Fobia sociale
Gentili Dottori,
Non so come spiegare il mio disturbo a parole mie quindi ho preferito prendere un testo che descrive il mio malessere in linea di massima.
fobia sociale
La caratteristica principale di questo disturbo è data dalla paura di trovarsi in situazioni sociali o di essere osservati mentre si sta facendo qualcosa, come ad esempio parlare in pubblico o, più semplicemente, parlare con una persona.
Nelle situazioni sociali temute, gli individui con fobia sociale sono preoccupati di rimanere o apparire imbarazzati, e soprattutto sono timorosi che gli altri li giudichino ansiosi, deboli, "pazzi", o stupidi.
Possono, quindi, temere di parlare in pubblico per la preoccupazione di dimenticare improvvisamente quello che devono dire o per la paura che gli altri notino il tremore delle mani o della voce, oppure possono provare ansia estrema quando conversano con gli altri per la paura di apparire poco chiari. Possono evitare di mangiare, bere o scrivere in pubblico per timore di rimanere imbarazzati dal fatto che gli altri possano vedere le loro mani tremare.
La mia paura principale e che gli altri possano vedere le mie mani tremare.
Purtroppo ogni evento è accompagnato da ansia anticipatoria e puntualmente si verifica l'evento negativo immaginato.
Non so come uscirne non ho le disponibilità economiche per affrontare un percorso con un psicoterapeuta e l'ASL non mi fido.
come posso affrontare e risolvere il problema da solo ?
Non so come spiegare il mio disturbo a parole mie quindi ho preferito prendere un testo che descrive il mio malessere in linea di massima.
fobia sociale
La caratteristica principale di questo disturbo è data dalla paura di trovarsi in situazioni sociali o di essere osservati mentre si sta facendo qualcosa, come ad esempio parlare in pubblico o, più semplicemente, parlare con una persona.
Nelle situazioni sociali temute, gli individui con fobia sociale sono preoccupati di rimanere o apparire imbarazzati, e soprattutto sono timorosi che gli altri li giudichino ansiosi, deboli, "pazzi", o stupidi.
Possono, quindi, temere di parlare in pubblico per la preoccupazione di dimenticare improvvisamente quello che devono dire o per la paura che gli altri notino il tremore delle mani o della voce, oppure possono provare ansia estrema quando conversano con gli altri per la paura di apparire poco chiari. Possono evitare di mangiare, bere o scrivere in pubblico per timore di rimanere imbarazzati dal fatto che gli altri possano vedere le loro mani tremare.
La mia paura principale e che gli altri possano vedere le mie mani tremare.
Purtroppo ogni evento è accompagnato da ansia anticipatoria e puntualmente si verifica l'evento negativo immaginato.
Non so come uscirne non ho le disponibilità economiche per affrontare un percorso con un psicoterapeuta e l'ASL non mi fido.
come posso affrontare e risolvere il problema da solo ?
[#1]
>>Non so come uscirne non ho le disponibilità economiche per affrontare un percorso con un psicoterapeuta e l'ASL non mi fido.<<
come mai non si fida?
>>come posso affrontare e risolvere il problema da solo?<<
non ci sono dei modi per curare una psicopatologia in maniera autonoma e proprio per questo che esistono psicologi e psichiatri. Credo sia importante comprendere che l'autodiagnosi non serve, perché deve necessariamente essere fatta da un clinico esperto.
Poi dovrebbe cercare di descrivere il suo disagio a parole sue, perché la diagnosi in se è inutile e non ci dice nulla sull'utente.
come mai non si fida?
>>come posso affrontare e risolvere il problema da solo?<<
non ci sono dei modi per curare una psicopatologia in maniera autonoma e proprio per questo che esistono psicologi e psichiatri. Credo sia importante comprendere che l'autodiagnosi non serve, perché deve necessariamente essere fatta da un clinico esperto.
Poi dovrebbe cercare di descrivere il suo disagio a parole sue, perché la diagnosi in se è inutile e non ci dice nulla sull'utente.
Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile utente,
accolgo in pieno le riflessioni del Collega, provando a tranquillizzarla il più possibile riguardo alla professionalità dei colleghi, che lavorano presso Asl.
Con un modesto ticket potrebbe iniziare a prendersi cura di se', perché da solo davvero non riuscirebbe a trovare, eventuali, "strategie" di risoluzione.
Il suo non fidarsi e il proporsi, già in questi termini, ci può far pensare ad una sua "resistenza"!
Solo ipotesi, ovviamente, perché andrebbe valutata la sua storia (emotiva, pensieri e comportamenti) in modo accurato, in un setting strutturato e non giudicante.
Provare con un primo colloquio presso un Consultorio della sua città, potrebbe esserle di aiuto, nel dare voce a questo disagio e capire, eventualmente, se continuare!
Provi a riflettere!
Un caro saluto
accolgo in pieno le riflessioni del Collega, provando a tranquillizzarla il più possibile riguardo alla professionalità dei colleghi, che lavorano presso Asl.
Con un modesto ticket potrebbe iniziare a prendersi cura di se', perché da solo davvero non riuscirebbe a trovare, eventuali, "strategie" di risoluzione.
Il suo non fidarsi e il proporsi, già in questi termini, ci può far pensare ad una sua "resistenza"!
Solo ipotesi, ovviamente, perché andrebbe valutata la sua storia (emotiva, pensieri e comportamenti) in modo accurato, in un setting strutturato e non giudicante.
Provare con un primo colloquio presso un Consultorio della sua città, potrebbe esserle di aiuto, nel dare voce a questo disagio e capire, eventualmente, se continuare!
Provi a riflettere!
Un caro saluto
[#3]
Gentile Utente,
è probabile che la Sua preoccupazione sulla qualità delle prestazioni sanitarie erogate dall'ASL nasconda altro, tant'è che Lei conclude chiedendo come poter risolvere il problema da solo:
"Non so come uscirne non ho le disponibilità economiche per affrontare un percorso con un psicoterapeuta e l'ASL non mi fido.
come posso affrontare e risolvere il problema da solo ?"
E' vero che talvolta le possibilità economiche non permettono di affrontare una psicoterapia in alcuni casi, ma è anche vero che la psicoterapia non deve durare anni come molte persone immaginano. Questo dato contribuisce già a fare chiarezza su eventuali costi, ma l'aspetto più importante è il costo (e la fatica) emozionale che il pz affronta in una psicoterapia.
Talvolta il pz non vuole affrontare il problema perché il suo problema lo definisce e gli dà identità, talvolta perché davvero non sa come liberarsene e spesso se la racconta su...
Tuttavia, se Lei sta soffrendo a causa di ciò che Le pare una fobia sociale e usa anche comportamenti di evitamento e quindi si sta rovinando la vita per questo, non Le pare che la scelta più saggia sia proprio quella di chiedere aiuto a chi potrebbe aiutarLa?
Inoltre, poiché l'essere umano ha una mente relazionale, mi pare difficile poter fare un lavoro che riguarda la relazione da solo, non crede?
Se ha delle perplessità sul lavoro psicologico, sul ruolo dello psicologo, ecc (i pregiudizi ma anche le curiosità sono molti e molto diffusi), potrebbe intanto approfittare di questo spazio per fare un po' di luce e poi prendere una decisione con calma.
Cordiali saluti,
è probabile che la Sua preoccupazione sulla qualità delle prestazioni sanitarie erogate dall'ASL nasconda altro, tant'è che Lei conclude chiedendo come poter risolvere il problema da solo:
"Non so come uscirne non ho le disponibilità economiche per affrontare un percorso con un psicoterapeuta e l'ASL non mi fido.
come posso affrontare e risolvere il problema da solo ?"
E' vero che talvolta le possibilità economiche non permettono di affrontare una psicoterapia in alcuni casi, ma è anche vero che la psicoterapia non deve durare anni come molte persone immaginano. Questo dato contribuisce già a fare chiarezza su eventuali costi, ma l'aspetto più importante è il costo (e la fatica) emozionale che il pz affronta in una psicoterapia.
Talvolta il pz non vuole affrontare il problema perché il suo problema lo definisce e gli dà identità, talvolta perché davvero non sa come liberarsene e spesso se la racconta su...
Tuttavia, se Lei sta soffrendo a causa di ciò che Le pare una fobia sociale e usa anche comportamenti di evitamento e quindi si sta rovinando la vita per questo, non Le pare che la scelta più saggia sia proprio quella di chiedere aiuto a chi potrebbe aiutarLa?
Inoltre, poiché l'essere umano ha una mente relazionale, mi pare difficile poter fare un lavoro che riguarda la relazione da solo, non crede?
Se ha delle perplessità sul lavoro psicologico, sul ruolo dello psicologo, ecc (i pregiudizi ma anche le curiosità sono molti e molto diffusi), potrebbe intanto approfittare di questo spazio per fare un po' di luce e poi prendere una decisione con calma.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#4]
Ex utente
Gentili Dottori,
come dicevo nel post precedente il mio problema principale e svolgere attività nella quale posso essere osservato,per paura di sbagliare e non essere in grado di farlo ( forse temo il giudizio degli altri ).
Per esempio guido da solo non faccio salire mai nessuno nella mia auto,parlo a telefono quando sono solo e non in presenza,vado a fare shopping nei negozi dove la commessa/o non ti sta dietro,non riesco a parlare al microfono per la mia mano inizia a tremare in maniera indescrivibile ( purtroppo non riesco a controllare la mia mente pur sapendo che è irrazionale la mia paura ).
La mia più grossa fobia è scrivere davanti agli altri ,inizio a tremare come una foglia e non riesco più a scrivere.
Questi disturbi sono nati da quando ero piccolissimo,hanno condizionato la mia vita e la continuano a condizionare.
Negli anni passati ho provato un percorso all'ASL ma la dottoressa mi faceva parlare della mia vita,cercando una possibile causa che non si è mai trovata.
Al consultorio praticamente la stessa cosa più qualche consiglio su come gestirla che non mi è servito a nulla.
Nella vita anche se può sembrare un paradosso sono una persona molto estroversa anche se sono un timido,non ho problemi nel socializzare.
Si può guarire da questa patologia ? per me è come se avessi una malattia che non riesco a cacciare via .
Premetto che ho cercato una scorciatoia utilizzando diversi antidepressivi ( sereupin,zoloft e altri ) e gli stessi ansiolitici al bisogno ( xanax ) sono risultati anche questi in efficaci sul sintomo.
cosa posso fare ? non posso permettermi un psicologo
come dicevo nel post precedente il mio problema principale e svolgere attività nella quale posso essere osservato,per paura di sbagliare e non essere in grado di farlo ( forse temo il giudizio degli altri ).
Per esempio guido da solo non faccio salire mai nessuno nella mia auto,parlo a telefono quando sono solo e non in presenza,vado a fare shopping nei negozi dove la commessa/o non ti sta dietro,non riesco a parlare al microfono per la mia mano inizia a tremare in maniera indescrivibile ( purtroppo non riesco a controllare la mia mente pur sapendo che è irrazionale la mia paura ).
La mia più grossa fobia è scrivere davanti agli altri ,inizio a tremare come una foglia e non riesco più a scrivere.
Questi disturbi sono nati da quando ero piccolissimo,hanno condizionato la mia vita e la continuano a condizionare.
Negli anni passati ho provato un percorso all'ASL ma la dottoressa mi faceva parlare della mia vita,cercando una possibile causa che non si è mai trovata.
Al consultorio praticamente la stessa cosa più qualche consiglio su come gestirla che non mi è servito a nulla.
Nella vita anche se può sembrare un paradosso sono una persona molto estroversa anche se sono un timido,non ho problemi nel socializzare.
Si può guarire da questa patologia ? per me è come se avessi una malattia che non riesco a cacciare via .
Premetto che ho cercato una scorciatoia utilizzando diversi antidepressivi ( sereupin,zoloft e altri ) e gli stessi ansiolitici al bisogno ( xanax ) sono risultati anche questi in efficaci sul sintomo.
cosa posso fare ? non posso permettermi un psicologo
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissimo,
< per me è come se avessi una malattia che non riesco a cacciare via >...
Lei sente e riconosce una disfunzione in questo suo "sentire" ed esprimersi...
Occorre, però, visto che non ci solo altre alternative, affidarsi ad un professionista della salute mentale.
Può rivolgersi anche al CSM, oltre che al Consultorio, dove può trovare Psichiatri/Psicoterapeuti, che possano prenderla in carico.
Un saluto
< per me è come se avessi una malattia che non riesco a cacciare via >...
Lei sente e riconosce una disfunzione in questo suo "sentire" ed esprimersi...
Occorre, però, visto che non ci solo altre alternative, affidarsi ad un professionista della salute mentale.
Può rivolgersi anche al CSM, oltre che al Consultorio, dove può trovare Psichiatri/Psicoterapeuti, che possano prenderla in carico.
Un saluto
[#7]
>>ho provato un percorso all'ASL ma la dottoressa mi faceva parlare della mia vita,cercando una possibile causa che non si è mai trovata.
Al consultorio praticamente la stessa cosa più qualche consiglio su come gestirla che non mi è servito a nulla.<<
quanto sono durati i percorsi che ha fatto?
>>Si può guarire da questa patologia?<<
una cura è possibile con la psicoterapia, che però implica impegno e motivazione, soprattutto tempo, ma non risoluzioni magiche.
Al consultorio praticamente la stessa cosa più qualche consiglio su come gestirla che non mi è servito a nulla.<<
quanto sono durati i percorsi che ha fatto?
>>Si può guarire da questa patologia?<<
una cura è possibile con la psicoterapia, che però implica impegno e motivazione, soprattutto tempo, ma non risoluzioni magiche.
[#8]
Ex utente
Gentili dottori,
il percorso con la dottoressa è durato parecchi mesi, per quanto riguarda la diagnosi del psicologo è stata fobia sociale,il psichiatra invece ha diagnosticato una forte ansia generalizzata.
Questi disturbi che avverto senza tregua si presentano anche di notte,la mia mente pensa continuamente alle varie problematiche che ho nella mia vita.
C'è la possibilità di guarire da queste paure irrazionali ?
il percorso con la dottoressa è durato parecchi mesi, per quanto riguarda la diagnosi del psicologo è stata fobia sociale,il psichiatra invece ha diagnosticato una forte ansia generalizzata.
Questi disturbi che avverto senza tregua si presentano anche di notte,la mia mente pensa continuamente alle varie problematiche che ho nella mia vita.
C'è la possibilità di guarire da queste paure irrazionali ?
[#10]
I disturbi da lei menzionati sono i più semplici da trattare: sia la fobia sociale sia l'ansia generalizzata.
Lei non ha fatto una psicoterapia specifica per questo tipo di problemi?
Si è trattato solo di una consulenza per inquadrare la problematica?
Lei non ha fatto una psicoterapia specifica per questo tipo di problemi?
Si è trattato solo di una consulenza per inquadrare la problematica?
[#11]
Ex utente
Ho interrotto il percorso perché ho capito che la dottoressa non era in grado di risolvere il mio problema.
Il colloquio consisteva nel parlare sempre di quanto e sorto il problema,fino ad arrivare a quello che facevo durante la giornata.
Si ho assunto diversi antidepressivi per diversi anni,sono efficaci sull'ansia anticipatoria,ma non sul sintomo specifico.
se ho da compilare un assegno davanti a qualcuno o parlare al microfono non c'è antidepressivo e ansiolitico che tenga,tremo da morire ( non si può capire se non vede con i propri occhi ).
c'è una spiegazione razionale a quello che mi succede ?
la qualità della mia vita è molto bassa a causa di questo disturbo.
Il colloquio consisteva nel parlare sempre di quanto e sorto il problema,fino ad arrivare a quello che facevo durante la giornata.
Si ho assunto diversi antidepressivi per diversi anni,sono efficaci sull'ansia anticipatoria,ma non sul sintomo specifico.
se ho da compilare un assegno davanti a qualcuno o parlare al microfono non c'è antidepressivo e ansiolitico che tenga,tremo da morire ( non si può capire se non vede con i propri occhi ).
c'è una spiegazione razionale a quello che mi succede ?
la qualità della mia vita è molto bassa a causa di questo disturbo.
[#12]
"c'è una spiegazione razionale a quello che mi succede ?"
L'errore che può fare secondo me è quello di cercare le spiegazioni razionali.
E' così, ma come può fare operativamente a cambiare?
Questa può essere la domanda da porre al curante.
Se l'approccio precedente non ha avuto successo con Lei, potrebbe magari rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta che utilizzi approcci più attivi e prescrittivi che aiutano proprio a modificare e rimuovere anche il sintomo, oltre alle cause, come ad esempio la terapia cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti,
L'errore che può fare secondo me è quello di cercare le spiegazioni razionali.
E' così, ma come può fare operativamente a cambiare?
Questa può essere la domanda da porre al curante.
Se l'approccio precedente non ha avuto successo con Lei, potrebbe magari rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta che utilizzi approcci più attivi e prescrittivi che aiutano proprio a modificare e rimuovere anche il sintomo, oltre alle cause, come ad esempio la terapia cognitivo-comportamentale.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 2.1k visite dal 22/12/2014.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.