Ma non è sempre colpa della fobia sociale di per se

Ho un problema che mi fa stare troppo male... è incredibile come i cosiddetti "normali" abbiano sempre la risposta pronta per tutto mentre io rimango 9 volte su 10 (ma facciamo 99 su 100 và) spiazzato e non so come reagire...mi sento un deficiente.........probabilmente lo sono.......non riesco a "rispondere a tono" agli altri.........ma non è sempre colpa della fobia sociale di per se..........a volte lo è (ho una mega risposta che mette a tacere l'interlocutore ma ho troppa paura di dirla o di essere giudicato male) ma diciamo molto TROPPO spesso sto zitto e incasso e poi ci penso anche per GIORNI in un "come avrei potuto rispondere?" che rapidamente diventa "come avrebbe risposto un normale?" perché anche a distanza di giorni non trovo la risposta perfetta

QUESTO PERCHE' NOI SOCIALFOBICI NON SIAMO INFERIORI SOLO IN MANIERA PSITICA MA PURE PER QUANTO RIGUARDA LE ESPERIENZE.....TENDENDOCI A ISOLARE NON SVILUPPIAMO LA COSIDDETTA "SOCIAL SKILL".........quindi non solo partiamo già dall'ultima posizione e con la macchina più lenta ma siamo pure costretti a fare il triplo delle fermate ai box...

Provo molta rabbia perché sono stufo di vivere in una personalità che non sento mia e di fare SEMPRE la figura dello sfigato e del perdente che incassa solo e non sa come reagire... senza contare che questo mio modo di essere non mi ha permesso di avere MAI una ragazza e di consequenza nessun' esperienza dal punto di vista relazionale con l' altro sesso e sessuale.....

Mi chiedo se sia possibile "sbloccarsi" e imparare a saper rispondere nel modo migliore possibile SUL MOMENTO e non dopo ore o giorni...

Scusate lo sfogo...
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
< Mi chiedo se sia possibile "sbloccarsi" e imparare a saper rispondere nel modo migliore possibile SUL MOMENTO e non dopo ore o giorni...>


Caro ragazzo,

Credo sia importante, prima di provare a rispondere alla sua domanda, non auto-etichettarsi attraverso la ricerca insistente sui portali di " patologie ", che ci possano appartenere... perché, già questa modalità, mi impedisce di riconoscermi come realmente sono.

Inizio, infatti, col dire che non credo che lei sia un fobico... apparentemente... mi sembra che sia più una difficoltà, che lei manifesta, nel relazionarsi con le altre persone.

Un senso di insicurezza e di bassa autostima (?) ... esperienze maturate nell'infanzia, che ci permettono di acquistare una certa autonomia ed indipendenza dalle nostre figure primarie di riferimento.

Non ci racconta molto della sua vita familiare... Studio, lavoro, etc..

Quali sono, principalmente, gli aspetti che la " bloccano " in una relazione? In particolar modo l'approccio con l' altro sesso?


Provi a riflettere,

siamo in ascolto...


Un caro saluto
[#2]
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 740 20 3
Perfettamente in accordo con la mia Collega, insisto sulla sua tendenza a volersi auto diagnosticare ed etichettare. Questo non va bene e, mi chiedo, se le serve per superare una difficoltà di stare in relazione in un modo che non sia ne' passivo ne' aggressivo ma assertivo. Forse, dietro, vi è' anche un problema di autostima che andrebbe potenziata in modo che lei possa sentirsi allo stesso livello degli altri. Comprendo che la rabbia che sta accumulando e che non riesce a trasformare in energia propulsiva le stia creando disagio e sofferenza, ma la prima cosa da fare e' evitare le autodiagnosi e le etichette, di qualsiasi tipo esse siano. Vede, anche noi psicologi e psicoterapeuti di solito le evitiamo e ci diamo il tempo necessario per entrare in relazione con il paziente e per comprendere tutti i meccanismi e i processi della persona che abbiamo di fronte. Come e' possibile, allora, che un individuo complesso e ricco di sfaccettature possa essere ridotto a una categoria diagnostica? Ci pensi e consideri, piuttosto, di trovare un valido psicologo con il quale instaurare una buona relazione nell'ambito della quale sentirsi, finalmente, compreso per quello che lei e'.
Un caro saluto

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

[#3]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Gentile Utente,

forse il Suo è un problema legato alla mancanza di assertività, cioè la capacità di esprimere serenamente e senza rompere la relazione ciò che pensa e che sente, disaccordo compreso.

Questa capacità si apprende sempre e quindi a mio avviso ha poco senso lo sfogo fine a se stesso: eventualmente potrebbe scegliere di contattare uno psicologo psicoterapeuta per un breve training sull'assertività.

Legga qui: https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#4]
Dr.ssa Valentina Nappo Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 90 22
Gentile utente,

non è di alcuna utilità cercare di dare ad ogni costo un'etichetta al suo disagio, nè convincersi che il problema sia solo come imparare a rispondere in un determinato momento per evitare di rimuginarci sopra poi.

La saluto calorosamente, invitandola a prendere in considerazione l'idea di consultare uno psicologo della sua zona. Se lo ritiene utile, può anche consultare questo portale per avere informazioni e recapiti del professionista più vicino alla sua città.

Saluti

Dr.ssa Valentina Nappo - Terapia individuale, di coppia e familiare a Napoli

[#5]
Utente
Utente
Ringrazio tutti per le risposte

@Dr.ssa Antonietta Albano: Partecipare ad una relazione per me è come partecipare ad un esame a cui non mi sono mai preparato, il risultato è non sapere cosa dire ed è questo che mi capita... la conseguenza di questo è che la mia autostima va in pezzi e dagli altri vengo catalogato come un debole di cui approfittarsi perché tanto non sa difendersi, non è in grado di rispondere che sia ad uno scherzo o ad una provocazione, quando devo relazionarmi con l' altro sesso non so di cosa parlare (quasi sempre) e quelle rare volte in cui voglio dire qualcosa lo esprimo in modo inadeguato, la mia voce si abbassa a tal punto che a stento vengo sentito perché mentre dico quella cosa ho una forte paura di ciò che penseranno gli altri di me e di quello che ho detto, per questo mi è impossibile instaurare un rapporto con l' altro sesso...

@Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia e Dott.ssa Angela Pileci: Non dico quasi mai di no, ho una sorta di ansia che mi blocca quando devo esprimere il mio disaccordo con una persona e finisce sempre che acconsento anche quando non voglio, per questo mi sento intrappolato in una personalità che non è mia e che mi fa essere ciò che non sono, la mancanza di assertività è sicuramente uno dei miei problemi ma non il solo

ringrazio la Dott.ssa Angela Pileci per l' articolo che mi ha linkato, una delle cose che mi interessava sapere era se questa situazione fosse innata (e quindi avrei dovuto rassegnarmi ad essere così per tutta la vita)

Se dovessi riassumere i miei problemi li dividerei in tre punti:
1)Incapacità di dire no a gli altri
2)Non riesco a dare una risposta decente in poco tempo (per cui sto zitto e subisco o do una risposta stupida e fuori luogo)
3)Quando devo esprimere qualcosa la esprimo male, non so esprimermi come vorrei e finisco o con l' apparire irritante (in chat) o immaturo e insicuro (di presenza)
[#6]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissimo,

< Partecipare ad una relazione per me è come partecipare ad un esame a cui non mi sono mai preparato >

Comprendo il suo timore e senso di disorientamento... ma essere se stessi rappresenta la carta vincente, perché non c'è un prepararsi, ma un provare a donarsi per quello che si è!

Ognuno di noi deve poter dare credito al suo "modo di essere" e al suo Potere Personale, che ci permettono di "esistere" in una relazione e di crearci il nostro "spazio"!


Comprendo le difficoltà e proprio perché sono insite nel nostro comportamento appreso, diciamo, allora possiamo provare, con l'aiuto di un professionista a individuare, chiarificare ed elaborare questi vissuti, che tanto ci fanno dolore.

La vita è preziosa e va vissuta con il rischio, anche, del fallimento... questo è vivere e viversi e imparare a confrontarsi con le difficoltà.


Spero che il confronto con tutti noi possa darle calore... quel calore che la fortifichi ad iniziare a prendersi cura di se' e, di conseguenza, degli altri.


Di cuore
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509 41
Gentile Utente,

quanto Lei riassume qui:

Se dovessi riassumere i miei problemi li dividerei in tre punti:
1)Incapacità di dire no a gli altri
2)Non riesco a dare una risposta decente in poco tempo (per cui sto zitto e subisco o do una risposta stupida e fuori luogo)
3)Quando devo esprimere qualcosa la esprimo male, non so esprimermi come vorrei e finisco o con l' apparire irritante (in chat) o immaturo e insicuro (di presenza)

può essere un bel punto di partenza per raggiungere tali obiettivi con l'aiuto di uno psicologo psicoterapeuta. Non si rassegni :-)

Inoltre, più riesce a modificare con l'aiuto dello psicologo il Suo comportamento, più riuscirà a modificare anche il modo di vedere se stesso, gli altri, le situazioni e a dare un peso diverso agli eventi.
Legga qui: https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4335-la-psicoterapia-cognitivo-comportamentale-non-rimuove-le-cause-del-problema.html

Tanti auguri e cordiali saluti,
Ansia

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