Fase depressiva del disturbo bipolare, serve sottoporsi allo stress?

Salve,
Soffro di disturbo bipolare II da 11 anni, purtroppo solo da 1 anno e mezzo ho ricevuto la giusta diagnosi e la giusta cura.
Sono ricoverato per mia volontà in una comunità psichiatrica riabilitativa da 8 mesi, ma adesso mi trovo a casa per le feste natalizie e vi resterò fino al 7 gennaio.
Le poche volte al mese che la psicoterapeuta si degna di venire, faccio psicoterapia di gruppo e psicoterapia individuale ad indirizzo sistemico relazionale,
seguo vari laboratori,
in più prendo la seguente farmacoterapia:
-Sycrest 5 mg 1 cp la mattina, una la sera (antipsicotico-antimaniacale)
-Topamax 100 mg 1 cp 3 volte al giorno (stabilizzatore dell'umore)
-EN 1mg 1/2 cp mattino e mezzogiorno, 1 cp la sera (ansiolitico)
-Wellbutrin 300 mg 1 cp a mezzogiorno (antidepressivo)
-Fluoxetina 20 mg 1 cp la mattina (antidepressivo)
-Mutabon forte 1 cp la sera (neurolettico + antidepressivo)
Adesso mi trovo in uno stato depressivo, ecco perchè così tanti antidepressivi in terapia, in lenta risalita, anzi, lentissima.
La mia domanda è la seguente:
Io mi rilasso solo stando da solo sdraiato e lasciando liberi di scorrere i pensieri che generalmente ruotano attorno al mio malessere e attorno al mio passato e sono negativi, ogni qualvolta mi attivo, come in questo momento che sto scrivendo, o quando converso con i miei familiari, o quando guardo la TV, o quando esco per una passeggiata, insomma ogni volta che porto l'attenzione fuori da me, mi stresso: sento i muscoli della parte alta della schiena che cominciano a tirare e a fare male (sono un tipo psicosomatico) e più mi sforzo di fare quello che sto facendo, più aumenta il dolore, come mi devo comportare? devo assecondare questo istinto all'introspezione o cercare di concentrarmi su altro? e se devo portare l'attenzione fuori da me, forse non è bene quando il dolore comincia a diventare troppo, staccare?
Se fossi in comunità e se la mia terapeuta si degnasse di venire tutte le settimane, queste domande le farei a lei, ma visto la situazione...
Grazie anticipatamente.
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazzo,

intanto per quanto riguarda i farmaci, noi Psicologi, non essendo competenti in materia, non possiamo dare indicazioni.

Deve rivolgersi allo Psichiatra che ha impostato la terapia e rivolgere anche questo quesito di tensioni muscolari, visto che si tratta di un medico.

Continui a fare gli incontri di Psicoterapia, che sono importanti per lei....


Un caro saluto
[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

sembra che Lei non sia a proprio agio con la terapeuta o è solo una mia impressione?

In ogni caso, da qui noi non possiamo dare indicazioni né prescrizioni comportamentali come Lei sta chiedendo, non per cattiva volontà, ma perché non La conosciamo, non sappiamo nulla di Lei...

Immagino che Lei adesso non abbia modo di contattare la terapeuta, anche per le festività in corso, ma non ha accordi in comunità per sapere cosa e come fare in casi del genere? Cioè, se Lei sta male, di solito a chi si rivolge, educatore, ecc...?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Utente
Utente
Buongiorno.
No, non ho la possibilità di chiamare la psicoterapeuta, ho solo la possibilità di chiamare la comunità e parlare con l'educatrice, ma non saprebbe dirmi niente, è una domanda troppo tecnica.
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Magari potrebbe appuntarsi tutto ciò che Le crea difficoltà quando non è in comunità e poi farlo presente alla terapeuta.
In questo modo potrà poi avere indicazioni chiare.

Cordiali saluti,
[#5]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile Signore,
Lei sa che le regole delle Comunità sono talvolta differenti da quelle del mondo "fuori". Quindi occorre imparare a starci, se si desidera fruire dell'aiuto che possono dare. Riferendosi alla Psicoterapeuta lei dice: >>Le poche volte al mese che la psicoterapeuta si degna di venire, <<; ma saranno quelle che il suo contratto di lavoro prevedono...

E tuttavia in quelle volte, Lei scrive: >>faccio psicoterapia di gruppo e psicoterapia individuale ad indirizzo sistemico relazionale, <<.
Bene. Quanto Le diceva qui sopra la dott. Pileci è importante: si appunti tutto ciò che Le crea difficoltà e ne parli con la terapeuta.

Assuma con regolarità i farmaci: Lei sa che farmacotrapia e psicoterapia congiunte sono la cura ottimale.

Noi ci siamo.

saluti cordiali.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#6]
Utente
Utente
In realtà la psicoterapeuta dovrebbe venire il martedì per la psicoterapia individuale e il giovedì per la psicoterapia di gruppo ed individuale, essendo 10 pazienti, una parte il martedì, una parte il giovedì, in psicoterapia individuale, considerando poi che non tutti si avvalgono della psicoterapia individuale, comunque lei spesso salta il giovedì, il martedì ci viene quasi sempre, perchè ha la riunione dell'equipe della comunità tra l'altro, ma il giovedì, che è compreso nel suo contratto e che è il giorno che dovremmo fare gruppo psicoterapeutico, ci manda sempre a dire che ha avuto impegni urgenti in tribunale e così finisce che in un mese se va bene riesco a fare uno massimo due colloqui.
Adesso ho chiamato la comunità e mi hanno detto che martedì 30 ci sarà, quindi ci andrò e ci parlerò.
Un'altra cosa che non mi sta bene della comunità, è che in assenza della psicoterapeuta, il gruppo psicoterapeutico, lo facciamo con una educatrice, cosa che secondo me non solo non è utile ma può essere anche dannosa.
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Di solito con le educatrici si fa un altro tipo di lavoro, educativo appunto.
Anche con le educatrici è possibile lavorare in gruppo.
Lei ha un piano educativo individualizzato con precisi obiettivi?
Con l'educatrice lavora su quello?
[#8]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
>< in assenza della psicoterapeuta, il gruppo psicoterapeutico, lo facciamo con una educatrice, cosa che secondo me non solo non è utile ma può essere anche dannosa.<<

Quanto Lei dice soprà può essere molto fondato. Ognuno ha le proprie competenze e non si puù passare disivoltamente da una professione all'altra.

Lo ha seganalato?
[#9]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,

credo che ognuno di noi abbia il diritto di esprimere il proprio malessere, per cui...


Con serenità e tatto, provi a confrontarsi con chi di dovere, per quanto riguarda anche questi aspetti " tecnici ", ma emotivamente coinvolgenti.

Quello che percepisco è una sorta di delusione, in cui non si sente " afferrato " da un punto di vista della presa in carico e, anzi, un po' tenuto a " contentìno"!!



Un caro saluto
[#10]
Utente
Utente
Salve,
No, non ho nessun piano educativo individualizzato.
Si, ho segnalato che non mi sta bene fare psicoterapia di gruppo con l'educatrice, ma mi è stato risposto di accontentarmi.
Esatto, il "servizio" offerto dalla comunità è piuttosto scadente, lo stesso psichiatra non ha delle ore durante le quali riceve i pazienti, viene solo il martedì e il venerdì a fare documenti, bisogna essere fortunati nel trovarlo 5 minuti libero,
Per non parlare di tutti gli altri servizi della comunità... ma siamo nel profondo sud...

Visto che ci siamo vi faccio un'altra domanda, avevo intenzione di aprire un altro post, ma ha a che fare con la negligenza, oltre ad essere bipolare, la mia psicoterapeuta dice che sono anche dipendente e depressivo e aggiunge che dai disturbi della personalità non si può guarire e che comunque lei non intende lavorarci sopra, che io anzi dovrei assecondare la mia personalità, perchè una psicoterapeuta ad indirizzo psicoanalitico che ho contattato privatamente invece mi ha detto che i disturbi della personalità si possono curare?
[#11]
Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>..aggiunge che dai disturbi della personalità non si può guarire e che comunque lei non intende lavorarci sopra..<<
i disturbi di personalità possono essere trattati con discreti risultati. Il termine "guarigione" non sarebbe corretto, perché il disturbo di personalità non è una "malattia", ma un insieme di tratti disfunzionali che interessano varie aree del funzionamento dell'individuo.

Se la Collega non intende lavorarci su è un altro discorso, dipende dal mandato e dagli obiettivi che ci si pone nella struttura, qualcosa quindi che è indipendente dalle decisioni della Collega.

>>ho segnalato che non mi sta bene fare psicoterapia di gruppo con l'educatrice..<<
gli educatori non possono fare supporto psicologico o psicoterapia di gruppo, si occupano di altri interventi.





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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