Convincere i genitori a partire con il mio ragazzo
Buonasera dottori, sono una ragazza di 23 anni e sono fidanzata da 8 mesi con un ragazzo che amo. Giorni fa vi ho scritto circa i rapporti controversi che ho con i miei genitori, i quali, nonostante la mia età e nonostante io dia prova di maturità, non mi lasciano spazi liberi. Motivo per cui cerco un consiglio, un appoggio su come affrontarli con riferimento ad una richiesta che vorrei avanzare loro e cioè partire per qualche giorno con il mio ragazzo. Ieri ho uscito, diplomaticamente, il discorso a mio padre, il quale mi ha risposto " cito testualmente" che il suo timore è che, se io partissi, i genitori di lui penserebbero che i miei mi stanno scaricando nelle sue braccia e questo pensiero non deve sussistere nella loro mente perchè i miei genitori mi hanno tenuto in una sorta di boccia di vetro e cresciuta con i guanti gialli. Ho trovato aberrante una risposta di questo genere perchè la limitazione che mi sta ponendo è davvero esagerata e non so come reagire.
Grazie dell'aiuto
Grazie dell'aiuto
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Gentile ragazza, sembra che per motivi suoi, suo padre pensi di non aver fatto abbastanza per lei, gli dica che gli è grata, ma che ora deve fare una cosa ancora , fidarsi e lasciarla andare, aggiunga anche che i genitori del ragazzo sono contenti della vostra storia, forse non sarebbe male che si conoscessero , magari persino telefonicamente..
Questo suo papà . sembra molto legato all'idea .. del dovere, .. di quel che sembra.. di quel che dice la gente.. retaggio di un mondo superato, ma non per tutti.. gli parli, gli spieghi, come giudica lui il suo ragazzo?
Sia affettuosa e gentile, ma anche credibile, sicura di quel che fa e chiede ..ci vorrà pazienza .. caso mai . come le è già stato detto, potrebbe farsi aiutare dal Consultorio..
Restiamo in ascolto..
Questo suo papà . sembra molto legato all'idea .. del dovere, .. di quel che sembra.. di quel che dice la gente.. retaggio di un mondo superato, ma non per tutti.. gli parli, gli spieghi, come giudica lui il suo ragazzo?
Sia affettuosa e gentile, ma anche credibile, sicura di quel che fa e chiede ..ci vorrà pazienza .. caso mai . come le è già stato detto, potrebbe farsi aiutare dal Consultorio..
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MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Utente
La risposta di mio padre è che lui si fida di me ma non sa cosa possano pensare i suoi genitori di me se io partissi con lui, che vuole che la storia tra me e lui sia una cosa consolidata ,e cioè che lui fosse di casa a casa, e che lui abbia la certezza che i suoi pensano che io sia una brava ragazza, nonostante che io sia stata invitata a cena a casa sua e lui sia salito diverse volte a casa mia e quindi i miei lo conoscono.
Mio padre del mio ragazzo pensa che sia una persona per bene e bene educata ma ha sempre qualche riserva dovuta al fatto che non lo conosce ancora bene. Pensi che in occasione delle feste avrebbe voluto che lui salisse a casa per fargli gli auguri di presenza, dato che lo avevo invitato a pranzare da me ad inizio dicembre. Mio padre è molto legato alla forma, a tutto ciò che possano pensare gli altri di lui e di me. Io mi sento in gabbia, glielo giuro...sto vivendo una situazione di profonda infelicità e temo che tutto questo si ripercuota sulla storia con il mio ragazzo. Anzi non so se di tutto questo sia opportuno che ne parli con lui...lei che mi consiglia?
Mio padre del mio ragazzo pensa che sia una persona per bene e bene educata ma ha sempre qualche riserva dovuta al fatto che non lo conosce ancora bene. Pensi che in occasione delle feste avrebbe voluto che lui salisse a casa per fargli gli auguri di presenza, dato che lo avevo invitato a pranzare da me ad inizio dicembre. Mio padre è molto legato alla forma, a tutto ciò che possano pensare gli altri di lui e di me. Io mi sento in gabbia, glielo giuro...sto vivendo una situazione di profonda infelicità e temo che tutto questo si ripercuota sulla storia con il mio ragazzo. Anzi non so se di tutto questo sia opportuno che ne parli con lui...lei che mi consiglia?
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,
comprendo le sue difficoltà a relazionarsi con il papà, che è apparentemente persona rigida e legata alla " forma " come dice lei...
Un uomo d' altri tempi direi... A cui avrebbe fatto piacere ricevere gli auguri di Natale e sentirsi " rispettato " nel suo ruolo.
Credo che abbia bisogno proprio di queste sicurezze.
Proverei a dare " prova " di questo al papà... fargli capire che è difficile per un ragazzo giovane porsi subito come il fidanzato della figlia e che tanto imbarazzo si sprigiona da queste situazioni.
Cercate, però, di gratificarlo su questi aspetti a cui tiene tanto e provate a dargli fiducia.
Dovete essere voi ad andargli incontro con maturità e rispetto.
Un augurio,
di cuore
comprendo le sue difficoltà a relazionarsi con il papà, che è apparentemente persona rigida e legata alla " forma " come dice lei...
Un uomo d' altri tempi direi... A cui avrebbe fatto piacere ricevere gli auguri di Natale e sentirsi " rispettato " nel suo ruolo.
Credo che abbia bisogno proprio di queste sicurezze.
Proverei a dare " prova " di questo al papà... fargli capire che è difficile per un ragazzo giovane porsi subito come il fidanzato della figlia e che tanto imbarazzo si sprigiona da queste situazioni.
Cercate, però, di gratificarlo su questi aspetti a cui tiene tanto e provate a dargli fiducia.
Dovete essere voi ad andargli incontro con maturità e rispetto.
Un augurio,
di cuore
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Io direi di parlare col suo ragazzo, che può aiutarla a gratificare un pò questo papà che lei , cara, prende troppo alla lettera e va.. sdrammatizzato.. neanche farsi tragedie sul .. nulla..
Quanti anni ha suo padre ?La sua mamma cosa dice.. non riesce a parlarne neanche con lei ?
Lei viene percepita come una bambina, la loro bella bambina obbediente, sta anche a lei farsi sentire adulta, credibile, con le idee chiare.. coraggio ,qualcosa deve cambiare nel vostro modo di relazionarvi, come dicevamo nell'altro consulto..ha pensato ad una psicoterapia?
Restiamo in ascolto..
Quanti anni ha suo padre ?La sua mamma cosa dice.. non riesce a parlarne neanche con lei ?
Lei viene percepita come una bambina, la loro bella bambina obbediente, sta anche a lei farsi sentire adulta, credibile, con le idee chiare.. coraggio ,qualcosa deve cambiare nel vostro modo di relazionarvi, come dicevamo nell'altro consulto..ha pensato ad una psicoterapia?
Restiamo in ascolto..
[#7]
Utente
Purtroppo mia madre è peggio di mio padre ( che ha 68 anni) perchè almeno con lui c'è un minimo di dialogo e comunque mi ha lasciato uno spiraglio aperto, seppur difficile da raggiungere. Con mia madre il dialogo, su questo versante, manca del tutto perchè per lei il sesso è un tabù, lo concepisce solo dopo il matrimonio e non esiste che io possa avere rapporti prima perchè sarei senza morale. Tutto ciò che so sul sesso e sulla contraccezione lo devo alla mia curiosità di sapere e basta.
Io cerco di farmi percepire come adulta perchè cerco disperatamente la mia indipendenza e cerco di gravare poco su di loro, anche se non ancora economicamente ( che è la cosa più importante) dato che ancora studio. Ma purtroppo, a detta di mio padre, il problema non sono io, non è la mancanza di fiducia che lui ripone in me che lo spinge a non farmi partire...ma il giudizio degli altri ed in particolare dei suoi genitori.
Io parlo ai miei genitori del rapporto che ho con lui, del fatto che sia una cosa seria e loro in fondo sanno che è così. Ma non gli basta! Sanno anche addirittura che è stato lui, dopo solo 1 mese che ci conoscevamo, a dirmi di farlo conoscere ai miei genitori perchè era giusto che sapessero con chi uscisse la loro figlia. Mai nessuno mi aveva detto una cosa del genere.
Credo che forse l'unico modo sia farlo salire più spesso a casa mia e far nascere una cordialità maggiore tra loro...come mi ha detto mio padre "devo condividerlo anche con loro".
Io cerco di farmi percepire come adulta perchè cerco disperatamente la mia indipendenza e cerco di gravare poco su di loro, anche se non ancora economicamente ( che è la cosa più importante) dato che ancora studio. Ma purtroppo, a detta di mio padre, il problema non sono io, non è la mancanza di fiducia che lui ripone in me che lo spinge a non farmi partire...ma il giudizio degli altri ed in particolare dei suoi genitori.
Io parlo ai miei genitori del rapporto che ho con lui, del fatto che sia una cosa seria e loro in fondo sanno che è così. Ma non gli basta! Sanno anche addirittura che è stato lui, dopo solo 1 mese che ci conoscevamo, a dirmi di farlo conoscere ai miei genitori perchè era giusto che sapessero con chi uscisse la loro figlia. Mai nessuno mi aveva detto una cosa del genere.
Credo che forse l'unico modo sia farlo salire più spesso a casa mia e far nascere una cordialità maggiore tra loro...come mi ha detto mio padre "devo condividerlo anche con loro".
[#8]
Gentile Utente,
fino a quando Lei continuerà ad avere a cuore per prima cosa la serenità di tutti per non dare troppi dispiaceri ai Suoi e non scontentare nessuno, non riuscirà a crescere, a mettere seriamente dei paletti e a farsi trattare dai Suoi come una persona adulta che è già.
Non permetta che la paura del giudizio che il papà ha diventi anche la Sua o che comunque sia un limite per vivere la Sua vita.
Cordiali saluti,
fino a quando Lei continuerà ad avere a cuore per prima cosa la serenità di tutti per non dare troppi dispiaceri ai Suoi e non scontentare nessuno, non riuscirà a crescere, a mettere seriamente dei paletti e a farsi trattare dai Suoi come una persona adulta che è già.
Non permetta che la paura del giudizio che il papà ha diventi anche la Sua o che comunque sia un limite per vivere la Sua vita.
Cordiali saluti,
[#9]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissima,
< Credo che forse l'unico modo sia farlo salire più spesso a casa mia e far nascere una cordialità maggiore tra loro...come mi ha detto mio padre "devo condividerlo anche con loro".. >
Certo, perché no... però la sua indipendenza ed autonomia "affettiva" non la deve trascurare!
Un caro saluto
< Credo che forse l'unico modo sia farlo salire più spesso a casa mia e far nascere una cordialità maggiore tra loro...come mi ha detto mio padre "devo condividerlo anche con loro".. >
Certo, perché no... però la sua indipendenza ed autonomia "affettiva" non la deve trascurare!
Un caro saluto
[#10]
Utente
Gentile dott.ssa Pileci, io ci provo costantemente a farmi trattare da persona adulta ma ci sono dei limiti che vanno oltre la mia persona e che non riesco ad abbattere. L'unico modo per abbatterli sarà andarmene di casa quando le circostanze me lo permetteranno. Non sa quante volte l'ho desiderato e desiderei tutt'ora andarmene a vivere da sola, ma purtroppo devo prima avere un lavoro che mi permette di vivere dignitosamente perchè ritengo che non ha senso andar via di casa e farsi mantenere a distanza dai genitori. Così il legame non si spezzerà mai! Infatti quando, dopo l'università ( per fortuna non mi manca tanto) andrò per studiare in Inghilterra mi troverò un lavoretto, qualunque esso sia, per mantenermi o meglio per provare a farlo.
Gentilissima Dott.ssa Albano, se questo è l'unico modo per farmi partire che ben venga! ma resta comunque che la mia intimità affettiva sia solo mia e non la condividerò con nessuno. E parlerò con il mio ragazzo di questa situazione apertamente, sperando che capisca.
Le sono davvero grata del suo supporto, davvero! Le sue parole e quelle delle altre dottoresse, anche se a distanza, hanno rappresentato per me un balsamo. Posso restare in contatto con voi?
Gentilissima Dott.ssa Albano, se questo è l'unico modo per farmi partire che ben venga! ma resta comunque che la mia intimità affettiva sia solo mia e non la condividerò con nessuno. E parlerò con il mio ragazzo di questa situazione apertamente, sperando che capisca.
Le sono davvero grata del suo supporto, davvero! Le sue parole e quelle delle altre dottoresse, anche se a distanza, hanno rappresentato per me un balsamo. Posso restare in contatto con voi?
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
< resta comunque che la mia intimità affettiva sia solo mia e non la condividerò con nessuno. E parlerò con il mio ragazzo di questa situazione apertamente, sperando che capisca...>
Faccia quello che si sente!
Noi siamo qui in ascolto, se vuole...
Un saluto affettuoso!
Faccia quello che si sente!
Noi siamo qui in ascolto, se vuole...
Un saluto affettuoso!
[#12]
Ecco appunto .. glielo faccia conoscere, in un clima normale, cortese, così si tranquillizzano , chiaro che ciò non va a interferire con la vostra vita di coppia.. il termine.. " condividere" non va certo preso alla lettera .. è un altro modo, aulico, di pensare di questo suo ansioso papa'..coraggio i papà a volte sono così, un pò gelosi, un pò ansiosi..
[#13]
Utente
Gentili dottoresse, in un momento in cui mi sentivo particolarmente agitata e oppressa mi sono sfogata con il mio ragazzo parlandogli del rapporto che ho con i miei genitori, del fatto che loro sono un pò rigidi su determinate cose, quali il sesso, ed è per questo che non parlo a loro del fatto che prendo la pillola e di quello che faccio con lui. Ed inoltre gli ho parlato anche del fatto che ho avuto una discussione con loro circa la possibilità di fare un viaggio con lui in futuro, spiegandogli che in linea di massima non sono d'accordo ma che volendo potrebbe esserci un'apertura da parte loro.
A seguito di questa mia apertura ho notato che è diventato leggermente più freddino con me, cioè, faccio un esempio stupido..prima mi diceva che gli mancavo, che mi voleva bene e altre parole dolci, ora non lo fa più. Ho paura che si stia disamorando di me, per quanto lui abbia sempre la voglia di fare l'amore con me.
Non so cosa pensare o se tutto questo è frutto di mie paranoie stupide.
A seguito di questa mia apertura ho notato che è diventato leggermente più freddino con me, cioè, faccio un esempio stupido..prima mi diceva che gli mancavo, che mi voleva bene e altre parole dolci, ora non lo fa più. Ho paura che si stia disamorando di me, per quanto lui abbia sempre la voglia di fare l'amore con me.
Non so cosa pensare o se tutto questo è frutto di mie paranoie stupide.
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 21.9k visite dal 03/01/2015.
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