Sentire la mancanza della psicologa dopo un anno
Buonasera,
sono un ragazzo di 23 anni e quasi un anno fa ho chiuso un percorso psicoterapico di circa un anno e mezzo.
Fortunatamente gli sforzi e le sofferenze non sono state inutili e i miei problemi più gravi sono spariti e la mia vita è sensibilmente migliorata e tutto PARE andare per il meglio.
Comunque non voglio parlare di questo...
Volevo chiedere se è normale che per un anno intero e ancora oggi senza alcuna diminuzione, mi manca la mia ex psicologa. Non mi manca la psicoterapia, non ne sento alcun bisogno, purtroppo mi manca lei come persona.
Ci sarebbero molte cose da spiegare, ma sicuramente molte sono irrilevanti, quindi se qualcuno è così gentile da rispondermi e da darmi il suo parere forse sarà meglio rispondere a domande mirate invece di mettermi a scrivere troppo.
Mi piacerebbe solo avere diversi pareri e punti di vista...
Grazie, cordiali saluti e buona serata
sono un ragazzo di 23 anni e quasi un anno fa ho chiuso un percorso psicoterapico di circa un anno e mezzo.
Fortunatamente gli sforzi e le sofferenze non sono state inutili e i miei problemi più gravi sono spariti e la mia vita è sensibilmente migliorata e tutto PARE andare per il meglio.
Comunque non voglio parlare di questo...
Volevo chiedere se è normale che per un anno intero e ancora oggi senza alcuna diminuzione, mi manca la mia ex psicologa. Non mi manca la psicoterapia, non ne sento alcun bisogno, purtroppo mi manca lei come persona.
Ci sarebbero molte cose da spiegare, ma sicuramente molte sono irrilevanti, quindi se qualcuno è così gentile da rispondermi e da darmi il suo parere forse sarà meglio rispondere a domande mirate invece di mettermi a scrivere troppo.
Mi piacerebbe solo avere diversi pareri e punti di vista...
Grazie, cordiali saluti e buona serata
[#1]
>>Ci sarebbero molte cose da spiegare..<<
potrebbe iniziare a descrivere le cose che lei considera rilevanti, chiaramente in merito a questa mancanza che sente.
Il rapporto terapeutico si basa sulla relazione tra psicoterapeuta e paziente, quindi è una dinamica centrale dell'intervento stesso, che in psicologia dinamica e psicoanalisi si definisce sul transfert.
potrebbe iniziare a descrivere le cose che lei considera rilevanti, chiaramente in merito a questa mancanza che sente.
Il rapporto terapeutico si basa sulla relazione tra psicoterapeuta e paziente, quindi è una dinamica centrale dell'intervento stesso, che in psicologia dinamica e psicoanalisi si definisce sul transfert.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Utente
Va bene, ci provo :)
Io dalla prima adolescenza ai 20 anni non sono mai stato felice o sereno, dai 17 anni in poi mi sono ritirato socialmente. Nel momento che ho iniziato la psicoterapia ero andato totalmente in crisi e avevo anche problemi all'università. Cose che ora ho brillantemente superato. E' la verità.
Io ho fatta questa psicoterapia di nascosto ai miei genitori per quasi un anno, per me era finalmente il mio piccolo momento tutto mio.
Tutto è andato bene fine a circa ottobre del 2013, io le avevo detto che non volevo continuare la psicoterapia perché sentivo di non averne bisogno o comunque eventuali problemi li avrei affrontati diversamente semplicemente "vivendo", però lei ha insisto perché continuassi in quanto temeva che avevo paura di affrontare le mie paure. E sinceramente avevo cominciato ad avere una piccola cotta.
Da quel momento fino a circa febbraio 2014 ho continuato a fare psicoterapia, ma senza risultati particolari e da lì abbiamo smesso di vederci e la mia cotta è forse degenerata ( lei è giovane, ha poco più di 30 anni).
Io le avevo detto i miei sentimenti, ma ho avuto la sensazione come se cercasse di sviare il discorso. E comunque non mi ha aiutato dirglielo.
Se mi sforzo a cercare di ricordare il suo viso non ci riesco in nessuna maniera, mi ricordo però la maniera in cui camminava, in cui prendeva appunti, come il sole illuminava lei e la stanza ecc...
Ho avuto rapporti con ragazze in questo anno, ma sinceramente non mi hanno soddisfatto a livello personale, hanno solo alimentato il mio ego. Poco dopo che ho smesso la terapia ho perso la verginità e mi ricordo che tornando a casa di notte con la macchina mi sono messo a piangere, perché mi mancava la mia psicologa...
A me dispiace provare queste cose, però è così e la cosa con il tempo non passa. Forse il giorno che incontrerò una ragazza con cui sto bene questa cosa se ne andrà, forse è solo una carenza affettiva la mia...
Io dalla prima adolescenza ai 20 anni non sono mai stato felice o sereno, dai 17 anni in poi mi sono ritirato socialmente. Nel momento che ho iniziato la psicoterapia ero andato totalmente in crisi e avevo anche problemi all'università. Cose che ora ho brillantemente superato. E' la verità.
Io ho fatta questa psicoterapia di nascosto ai miei genitori per quasi un anno, per me era finalmente il mio piccolo momento tutto mio.
Tutto è andato bene fine a circa ottobre del 2013, io le avevo detto che non volevo continuare la psicoterapia perché sentivo di non averne bisogno o comunque eventuali problemi li avrei affrontati diversamente semplicemente "vivendo", però lei ha insisto perché continuassi in quanto temeva che avevo paura di affrontare le mie paure. E sinceramente avevo cominciato ad avere una piccola cotta.
Da quel momento fino a circa febbraio 2014 ho continuato a fare psicoterapia, ma senza risultati particolari e da lì abbiamo smesso di vederci e la mia cotta è forse degenerata ( lei è giovane, ha poco più di 30 anni).
Io le avevo detto i miei sentimenti, ma ho avuto la sensazione come se cercasse di sviare il discorso. E comunque non mi ha aiutato dirglielo.
Se mi sforzo a cercare di ricordare il suo viso non ci riesco in nessuna maniera, mi ricordo però la maniera in cui camminava, in cui prendeva appunti, come il sole illuminava lei e la stanza ecc...
Ho avuto rapporti con ragazze in questo anno, ma sinceramente non mi hanno soddisfatto a livello personale, hanno solo alimentato il mio ego. Poco dopo che ho smesso la terapia ho perso la verginità e mi ricordo che tornando a casa di notte con la macchina mi sono messo a piangere, perché mi mancava la mia psicologa...
A me dispiace provare queste cose, però è così e la cosa con il tempo non passa. Forse il giorno che incontrerò una ragazza con cui sto bene questa cosa se ne andrà, forse è solo una carenza affettiva la mia...
[#3]
Se lei sente un trasporto per la Collega è chiaro che possiamo iniziare a comprendere la motivazione delle sue sensazioni.
Quello che lei descrive non è così raro in terapia l'importante è comprendere che tali sensazioni sono strettamente legate al percorso psicoterapico e andrebbero lette all'interno di quest'ultimo.
>>Poco dopo che ho smesso la terapia ho perso la verginità..<<
questo probabilmente non è un caso e a mio avviso un fatto positivo, si tratta però di rielaborare il processo di "idealizzazione".
Le è capitato in passato (o le capita tuttora) di provare sentimenti simili per altre ragazze e non essere corrisposto?
Quello che lei descrive non è così raro in terapia l'importante è comprendere che tali sensazioni sono strettamente legate al percorso psicoterapico e andrebbero lette all'interno di quest'ultimo.
>>Poco dopo che ho smesso la terapia ho perso la verginità..<<
questo probabilmente non è un caso e a mio avviso un fatto positivo, si tratta però di rielaborare il processo di "idealizzazione".
Le è capitato in passato (o le capita tuttora) di provare sentimenti simili per altre ragazze e non essere corrisposto?
[#5]
Utente
Comunque credo di capire quel che vuole dire. In un certo senso ho provato a superare questa idealizzazione, ma non ce l' ho fatta. Poi io sono molto stanco, per me e' stato molto duro Tutto. Ora avrei solo voglia di rilassarmi e vivere le cose che mi danno piacere. Pero' questa cosa mi disturba, e' come un grosso effetto collaterale della bella esperienza che ho avuto...
[#7]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazzo,
quello che lei ha vissuto rappresenta un " evento ", che spesso si verifica nel rapporto terapeuta/ paziente, in quanto si tratta di un'esperienza che si incarna su una relazione idilliaca, in cui ci si sente accolti, ascoltati e non giudicati.... messi a proprio agio e l'esclusività di questo rapporto ci lega particolarmente!
Nella vita quotidiana è raro sperimentare questo in un rapporto di " amicizia ", per cui è come se appartenesse ad un mondo privato ed unico.
Un mondo dove sono stato in crescita, acquisendo sicurezza e determinazione.
Lei ancora giovane e in attesa di sperimentare la vita...
La sollecitazione è darsi tempo e iniziare ad incanalare questa sua "passione" diversamente!!
Di cuore.
quello che lei ha vissuto rappresenta un " evento ", che spesso si verifica nel rapporto terapeuta/ paziente, in quanto si tratta di un'esperienza che si incarna su una relazione idilliaca, in cui ci si sente accolti, ascoltati e non giudicati.... messi a proprio agio e l'esclusività di questo rapporto ci lega particolarmente!
Nella vita quotidiana è raro sperimentare questo in un rapporto di " amicizia ", per cui è come se appartenesse ad un mondo privato ed unico.
Un mondo dove sono stato in crescita, acquisendo sicurezza e determinazione.
Lei ancora giovane e in attesa di sperimentare la vita...
La sollecitazione è darsi tempo e iniziare ad incanalare questa sua "passione" diversamente!!
Di cuore.
[#8]
Gentile Utente,
Accade...si chiama tra sfert e spesso prosegue anche in seguito.
Acceda che una persona importnate, anche se clinico, possa essere stata messa sul piedistallo interiore, che l'abbia aiutata a cambiare, a migliorare , a guarire
Quando troverà una ragazza con cui condividere gioie, emozioni e percorsi di vita, la sua psicologa diventerà soltanto la sua psicologa, ma non per questo meno importante
Accade...si chiama tra sfert e spesso prosegue anche in seguito.
Acceda che una persona importnate, anche se clinico, possa essere stata messa sul piedistallo interiore, che l'abbia aiutata a cambiare, a migliorare , a guarire
Quando troverà una ragazza con cui condividere gioie, emozioni e percorsi di vita, la sua psicologa diventerà soltanto la sua psicologa, ma non per questo meno importante
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#9]
Utente
Mi state dicendo parole semplici che volevo sentirmi dire.
Cercherò di darmi tempo e assestarmi un po', cosa non semplice visto che ho una gran voglia di "correre" e fare cose nuove in ogni campo. Come se rallentando un po' e non combattendo la vita mi possa sfuggire e io possa ricadere nel mio passato...
Ma forse è tutto normale, con l'esperienza mi rasserenerò.
Cercherò di darmi tempo e assestarmi un po', cosa non semplice visto che ho una gran voglia di "correre" e fare cose nuove in ogni campo. Come se rallentando un po' e non combattendo la vita mi possa sfuggire e io possa ricadere nel mio passato...
Ma forse è tutto normale, con l'esperienza mi rasserenerò.
[#11]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
< Cercherò di darmi tempo e assestarmi un po', cosa non semplice visto che ho una gran voglia di "correre" e fare cose nuove in ogni campo.
Come se rallentando un po' e non combattendo la vita mi possa sfuggire e io possa ricadere nel mio passato...>
Questo timore è comprensibile, ma c'è il coraggio di vivere... quello che ci permettere di "esserci" realmente nelle relazioni!
In bocca al lupo,
di cuore.
Come se rallentando un po' e non combattendo la vita mi possa sfuggire e io possa ricadere nel mio passato...>
Questo timore è comprensibile, ma c'è il coraggio di vivere... quello che ci permettere di "esserci" realmente nelle relazioni!
In bocca al lupo,
di cuore.
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 9.5k visite dal 05/01/2015.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.