Periodo di crisi
Salve, vi scrivo in un momento di crisi. E' da un paio di mesi che mi sento sempre stanca, non solo fisicamente ma psicologicamente, in particolare al mattino. Man mano che la giornata trascorre la stanchezza si riduce e mi "attivo". La mattina è sempre molto dura alzarmi da letto, anche se ovviamente lo faccio: inizialmente pensavo fosse perchè mi dovevo alzare sempre alle 6,15, ma mi accorgo che anche quando non devo svegliarmi cosi presto fatico enormemente ad alzarmi, preferirei poter continuare a riposarmi e dormire.
Faccio tutte le cose che devo fare ma è come se non provassi molto slancio nel farle, esco, lavoro, frequento persone ma non provo la soddisfazione che provavo prima.
Tutto questo peggiora quando il mio ragazzo è lontano: a volte va in Veneto dai suoi genitori a trovarli, proprio come ha fatto in queste vacanze di Natale e mi scattano alcuni pensieri che mi disturbano...come ad esempio mi sembra che non mi manchi, ma in realtà so che non è così, e penso sempre a quanto invece il mio ex mi mancava...ma era una situazione totalmente diversa quella col mio ex, sempre sul filo del rasoio (lui spesso si faceva desiderare ed era molto imprevedibile, mentre il mio attuale ragazzo è molto premuroso e presente, attento ai miei bisogni).
E' come se la mia mente pensasse: "amare vuol dire sentire enormemente la mancanza di qualcuno--> allora se non la senti non lo ami"--> e da qui partono i + svariati pensieri assurdi ansiogeni, dal "allora non lo ami", al "allora non è l'uomo per te, "cos'hai che non va", "oddio non è che sono lesbica". Tutti pensieri ansiogeni che mi partono in loop, attivati da questo stato di stanchezza generale e di umore non proprio brillante.
Sono preoccupata e chiedo a voi, siccome in passato ho sofferto di ansia, panico e pensieri ossessivi ma stavo bene già da un po' (a seguito di una psicoterapia)... non è che ci sto ricadendo? Datemi un consiglio per favore..
Faccio tutte le cose che devo fare ma è come se non provassi molto slancio nel farle, esco, lavoro, frequento persone ma non provo la soddisfazione che provavo prima.
Tutto questo peggiora quando il mio ragazzo è lontano: a volte va in Veneto dai suoi genitori a trovarli, proprio come ha fatto in queste vacanze di Natale e mi scattano alcuni pensieri che mi disturbano...come ad esempio mi sembra che non mi manchi, ma in realtà so che non è così, e penso sempre a quanto invece il mio ex mi mancava...ma era una situazione totalmente diversa quella col mio ex, sempre sul filo del rasoio (lui spesso si faceva desiderare ed era molto imprevedibile, mentre il mio attuale ragazzo è molto premuroso e presente, attento ai miei bisogni).
E' come se la mia mente pensasse: "amare vuol dire sentire enormemente la mancanza di qualcuno--> allora se non la senti non lo ami"--> e da qui partono i + svariati pensieri assurdi ansiogeni, dal "allora non lo ami", al "allora non è l'uomo per te, "cos'hai che non va", "oddio non è che sono lesbica". Tutti pensieri ansiogeni che mi partono in loop, attivati da questo stato di stanchezza generale e di umore non proprio brillante.
Sono preoccupata e chiedo a voi, siccome in passato ho sofferto di ansia, panico e pensieri ossessivi ma stavo bene già da un po' (a seguito di una psicoterapia)... non è che ci sto ricadendo? Datemi un consiglio per favore..
[#1]
>>"amare vuol dire sentire enormemente la mancanza di qualcuno, allora se non la senti non lo ami"<<
queste idee andrebbero riviste perché legate ad uno stereotipo sul concetto di "amore". Amore e dipendenza dovrebbero essere in equilibrio, perché se l'amore diventa dipendenza significa che c'è un bisogno dell'altro per poter funzionare bene.
Si tratta probabilmente di pensieri ossessivi e sarebbe opportuno riprendere il percorso interrotto.
queste idee andrebbero riviste perché legate ad uno stereotipo sul concetto di "amore". Amore e dipendenza dovrebbero essere in equilibrio, perché se l'amore diventa dipendenza significa che c'è un bisogno dell'altro per poter funzionare bene.
Si tratta probabilmente di pensieri ossessivi e sarebbe opportuno riprendere il percorso interrotto.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Ex utente
Caro dottor Del Signore,
forse mi sono spiegata male: so che >>"amare vuol dire sentire enormemente la mancanza di qualcuno, allora se non la senti non lo ami"<< è un concetto sbagliato di amore, di un amore idealizzato e irraggiungibile. Lo so bene e ci ho lavorato parecchio in terapia, per 3 anni. Nonostante io lo SAPPIA razionalmente, è come se tuttavia non lo sentissi a livello emotivo. Le emozioni forti mi stimolano, la "normalità", per quanto mi faccia stare bene da un lato perchè mi dà sicurezza, dall'altro mi fa dubitare dei miei sentimenti.
Volevo anche sapere se la stanchezza che avverto potrebbe essere un sintomo di una deflessione dell'umore.
Grazie dell'ascolto
forse mi sono spiegata male: so che >>"amare vuol dire sentire enormemente la mancanza di qualcuno, allora se non la senti non lo ami"<< è un concetto sbagliato di amore, di un amore idealizzato e irraggiungibile. Lo so bene e ci ho lavorato parecchio in terapia, per 3 anni. Nonostante io lo SAPPIA razionalmente, è come se tuttavia non lo sentissi a livello emotivo. Le emozioni forti mi stimolano, la "normalità", per quanto mi faccia stare bene da un lato perchè mi dà sicurezza, dall'altro mi fa dubitare dei miei sentimenti.
Volevo anche sapere se la stanchezza che avverto potrebbe essere un sintomo di una deflessione dell'umore.
Grazie dell'ascolto
[#3]
Si è spiegata molto bene.
>>Nonostante io lo SAPPIA razionalmente, è come se tuttavia non lo sentissi a livello emotivo.<<
se non lo "sente" da un punto di vista emotivo significa che probabilmente questa idea un po' le appartiene. Gli aspetti cognitivi e affettivi dovrebbero essere in linea e quindi collegati altrimenti si crea un conflitto o uno sdoppiamento.
Per lei è difficile tollerare la distanza dal suo partner?
Queste difese sono tipiche dei soggetti ossessivi che cercano di controllare troppo razionalmente le sfera emotiva oppure quando danno troppo peso ad alcuni pensieri.
>>Volevo anche sapere se la stanchezza che avverto potrebbe essere un sintomo di una deflessione dell'umore.<<
questo è possibile solo con una valutazione di persona.
>>Nonostante io lo SAPPIA razionalmente, è come se tuttavia non lo sentissi a livello emotivo.<<
se non lo "sente" da un punto di vista emotivo significa che probabilmente questa idea un po' le appartiene. Gli aspetti cognitivi e affettivi dovrebbero essere in linea e quindi collegati altrimenti si crea un conflitto o uno sdoppiamento.
Per lei è difficile tollerare la distanza dal suo partner?
Queste difese sono tipiche dei soggetti ossessivi che cercano di controllare troppo razionalmente le sfera emotiva oppure quando danno troppo peso ad alcuni pensieri.
>>Volevo anche sapere se la stanchezza che avverto potrebbe essere un sintomo di una deflessione dell'umore.<<
questo è possibile solo con una valutazione di persona.
[#4]
>>Sono preoccupata e chiedo a voi, siccome in passato ho sofferto di ansia, panico e pensieri ossessivi ma stavo bene già da un po' (a seguito di una psicoterapia)... non è che ci sto ricadendendo?<<
Gentile ragazza,
quanto Lei ci scrive farebbero ipotizzare un ri-avvicinamento a quella situazione, da contrastare fin da subito con i mezzi usati all'epoca: psicoterapia, farmaci ecc. Lei sa.
Non attenda.
Gentile ragazza,
quanto Lei ci scrive farebbero ipotizzare un ri-avvicinamento a quella situazione, da contrastare fin da subito con i mezzi usati all'epoca: psicoterapia, farmaci ecc. Lei sa.
Non attenda.
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
< Faccio tutte le cose che devo fare ma è come se non provassi molto slancio nel farle, esco, lavoro, frequento persone ma non provo la soddisfazione che provavo prima...>
Cara ragazza,
dal suo racconto in generale, e da questo particolare, si evince che fatica ad "esserci"... nel presente e nella storia affettiva!
Probabilmente il tutto funzionale alla necessità di "controllo", che manifesta e alla discongruenza con il mondo emotivo, che non riesce a "tenere a bada"!
Coglierei la riflessione di un confronto con un professionista, anche il suo vecchio terapeuta, che possa aiutarla a fare un po' di chiarezza in questo momento di vita.
Un caro saluto
Cara ragazza,
dal suo racconto in generale, e da questo particolare, si evince che fatica ad "esserci"... nel presente e nella storia affettiva!
Probabilmente il tutto funzionale alla necessità di "controllo", che manifesta e alla discongruenza con il mondo emotivo, che non riesce a "tenere a bada"!
Coglierei la riflessione di un confronto con un professionista, anche il suo vecchio terapeuta, che possa aiutarla a fare un po' di chiarezza in questo momento di vita.
Un caro saluto
[#6]
Ex utente
@Dr. Del Signore: si, faccio fatica a tollerare la distanza dal mio ragazzo e ora che so che alla fine della prossima estate dovrà andare via per lavoro per un periodo di 6 mesi non sto bene.. non avevo ricollegato il mio malessere a questo , ma scrivendolo a voi mi è scattato questo collegamento.
Io in passato ho sofferto per la mancanza del mio ex, che era sempre sfuggente e spesso mi rinfacciava di essere dipendente da lui (cosa che, ahimè era vera). LAvorando su me stessa sono riuscita a chiudere quella relazione e in seguito ho intrapreso una relazione col mio attuale ragazzo, che mi dà stabilità e serenità.. ma è come se non potessi nemmeno lontanamente pensare di poter soffrire nemmeno la metà di quanto ho sofferto in precedenza, in quel modo..e l'idea che si allontanerà per 6 mesi mi destabilizza. Mi sembra quasi di non soffrire per nulla xche sono come anestetizzata al pensiero.. faccio fatica ad esprimere a parole quel che provo. Sono una persona che normalmente è allegra e ottimista, provo emozioni e vivo la vita "a colori" :) ma è un momento di stanchezza estrema.
@dott.ssa Brunialti: ricontatterò la mia ex terapeuta... forse è la cosa migliore.
@dott.ssa Albano: non ho capito cosa intende dire quando scrive che la difficoltà ad esserci nella storia è funzionale alla necessità di controllo sulle mie emozioni.. intende che mi sottraggo alla paura di perdere (anche se solo x 6 mesi) il mio ragazzo e x far fronte a questo anestetizzo le emozioni o cmq mi viene l'ansia come difesa?
Grazie a tutti
Io in passato ho sofferto per la mancanza del mio ex, che era sempre sfuggente e spesso mi rinfacciava di essere dipendente da lui (cosa che, ahimè era vera). LAvorando su me stessa sono riuscita a chiudere quella relazione e in seguito ho intrapreso una relazione col mio attuale ragazzo, che mi dà stabilità e serenità.. ma è come se non potessi nemmeno lontanamente pensare di poter soffrire nemmeno la metà di quanto ho sofferto in precedenza, in quel modo..e l'idea che si allontanerà per 6 mesi mi destabilizza. Mi sembra quasi di non soffrire per nulla xche sono come anestetizzata al pensiero.. faccio fatica ad esprimere a parole quel che provo. Sono una persona che normalmente è allegra e ottimista, provo emozioni e vivo la vita "a colori" :) ma è un momento di stanchezza estrema.
@dott.ssa Brunialti: ricontatterò la mia ex terapeuta... forse è la cosa migliore.
@dott.ssa Albano: non ho capito cosa intende dire quando scrive che la difficoltà ad esserci nella storia è funzionale alla necessità di controllo sulle mie emozioni.. intende che mi sottraggo alla paura di perdere (anche se solo x 6 mesi) il mio ragazzo e x far fronte a questo anestetizzo le emozioni o cmq mi viene l'ansia come difesa?
Grazie a tutti
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>>ma è come se non potessi nemmeno lontanamente pensare di poter soffrire nemmeno la metà di quanto ho sofferto in precedenza, in quel modo..e l'idea che si allontanerà per 6 mesi mi destabilizza.<<
la sua ossessione (o il sintomo se vogliamo) nasce proprio da qui. Qualcosa che vale la pena elaborare e comprendere perché fa parte di lei e non sono idee venute dal nulla.
la sua ossessione (o il sintomo se vogliamo) nasce proprio da qui. Qualcosa che vale la pena elaborare e comprendere perché fa parte di lei e non sono idee venute dal nulla.
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 1.9k visite dal 27/12/2014.
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