Autolesionismo immotivato
Salve a tutti, sono una ragazza di 20 anni. La mia non è propriamente una domanda ma vorrei più che altro un aiuto su come affrontare questa situazione.
Qualche anno fa capitava che in momenti di particolare tristezza (dovuti a problemi del tutto quotidiani come ad esempio insoddisfazione per la scuola, per la palestra o problemi con le prime cotte o con gli amici, ecc) per trovare dell'apparente sollievo mi rifugiavo in una sorta di dolore più reale come dei tagli superficiali sulla pelle. Ho sempre pensato che fosse un comportamento piuttosto infantile e pensavo che magari inconsciamente fosse un modo per farmi notare da altre persone, ma in realtà io ho sempre nascosto questo atteggiamento perchè mi vergognavo di ciò che facevo. Col passare del tempo avevo affrontato il problema ed ero riuscita a porre fine a questo 'metodo' per risolvere i problemi.
Da circa un mesetto il problema è tornato... In realtà a me sembra di non avere nessun motivo per essere realmente triste. Facendo delle ricerche ho visto che tra le cause che portano le persone a praticare autolesionismo la più comune è il disagio in famiglia o cattivi rapporti con i genitori, ma a me non è mai capitato niente di tutto ciò, il mio rapporto in famiglia è piuttosto sereno, per questo credo che tutto ciò sia immotivato.
A volte capitano i momenti di tristezza perchè non mi sento soddisfatta della mia persona ma non credo che questa tristezza possa essere giustificazione dell'autolesionismo.
La mia insoddisfazione spesso nasce dal mio rapporto complicato con le altre persone; io non ho grandi difficoltà a creare dei rapporti con altra gente ma quasi sempre do per scontato che questi rapporti finiranno (perché purtroppo è già successo molte volte).. con questo pensiero appena una persona si allontana invece di provare a restaurare il rapporto io tendo ad allontanarmi ancora di più perchè 'tanto sapevo già che sarebbe andata a finire così'. Col tempo penso che magari potrei riavvicinarmi alle persone ma alla fine rinuncio perchè tanto sarebbe inutile. Questo atteggiamento mi fa avere molti dubbi anche nei rapporti di coppia infatti quasi sempre mi 'tiro indietro' se noto interesse da parte di un ragazzo per paura di non so che cosa.. Inoltre ho molta difficoltà ad esprimere i miei sentimenti.. Per esempio non riesco a dire 'ti voglio bene' sinceramente ad una persona guardandola negli occhi, lo so scrivere, ma non lo so dire e mi mette ansia l'idea di ogni rapporto intimo sia a livello fisico che sentimentale con qualcuno perchè ho paura di non essere all'altezza delle aspettative dell'altra persona..
Io vorrei sapere se tutti questi 'problemi' possono essere legati al mio modo di 'affrontare il dolore' e sopratutto vorrei sapere come evitare tutto ciò..
Grazie mille!
Qualche anno fa capitava che in momenti di particolare tristezza (dovuti a problemi del tutto quotidiani come ad esempio insoddisfazione per la scuola, per la palestra o problemi con le prime cotte o con gli amici, ecc) per trovare dell'apparente sollievo mi rifugiavo in una sorta di dolore più reale come dei tagli superficiali sulla pelle. Ho sempre pensato che fosse un comportamento piuttosto infantile e pensavo che magari inconsciamente fosse un modo per farmi notare da altre persone, ma in realtà io ho sempre nascosto questo atteggiamento perchè mi vergognavo di ciò che facevo. Col passare del tempo avevo affrontato il problema ed ero riuscita a porre fine a questo 'metodo' per risolvere i problemi.
Da circa un mesetto il problema è tornato... In realtà a me sembra di non avere nessun motivo per essere realmente triste. Facendo delle ricerche ho visto che tra le cause che portano le persone a praticare autolesionismo la più comune è il disagio in famiglia o cattivi rapporti con i genitori, ma a me non è mai capitato niente di tutto ciò, il mio rapporto in famiglia è piuttosto sereno, per questo credo che tutto ciò sia immotivato.
A volte capitano i momenti di tristezza perchè non mi sento soddisfatta della mia persona ma non credo che questa tristezza possa essere giustificazione dell'autolesionismo.
La mia insoddisfazione spesso nasce dal mio rapporto complicato con le altre persone; io non ho grandi difficoltà a creare dei rapporti con altra gente ma quasi sempre do per scontato che questi rapporti finiranno (perché purtroppo è già successo molte volte).. con questo pensiero appena una persona si allontana invece di provare a restaurare il rapporto io tendo ad allontanarmi ancora di più perchè 'tanto sapevo già che sarebbe andata a finire così'. Col tempo penso che magari potrei riavvicinarmi alle persone ma alla fine rinuncio perchè tanto sarebbe inutile. Questo atteggiamento mi fa avere molti dubbi anche nei rapporti di coppia infatti quasi sempre mi 'tiro indietro' se noto interesse da parte di un ragazzo per paura di non so che cosa.. Inoltre ho molta difficoltà ad esprimere i miei sentimenti.. Per esempio non riesco a dire 'ti voglio bene' sinceramente ad una persona guardandola negli occhi, lo so scrivere, ma non lo so dire e mi mette ansia l'idea di ogni rapporto intimo sia a livello fisico che sentimentale con qualcuno perchè ho paura di non essere all'altezza delle aspettative dell'altra persona..
Io vorrei sapere se tutti questi 'problemi' possono essere legati al mio modo di 'affrontare il dolore' e sopratutto vorrei sapere come evitare tutto ciò..
Grazie mille!
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Cara ragazza, l'autolesionismo non è mai immotivato, c'è sempre una motivazione, ma questa non essendo "cosciente" le impedisce di cogliere il senso compiuto; altrimenti non sentirebbe il bisogno di infliggersi qualsivoglia lesione.
Comprendere queste motivazioni significa comprendere il suo modo di gestire le emozioni soprattutto quando queste sono legate alle relazioni affettive. Difficilmente troverà una spiegazione "su misura" on-line per i suoi gesti, perché è necessaria un'accurata valutazione specialistica e un intervento mirato.
>>..vorrei sapere come evitare tutto ciò..<<
Dovrebbe a mio avviso consultare uno psicologo specializzato in psicoterapia, meglio se ad indirizzo psicodinamico. I gesti da lei descritti non vanno presi alla leggera, perché potrebbero essere il segno di una difficoltà a gestire le angosce abbandoniche, angosce che possono pregiudicare la possibilità di costruire legami affettivi soddisfacenti e duraturi.
Comprendere queste motivazioni significa comprendere il suo modo di gestire le emozioni soprattutto quando queste sono legate alle relazioni affettive. Difficilmente troverà una spiegazione "su misura" on-line per i suoi gesti, perché è necessaria un'accurata valutazione specialistica e un intervento mirato.
>>..vorrei sapere come evitare tutto ciò..<<
Dovrebbe a mio avviso consultare uno psicologo specializzato in psicoterapia, meglio se ad indirizzo psicodinamico. I gesti da lei descritti non vanno presi alla leggera, perché potrebbero essere il segno di una difficoltà a gestire le angosce abbandoniche, angosce che possono pregiudicare la possibilità di costruire legami affettivi soddisfacenti e duraturi.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,
l'autolesionismo nasconde, sempre, un dolore latente...
Un dolore, che è unico per ognuno di noi e, per questo motivo, fondamentale è l' analisi del suo storico personale, perché ci permette di conoscere la causa e di elaborarne i vissuti!
Tutto questo comporta una mancanza di fiducia in se' e, quindi, una scarsa autostima con conseguenti difficoltà relazionali...
< La mia insoddisfazione spesso nasce dal mio rapporto complicato con le altre persone; io non ho grandi difficoltà a creare dei rapporti con altra gente ma quasi sempre do per scontato che questi rapporti finiranno (perché purtroppo è già successo molte volte).. con questo pensiero appena una persona si allontana invece di provare a restaurare il rapporto io tendo ad allontanarmi ancora di più perchè 'tanto sapevo già che sarebbe andata a finire così...>
Come se lei rinunciasse a priori alla sperimentazione di un rapporto, per evitarne la sofferenza, il dolore dell'abbandono e tutto questo racchiude un grande senso di " vuoto "!
Non sottovaluterei affatto queste esperienze, che ci racconta e la invito, per cui, a contattare lo Spazio Giovani della sua città, dove può seguire un percorso in tutta gratuita'!
Ci tenga informati.
Di cuore..
l'autolesionismo nasconde, sempre, un dolore latente...
Un dolore, che è unico per ognuno di noi e, per questo motivo, fondamentale è l' analisi del suo storico personale, perché ci permette di conoscere la causa e di elaborarne i vissuti!
Tutto questo comporta una mancanza di fiducia in se' e, quindi, una scarsa autostima con conseguenti difficoltà relazionali...
< La mia insoddisfazione spesso nasce dal mio rapporto complicato con le altre persone; io non ho grandi difficoltà a creare dei rapporti con altra gente ma quasi sempre do per scontato che questi rapporti finiranno (perché purtroppo è già successo molte volte).. con questo pensiero appena una persona si allontana invece di provare a restaurare il rapporto io tendo ad allontanarmi ancora di più perchè 'tanto sapevo già che sarebbe andata a finire così...>
Come se lei rinunciasse a priori alla sperimentazione di un rapporto, per evitarne la sofferenza, il dolore dell'abbandono e tutto questo racchiude un grande senso di " vuoto "!
Non sottovaluterei affatto queste esperienze, che ci racconta e la invito, per cui, a contattare lo Spazio Giovani della sua città, dove può seguire un percorso in tutta gratuita'!
Ci tenga informati.
Di cuore..
[#3]
Gentile Utente,
Quanti anni ha?
Frequenta ancora la scuola?
I suoi genitori sono a conoscenza del suo malessere?
L'autolesionismo è una "strategia malsana" antidolorofica: chi ne soffre tenta di spostare il dolore dalla dimensione psichica - insopportabile e scarsamente gestibile- alla dimensione fisica.
Questo spostamento, allevia dalle sofferenze dell'anima....
La disamina e soprattutto la cura va effettuata all'interno di un setting protetto, con l'aiuto di un clinico competente, non giudicante ed empatico.
Si faccia aiutare, non perda tempo prezioso
Quanti anni ha?
Frequenta ancora la scuola?
I suoi genitori sono a conoscenza del suo malessere?
L'autolesionismo è una "strategia malsana" antidolorofica: chi ne soffre tenta di spostare il dolore dalla dimensione psichica - insopportabile e scarsamente gestibile- alla dimensione fisica.
Questo spostamento, allevia dalle sofferenze dell'anima....
La disamina e soprattutto la cura va effettuata all'interno di un setting protetto, con l'aiuto di un clinico competente, non giudicante ed empatico.
Si faccia aiutare, non perda tempo prezioso
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Ex utente
20 e no, ho terminato la scuola e adesso sono iscritta all'Università. I miei genitori non sono a conoscenza di tutto ciò perchè non vorrei mai deluderli..In famiglia ho un parente molto vicino che è Psicologo ma per ovvi motivi non posso rivolgermi ad un familiare e purtroppo economicamente non posso intraprendere un percorso con uno specialista, vedrò di rivolgermi ad un consultorio gratuito!
In ogni caso grazie a tutti dell'aiuto! E' stato molto prezioso!
In ogni caso grazie a tutti dell'aiuto! E' stato molto prezioso!
[#6]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissima,
può rivolgersi allo Spazio Giovani della sua città, dove i colloqui sono totalmente gratuiti e di facile accesso, perché non occorre richiesta medica!
Non demorda...
Inizi a prendersi cura di se' e non si soffermi solo sulla possibilità di deludere i genitori!
Mi fa riflettere, anche, lo sguardo di questi genitori che altrove regna!
Di cuore.
può rivolgersi allo Spazio Giovani della sua città, dove i colloqui sono totalmente gratuiti e di facile accesso, perché non occorre richiesta medica!
Non demorda...
Inizi a prendersi cura di se' e non si soffermi solo sulla possibilità di deludere i genitori!
Mi fa riflettere, anche, lo sguardo di questi genitori che altrove regna!
Di cuore.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.2k visite dal 05/01/2015.
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