Complessi

Gentilissimi dottori,
Chi vi scrive è una ragazza di ventitré anni e il motivo per cui lo fa è dettato dalla voglia di potersi aprire con qualcuno anche solo scrivendo.
Mi sono laureata e ho una vita che tra alti e bassi procede. Ho sogni,voglio insegnare e voglio preparare i ragazzi alla vita. Ma questa è una altra storia. Ho un carattere riservato, ho difficoltà ad esternare le mie emozioni ma amo con tutto l'amore che posso e cerco sempre di essere quanto più corretta possibile. Ho pochi amici perché sono davvero poche le persone che mi piacciono e di cui ho una buona considerazione. Il mio problema è che sono schiava dei giudizi,sono schiava degli stereotipi che questa società malata impone. Stereotipi di bellezza che inculcano nella nostra mente e dai quali difficilmente ci liberiamo. Dicono che sono bella ma io mi osservo in ogni tratto. Ci sono cose che non riesco ad accettare e che mi fanno vivere male. Come possono alcuni difetti fisici influire nelle relazioni con la gente?Come può la convinzione di avere un brutto sorriso spingermi a non sorridere? Perché? Perché non posso comprare delle ballerine o dei mocassini per paura di apparire bassa? (163cm)
Vorrei essere libera,cari dottori. Libera da tutto. Dalla gente soprattutto.
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Superare le insicurezze significa anche accettare se stessi, la propria immagine corporea, il proprio atteggiamento, carattere ecc. I suoi timori implicano questo e l'autostima ne risente.

Dovrebbe evitare il confronto con le altre persone, perché ci sono differenze individuali che assumono un altro significato quando vengono integrate nella personalità: quelli che lei reputa difetti dovrebbero diventare "peculiarità".

>>sono schiava degli stereotipi che questa società malata impone.<<
non è la società che "impone" qualcosa, sono le persone insicure che pensano che ci sia un ideale stereotipato (intellettuale, estetico, famigliare ecc.).

Si accorgerà che la vita è fatta di persone normali e che le copertine sono solo delle rappresentazioni.







Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 510
Ha ragione, a mio avviso dovrebbe liberarsi dalla paura del giudizio altrui che per Lei sembra essere la lenta con la quale misura se stessa.
Ne vale la pena? :-)

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,

< Ho un carattere riservato, ho difficoltà ad esternare le mie emozioni ma amo con tutto l'amore che posso e cerco sempre di essere quanto più corretta possibile. >


La capacità di emozionarsi, spesso, è un dono.. un dono che costa caro!

Implica vivere, appassionarsi, ma anche soffrire!


< Ho pochi amici perché sono davvero poche le persone che mi piacciono e di cui ho una buona considerazione. >

Qui l' impressione è che aleggino costrutti della propria personalità ad " ingabbiare " aspettative non corrisposte.


< Il mio problema è che sono schiava dei giudizi,sono schiava degli stereotipi che questa società malata impone. Stereotipi di bellezza che inculcano nella nostra mente e dai quali difficilmente ci liberiamo...>


La necessità di confrontarsi è legata ad una scarsa fiducia in se' e ad una bassa autostima, che ha radici antiche e con cui bisogna iniziare a fare i conti.


La sollecitazione è di iniziare a prendersi cura di se' e di ascoltarsi, attraverso un percorso di Psicoterapia, che possa orientarla sul suo vissuto emotivo.


Un augurio,

di cuore
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>Dicono che sono bella ma io mi osservo in ogni tratto

A volte, chi pensi di avere difetti fisici trascorre molto tempo a cercare di "proteggersi" dal rischio che gli altri possano notarli, e magari giudicarci negativamente per questo.
E' ciò che accade a lei?

>>Come può la convinzione di avere un brutto sorriso spingermi a non sorridere? Perché? Perché non posso comprare delle ballerine o dei mocassini per paura di apparire bassa? (163cm)

Una convinzione non può spingerci a far proprio nulla! E' "dare credito" alle nostre convinzioni che può.

Mi spiego meglio. Un giorno, per motivi vari (quello che mi hanno insegnato a casa, nell'ambiente in cui sono cresciuto, che ho cominciato a pensare quando mi sono confrontato coi miei coetanea, etc.), mi sorge il pensiero che il mio valore personale dipende da quanti soldi ho. Finchè lo considero per quello che è (ovvero, un'idea, un pensiero, mica una legge di funzionamento dell'Universo!), non può spingermi a fare proprio nulla.

Ma se comincio a pensare che è proprio così, che sarebbe terribile essere giudicato male, che ho bisogno dell'approvazione degli altri; che il mio denaro misura il mio valore come persona, anche se questo magari non si applica agli altri, ma solo a me; che per stare bene devo assolutamente rispondere alle aspettative di tutti; beh, allora potrei cominciare a comportarmi COME SE tutti questi pensieri fossero la realtà.

E, pian piano, comportandomi così, potrei convincermi sempre più di avere ragione.

Mi permetta una domanda: c'è qualcosa che lei fa, nelle sue condotte abituali, che conferma esattamente che deve essere bella per poter valere qualcosa?
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Come ogni persona troppo presa nei propri pensieri e sensazioni, è caduta anche lei in una delle trappole fondamentali della sofferenza psicologica: la ricerca dei perché.

È un assunto duro a morire quello secondo cui, se riesco a capire perché sono così, allora sarò certamente in grado di porvi rimedio. Solo che il più delle volte non è vero. Sarebbe come dire: se riesco a capire perché a questo blocco di creta molle è stata data la tal forma, allora riuscirò a dargliene un'altra. Non ce n'è alcun bisogno!

Non le serve capire perché, le serve sperimentare nuovi modelli comportamentali per insegnare a lei stessa che non c'è nulla di cui aver paura. Ma ovviamente non riesce a farlo da sola, altrimenti l'avrebbe già fatto.

Ragion per cui, se davvero il suo sogno è quello di formare i ragazzi e prepararli alla vita, non può esimersi dal crescere e prepararsi per prima lei. Perciò le suggerisco di rivolgersi a un collega psicoterapeuta di persona, per un parere. Le suggerisco un approccio attivo e focalizzato come il breve strategico o il comportamentale.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 19k 608
<<Il mio problema è che sono schiava dei giudizi,sono schiava degli stereotipi che questa società malata impone>>

Cara ragazza,

ci si impiega molto tempo a superare i condizionamenti sociali, a vincere il vincolo del giudizio altrui.

E tuttavia giorno dopo giorno si può vincere una piccola battaglia: sorridere a metà è già questo; i tacchi bassi sono già una mezza vittoria.

It "tutto e subito" non è caratteristica dell'adulto ma unicamente dei bisogni del bambino. Quindi si incammini per la strada del "non tutto, ma una parte", del "non subito, ma a poco a poco".

Ce la si fa, se lo si vuole con decisione e con costanza.

Saluti cari

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2009 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, non mi pare che lei abbia: “problemi psico – patologigi”, mi sembra piuttosto che i suoi siano i tipici tratti della personalità introversa tendente al perfezionismo. Vista la giovane età direi che è piuttosto normale che lei faccia molta attenzione al suo aspetto, è l’età della scelta del partner, con cui eventualmente procreare. Porre attenzione ai difetti fisici è piuttosto istintivo, questo accade anche fra gli animali e normalmente gli animali più piccoli, deboli e con difetti più difficilmente riescono ad accoppiarsi, in quanto questo sarebbe indicativo di una minore qualità genetica e possibilità di sopravvivenza. Negli esseri umani si è sviluppata una innata abilità a mascherare i difetti fisici durante la ricerca del partner e a volte si estende anche al di fuori dell’ ambito della ricerca sessuale, è l’unico punto su cui dovrebbe riflettere dal punto di vista psicologico, quanto il tipico comportamento sessuale di ricerca influenza altri ambiti: familiare, lavorativo, amicale. Se lei fosse innamorata e: con un partner la cosa fosse reciproca, i livelli di alcuni neuromodulatori sarebbero così alti che ogni capacità critica e di giudizio su entrambi verrebbe molto diminuita, probabilmente deve trovare la persona giusta.
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