Può essere un Disturbo Alimentare ?
Salve...mi rivolgo a voi perchè non so più cosa fare nella mia situazione.
Sono una ragazza di 18 anni, frequento il Liceo e penso di aver un problema con il cibo.
Fin da piccola sono sempre stata magrissima, poi verso il primo anno del Liceo sono ingrassata senza un motivo preciso. Ero rotonda ma non sono mai stata veramente grassa! Ero alta 1,68 m e pesavo sui 62 kg. Con il tempo ho iniziato a guardarmi di più allo specchio e siccome non mi piaceva per niente il mio fisico, inizia una dieta fatta da me.
Questa dieta va avanti da ormai quasi 3 anni, ma ormai non è più una dieta, ma è un ossessione, un incubo.
Sono alta poco più di 1,70 m e peso circa 50/51 kg, da allora ho perso circa 10-12 chili, ma mi sono resa conto che non mi basta.
Ogni chilo che scendevo, non era abbastanza. All'inizio scrissi nel mio diario di voler perdere giusto 3-4 chiletti di troppo, per arrivare a 57 kg, ma ora punto ai 48 kg. Non penso sia normale questa cosa....la mia non è vita, ogni giorno programmo i miei pasti, evito dolci, grassi, non conto le calorie perchè sapendole già tutte a memoria non ne ho bisogno. Non mangio carboidrati, fritti, pasta, pane, pizza e dolciumi vari, perchè ho tantissima paura di ingrassare. Questa cosa non mi fa vivere, anche perchè mi sento depressa, triste, sola, abbandonata.
Tutti mi dicono che sono molto magra, ma io questo non lo vedo, io vorrei solo dimagrire e basta, vedere i numeri della bilancia che scendono.
Ho un controllo maniacale, peso tutto con precisione e mangio spesso cibi leggeri e light. Anche se ho tanta fame fino ad avere i crampi allo stomaco, non mangio mai fuori pasto...faccio 5 pasti al giorno.
Di solito non arrivo alle 700-800 kcal, e se le supero cerco di rimediare facendo camminate veloci su Tapis roulant. Tendo a mangiare da sola, perché mi crea ansia quando le persone giudicano ciò che mangio. Mia mamma quando mangio da sola mi controlla e mi costringe a mangiare carboidrati/dolci ma io rifiuto spesso e questo genera spesso litigi che mi fanno stare molto male, ma loro non capiscono proprio. Non sono seguita da nessuna nutrizionista o dietologa o psicologa. Sento il bisogno di parlarne con qualcuno davvero, la mia vita ruota intorno al cibo e vorrei solo piangere, alla mia età dovrei divertirmi e invece rifiuto spesso le uscite per paura di mangiare. Nascondo il cibo, faccio finta di averlo mangiato e invece lo butto...
Alcune volte mi capita di abbuffarmi di tutto ciò che mi privo Dopo queste abbuffate in cui perdo letteralmente il controllo senza riuscire a fermarmi, mi sento uno schifo, trascorro poi 2/3 giorni in cui digiuno o mangio pochissimo e mi sento depressa e un'obesa.
Ho perso il sorriso e il piacere di mangiare, e da 5 mesi non ho più il ciclo.
Non so cosa fare, sto mentendo a tutti e soprattutto a me stessa. Non riesco più a vivere così... So di avere un problema con il cibo, ma cosa? Come devo intervenire? Sono disperata ma allo stesso tempo ho una paura folle di ingrassare...
Sono una ragazza di 18 anni, frequento il Liceo e penso di aver un problema con il cibo.
Fin da piccola sono sempre stata magrissima, poi verso il primo anno del Liceo sono ingrassata senza un motivo preciso. Ero rotonda ma non sono mai stata veramente grassa! Ero alta 1,68 m e pesavo sui 62 kg. Con il tempo ho iniziato a guardarmi di più allo specchio e siccome non mi piaceva per niente il mio fisico, inizia una dieta fatta da me.
Questa dieta va avanti da ormai quasi 3 anni, ma ormai non è più una dieta, ma è un ossessione, un incubo.
Sono alta poco più di 1,70 m e peso circa 50/51 kg, da allora ho perso circa 10-12 chili, ma mi sono resa conto che non mi basta.
Ogni chilo che scendevo, non era abbastanza. All'inizio scrissi nel mio diario di voler perdere giusto 3-4 chiletti di troppo, per arrivare a 57 kg, ma ora punto ai 48 kg. Non penso sia normale questa cosa....la mia non è vita, ogni giorno programmo i miei pasti, evito dolci, grassi, non conto le calorie perchè sapendole già tutte a memoria non ne ho bisogno. Non mangio carboidrati, fritti, pasta, pane, pizza e dolciumi vari, perchè ho tantissima paura di ingrassare. Questa cosa non mi fa vivere, anche perchè mi sento depressa, triste, sola, abbandonata.
Tutti mi dicono che sono molto magra, ma io questo non lo vedo, io vorrei solo dimagrire e basta, vedere i numeri della bilancia che scendono.
Ho un controllo maniacale, peso tutto con precisione e mangio spesso cibi leggeri e light. Anche se ho tanta fame fino ad avere i crampi allo stomaco, non mangio mai fuori pasto...faccio 5 pasti al giorno.
Di solito non arrivo alle 700-800 kcal, e se le supero cerco di rimediare facendo camminate veloci su Tapis roulant. Tendo a mangiare da sola, perché mi crea ansia quando le persone giudicano ciò che mangio. Mia mamma quando mangio da sola mi controlla e mi costringe a mangiare carboidrati/dolci ma io rifiuto spesso e questo genera spesso litigi che mi fanno stare molto male, ma loro non capiscono proprio. Non sono seguita da nessuna nutrizionista o dietologa o psicologa. Sento il bisogno di parlarne con qualcuno davvero, la mia vita ruota intorno al cibo e vorrei solo piangere, alla mia età dovrei divertirmi e invece rifiuto spesso le uscite per paura di mangiare. Nascondo il cibo, faccio finta di averlo mangiato e invece lo butto...
Alcune volte mi capita di abbuffarmi di tutto ciò che mi privo Dopo queste abbuffate in cui perdo letteralmente il controllo senza riuscire a fermarmi, mi sento uno schifo, trascorro poi 2/3 giorni in cui digiuno o mangio pochissimo e mi sento depressa e un'obesa.
Ho perso il sorriso e il piacere di mangiare, e da 5 mesi non ho più il ciclo.
Non so cosa fare, sto mentendo a tutti e soprattutto a me stessa. Non riesco più a vivere così... So di avere un problema con il cibo, ma cosa? Come devo intervenire? Sono disperata ma allo stesso tempo ho una paura folle di ingrassare...
[#1]
>>Ero alta 1,68 m e pesavo sui 62 kg.<<
questo è un normopeso.
>>So di avere un problema con il cibo, ma cosa?<<
non possiamo fare una diagnosi on-line, però possiamo dire che hai un problema con il cibo e questo dovrebbe bastare per prendere coscienza del tuo stato di malessere e iniziare quindi a fare qualcosa di concreto.
Attualmente vivi una condizione di sottopeso con amenorrea che merita un intervento integrato consultando il medico di base e in parallelo un Collega specializzato in psicoterapia (trattamento principale).
questo è un normopeso.
>>So di avere un problema con il cibo, ma cosa?<<
non possiamo fare una diagnosi on-line, però possiamo dire che hai un problema con il cibo e questo dovrebbe bastare per prendere coscienza del tuo stato di malessere e iniziare quindi a fare qualcosa di concreto.
Attualmente vivi una condizione di sottopeso con amenorrea che merita un intervento integrato consultando il medico di base e in parallelo un Collega specializzato in psicoterapia (trattamento principale).
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,
direi immediato un consulto, anche, e in primis con il ginecologo, che inizia l'Inter degli esami clinici in associazione ad una Psicoterapia di supporto.
Per i disagi legati al cibo, che compromettono tutta la sfera della persona, in situazioni complesse ci sono cliniche e/o strutture specializzate per la totale presa in carico.
Si tratta di un complesso vissuto, che va inquadrato da un punto di vista di approccio multidisciplinare integrato.
Valutazione, anche, farmacologica per il calo dell'amore che ne consegue, così come la totale astenia anche dalla vita affettiva e sessuale.
Non perdiamo tempo... iniziamo a prenderci cura della nostra psiche e del nostro corpo.
Si confronti con la sua famiglia e il medico di famiglia sulla necessità di questo disagio: spesso o sempre la famiglia entra a far parte del percorso terapeutico.
Di cuore,
un grande augurio
direi immediato un consulto, anche, e in primis con il ginecologo, che inizia l'Inter degli esami clinici in associazione ad una Psicoterapia di supporto.
Per i disagi legati al cibo, che compromettono tutta la sfera della persona, in situazioni complesse ci sono cliniche e/o strutture specializzate per la totale presa in carico.
Si tratta di un complesso vissuto, che va inquadrato da un punto di vista di approccio multidisciplinare integrato.
Valutazione, anche, farmacologica per il calo dell'amore che ne consegue, così come la totale astenia anche dalla vita affettiva e sessuale.
Non perdiamo tempo... iniziamo a prenderci cura della nostra psiche e del nostro corpo.
Si confronti con la sua famiglia e il medico di famiglia sulla necessità di questo disagio: spesso o sempre la famiglia entra a far parte del percorso terapeutico.
Di cuore,
un grande augurio
[#3]
Gentile Utente,
Più che sapere come si chiama la sua prblematica, mi sembra di capire che c'è un problema attorno alla sua fisicità ,immagine allo specchio ed ovviamente cibo.
Attorno al peso e soprattutto al cibo, ruotano tanti equilibri o non equilibri:
La mancanza d'amore
L'autostima
L'affettivita
Il rapporto con la figura materna o le figure parentali
Compensazioni varie
La complessa sferra sessuale
E via dicendo...
Un nostro collega l'aiuterà nel ritrovare la serenità smarrita. A prescindere dai carboidrati inseriti e l'ago della bilancia, quella è una conseguenza
Più che sapere come si chiama la sua prblematica, mi sembra di capire che c'è un problema attorno alla sua fisicità ,immagine allo specchio ed ovviamente cibo.
Attorno al peso e soprattutto al cibo, ruotano tanti equilibri o non equilibri:
La mancanza d'amore
L'autostima
L'affettivita
Il rapporto con la figura materna o le figure parentali
Compensazioni varie
La complessa sferra sessuale
E via dicendo...
Un nostro collega l'aiuterà nel ritrovare la serenità smarrita. A prescindere dai carboidrati inseriti e l'ago della bilancia, quella è una conseguenza
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Gentile Utente,
i disturbi del comportamento alimentare beneficiano in genere dell'apporto sinergico di più specialisti.
Il suo disagio va accuratamente diagnosticato direttamente, per poi seguire un iter terapeutico ritagliato sul suo caso.
Legga questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html
Qui può trovare riferimenti per diagnosi e cura
http://www.disturbialimentarionline.it/
Se crede ci potrà riaggiornare
Cari auguri
i disturbi del comportamento alimentare beneficiano in genere dell'apporto sinergico di più specialisti.
Il suo disagio va accuratamente diagnosticato direttamente, per poi seguire un iter terapeutico ritagliato sul suo caso.
Legga questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1211-i-disturbi-del-comportamento-alimentare-che-cosa-sono-e-come-si-curano.html
Qui può trovare riferimenti per diagnosi e cura
http://www.disturbialimentarionline.it/
Se crede ci potrà riaggiornare
Cari auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#5]
Gentile Utente,
mai fare da sé.
Ricominci da capo, per prima cosa vada da un buon dietologo e parli con lui. Inizi con lui una dieta e si faccia seguire, una volta al mese.
Inoltre le consiglio qualche seduta con uno psicoterapeuta (m. o f.).
Cordiali saluti e molti auguri.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.6k visite dal 30/12/2014.
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