Problemi familiari
Egregi dottori,
Vi scrivo per un parere su un problema familiare che mi angoscia non poco. Ho un pessimo rapporto con mia madre da tempo immemore che si ripercuote sulla serenità della vita familiare e sulla mia. Vivo ancora con la mia famiglia, non lavoro e sono fuoricorso all'università. Il prototipo di chi ancora non è riuscito a fare nulla di buono.
Mia madre è una persona che nella vita ha avuto diversi traumi e ha sofferto molto, é molto irascibile e nervosa. Non accetta minimamente di sbagliare, tant'è vero che lei più volte afferma che "non sbaglia mai". É anche molto vendicativa, quando gli fai notare qualcosa che non va non accetta minimamente la critica ma cerca di ribaltare la situazione iniziando a parlare delle mie vicende personali,evidenziando le mie colpe ed i miei fallimenti. La situazione si è aggravata perché non mi sono riuscito a laureare in tempo, da quel momento fioccano le offese, i rimproveri, parole come "fallito" "buono a nulla" "schifoso" "porco" sono all'ordine del giorno. Mai una parola di affetto, mai una parola di conforto, mai un briciolo d'amore. Allargando la visuale, posso dirvi che a casa non ci siamo mai parlati un granché. Siamo stati non educati all'amore ed al bene.Non ho mai avuto un rapporto di dialogo o di confidenza, ne con mio padre ne con mio fratello. I miei pensano solo al lavoro, glorificandolo e santificandolo. Hanno sempre e solo pensato a lavorare e con il tempo sono rimasti soli, non hanno familiari ne amici. Le uniche persone che sporadicamente frequentano provengono dalla cerchia lavorativa. Il fatto che io non lavori e non riesca a laurearmi li porta quasi a vergognarsi di me, in questo modo sono diventato la loro valvola di sfogo.
Le liti sono quotidiane, urla e strattoni, violenza verbale ed anche fisica è quasi all'ordine del giorno. Si inizia a litigare per una banalità, anche per una forchetta fuori posto e mia madre inizia ad urlare e a tirare fuori tutti gli errori che "avrei fatto" andando a ritroso nel tempo, accusandomi anche di cose che avrei fatto ad 8 anni ed infarcendo l'eloquio di parolaccie ed offese di ogni genere e natura. Dopo ogni lite mi riprometto di non risponderla ma lei cerca di punzecchiarmi in tutti i modi, io non riesco a stare in silenzio ed alla fine capitolo ed inizio ad urlare ed a offendere a mia volta. Nel silenzio generale di mio padre e di mio fratello, il quale sta zitto godendo della situazione di vantaggio che i miei genitori gli hanno attribuito considerandolo "figlio modello". Anche se a mia madre racconto qualcosa in confidenza nei suoi periodi di calma mentale, quella stessa cosa viene ricostruita con elementi fantastici ed usata contro di me nei momenti di crisi più acuta. L'unico rimedio utile sarebbe non parlargli. Intanto queste liti stanno logorando la mia salute mentale, mi sento sempre più stanco e con frequenza costante inizio a pensare al suicidio come possibile soluzione. Grazie a quanti vorranno aiutarmi, ve ne sono grato.
Vi scrivo per un parere su un problema familiare che mi angoscia non poco. Ho un pessimo rapporto con mia madre da tempo immemore che si ripercuote sulla serenità della vita familiare e sulla mia. Vivo ancora con la mia famiglia, non lavoro e sono fuoricorso all'università. Il prototipo di chi ancora non è riuscito a fare nulla di buono.
Mia madre è una persona che nella vita ha avuto diversi traumi e ha sofferto molto, é molto irascibile e nervosa. Non accetta minimamente di sbagliare, tant'è vero che lei più volte afferma che "non sbaglia mai". É anche molto vendicativa, quando gli fai notare qualcosa che non va non accetta minimamente la critica ma cerca di ribaltare la situazione iniziando a parlare delle mie vicende personali,evidenziando le mie colpe ed i miei fallimenti. La situazione si è aggravata perché non mi sono riuscito a laureare in tempo, da quel momento fioccano le offese, i rimproveri, parole come "fallito" "buono a nulla" "schifoso" "porco" sono all'ordine del giorno. Mai una parola di affetto, mai una parola di conforto, mai un briciolo d'amore. Allargando la visuale, posso dirvi che a casa non ci siamo mai parlati un granché. Siamo stati non educati all'amore ed al bene.Non ho mai avuto un rapporto di dialogo o di confidenza, ne con mio padre ne con mio fratello. I miei pensano solo al lavoro, glorificandolo e santificandolo. Hanno sempre e solo pensato a lavorare e con il tempo sono rimasti soli, non hanno familiari ne amici. Le uniche persone che sporadicamente frequentano provengono dalla cerchia lavorativa. Il fatto che io non lavori e non riesca a laurearmi li porta quasi a vergognarsi di me, in questo modo sono diventato la loro valvola di sfogo.
Le liti sono quotidiane, urla e strattoni, violenza verbale ed anche fisica è quasi all'ordine del giorno. Si inizia a litigare per una banalità, anche per una forchetta fuori posto e mia madre inizia ad urlare e a tirare fuori tutti gli errori che "avrei fatto" andando a ritroso nel tempo, accusandomi anche di cose che avrei fatto ad 8 anni ed infarcendo l'eloquio di parolaccie ed offese di ogni genere e natura. Dopo ogni lite mi riprometto di non risponderla ma lei cerca di punzecchiarmi in tutti i modi, io non riesco a stare in silenzio ed alla fine capitolo ed inizio ad urlare ed a offendere a mia volta. Nel silenzio generale di mio padre e di mio fratello, il quale sta zitto godendo della situazione di vantaggio che i miei genitori gli hanno attribuito considerandolo "figlio modello". Anche se a mia madre racconto qualcosa in confidenza nei suoi periodi di calma mentale, quella stessa cosa viene ricostruita con elementi fantastici ed usata contro di me nei momenti di crisi più acuta. L'unico rimedio utile sarebbe non parlargli. Intanto queste liti stanno logorando la mia salute mentale, mi sento sempre più stanco e con frequenza costante inizio a pensare al suicidio come possibile soluzione. Grazie a quanti vorranno aiutarmi, ve ne sono grato.
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Gentile ragazzo, perchè non pensa come dare una svolta alla sua vita? anzichè spendere energie a dispiacersi, disperarsi, subire ingiurie, perdere il controllo.
Può lavorare, qualsiasi lavoro a questo punto, e riprendere a studiare ed anche cercare il modo per andarsene di casa intanto.. Così finisce per rovinarsi la vita ed ammalarsi.
Cerchi aiuto presso il suo medico di base, il suo rapporto peso altezza non va tanto bene.. e poi al Consultorio Familiare, per trovare il coraggio, la chiarezza e il supporto..
Non sarà facile, certo, invece di dispiacersi .. si arrabbi e cerchi con serietà la soluzione..
Una svolta.. per l'anno nuovo, la deve a sè stesso e alla sua giovinezza..
Può lavorare, qualsiasi lavoro a questo punto, e riprendere a studiare ed anche cercare il modo per andarsene di casa intanto.. Così finisce per rovinarsi la vita ed ammalarsi.
Cerchi aiuto presso il suo medico di base, il suo rapporto peso altezza non va tanto bene.. e poi al Consultorio Familiare, per trovare il coraggio, la chiarezza e il supporto..
Non sarà facile, certo, invece di dispiacersi .. si arrabbi e cerchi con serietà la soluzione..
Una svolta.. per l'anno nuovo, la deve a sè stesso e alla sua giovinezza..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#2]
Caro ragazzo,
Forse cio' che accade a Lei, e le sue diffiicolta' sono una questione diffusa.
Cio' che differenzia la sua condizione e'.che a mettere in evidenza le sue defaillances sia una madre con una patologia.
Cio' squilibra i rapporti e forse le fa provare un senso di ingiustizia verso tali critiche.
Potrebbe fare presente il suo dispiacere bel sentirsi rivolgere certe brutte parole. Parli con sua madre. E' sua madre., non.lo sottovaluti mai...
Forse cio' che accade a Lei, e le sue diffiicolta' sono una questione diffusa.
Cio' che differenzia la sua condizione e'.che a mettere in evidenza le sue defaillances sia una madre con una patologia.
Cio' squilibra i rapporti e forse le fa provare un senso di ingiustizia verso tali critiche.
Potrebbe fare presente il suo dispiacere bel sentirsi rivolgere certe brutte parole. Parli con sua madre. E' sua madre., non.lo sottovaluti mai...
Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132
[#3]
Caro ragazzo,
Forse cio' che accade a Lei, le sue diffiicolta' sono diffuse.
Cio' che differenzia la sua condizione e'.che a mettere in evidenza le sue defaillances sia una madre con una patologia.
Cio' squilibra i rapporti e forse le fa provare un senso di ingiustizia verso tali critiche.
Potrebbe fare presente il suo dispiacere bel sentirsi rivolgere certe brutte parole. Parli con sua madre. E' sua madre., non.lo sottovaluti mai...
Forse cio' che accade a Lei, le sue diffiicolta' sono diffuse.
Cio' che differenzia la sua condizione e'.che a mettere in evidenza le sue defaillances sia una madre con una patologia.
Cio' squilibra i rapporti e forse le fa provare un senso di ingiustizia verso tali critiche.
Potrebbe fare presente il suo dispiacere bel sentirsi rivolgere certe brutte parole. Parli con sua madre. E' sua madre., non.lo sottovaluti mai...
[#4]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazzo,
Accolgo la riflessione di iniziare a prendersi cura di se'...
Provi a rivolgersi ad un Professionista, magari con approccio sistemico familiare, così da poterla "sostenere" con un supporto ti carattere familiare..
Ci tenga aggiornati, se le fa piacere!
Un caro saluto
Accolgo la riflessione di iniziare a prendersi cura di se'...
Provi a rivolgersi ad un Professionista, magari con approccio sistemico familiare, così da poterla "sostenere" con un supporto ti carattere familiare..
Ci tenga aggiornati, se le fa piacere!
Un caro saluto
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.8k visite dal 27/12/2014.
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