Giorno che durante l'arco della giornata soffro di attacchi di ansia
Salve , è da qualche giorno che durante l'arco della giornata soffro di attacchi di ansia. Il cuore comincia a battere a più non posso ed è come se avessi un qualcosa che opprimesse il petto. Non si è mai verificato questo in passato. Inoltre, capita che nel mezzo di un pranzo o una cena, improvvisamente tendo a "sputare" l'ultimo boccone , come una sorta di nausea. In più, qualche sera ho delle "crisi" di pianto. C'è da dire che da poco ho chiuso una relazione molto importante ed ha influito molto sul mio essere. Non so se questa possa essere una delle cause. Fatto sta , che vorrei sapere come superare questi eventi o se eventualmente posso prendere qualche farmaco. Non so.
[#1]
gentile utente , nessuno on line può consigliare un farmaco.
la sua esperienza può aver influito sul suo stato di ansia che, nel tempo, si è impiantato automaticamente provocandole quello che prova. Ma da soli è difficile venirne a capo. Il rischio è quello di peggiorare le cose.
intanto la lascio con questa lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
saluti
la sua esperienza può aver influito sul suo stato di ansia che, nel tempo, si è impiantato automaticamente provocandole quello che prova. Ma da soli è difficile venirne a capo. Il rischio è quello di peggiorare le cose.
intanto la lascio con questa lettura
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/816-la-trappola-del-panico.html
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Cara ragazza,
accolgo le riflessioni di cui sopra...
< da poco ho chiuso una relazione molto importante ed ha influito molto sul mio essere..>
I lutti, le perdite sono particolarmente dolorosi, perché sono capaci di "gettarci" nel vuoto più totale!
Tutte le nostre fragilità, quindi, emergono a galla e, di conseguenza la "frustrazione" di un fallimento della relazione e della propria "autostima"!
visto il suo disagio di situazione particolarmente "stressata" e "invalidante", la sollecitazione e' di rivolgersi allo Spazio Giovani della sua città, dove i colloqui sono totalmente gratuiti e l'accesso è diretto, poiché non è prevista la richiesta del medico.
In questa struttura potrà essere accolta anche da medici e, immancabilmente, prendere in considerazione non solo l'aspetto, eventuale, "ansia-panico", ma anche l'approccio medico: il corpo è ferito e merita di essere ascoltato.
Un primo confronto, se lo desidera, può essere anche con il suo medico di famiglia.
Siamo in ascolto,
di cuore e col cuore!
accolgo le riflessioni di cui sopra...
< da poco ho chiuso una relazione molto importante ed ha influito molto sul mio essere..>
I lutti, le perdite sono particolarmente dolorosi, perché sono capaci di "gettarci" nel vuoto più totale!
Tutte le nostre fragilità, quindi, emergono a galla e, di conseguenza la "frustrazione" di un fallimento della relazione e della propria "autostima"!
visto il suo disagio di situazione particolarmente "stressata" e "invalidante", la sollecitazione e' di rivolgersi allo Spazio Giovani della sua città, dove i colloqui sono totalmente gratuiti e l'accesso è diretto, poiché non è prevista la richiesta del medico.
In questa struttura potrà essere accolta anche da medici e, immancabilmente, prendere in considerazione non solo l'aspetto, eventuale, "ansia-panico", ma anche l'approccio medico: il corpo è ferito e merita di essere ascoltato.
Un primo confronto, se lo desidera, può essere anche con il suo medico di famiglia.
Siamo in ascolto,
di cuore e col cuore!
[#3]
"...è da qualche giorno che..."
Gentile Utente,
di solito per poter porre diagnosi (sebbene da qui sia impossibile e vietato) è necessario che la sintomatologia duri da più tempo che non da qualche giorno.
Forse non ha fatto caso a ciò che accade quando inizia ad avere la tachicardia, ma se Lei ha di recente chiuso una storia, potrebbe essere fisiologico sentirsi in quel modo. Non cercherei dunque la patologia o ad un farmaco, ma aspetterei che il tempo possa fare il proprio lavoro, non crede?
Cordiali saluti,
Gentile Utente,
di solito per poter porre diagnosi (sebbene da qui sia impossibile e vietato) è necessario che la sintomatologia duri da più tempo che non da qualche giorno.
Forse non ha fatto caso a ciò che accade quando inizia ad avere la tachicardia, ma se Lei ha di recente chiuso una storia, potrebbe essere fisiologico sentirsi in quel modo. Non cercherei dunque la patologia o ad un farmaco, ma aspetterei che il tempo possa fare il proprio lavoro, non crede?
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 21/12/2014.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.