Problemi con la figlia del mio compagno

gentilissimo dottore, sono una donna di 35 anni. da 6 mesi sono fidanzata con un uomo meraviglioso che ha una figlia di 18 anni. la mamma della ragazza è sempre stata assente fin da quando la bambinaera piccola (lei è sempre stata con il padre). da circa un anno grazie al compagno della mamma le due sembrano essersi riavvicinate un po'. il problema è questo: io sono entrata nella loro vita in punta di piedi, chiedendo per prima a lei se fosse felice del mio rapporto con il padre, se lo approvava e di sentirsi libera di dirmi qualsiasi cosa potesse metterla in difficoltà. le ho specificato che non voglio e non devo sostituire nessuna figura ma che le voglio molto bene e su di me potra' sempre contare. le ho dimostrato con i fatti di fare l'impossibile per renderla felice, non fa in tempo a parlare che cerco di esaudire i suoi desideri. il problema è che lei a parole ha risposto che per lei è la stessa cosa, che è felice per me e per il padre ma nella realtà è come se mi mobbizzasse con il suo comportamento. sembra educata, gentile ecc ma in realtà fa' un gioco psicologico sottile.....non fa nulla in casa, è sempre sdraiata sul divano a fare nulla con il suo fidanzato che è sempre presente in casa e mangia ogni sera da noi nonostante io abbia un lavoro pesante che mi costringe a turni impegnativi. quando torno alle 21 di sera o preparo io la cena o il mio fidanzato, a loro non salta nemmeno in mente. per far loro prepapare la tavola bisogna pregarli.ogni santo giorno bisogna portarla o andarla a prendere dal fidanzato a qualsiasi costo perche DEVONO vedersi ogni giono, per fare niente... non escono, non frequentano amici ma stanno sempre e perennemente sul divano a dormire o vedere la tv, con il risultato che il salotto e la tv è appannaggio loro ma il problema più grave è che lei tratta il padre come uno schiavo, senza rispetto. tutto le è dovuto nei tempi, modi e termini che dice lei. improvvisamentete questa madre assente che non l'ha mai considerata è diventata 'brava'. si figuri che voleva tanto un cane perche la mamma ne ha a casa sua che siamo corsi a fare l'impossibile per prenderglielo come lo voleva. risultato? non un grazie, non un cenno di felicità, non un abbraccio.cagnolino poco considerato (da quando c'è il cagnolino esce spesso e si ferma a dormire dalla madre o dl fidanzato, non si alza mai la mattina anche se il cucciolo ha bisogno di attenzioni e noi non ci siamo). inoltre mi ha molto ferito l'immediata chiamata alla madre per descriverle il cucciolo il giorno del regalo. cucciolo che 'compie gli anni il giorno della mia mamma, lo porto dai cani della mia mamma, stasera dormo da mia mamma' ecc ecc. questa mamma che non l'ha mai voluta ora è portata in palmo di mano e io che mi faccio in 4 per lei non vengo considerata. il fatto è che il padre non si rende conto che, a mio modo di vedere, sta sbagliano a permetterle tutto. purtroppo non la vedo sincera e tempo possa subdolamente portarmi all'esasperazione. mi aiuti!
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Bisognerebbe mettere dei confini chiari con questa ragazza a cui tutto sembra dovuto (forse perché qualcuno ha dei sensi di colpa?). La mamma di questa ragazza può anche essere stata una figura assente, ma questo non significa che non possa recuperare in seguito, dopo tutto è sempre sua madre.

Il padre invece non dovrebbe essere di certo lo "schiavo" della figlia, vivendo insieme dovrebbe avere un ruolo educativo e non lassista, anche perché chi è poi che svolge nel concreto questa funzione?

Lei convive con il suo compagno?





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Utente
Utente
Gentilissimo dottore grazie per la Sollecita risposta... È' proprio questo che mi preoccupa... Lei
Non chiede il permesso di.. Lei lo fa e basta... Papà domani mi porti, oggi faccio, dopodomani disfo eccetera eccetera... Io mi sento ferita nei miei sentimenti perché ho dato a
Questa ragazza il 100per100 e non ho ricevuto nulla, nemmeno il riconoscimento del rispetto che ho per lei... So che sono io l'adulta tra le due ma a 18 anni non si può essere grandi solo
Per quello che fa comodo....purtroppo forse sono troppo esigente con le persone ma credo di fare tanto e quando mi sento ferita nei miei sentimenti divento rigida.., e mi sento arrabbiata anche con suo padre e il nostro rapporto ne sta risentendo... E capisco perché le altre persone che il padre ha conosciuto non abbiano resistito...
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
>>forse sono troppo esigente con le persone ma credo di fare tanto e quando mi sento ferita nei miei sentimenti divento rigida..<<
questo è un punto che andrebbe approfondito, forse bisognerebbe ridimensionare le aspettative che ha nei confronti di questa ragazza. La rigidità purtroppo non aiuta così come l'assecondare tutto come fa il babbo, forse questa ragazza si è accorta di certe dinamiche e gioca su alcuni punti a lei più sensibili come il confronto con la madre biologica.

Ne dovrebbe parlare con il suo compagno perché se gestite una convivenza (lei, il suo partner e la figlia) ha tutto il diritto di svolgere il ruolo genitoriale in parallelo e accordo con il padre, che ripeto dovrebbe essere equilibrato e "comprensivo" (si vostro ruolo), comprensivo nel senso che probabilmente ci sono dinamiche che vanno comprese per evitare di colludere con essere.






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Utente
Utente
Non conviviamo ancora ma mi fermo spesso da loro perché così aiuto lui a tenere la casa, lavare, stirare e adesso curare il cucciolino. Finora ha sempre fatto tutto da solo
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Alle riflessioni già ricevute dal Collega, la invito a leggere questa lettura sulle nuove genitorialità ...

Anche se è al maschile, è estendibile al femminile.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/5226-lei-lui-e-l-altro-papa-le-nuove-genitorialita.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile Signora,

nel cao in cui diventasse, davvero, difficile gestire questa situazione, potreste rivolgervi ad un Consulente, per farvi aiutare sulla gestione di queste dinamiche familiari, in qualità di "nuova coppia genitoraile".

Lei e il suo compagno potreste, così, trovare la modalità più costruttiva per instaurare un equilibrio di serenità nei vostri rapporti, anche in coppia e per la coppia.

Un caro saluto