Rapporto di coppia e gelosia morbosa
Salve, sono fidanzata da circa due anni con un ragazzo. Ho 19 anni lui 20. Inizialmente sembrava andasse tutto bene, poi però ha cominciato a rivelarsi per quello che era, ovvero molto geloso e possessivo. Sento che questa storia mi ha come intrappolata, non ho più molta autonomia..posso fare alcune cose, come andare in palestra ( anche se a lui dà fastidio, ma non più di un tot a settimana, ho dovuto convincerlo prima di potermi iscrivere ), posso vedere le mie amiche ma non più di una- due volte a settimana, spesso sono io a rifiutarmi di uscire per paura che lui si possa stranire, spesso esco e ho come un nodo alla gola perché ho paura che lui stia a casa arrabbiato o che da un momento all'altro potrebbe arrabbiarsi o lasciarmi.. Se esco non posso rientrare a casa dopo una certa ora, che so, mezzanotte e mezza.. Non mi dice esplicitamente che non posso farlo ma mi fa capire che se continuiamo così non possiamo andare avanti perché siamo troppo diversi. Lui studia molto e vuole che io la maggior parte del tempo lo passi a casa per " farlo stare tranquillo " perché ha da preparare degli esami importanti e io uscendo lo faccio stare in pensiero..una volta addirittura è arrivato a scrivermi con il telefono di un amico fingendo di essere un mio ex per mettermi alla prova.. Mi dice anche che da grande non vorrebbe una donna che lavora fino a tardi, che si iscriva in palestra, ma vuole una moglie che magari sta a casa con i suoi figli per i primi anni della loro vita, che si dedichi più alla cosa insomma..non so se sarebbe contemplata neanche la possibilità di poter andare a mangiare una pizza con i colleghi. Se usciamo in gruppo si infastidisce se magari scherzo con un suo amico, o se rido alle sue battute..poi inizia a dirmi, è meglio che te ne trovi un altro perché io sono troppo pesante vero? devi trovare uno che ti renda felice perché io non sono quello giusto.. ma lo fa come con aria cattiva, e io lì zitta come un cane bastonato...Poi il momento dopo diventa la persona più buona e amorevole del mondo...Sto sempre lì in bilico sul "mi lascia" - "non mi lascia", con la paura di sbagliare e che anche la cosa più banale possa infastidirlo..Che cosa posso fare? Sono tristissima perché so che non è la relazione giusta per me ma non so liberarmene..che cosa devo fare? Non so più che fare
[#1]
Purtroppo la relazione che sta descrivendo non è "sana", ci sono delle importanti limitazioni e una disparità di ruoli (di genere) che va messa in discussione perché tende a cristallizzarsi nel tempo.
Dovrebbe cercare di avere un ruolo molto più attivo e tenere testa a questo ragazzo, perché non può decidere di vivere la vita per entrambi. Il suo fidanzato non dovrebbe avere atteggiamenti da "genitore dispotico" e controllante, così lei come non dovrebbe assecondare tutto ciò, perché le dinamiche di coppia sono alimentate da entrambi.
>>devi trovare uno che ti renda felice perché io non sono quello giusto..<<
questa è la tipica "trappola" che esclude il cambiamento: la minaccia (anche velata) dell'abbandono.
Dovrebbe cercare di avere un ruolo molto più attivo e tenere testa a questo ragazzo, perché non può decidere di vivere la vita per entrambi. Il suo fidanzato non dovrebbe avere atteggiamenti da "genitore dispotico" e controllante, così lei come non dovrebbe assecondare tutto ciò, perché le dinamiche di coppia sono alimentate da entrambi.
>>devi trovare uno che ti renda felice perché io non sono quello giusto..<<
questa è la tipica "trappola" che esclude il cambiamento: la minaccia (anche velata) dell'abbandono.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Gentile ragazza,
se quel ragazzo non è capace di gestire le proprie insicurezze e ansie, perché Lei se ne fa carico?
Scrive: "vuole che io la maggior parte del tempo lo passi a casa per " farlo stare tranquillo " : cioè, la tranquillità di questo ragazzo dipende da Lei?
A Lei sta bene oppure vorrebbe cambiare qualcosa? Che cosa?
se quel ragazzo non è capace di gestire le proprie insicurezze e ansie, perché Lei se ne fa carico?
Scrive: "vuole che io la maggior parte del tempo lo passi a casa per " farlo stare tranquillo " : cioè, la tranquillità di questo ragazzo dipende da Lei?
A Lei sta bene oppure vorrebbe cambiare qualcosa? Che cosa?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
Grazie dottore per la risposta, io è come se fossi bloccata nel parlargli, non ci riesco perché ho davvero paura che lui mi lasci da un momento all'altro dato che già è successo una volta..mi ha lasciata e pretendeva che io andassi sotto casa sua a chiedergli scusa..Poi ha avuto un confronto con mia madre e lei gli ha spiegato che questo suo atteggiamento, questa sua gelosia morbosa è sbagliata e non porta da nessuna parte..lui inizialmente ha chiesto scusa, poi però ha riniziato a comportarsi come sempre...Dice che questi sono suoi valori e lui non li cambierebbe per niente al mondo, il padre non ha fatto lavorare la madre per gelosia, la sorella non permette al marito di andare in palestra o di farsi facebook o di vedere i suoi amici...Che cosa devo fare? Sto male sull serio
[#5]
Utente
Gentile dottoressa, io non sto bene perché sono una persona solare, mille amiche, mille interessi e aspirazioni, e mi sento bloccata e soffocata in questa relazione..non ho più con chi parlarne perché le mie amiche non vogliono più saperne niente dato che non sopportano il mio ragazzo perché lo sentono come un ostacolo tra noi e la nostra amicizia. So che è un rapporto che a lungo andare mi logorerebbe e mi creerebbe tantissimi problemi, anche perché io sono una persona molto riflessiva, molto pesante, mi creo mille problemi per ogni cosa, sono tanto insicura e ho bisogno di una persona diversa, molto più leggera che riesca ad alleviare la mia pesantezza.. Ma in lui non trovo questo eppure non riesco a lasciarlo e mi sento sempre più coinvolta. Che cosa devo fare ? Non trovo una soluzione a tutto ciò.. Più lui mi dice che mi vuole lasciare e più io lo supplico di rimanere con me
[#6]
>>non ci riesco perché ho davvero paura che lui mi lasci da un momento all'altro..<<
la comunicazione è importante nella coppia perché ne descrive il benessere, così come il confronto, lo scambio di idee. Se il suo partner non tollera tutto ciò sarebbe il caso di rivedere il rapporto. Chiaramente se lei ha delle angosce abbandoniche diventa tutto più difficile, ma se il suo partner decide di lasciarla perché lei (giustamente) pretende la giusta libertà significa che (probabilmente) non è la persona adatta a lei.
>>..sono suoi valori e lui non li cambierebbe per niente al mondo..<<
non di tratta di valori, ma di uno stile disfunzionale appreso in famiglia e che viene spesso ripresentato in automatico.
>>Che cosa devo fare?<<
iniziare a "tollerare l'idea" della separazione.
la comunicazione è importante nella coppia perché ne descrive il benessere, così come il confronto, lo scambio di idee. Se il suo partner non tollera tutto ciò sarebbe il caso di rivedere il rapporto. Chiaramente se lei ha delle angosce abbandoniche diventa tutto più difficile, ma se il suo partner decide di lasciarla perché lei (giustamente) pretende la giusta libertà significa che (probabilmente) non è la persona adatta a lei.
>>..sono suoi valori e lui non li cambierebbe per niente al mondo..<<
non di tratta di valori, ma di uno stile disfunzionale appreso in famiglia e che viene spesso ripresentato in automatico.
>>Che cosa devo fare?<<
iniziare a "tollerare l'idea" della separazione.
[#7]
"sono tanto insicura "
"Più lui mi dice che mi vuole lasciare e più io lo supplico di rimanere con me "
Gentile ragazza,
forse Lei non si rende conto del rischio di stare con persone che funzionano in questa maniera, cioè come il Suo ragazzo.
Stare insieme a qualcuno deve farci stare bene, non soffocarci.
E' chiaro che non c'è nulla di male nell'uscire con le amiche, andare in palestra, lavorare (!), ecc... , ma se questa persona non riesce a capirlo, è un problema SUO.
Lei che scrive invece deve prendersi cura di sè: se non riesce da sola ad allontanarsi da questo ragazzo, si faccia aiutare da uno psicologo psicoterapeuta.
nella Sua città può contattare l'associazione Doppia Difesa, per prevenzione sulla violenza psicologica: La metteranno in contatto con psicologi che fanno al caso Suo.
Cordiali saluti,
"Più lui mi dice che mi vuole lasciare e più io lo supplico di rimanere con me "
Gentile ragazza,
forse Lei non si rende conto del rischio di stare con persone che funzionano in questa maniera, cioè come il Suo ragazzo.
Stare insieme a qualcuno deve farci stare bene, non soffocarci.
E' chiaro che non c'è nulla di male nell'uscire con le amiche, andare in palestra, lavorare (!), ecc... , ma se questa persona non riesce a capirlo, è un problema SUO.
Lei che scrive invece deve prendersi cura di sè: se non riesce da sola ad allontanarsi da questo ragazzo, si faccia aiutare da uno psicologo psicoterapeuta.
nella Sua città può contattare l'associazione Doppia Difesa, per prevenzione sulla violenza psicologica: La metteranno in contatto con psicologi che fanno al caso Suo.
Cordiali saluti,
[#8]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissima,
accogliendo le riflessioni del Collega, ben chiarificando i rapporti e gli apprendimenti disfunzionali, io mi focalizzerei sul suo " sentire ":
< Più lui mi dice che mi vuole lasciare e più io lo supplico di rimanere con me ..>
C'è un'ambiguità di fondo nel suo modo di essere: non vivo bene questa relazione, perché non mi appaga e non rispecchia il mio modo di vivere, ma non posso fare a meno di lui...
o meglio... piuttosto me lo tengo così!
Deve ascoltarsi e capire che cosa vuole... perché in tal senso sarà la sua modalità relazionale ad esprimersi in modo ancor più disfunzionale!!
La sua necessità è di comprendere il perché "sta" in questa relazione, che non la rende serena...
ovviamente ci sono meccanismi inconsci che sottendono questo suo " essere "!
Proverei a rivolgermi allo Spazio Giovani della sua città, dove i colloqui con un professionista Psicologo/Psicoterapeuta sono gratuiti e di facile accesso.
Si fidi e si affidi...
Un augurio,
di cuore.
accogliendo le riflessioni del Collega, ben chiarificando i rapporti e gli apprendimenti disfunzionali, io mi focalizzerei sul suo " sentire ":
< Più lui mi dice che mi vuole lasciare e più io lo supplico di rimanere con me ..>
C'è un'ambiguità di fondo nel suo modo di essere: non vivo bene questa relazione, perché non mi appaga e non rispecchia il mio modo di vivere, ma non posso fare a meno di lui...
o meglio... piuttosto me lo tengo così!
Deve ascoltarsi e capire che cosa vuole... perché in tal senso sarà la sua modalità relazionale ad esprimersi in modo ancor più disfunzionale!!
La sua necessità è di comprendere il perché "sta" in questa relazione, che non la rende serena...
ovviamente ci sono meccanismi inconsci che sottendono questo suo " essere "!
Proverei a rivolgermi allo Spazio Giovani della sua città, dove i colloqui con un professionista Psicologo/Psicoterapeuta sono gratuiti e di facile accesso.
Si fidi e si affidi...
Un augurio,
di cuore.
[#9]
Utente
Grazie mille davvero a tutti, quindi secondo voi non c'è nulla che io possa fare per farlo ragionare? Per fargli capire di cosa ho realmente bisogno? Perché secondo voi io sono così attaccata a lui e non ho la minima intenzione di distaccarmi da lui anche se so che stare con lui mi fa stare male ? è come se io nascondessi in un cassetto della mia mente tutti i problemi che ho con lui, anche quando mi tratta male, mi risponde male come l'altro giorno che gli avevo chiesto se poteva passarmi a prendere e mi ero un po' stranita lui mi ha detto " mi hai proprio rotto il c****, sei una rompipalle, poi vedi come piangi quando t'accanno, perché tanto io t'accanno, riportami il regalo che ti ho fatto a Natale.." e io lì zitta, perché mi sento in colpa, mi dice che non sono in grado di capirlo e lo faccio arrabbiare anche per delle stupidaggini su cui secondo lui non ci sarebbe neanche da discutere.. è come se non fossi in grado di rispondere ma mi coprissi gli occhi con un velo nascondendo anche a me stessa la verità, che però io conosco bene.. Sono molto triste..Mi viene da piangere anche a scrivere queste cose qui sul sito..
[#10]
Gentile ragazza,
con i limiti della distanza, credo che Lei abbia una bassa autostima, insicurezze e forse è anche una persona dipendente...addirittura si sente in colpa e non fa nulla per farsi rispettare ("mi sento in colpa, mi dice che non sono in grado di capirlo e lo faccio arrabbiare anche per delle stupidaggini ")
Mi pare che Lei abbia davvero bisogno di uno psicologo psicoterapeuta per riacquistare benessere e liberarsi da questa "schiavitù".
Cordiali saluti,
con i limiti della distanza, credo che Lei abbia una bassa autostima, insicurezze e forse è anche una persona dipendente...addirittura si sente in colpa e non fa nulla per farsi rispettare ("mi sento in colpa, mi dice che non sono in grado di capirlo e lo faccio arrabbiare anche per delle stupidaggini ")
Mi pare che Lei abbia davvero bisogno di uno psicologo psicoterapeuta per riacquistare benessere e liberarsi da questa "schiavitù".
Cordiali saluti,
[#11]
Utente
Sì è vero, sono una persona con grandi insicurezze e bassa autostima, non pensavo che però la mia relazione agli occhi di uno specialista potesse apparire così distruttiva e sbagliata. Sono molto preoccupata perché non riesco a non pensarci, ho un nodo alla gola e non riesco più ad essere spensierata se non quando sono con lui
[#13]
Quando state insieme forse si abbassa il livello d'ansia secondo i criteri del Suo ragazzo, nel senso che Lei obbedisce al suo volere. Questa non è libertà.
In ogni caso credo che Le abbiamo detto tutto ciò che doveva sapere a riguardo: tenga presente che la violenza non è solo fisica ma anche psicologica.
Si rivolga, magari appoggiata dai Suoi genitori che conoscono bene la storia, ad uno psicologo psicoterapeuta per uscire da una relazione tossica e imparare come si imposta una relazione sana con un ragazzo.
Cordiali saluti,
In ogni caso credo che Le abbiamo detto tutto ciò che doveva sapere a riguardo: tenga presente che la violenza non è solo fisica ma anche psicologica.
Si rivolga, magari appoggiata dai Suoi genitori che conoscono bene la storia, ad uno psicologo psicoterapeuta per uscire da una relazione tossica e imparare come si imposta una relazione sana con un ragazzo.
Cordiali saluti,
[#15]
Utente
Ringrazio tutti voi davvero..un'ultima domanda, così tanto per capire.. E allora perché nella sua famiglia, avendo tutte le coppie ( Genitori e sorella ) Impostato un rapporto così, ce l'hanno fatta e ora sembrano essere felici e appagati? Sono io quella sbagliata che non riesce ad entrare in sintonia con questo meccanismo? Scusatemi per le domande stupide ma non riesco a darmi una spiegazione
[#16]
>>non c'è nulla che io possa fare per farlo ragionare?<<
ha provato a farlo?
>>Perché secondo voi io sono così attaccata a lui e non ho la minima intenzione di distaccarmi da lui anche se so che stare con lui mi fa stare male?<<
non saremo certo noi a decidere questo, dipende da lei, ma dovrebbe sapere che la maggior parte delle relazioni affettive è molto più soddisfacente di quella che lei descrive.
>>non pensavo che però la mia relazione agli occhi di uno specialista potesse apparire così distruttiva e sbagliata.<<
talvolta si tende a razionalizzare ciò che accade ed è anche per questo che un parere più distaccato è utile per comprendere noi stessi.
>>Perché però se vuole lasciarmi non l'ha ancora fatto?<<
perché è una forma di manipolazione e visto che con lei funziona si ripete. Viene usata come arma per ristabilire l'ordine delle cose (il suo..) ogni qualvolta lei mette in atto il suo punto di vista.
Sarebbe utile capire che tipo di relazione lei ha con suo padre.
>>ce l'hanno fatta e ora sembrano essere felici e appagati?<<
o il suo ragazzo mente (giustificando il suo comportamento: "tutti a casa mia fanno così") o significa che queste donne si sono semplicemente rassegnate.
ha provato a farlo?
>>Perché secondo voi io sono così attaccata a lui e non ho la minima intenzione di distaccarmi da lui anche se so che stare con lui mi fa stare male?<<
non saremo certo noi a decidere questo, dipende da lei, ma dovrebbe sapere che la maggior parte delle relazioni affettive è molto più soddisfacente di quella che lei descrive.
>>non pensavo che però la mia relazione agli occhi di uno specialista potesse apparire così distruttiva e sbagliata.<<
talvolta si tende a razionalizzare ciò che accade ed è anche per questo che un parere più distaccato è utile per comprendere noi stessi.
>>Perché però se vuole lasciarmi non l'ha ancora fatto?<<
perché è una forma di manipolazione e visto che con lei funziona si ripete. Viene usata come arma per ristabilire l'ordine delle cose (il suo..) ogni qualvolta lei mette in atto il suo punto di vista.
Sarebbe utile capire che tipo di relazione lei ha con suo padre.
>>ce l'hanno fatta e ora sembrano essere felici e appagati?<<
o il suo ragazzo mente (giustificando il suo comportamento: "tutti a casa mia fanno così") o significa che queste donne si sono semplicemente rassegnate.
[#17]
"perché nella sua famiglia, avendo tutte le coppie ( Genitori e sorella ) Impostato un rapporto così, ce l'hanno fatta e ora sembrano essere felici e appagati?"
Concordo con il dott. Del Signore: ci sono dinamiche nelle coppie e nei gruppi (qui le famiglie) che raggiungono equlibri, seppur disfunzionali.
Un carnefice sta bene con la vittima e la vittima ha l'impressione di star bene con il carnefice.
L'aggressivo sta bene con il remissivo, altrimenti la coppia scoppierebbe prima, ecc..
Quindi a quelle donne probabilmente sta bene così, così come al marito della sorella del Suo ragazzo che rinuncia alla palestra pur di non avere rogne.
Cordiali saluti,
Concordo con il dott. Del Signore: ci sono dinamiche nelle coppie e nei gruppi (qui le famiglie) che raggiungono equlibri, seppur disfunzionali.
Un carnefice sta bene con la vittima e la vittima ha l'impressione di star bene con il carnefice.
L'aggressivo sta bene con il remissivo, altrimenti la coppia scoppierebbe prima, ecc..
Quindi a quelle donne probabilmente sta bene così, così come al marito della sorella del Suo ragazzo che rinuncia alla palestra pur di non avere rogne.
Cordiali saluti,
[#18]
Utente
Gentile dottore, io con mio padre ho un bellissimo rapporto, e un uomo molto tranquillo e gentile con mia madre e non le ha mai vietato nulla. Per quando riguarda la sua famiglia, io conosco i componenti molto bene e so per certo che il padre è un "Padre padrone" diciamo ciò che dice lui è legge, non ha voluto che la madre lavorasse e così è stato. La madre quando ci siamo lasciati mi ha detto che ha sofferto molto per la gelosia del padre, non poteva neanche salutare un ragazzo per strada che il padre si infuriasse..stessa cosa vale per la sorella. Spesso anche lei quando le chiedevo consigli mi ha " rimproverato " dicendo che in una coppia bisogna fare dei sacrifici e forse se io non sono disposta a farne forse non lo amo abbastanza, che posso racchiudere le mie uscite in una o due volte massimo a settimana, che quando sto a casa non devo avere sempre il bisogno di avere mie amiche tra i piedi perché quando ho lui io ho tutto il mondo accanto e perché lui è la cosa che rimarrà e tutto il resto è solo un contorno che il tempo porterà via
[#19]
>>in una coppia bisogna fare dei sacrifici e forse se io non sono disposta a farne forse non lo amo abbastanza..<<
lei di questa cosa che ne pensa?
>>quando ho lui io ho tutto il mondo accanto e perché lui è la cosa che rimarrà e tutto il resto è solo un contorno che il tempo porterà via..<<
nessuna coppia è una monade e non può bastare a se stessa, ma questo lei lo comprende già. A mio avviso questo sembra un ottimo modo per isolare le persone e renderle poi più dipendenti.
lei di questa cosa che ne pensa?
>>quando ho lui io ho tutto il mondo accanto e perché lui è la cosa che rimarrà e tutto il resto è solo un contorno che il tempo porterà via..<<
nessuna coppia è una monade e non può bastare a se stessa, ma questo lei lo comprende già. A mio avviso questo sembra un ottimo modo per isolare le persone e renderle poi più dipendenti.
[#20]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
< Spesso anche lei quando le chiedevo consigli mi ha " rimproverato " dicendo che in una coppia bisogna fare dei sacrifici e forse se io non sono disposta a farne forse non lo amo abbastanza, che posso racchiudere le mie uscite in una o due volte massimo a settimana, che quando sto a casa non devo avere sempre il bisogno di avere mie amiche tra i piedi perché quando ho lui io ho tutto il mondo accanto e perché lui è la cosa che rimarrà e tutto il resto è solo un contorno che il tempo porterà via >
Questo è a dir poco "terribile", perché è un "costrutto" e non un modo di essere, per cui se lei aderisce... Bene!
Altrimenti non deve "conformarsi" a questo "dire"... che vita riuscirebbe a condurre?
Capisce che è una decisione solo sua, sulla base dei bisogni, che lei manifesta!?
Rifletta con accuratezza!!
Un caro saluto
Questo è a dir poco "terribile", perché è un "costrutto" e non un modo di essere, per cui se lei aderisce... Bene!
Altrimenti non deve "conformarsi" a questo "dire"... che vita riuscirebbe a condurre?
Capisce che è una decisione solo sua, sulla base dei bisogni, che lei manifesta!?
Rifletta con accuratezza!!
Un caro saluto
[#21]
Utente
Io penso che sia sbagliato e ai limiti dell'assurdo quello che sostengono loro, lui mi ha anche detto che non vorrebbe una mia madre come mia madre, che lavora fino alle 5 di pomeriggio e magari due volte a settimana va in palestra un'oretta fino alle 8 e mezza e non fa trovare il pranzo pronto a mio padre...mi dice che non gli piacciono gli asili nidi perché vorrebbe che la madre stesse a casa con i figli per i primi anni della loro vita..ma a me tutto questo non piace, mi sembra così assurdo e paranormale ma al contempo non riesco proprio a distaccarmi da questo ambiente così chiuso e retrogrado..
[#22]
>>mi sembra così assurdo e paranormale ma al contempo non riesco proprio a distaccarmi da questo ambiente così chiuso e retrogrado..<<
prendere coscienza di questo è già importante, anzi fondamentale, poi però sta a lei scegliere di fare qualcosa di diverso o accettare la realtà per quella che è.
In questi casi è importante prendersi delle responsabilità nelle scelte che si fanno; non possiamo solo dire: "di là le cose non vanno".
prendere coscienza di questo è già importante, anzi fondamentale, poi però sta a lei scegliere di fare qualcosa di diverso o accettare la realtà per quella che è.
In questi casi è importante prendersi delle responsabilità nelle scelte che si fanno; non possiamo solo dire: "di là le cose non vanno".
[#24]
>>Come mai secondo lei spesso si prende coscienza che una cosa è dannosa per noi stessi ma non si riesce a liberarsene? Non è contraddittorio?<<
più che contraddittorio è "conflittuale", perché esiste la mente inconscia, almeno secondo il punto di vista psicodinamico-psicoanalitico. Le motivazioni che spingono alla scelta del partner (per tipologia, modo di essere ecc.) sono per di più inconsapevoli, è un po' come vedere la sola punta dell'iceberg, poi c'è tutto il sommerso.
Talvolta i modelli dello "stare insieme" sono disfunzionali e tendono a ripetersi, in una sorta di "coazione", che ripresenta schemi analoghi. Alcune persone di adattano al malessere, lo tollerano per il semplice timore di cambiare (lavoro, partner, amicizie, modi di essere ecc.).
più che contraddittorio è "conflittuale", perché esiste la mente inconscia, almeno secondo il punto di vista psicodinamico-psicoanalitico. Le motivazioni che spingono alla scelta del partner (per tipologia, modo di essere ecc.) sono per di più inconsapevoli, è un po' come vedere la sola punta dell'iceberg, poi c'è tutto il sommerso.
Talvolta i modelli dello "stare insieme" sono disfunzionali e tendono a ripetersi, in una sorta di "coazione", che ripresenta schemi analoghi. Alcune persone di adattano al malessere, lo tollerano per il semplice timore di cambiare (lavoro, partner, amicizie, modi di essere ecc.).
[#25]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Proprio per questo motivo, che il Collega ha ben illustrato e chiarificato, sarebbe necessario un confronto con uno Psicoterapeuta, che le permettesse di elaborare questi vissuti, vista la consapevolezza che ha, direi... possiamo essere a buon punto.
Un caro saluto
Un caro saluto
[#26]
Utente
Vi ringrazio, ero un po' titubante sull'idea di potermi rivolgere ad uno specialista perché ci sono questioni ben più serie per cui potersi rivolgere ad uno psicologo..la mia mi sembra più una questione superficiale, mi crea un po' d'imbarazzo perché è un problema da "ragazzini" che forse potrei risolvere da me..comunque vi ringrazio
[#27]
>>la mia mi sembra più una questione superficiale, mi crea un po' d'imbarazzo perché è un problema da "ragazzini"..<<
non si svaluti, è un tema importante che invece merita il dovuto rispetto, soprattutto se genera disagio e malessere come nel suo caso. Lei potrebbe anche risolvere in autonomia, ma se non riesce e la situazione persiste, l'intervento psicologico sarebbe auspicabile, per il suo benessere e vista la sua giovane età può anche risolvere in tempi ragionevoli.
Ci tenga aggiornati se crede.
non si svaluti, è un tema importante che invece merita il dovuto rispetto, soprattutto se genera disagio e malessere come nel suo caso. Lei potrebbe anche risolvere in autonomia, ma se non riesce e la situazione persiste, l'intervento psicologico sarebbe auspicabile, per il suo benessere e vista la sua giovane età può anche risolvere in tempi ragionevoli.
Ci tenga aggiornati se crede.
[#29]
Utente
Salve, ieri ho trovato la forza di troncare. Sto malissimo, ancora non mi rendo conto bene della situazione, mi sento quasi "svuotata", sento che mi è venuto a mancare un pezzo di me , della mia vita ma ieri penso di aver toccato il fondo... Ha espresso per l'ennesima volta la volontà di lasciarmi, che forse non c'è mai stato niente tra noi due, che io non lo capisco e che spera di trovare una ragazza più simile a lui, che si è stancato di noi e di me...premetto che questo è successo tantissime volte negli ultimi tempi, che mi dicesse questa cosa, anche l'altro ieri... Ma mentre le altre volte lo supplicavo in ginocchio in lacrime di pensare bene a quello che diceva, perché sarei cambiata per lui, sarei stata disposta a tutto ieri non ce l'ho più fatta e credetemi col cuore in mano mi sono fatta forza e non gli ho più risposto..Lui dopo un quarto d'ora ha iniziato a tartassarmi di messaggi, di telefonate, mi avrà fatto una decina di chiamate dicendo che lui non voleva dire di volermi lasciare, ma solamente di aiutarlo perché sta passando un momento di grande nervosismo, si è scusato per le parole ma lui in realtà mi ama più della sua vita e non mi perderebbe per niente al mondo..oggi si è presentato sotto casa mia in lacrime non l'ho mai visto così, mi ha portato un regalo e piangendo mi ha detto delle cose bellissime... Io credo non ci tornerò insieme mi sta annientando.. ma mi aiutate a trovare un senso a tutto questo? A tutta questa situazione paradossale e umiliante?..Sto davvero male..
[#30]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
< mi aiutate a trovare un senso a tutto questo?
A tutta questa situazione paradossale e umiliante? >
Gentilissima,
se il suo bisogno è di prendere le distanze, lo ascolti!
La difficoltà certo che emerge... comunque sia è un legame affettivo, ma adesso dovrebbe concentrarsi su di se' e iniziare a prendersi cura di questa "piccola" donna!
Sarà difficile superare da sola e, spero, rifletta sul confronto con un professionista.
Intanto un passo è stato fatto.
Un saluto affettuoso,
di cuore.
A tutta questa situazione paradossale e umiliante? >
Gentilissima,
se il suo bisogno è di prendere le distanze, lo ascolti!
La difficoltà certo che emerge... comunque sia è un legame affettivo, ma adesso dovrebbe concentrarsi su di se' e iniziare a prendersi cura di questa "piccola" donna!
Sarà difficile superare da sola e, spero, rifletta sul confronto con un professionista.
Intanto un passo è stato fatto.
Un saluto affettuoso,
di cuore.
[#31]
>>mi sento quasi "svuotata", sento che mi è venuto a mancare un pezzo di me..<<
è vero che lei è molto giovane, ma le relazioni di coppia non dovrebbero essere vissute con tutta questa enfasi. Le persone che compongono una coppia non sono una il pezzo dell'altra, ma entità separate e autonome.
E' utile mantenere il punto, così almeno ha la possibilità di sperimentare una posizione più attiva nella relazione, senza stare al "giogo" di qualcun'altro.
Deve rispettare di più se stessa, così in automatico lo faranno anche gli altri.
è vero che lei è molto giovane, ma le relazioni di coppia non dovrebbero essere vissute con tutta questa enfasi. Le persone che compongono una coppia non sono una il pezzo dell'altra, ma entità separate e autonome.
E' utile mantenere il punto, così almeno ha la possibilità di sperimentare una posizione più attiva nella relazione, senza stare al "giogo" di qualcun'altro.
Deve rispettare di più se stessa, così in automatico lo faranno anche gli altri.
[#32]
Utente
Sìsì ho già contattato uno specialista per parlare un po'... Ho paura solamente di poterci ricadere di nuovo! Non so come fare, spero di essere forte...Mi ha trattata male anche in questo caso.. mi ha detto chi sei, io non mi sono mai prostrato così per una ragazza e tu fai così, ma chi ti credi di essere..Sono proprio triste e delusa..
[#34]
Utente
Salve, vi scrivo di nuovo perché sono ormai due mesi che ci siamo lasciati ma continuiamo a sentirci...Domenica però il mio ex mi ha dato un ultimatum dicendomi di non farmi sentire più fino a quando non avrò preso una decisione. Non si è comportando bene neanche ora che ci siamo lasciati, facendomi vedere che stava con altre ragazze, dicendomi delle cose poco carine ma io nonostante tutto nutro un grandissimo desiderio di tornare insieme a lui. Sono consapevole che non sarebbe giusto per me, che non è la persona adatta a me ma io nutro la speranza che durante questi mesi abbia davvero capito e sia riuscito a maturare un pensiero e un comportamento diverso. Io ho paura nel tornare con lui soprattutto per il giudizio della mia famiglia e delle mie amiche assolutamente contrarie a questo..ma io che cosa dovrei fare ?
[#35]
>>nutro la speranza che durante questi mesi abbia davvero capito e sia riuscito a maturare un pensiero e un comportamento diverso.<<
purtroppo le risoluzioni magiche non esistono e le persone difficilmente cambiano con una "pausa di riflessione".
purtroppo le risoluzioni magiche non esistono e le persone difficilmente cambiano con una "pausa di riflessione".
Questo consulto ha ricevuto 35 risposte e 7.1k visite dal 04/01/2015.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.