la cosa peggiore è che tale situazione neanche mi preoccupa più di tanto,a me, che sono sempre stato il migliore a scuola fino alle crisi d'ansia di quattro anni fa! paradossalmente ho concentrato tutta la mia attenzione da settembre a trascorrere un "bel natale", cosa che per fortuna è andata a buon fine, ma ora vedo di nuovo grigio/nero davanti a me. i giorni che verranno li vedo male, stanco di momenti in cui sono felice e momenti in cui sono triste: per fare un esempio, cosi giù in queste feste di natale non mi ero mai sentito, eppure non più di 48 ore fa avevo un umore che sprizzava felicità da tutti i pori.. assurdo!probabilmente fra due tre giorni tornerò a vedere le cose positivamente e di nuovo qualche tempo dopo mi intristirò: sono stanco di questa cosa! non riesco neanche a studiare! apro i libri, leggo, mi distraggo, penso a queste cose e devo chiudere. faccio ingegneria informatica: purtroppo non una facoltà in cui avrei possibilità di distrarmi! cerco di capire perchè mi sento cosi ma ci capisco davvero poco: penso forse al fatto che ho sempre avuto questa visione pessimistica delle cose, e, forse in fondo, ad una solitudine aggravata dalla mia rassegnazione di fronte alla società, nella quale non riesco mai a inserirmi.
leggendo la storia dei miei consulti vi accorgerete che non sono "nuovo"a problematiche di questo tipo..
premetto che non "pretendo" la diagnosi online, ma scrivo per un eventuale consiglio ristoratore.
comincio col dire che sono stanco.. stanco di non capirci niente in questa situazione di derealizzazione/ansia/panico/difficoltà relazionali e chi più ne ha più ne metta..
è dal 2011, anno in cui sono cominciate l'ansia gli attacchi di panico e la derealizzazione che faccio tanta fatica ad andare avanti. dopo un anno terribile, rinchiuso in casa senza fare più niente, grazie alla psicoterapia, verso settembre 2012 ho ripreso la mia vita in mano e ho trascorso un anno positivo, nelle relazioni con gli altri, un natale sereno (positivo intendo senza troppi problemi diciamo); tuttavia verso giugno 2013 una delusione d'amore mi ha segnato talmente tanto (cosa che poi ho capito dopo), che mi ha fatto trascorrere una fine di 2013 orrenda, tra episodi di derealizzazione fortissimi e un natale da dimenticare, con conseguente 2014 che voglio dimenticare al più presto, denso di frustrazioni, rabbia, rassegnazione, tristezza in cui ho avuto pensieri di cui onestamente mi vergogno tantissimo.. ho "raddrizzato"la situazione verso settembre 2014, perchè letteralmente, NON CE LA FACEVO PIU'! tuttavia però è cominciato un periodo di profondissima derealizzazione, su tutto (sentivo estranei i miei familiari, il tempo in cui vivevo, casa mia, LE EMOZIONI!!,), aggravato dai viaggi che quotidianamente mi toccano per andare all'università, durante i quali ho pensato più di una volta non andare a lezione. in tutto questo ho studiato poco e niente, e ora mi trovo a gennaio con tre esami senza sapere di fatto quasi nulla!! la cosa peggiore è che tale situazione neanche mi preoccupa più di tanto,a me, che sono sempre stato il migliore a scuola fino alle crisi d'ansia di quattro anni fa! paradossalmente ho concentrato tutta la mia attenzione da settembre a trascorrere un "bel natale", cosa che per fortuna è andata a buon fine, ma ora vedo di nuovo grigio/nero davanti a me. i giorni che verranno li vedo male, stanco di momenti in cui sono felice e momenti in cui sono triste: per fare un esempio, cosi giù in queste feste di natale non mi ero mai sentito, eppure non più di 48 ore fa avevo un umore che sprizzava felicità da tutti i pori.. assurdo!probabilmente fra due tre giorni tornerò a vedere le cose positivamente e di nuovo qualche tempo dopo mi intristirò: sono stanco di questa cosa! non riesco neanche a studiare! apro i libri, leggo, mi distraggo, penso a queste cose e devo chiudere. faccio ingegneria informatica: purtroppo non una facoltà in cui avrei possibilità di distrarmi! cerco di capire perchè mi sento cosi ma ci capisco davvero poco: penso forse al fatto che ho sempre avuto questa visione pessimistica delle cose, e, forse in fondo, ad una solitudine aggravata dalla mia rassegnazione di fronte alla società, nella quale non riesco mai a inserirmi.
[#1]
Gentile Utente,
Dallo storico dei suoi tanti consulti, sembra che lei non abbia ancora risolto le sue pregresse difficoltà
Quello che chiede oggi è strettamente correlato con quanto provato in passato.
Quando ha chiuso la psicoterapia,era già alla fine?
Lo avete deciso unitamente alla dottoressa/ dottore?
Su cosa avete lavorato?
Cosa invece pensa di non avere ancora risolto?
Ha degli amici, un lavoro, una amore...?
Dallo storico dei suoi tanti consulti, sembra che lei non abbia ancora risolto le sue pregresse difficoltà
Quello che chiede oggi è strettamente correlato con quanto provato in passato.
Quando ha chiuso la psicoterapia,era già alla fine?
Lo avete deciso unitamente alla dottoressa/ dottore?
Su cosa avete lavorato?
Cosa invece pensa di non avere ancora risolto?
Ha degli amici, un lavoro, una amore...?
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro ragazzo,
dal suo trascorso si evince un complesso fluttuare di emozioni e di umori...
Mi chiedo se è mai stato valutato da un punto di vista farmacologico.. ?
La situazione è complessa e on line non è possibile neppure fare delle ipotesi, perché necessario che abbia un confronto de visu ed una diagnosi accurata.
Potrebbe contattare il suo ex terapeuta e provare a confrontarsi anche su una valutazione dallo Psichiatra... solo ed esclusivamente per escludere anche l'approccio farmacologico.
Altrimenti può rivolgersi al CSM dove può interagire in équipe con la figura sia dello Psichiatra che dello Psicologo... in convenzione.
Quadro complesso, anche di sorta di crisi esistenziale...
Provi a riflettere.
Un caro saluto
dal suo trascorso si evince un complesso fluttuare di emozioni e di umori...
Mi chiedo se è mai stato valutato da un punto di vista farmacologico.. ?
La situazione è complessa e on line non è possibile neppure fare delle ipotesi, perché necessario che abbia un confronto de visu ed una diagnosi accurata.
Potrebbe contattare il suo ex terapeuta e provare a confrontarsi anche su una valutazione dallo Psichiatra... solo ed esclusivamente per escludere anche l'approccio farmacologico.
Altrimenti può rivolgersi al CSM dove può interagire in équipe con la figura sia dello Psichiatra che dello Psicologo... in convenzione.
Quadro complesso, anche di sorta di crisi esistenziale...
Provi a riflettere.
Un caro saluto
[#3]
Ex utente
innanzitutto ringrazio per le risposte,
per rispondere alla dottoressa randone: si di fatto lo decidemmo insieme, fissammo una data e da li chiudemmo. devo dire che al momento stavo bene, perchè vivevo bene quella famosa relazione d'amore sopracitata che poi, però, è finita male. praticamente si è trattato di una terapia cognitivo-comportamentale, a me cosi parve fin dall'inizio perchè, essendo uno che di fronte a questi tipi di problematiche spulcia un pò dovunque, avevo appreso varie notizie qua e la sui libri, e poi lei stessa me lo confermò, che si trattava di quel tipo di terapia. diciamo che abbiamo dato molto risalto alla mia disistima, abbiamo cercato di capire perchè avessi quest'umore "dimesso" perennemente, perchè faccio cosi tanta fatica a relazionarmi con gli altri: fin da piccolo, letteralmente, mi riusciva più semplice fare un compito in classe che inserirmi in un gruppo di amici ad esempio.. alcune "credenze false" radicate in me con l'aiuto della psicologa sono riuscito a debellarle, altre purtroppo no, ma ripeto abbiamo concluso perchè comunque convenimmo che da li in poi avevo le "armi" per "vivere".. amici pochi, un paio, distanti a tratti dal mio mondo perchè un pò troppo vicini alle, diciamo cosi, "bevute del sabato sera", cosa che io inizialmente ho accettato ma ora odio. usciamo insieme ma io non bevo, per fortuna non usciamo solo per questo.. attualmente studio (o almeno come ho detto provo a studiare attualmente), e per ilresto no, non ho una compagnia e forse questo è un altro punto dolente, fin da piccolo mi sono sentito inferiore agli altri su molte cose, poi crescendo ho proiettato questo senso d'inferiorità sulle ragazze, della serie:"che la avvicino a fare quella li, mica vuole conoscere uno come me", situazione che inevitabilmente mi porta a non fare molto caso all'umore con cui approccio le persone..
per rispondere alla dottoressa albano: anche nei momenti di crisi peggiori dei primi tempi, qualche anno fa, la dottoressa ha sempre sostenuto che non volesse mandarmi da uno psichiatra, anche se a tratti stavo malissimo, del resto io stesso non volevo andarci:1. perchè i farmaci di fatto alleviano i sintomi ma non eliminano il problema. 2. si parla di dipendenze da essi, e, sinceramente, è una cosa che eviterei. sulla questione della crisi esistenziale, diciamo che delle volte veramente mi pongo interrogativi assurdi, sto a riflettere su cose che un 20enne di fatto non dovrebbe pensare, ma piuttosto dovrebbe pensare a divertirsi..
per rispondere alla dottoressa randone: si di fatto lo decidemmo insieme, fissammo una data e da li chiudemmo. devo dire che al momento stavo bene, perchè vivevo bene quella famosa relazione d'amore sopracitata che poi, però, è finita male. praticamente si è trattato di una terapia cognitivo-comportamentale, a me cosi parve fin dall'inizio perchè, essendo uno che di fronte a questi tipi di problematiche spulcia un pò dovunque, avevo appreso varie notizie qua e la sui libri, e poi lei stessa me lo confermò, che si trattava di quel tipo di terapia. diciamo che abbiamo dato molto risalto alla mia disistima, abbiamo cercato di capire perchè avessi quest'umore "dimesso" perennemente, perchè faccio cosi tanta fatica a relazionarmi con gli altri: fin da piccolo, letteralmente, mi riusciva più semplice fare un compito in classe che inserirmi in un gruppo di amici ad esempio.. alcune "credenze false" radicate in me con l'aiuto della psicologa sono riuscito a debellarle, altre purtroppo no, ma ripeto abbiamo concluso perchè comunque convenimmo che da li in poi avevo le "armi" per "vivere".. amici pochi, un paio, distanti a tratti dal mio mondo perchè un pò troppo vicini alle, diciamo cosi, "bevute del sabato sera", cosa che io inizialmente ho accettato ma ora odio. usciamo insieme ma io non bevo, per fortuna non usciamo solo per questo.. attualmente studio (o almeno come ho detto provo a studiare attualmente), e per ilresto no, non ho una compagnia e forse questo è un altro punto dolente, fin da piccolo mi sono sentito inferiore agli altri su molte cose, poi crescendo ho proiettato questo senso d'inferiorità sulle ragazze, della serie:"che la avvicino a fare quella li, mica vuole conoscere uno come me", situazione che inevitabilmente mi porta a non fare molto caso all'umore con cui approccio le persone..
per rispondere alla dottoressa albano: anche nei momenti di crisi peggiori dei primi tempi, qualche anno fa, la dottoressa ha sempre sostenuto che non volesse mandarmi da uno psichiatra, anche se a tratti stavo malissimo, del resto io stesso non volevo andarci:1. perchè i farmaci di fatto alleviano i sintomi ma non eliminano il problema. 2. si parla di dipendenze da essi, e, sinceramente, è una cosa che eviterei. sulla questione della crisi esistenziale, diciamo che delle volte veramente mi pongo interrogativi assurdi, sto a riflettere su cose che un 20enne di fatto non dovrebbe pensare, ma piuttosto dovrebbe pensare a divertirsi..
[#6]
Gentile ragazzo,
capisco la sua situazione e penso che sarebbe per lei utile rimettersi a lavoro con una psicoterapia, andando magari più in fondo alla questione.
Saluti,
Dr Antonio Raia.
www.psicologibenevento.it
capisco la sua situazione e penso che sarebbe per lei utile rimettersi a lavoro con una psicoterapia, andando magari più in fondo alla questione.
Saluti,
Dr Antonio Raia.
www.psicologibenevento.it
Dr. Antonio Raia
329.80.29.784
www.centropsicologicodelsannio.it
[#7]
Ex utente
ringrazio ancora per le risposte, anche il dottor raia.
avevo dimenticato di dire che una volta,sempre presso lo studio della mia psicologa, ho partecipato ad un gruppo di persone affette da disturbi d'ansia, gruppo che sta andando avanti ma che io non ho potuto "frequentare"assiduamente causa università, ritornerò lunedi 12 gennaio, cercando di esporre al meglio anche in quel contesto, le problematiche nel modo in cui le ho scritte qui..
Saluti a tutti
avevo dimenticato di dire che una volta,sempre presso lo studio della mia psicologa, ho partecipato ad un gruppo di persone affette da disturbi d'ansia, gruppo che sta andando avanti ma che io non ho potuto "frequentare"assiduamente causa università, ritornerò lunedi 12 gennaio, cercando di esporre al meglio anche in quel contesto, le problematiche nel modo in cui le ho scritte qui..
Saluti a tutti
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 1.9k visite dal 05/01/2015.
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