Ansia da relazione
Buongiorno a tutti, sono un ragazzo di 23 anni, premetto che sto già cercando uno psicologo con cui parlare di persona dei miei problemi, anzi se potete consigliarmi per milano sud est zona san donato mi sareste di grande aiuto, ho un problema che da un paio di settimane mi tormenta, andava tutto bene con la mia ragazza, stiamo insieme da 4 anni e mezzo e stavamo vivendo penso uno dei periodi piu belli, facendo progetti per il futuro, poi mi sono venuti dei dubbi sulla nostra relazione, se la amo davvero, se possiamo continuare la storia etc e continuo a fare prove per vedere se ci tengo a lei, diciamo che sono sempre stato un po' cosi, ma non ho dato particolarmente peso ai pensieri perche comunque stavamo bene, ora però sono diventati davvero insopportabili, non riesco a pensare ad altro, sembra che tutti gli interessi siano svaniti anche verso di lei, il tutto mi fa molta paura, per di più mi è tornato questa notte un problema di cui già vi avevo scritto, cioè paura di non riuscire a prendere sonno, alla fine mi sono addormentato ma con del lexotan e comunque non ho dormito bene perche sono tormentato da questi pensieri, spero possiate darmi qualche consiglio, grazie per la pazienza.
Saluti
Saluti
[#1]
Si tratta probabilmente di idee ossessive legate ad una difficoltà nella gestione dell'ansia. Potrebbe essere utile evitare di mettersi alla prova ed evitare anche le rassicurazioni, contattare quindi un Collega specializzato in psicoterapia (anche facendo una ricerca on-line per zone).
E' successo qualcosa tra di voi nell'ultimo periodo?
E' successo qualcosa tra di voi nell'ultimo periodo?
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Il Suo atteggoamento verso.il sonno ci darebbe modo di pensare ad una grande attenzione verso le sue eventuali difficolta',cone se Lei volesse sorvegliarsi per dare un senso alla,Sua ansia.
Potrebbe essere utile un aiuto psicoterapeutico per fronteggiare questo stato d'animo..
Cerchi anche sul.nostro sito degli.psicologi che operino nella Sua zona e prenda contatto con loro.
Poi se vuole ci scrive e ci dice le sue sensazioni..
I migliori saluti
Potrebbe essere utile un aiuto psicoterapeutico per fronteggiare questo stato d'animo..
Cerchi anche sul.nostro sito degli.psicologi che operino nella Sua zona e prenda contatto con loro.
Poi se vuole ci scrive e ci dice le sue sensazioni..
I migliori saluti
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Gentile Utente,
chi Le ha prescritto il Lexotan?
Per quanto riguarda la problematica fa bene a prenotare il colloquio con lo psicologo, magari presso strutture della zona, perchè se si tratta di problematiche ansiose/ossessive, come probabile, potrebbe risolvere velocemente.
Il dubbio è tipico dei problemi ansioso/ossessivi.
Legga qui: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html
Cordiali saluti,
chi Le ha prescritto il Lexotan?
Per quanto riguarda la problematica fa bene a prenotare il colloquio con lo psicologo, magari presso strutture della zona, perchè se si tratta di problematiche ansiose/ossessive, come probabile, potrebbe risolvere velocemente.
Il dubbio è tipico dei problemi ansioso/ossessivi.
Legga qui: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1633-asportazione-chirurgica-dello-stato-ansioso.html
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Utente
Grazie a tutti delle risposte, il lexotan me l'ha prescritto la dottoressa tempo fa per il problema del sonno, lo prendo quando sto proprio male, ma cerco di evitarlo, preferirei guarire definitivamente, no non è successo nulla ultimamente, anzi stavamo progettando di andare in vacanza e facendo altri progetti di medio/lungo termine, premetto che ho avuto altri problemi diciamo simili, uno legato all omosessualità direi superato del tutto grazie a una cura con una psicologa, oltre che l ipocondria che mi ha sempre perseguitato o altre paure senza fondamenti...sono sicuro che sia utile non mettersi alla prova, ma è difficile evitare di rimuginare tutto il giorno, potreste consigliarmi un orientamento di terapia da seguire? Se non sbaglio la psicologa dove andavo faceva psicoanalisi, ma ho sentito dire che ha tempi molto lunghi, infatti avevo imterrotto il percorso, anche se comunque mi era stato molto di aiuto.
Grazie saluti
Grazie saluti
[#5]
Potrebbe scegliere un terapeuta cognitivo-comportamentale o comunque un metodo attivo e prescrittivo, focalizzato sul problema ossessivo.
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
Se già il problema aveva riguardato il timore dell'omosessualità, è probabile che non sia stato del tutto risolto.
Inoltre la mia raccomandazione è di scegliere uno psicologo specializzato in psicoterapia.
Cordiali saluti,
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3715-la-rimuginazione-ossessiva-come-risolverla.html
Se già il problema aveva riguardato il timore dell'omosessualità, è probabile che non sia stato del tutto risolto.
Inoltre la mia raccomandazione è di scegliere uno psicologo specializzato in psicoterapia.
Cordiali saluti,
[#6]
Utente
Se poteste anche darmi qualche consiglio su come evitare di dar troppo peso ai pensieri o diminuire l'ansia mi sareste di aiuto, delle volte mi demoralizzo perchè penso che non passerà mai. Mi auguro solo che sia davvero un disturbo di ansia perchè non voglio perderla, stavamo bene fino a due settimane fa.
Poi inizio a fare discorsi tra me e mi dico che magari non voglio lasciarla per non fargli del male anche se non lo riconosco del tutto come pensiero, o meglio sicuramente non vorrei fargli del male e tendenzialmente mi preoccupo spesso delle conseguenze delle mie azioni sugli altri, ma cerco sempre di trovare la soluzione migliore al problema, non di negare l'evidenza per questo non lo riconosco come vero questo pensiero, però il dubbio che mi sbagli mi fa salire l'ansia.
Grazie cordiali saluti
Poi inizio a fare discorsi tra me e mi dico che magari non voglio lasciarla per non fargli del male anche se non lo riconosco del tutto come pensiero, o meglio sicuramente non vorrei fargli del male e tendenzialmente mi preoccupo spesso delle conseguenze delle mie azioni sugli altri, ma cerco sempre di trovare la soluzione migliore al problema, non di negare l'evidenza per questo non lo riconosco come vero questo pensiero, però il dubbio che mi sbagli mi fa salire l'ansia.
Grazie cordiali saluti
[#9]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazzo,
vorrei solo aggiungere:se si è creata quella che noi chiamiamo " alleanza terapeutica " con la professionista e sono stati raggiunti degli obiettivi, perché cambiare?
Non bisogna spaventarsi sui tempi, perché ognuno di noi ha bisogno del tempo giusto per lui...!
Provi a riflettere.. il suo disagio, a quanto leggo, è arcaico e carico di significati simbolici, che andrebbero " analizzati " con cura e dedizione.
In bocca al lupo,
di cuore.
vorrei solo aggiungere:se si è creata quella che noi chiamiamo " alleanza terapeutica " con la professionista e sono stati raggiunti degli obiettivi, perché cambiare?
Non bisogna spaventarsi sui tempi, perché ognuno di noi ha bisogno del tempo giusto per lui...!
Provi a riflettere.. il suo disagio, a quanto leggo, è arcaico e carico di significati simbolici, che andrebbero " analizzati " con cura e dedizione.
In bocca al lupo,
di cuore.
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"Se poteste anche darmi qualche consiglio su come evitare di dar troppo peso ai pensieri o diminuire l'ansia mi sareste di aiuto"
Questo fa proprio parte della psicoterapia. Di solito prescrizioni precise e tecniche per depotenziare le ossessioni vengono proprio suggerite nella cognitivo-comportamentale.
Anche il pensiero "mi preoccupo spesso delle conseguenze delle mie azioni sugli altri..." è tipico di chi ha un funzionamento ossessivo: c'è una iper-responsabilità su tutto, che deve essere ridimensionata.
Cordiali saluti,
Questo fa proprio parte della psicoterapia. Di solito prescrizioni precise e tecniche per depotenziare le ossessioni vengono proprio suggerite nella cognitivo-comportamentale.
Anche il pensiero "mi preoccupo spesso delle conseguenze delle mie azioni sugli altri..." è tipico di chi ha un funzionamento ossessivo: c'è una iper-responsabilità su tutto, che deve essere ridimensionata.
Cordiali saluti,
[#11]
Utente
Si l'ho notato in qualsiasi tipo di rapporto, il pensare di far male all'altro mi genera ansia, addirittura a volte estremizzo anche un gesto che compio che ripercussioni può avere su un'altra persona, che delle volte può anche essere giusto ma io lo estremizzo un pò come concetto.
Quello che intendo è che però, nonostante mi preoccupi spesso per gli altri, cerco un modo di fare quello che mi sento, magari limitando i danni sull'altro, o se per qualche motivo non faccio quello che voglio ma faccio quello che è meglio per l'altro, è vero che mi genera ansia però riconosco che sto facendo una cosa contro la mia volontà solo per far contento un'altro, in questo caso non riesco a capire mi faccio domande tipo: "se fosse che non vuoi fargli del male?" ma non riesco a darmi una risposta come faccio altre volte, del tipo è vero sto facendo così perchè non voglio fargli del male, mi viene solo molta ansia che se il pensiero fosse vero starei malissimo, quindi anzichè la risposta rimane solo la domanda e tanta ansia, al più cerco dei motivi a sostegno del fatto che sia vero o no quanto ho pensato, ma è un continuo cercare motivi, e questa è solo una delle tante domande ma me ne faccio altre di qualsiasi tipo anche assurde.
Grazie cordiali saluti
Quello che intendo è che però, nonostante mi preoccupi spesso per gli altri, cerco un modo di fare quello che mi sento, magari limitando i danni sull'altro, o se per qualche motivo non faccio quello che voglio ma faccio quello che è meglio per l'altro, è vero che mi genera ansia però riconosco che sto facendo una cosa contro la mia volontà solo per far contento un'altro, in questo caso non riesco a capire mi faccio domande tipo: "se fosse che non vuoi fargli del male?" ma non riesco a darmi una risposta come faccio altre volte, del tipo è vero sto facendo così perchè non voglio fargli del male, mi viene solo molta ansia che se il pensiero fosse vero starei malissimo, quindi anzichè la risposta rimane solo la domanda e tanta ansia, al più cerco dei motivi a sostegno del fatto che sia vero o no quanto ho pensato, ma è un continuo cercare motivi, e questa è solo una delle tante domande ma me ne faccio altre di qualsiasi tipo anche assurde.
Grazie cordiali saluti
[#12]
Utente
Sarei tentato di tornare dalla mia vecchia terapeuta è vero, però parlando molto schiettamente, se per dire dovessi andare una volta a settiamana per anni per avere un risultato, non penso che avrei la disponibilità economica.
E' questo uno dei motivi principali per cui stavo valutando una terapia quanto meno più veloce di quella della psicoanalisi, sempre che non mi sia informato male allora rivaluterei il tutto.
Grazie a tutti voi saluti
E' questo uno dei motivi principali per cui stavo valutando una terapia quanto meno più veloce di quella della psicoanalisi, sempre che non mi sia informato male allora rivaluterei il tutto.
Grazie a tutti voi saluti
[#13]
Caro ragazzo,
Il tipo di ragionamento che ha esposto dimostra un livello di ansia forte. Un non sapersi sintonizzare in.un rapporto. Una difficolta' a stabilire un "noi" che non sia io e l'altro ma qualcosa di piu'. Cosa sente immaginando questo concetto?
Il tipo di ragionamento che ha esposto dimostra un livello di ansia forte. Un non sapersi sintonizzare in.un rapporto. Una difficolta' a stabilire un "noi" che non sia io e l'altro ma qualcosa di piu'. Cosa sente immaginando questo concetto?
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Caro ragazzo,
Il tipo di ragionamento che ha esposto dimostrano un livello di ansia forte. Un non sapersi sintonizzare in.un rapporto. Una difficolta' a stabilire un "noi" che non sia io e l'altro ma qualcosa di piu'. Cosa sente immaginando questo concetto?
Il tipo di ragionamento che ha esposto dimostrano un livello di ansia forte. Un non sapersi sintonizzare in.un rapporto. Una difficolta' a stabilire un "noi" che non sia io e l'altro ma qualcosa di piu'. Cosa sente immaginando questo concetto?
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Gentile ragazzo
Si percepisce solitudine nel Suo modo di esprimersi.
Lei parla solo di se, non include mai la sua ragazza. Nonostante siate fidanzati da 4 anni.
Cio induce a pensare che lei si percepisca una unita' anziche' una coppia. Le sembra?
Si percepisce solitudine nel Suo modo di esprimersi.
Lei parla solo di se, non include mai la sua ragazza. Nonostante siate fidanzati da 4 anni.
Cio induce a pensare che lei si percepisca una unita' anziche' una coppia. Le sembra?
[#17]
Utente
Credo che parlo solo di me in quanto il problema lo sto affrontando da solo, non gli ho parlato di questa mia paura, e magari per i problemi che mi affliggono e ci riguardano se non è strettamente necessario evito di parlargliene, però pensandoci si limita a questo il non includere la mia ragazza, non ad altri aspetti della vita.
Questo consulto ha ricevuto 19 risposte e 2k visite dal 04/01/2015.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.