Omertà sentimentale

Salve gentili dottori, vorrei qualche consiglio su come affrontare una situazione che mi sta turbando da un pó di tempo...
Sto con una ragazza da 4 mesi e ci siamo conosciuti 7 mesi fa, a metà maggio. La nostra è una bella storia, fatta di alti e bassi come nella maggior parte dei rapporti sentimentali, ma ci vogliamo molto bene a vicenda. Unica nota stonata( che potrebbe non esserlo, ma io la reputo tale): i suoi genitori non sanno che lei sia fidanzata, non sanno nulla della mia esistenza(al massimo potrebbero immaginare qualcosa).
La mia ragazza ha 26 anni, è cresciuta in una famiglia di sani principi che però forse le ha inculcato un pudore troppo esacerbato e che probabilmente condiziona le sue esperienze e i suoi comportamenti; per farvi un esempio, raramente ride ad una mia battuta velatamente erotica, ha un approccio con la sessualità tutt'altro che semplice...ha avuto poche esperienze e nessuna è culminata in un rapporto sessuale soddisfacente...io sono il primo con il quale si sta aprendo un pó di più provando a sbloccarsi....i genitori reputano talmente assurdo il fatto che lei abbia una relazione con l'altro sesso al punto che se glielo dicesse, non ci crederebbero e si farebbero una risata(a detta sua). Un aneddoto: a 14 anni il suo primo bacio a stampo...mi ha raccontato che quel giorno,una volta poi al cospetto dei genitori, aveva paura che si accorgessero di qualcosa perché lei sentiva "come se avesse ancora le labbra di lui sulle sue".
Questo è grosso modo l'humus familiare della mia ragazza...ora arriviamo al problema, o presento tale.
Conosco il fratello(siamo anche usciti in 4 con la sua ragazza), esco spesso con lei e la sua comitiva, ma lei è restia per ora ad accennare ai genitori anche il fatto che semplicemente si frequenti...ho provato a chiederle se questo fosse dovuto al fatto che non sia sicura di me, ma mi ha tranquillizzato e le credo...ho realizzato allora che fosse colpa dell'ambiente in cui è cresciuta...del fatto che la famiglia non abbia mai saputo delle sue relazioni passate(la più lunga 4 mesi)...del fatto che la madre consideri una poco di buono una sua cugina sposatasi "ben 3 volte"...ciò potrebbe aver influito sui suoi percorsi mentali, indipendentemente da me...
Voi cosa ne pensate? È normale? È ancora troppo presto dopo 4 mesi pretendere che lo sappiano alla luce della presente situazione? Esistono delle scandenze in queste cose?

Un grazie infinite e buon inizio anno
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
Non credo che esistano scadenze ?
Lei pensa che ne esistano?
Se si, perché?
Si sente sminuiti, crede di avere poco valore?

Si può amare e tanto e non dire niente a nessuno, o amare poco e dormo a tutti...non credo che i due ambiti siano intrecciati.

Se la sua fidanzata ha avuto un'educazione rgida , le dia tempo per metabolizzare appieno la libertà e le conquiste recenti.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Utente
Utente
No dottoressa, non ho mai pensato che i sentimenti e tutto ciò che vi ruota intorno sia soggetto a scadenze, volevo però un parere a riguardo da chi come lei padroneggia l'argomento anche in ambito professionale.
Beh sul fatto di sminuirmi ci ha azzeccato in pieno...sembrerà idiota come cosa, ma alcune volte questo fatto mi fa sentire inadeguato e disadattato...però capisco razionalmente che se lo fa non è perché ha poca considerazione di me ma perché, come dice lei , si sta adattando ad una nuova situazione cercando di meglio metabolizzare quanto accaduto.
Non mi resta che cercare di essere più comprensivo e rispettare i suoi tempi..
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Caro ragazzo,

credo proprio ci sia la necessità di far "coincidere" i due bisogni: il suo e quello della ragazza!

Questo processo ha bisogno di tempo... un tempo per la ragazza di "fidarsi ed affidarsi" e un tempo per lei per accogliere un vissuto "diverso" dal suo.


La relazione di coppia è, soprattutto, questo: accogliere l'altro con rispetto e nutrirsi delle "differenze"... quelle differenze che aiutano a crescere e a fortificarsi.


Un augurio,

di cuore .
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile ragazzo,
certamente l'educazione che la ragazza ha ricevuto condiziona le modalità di espressione dei sentimenti.

Pur tuttavia, la sua ragazza potrà/dovrà divenire consapevole della necessità di sganciarsi dal giudizio della propria famiglia d'origine per costruirsi una vita propria.

Questo è un percorso evolutivo che abbisogna del suo tempo.

Purchè alla scadenza del tempo la storia con Lei non si concluda proprio per queste difficoltà evolutive, come le storie precedenti della ragazza.

Parlatene apertamente.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#5]
Utente
Utente
Buonasera gentili dottori,

Ho ripreso questo post in quanto sono disperato e mi piacerebbe che voi mi aiutaste a fare luce su quanto mi sta accadendo,potendo leggere già sopra qualcosa di me e della mia storia sentimentale.
La storia con la mia fidanzata va avanti da 8 mesi...tutto perfetto( o almeno a quanto pare) fino a 3 giorni fa; la mia ragazza é una studentessa fuori sede e, come spesso accade, anche questo venerdì mattina sono andato ad accompagnarla al pullman che la portava al suo paese.
Ebbene , appena l'ho vista andare via ho sentito dentro me una terribile sensazione di vuoto, quasi come se qualcosa si fosse spezzato e come se non mi toccasse più di tanto il fatto che lei andasse via...tutto l'amore, l'affetto di questi mesi...è come se si fosse affievolito in un secondo...un'ora prima di tale episodio ero terrorizzato al solo fatto di pensare che mi lasciasse...dopo di colpo è quasi come se pensando a tale eventualità, questa non mi avesse mosso più di tanto.
Ora io sono confusissimo e non so che fare...oggi è tornata ed ero ansioso di valutare se nel rivederla avrei provato le stesse sensazioni..ma consapevole di ciò che mi era successo 3 giorni prima, mi sono fatto condizionare...cioè non è stato come sempre, non tutto magico.Ora non so se parlargliene, se aspettare qualche altro giorno nella speranza che tutto rientri...non so se sia solo una suggestione quella che mi sto facendo e se parlandogliene subito farei un grave errore.So però che per me lei è molto importante e non ho mai adottato comportamenti che potessero mancarle di rispetto( tradimenti ecc). Dormo poco da 3 notti e vorrei precisare che in passato ho sofferto di depressione a cicli alterni, anche se non ho mai assunto psicofarmaci(per l'esattezza , mi è stata fatta una diagnosi di distimia da uno psichiatra).In questo momento avverto uno stato ansioso-depressivo e ho anche pensato che questo potrebbe essere la causa di ciò che mi è capitato con la mia ragazza, anziché l'effetto...anche sè strano che abbia provato tali sensazioni subito dopo la sua partenza.
Nella speranza che qualcuno possa aiutarmi sul da farsi, vi auguro una buona serata e vi invito a farmi ulteriori domande, qualora lo riteniate opportuno.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Monitorare ogni sensazione, emozione ed episodio, è spesso sintomo d'ansia.

Siamo online ed ovviamente non si possono fare diagnosi, ma rileggendo la sua storia clinica, amplificata dalle sue insicurezze, le suggerisco di parlarne con uno psicologo, non con la sua ragazza.
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Utente
Utente
La ringrazio della risposta dottoressa.
Ma dunque lei pensa che sia assolutamente inutile parlare con la mia ragazza delle mie sensazioni? Cioè che sia utile fingere che vada tutto per il verso giusto?
[#8]
Utente
Utente
Salve dottori....ho preso un'appuntamento con uno psicologo per la prossima settimana, nel frattempo vi aggiorno sulla situazione. Ho lasciato la mia ragazza. O meglio, mi sono preso dei giorni di pausa in malo modo. È successo il 27 Maggio...le ho detto che i sentimenti li sentivo affievoliti, che c'era qualcosa nella sessualità che non andava( mi capitava di pensare ad altre donne mentre avevamo rapporti, ma questo non gliel'ho detto per delicatezza) ...mi ha chiesto se mi mancava la vita di prima...cioè se mi mancasse andare di qua e di là, da una donna all'altra...le ho detto di si...le ho detto che un pó mi sentivo in trappola, che non mi ci vedevo più proiettandomi nel futuro con lei. Mi ha rinfacciato di non averle detto Sin da subito che sentivo i sentimenti cambiare, di aver aspettato 20 giorni...mi ha chiesto dove fosse la sincerità.Dopo di quel giorno, non ci siamo sentiti per i 4 successivi....poi sono tornato...il pensare che stesse malissimo mi faceva stare male a mia volta, contemporaneamente sentivo che mi mancava, che avevo fatto una cavolata a lasciare una così brava ragazza che mi amasse così tanto. Sono tornato, scrivendole di darmi una possibilità ma lei è irremovibile...dice che l'ho ferita troppo, che non si fida più, che anche se mi ama non se la sente di darmi una seconda possibilità.Ci siamo visti qualche volta ma con lo stesso esito...lei è abbastanza freddo, solo ogni tanto vedendomi sofferente si abbandona a dei forti abbracci a me, mi dice che le manca il profumo della mia pelle...poi però ritorna in se. Mi viene da chiedere, come può una persona che ama non concedere una seconda possibilità nonostante tutto? La mia seconda osservazione è però che il problema sia a monte....quando le ho detto quelle cose le pensavo veramente, altrimenti non l'avrei lasciata...considerando anche che non sono un tipo particolarmente risoluto. Se l'ho fatto ci sarà un perché.Il fatto è che nel profondo del mio cuore so che mi sono incaponito nel cercare di ritornarci assieme perché attualmente mi rifiuta, e perché sono rimasto senza amici visto il fatto che in questi mesi mi sono dedicato esclusivamente a lei.Non passa un giorno che io non le scriva, è come una dipendenza....lei dice che sono confuso, che mi manca l'abitudine e mi sento solo. In effetti penso....ma se per assurdo riuscissi a tornarci, potrei dopo qualche tempo essere di nuovo punto e da capo? Voglio dire, se penso ad altre donne quando viviamo la sessualità, tale fatto non potrà di sicuro essere rimosso tornandoci assieme. Perciò da una parte mi manca e vorrei tornarci, dall'altra temo che mi stia autoilludendo.
Vi chiedo, pensate che un periodo di no-contact totale possa aiutarmi a capire veramente? Sono depressissimo in questi giorni, ho problemi del sonno e mangio poco...non riesco a concludere niente. Aiutatemi..grazie della vostra infinita disponibilità ...
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

fortunatamente la prossima settimana avrà l'incontro con lo psicologo e gli potà presentare tutte le domande e i dubbi che ha espresso qui.
Siamo lieti di questa decisione.

Di persona potrà esaminare la situazione in maniera più compiuta di quanto non si possa fare online.

Saluti cari.







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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Aspetti ancora un po', oggi è già venerdi..

Ogni azione dovrebbe seguire la chiarezza emozionale e sentimentale...
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Utente
Utente
Dottoressa Randone, io ero abbastanza chiaro sui miei sentimenti quando ho deciso di fare quello che ho fatto...sono anche abbastanza sicuro che l'episodio depressivo sia sfociato in conseguenza del fatto di non aver razionalizzato appieno la fine del mio amore...è una sensazione interna che ho abbastanza chiara, nonostante ció lei mi manca.....Lei dottoressa cosa ne pensa?
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Razionalizzare la fine di un amore, anche quando questa fine è voluta o subita, e' un percorso lungo, complesso e soprattutto doloroso..