Un sesso non vissuto
Ho 25 anni e vivo a Parma con i miei.
Sono fidanzata da 8 anni con mio ragazzo (28 anni). Dall'età di 17 anni.
Da 3 anni sono a Bologna da lui 4 giorni su 7.
Lui studia li e ha una stanza in affitto.
È stato il mio primo vero ragazzo con il quale, dopo 6 mesi, sono riuscita ad avere il primo rapporto sessuale. È stato divertente anche perchè era la prima volta per tutti e due.
Lo abbiamo fatto a casa sua. Con molta dolcezza.
Poi la nostra relazione è continuata negli anni, ma il mio desiderio sessuale veniva spesso a mancare. Da sempre.
Per esempio, dopo circa 4 o 5 mesi che usavamo la stessa posizione, lui ha proposto una nuova posizione (a 90 gradi) che io ho rifiutato inizialmente di fare perchè ritenevo "volgare".
Poi però dopo qualche settimana ho ceduto e mi è piaciuto.
Diciamo che anche nei preliminari io facevo fatica ad accettare da subito l'idea di fargli sesso orale.
Anche se lui ne faceva molto a me, io desistevo spesso cercando la masturbazione manuale a lui o direttamente la penetrazione.
Considerate che lui comunque mi portava ad avere un orgasmo ad ogni rapporto. E mi piaceva.
Lui appena aveva l'occasione ci provava a portarmi a letto, ma la maggior parte delle volte a me non andava. Ero come svogliata.
Eppure lui è un bel ragazzo. Mi piace molto fisicamente perchè anche sportivo.
Molto pulito come piace a me e con un carattere molto simpatico e coinvolgente.
E poi lo amo davvero.
Io sento dentro di me il desiderio di voler fare sesso in maniera continua e soprattutto "selvaggia". Ma è come un desiderio che non riesce a partire.
Lo vorrei fare con lui, ma quando ho l'occasione o non sono io ad iniziare, o se inizia lui io mi blocco 7 volte su 10. Dico che sono nervosa, stressata, che non ho la testa. Spesso a causa dei miei genitori. Mi dispiace.
Inizialmente lui metteva il muso o si arrabbiava.
Poi, verso i 4 anni assieme, ha iniziato a coccolarmi quando non ne avevo voglia non facendomi sentire in colpa.
Lui dice che questo può essere dovuto anche all'educazione dei miei genitori.
Dove la parola sesso è sempre stata un tabù.
Anche se per mia sorella, 4 anni più piccola di me, il sesso, non è proprio così.
C'è da dire anche che lei è più menefreghista di me sin da piccola.
A Giugno 2014, Dopo 8 anni di storia d'amore, dopo aver abbandonato l'università all'ultimo anno (Maggio), e trovandomi in un momento di CRISI TOTALE DI VITA, mi rendo conto che ho perso anche il desiderio sessuale. Ho passato un periodo di circa 2 mesi dove non avevo desiderio sessuale verso nessun uomo. Compreso lui.
Alla fine dopo essere tornata con lui per 2 settimane e un po' di sesso, mi sono resa conto che non stavo ancora bene di testa.
Oggi ho deciso di lasciarlo. Mi fa male perchè lo amo ma sento che ora devo farlo.
Il motivo sarà xchè (circa 4 anni fa) lui mi paragonava alle altre ragazze esaltando gli aspetti fisici delle altre? Cercando di stimolarmi con la gelosia? (Lo ha fatto solo per 1 anno però).
Eppure io ho un bel fisico. Asciutto e snello.
Sono fidanzata da 8 anni con mio ragazzo (28 anni). Dall'età di 17 anni.
Da 3 anni sono a Bologna da lui 4 giorni su 7.
Lui studia li e ha una stanza in affitto.
È stato il mio primo vero ragazzo con il quale, dopo 6 mesi, sono riuscita ad avere il primo rapporto sessuale. È stato divertente anche perchè era la prima volta per tutti e due.
Lo abbiamo fatto a casa sua. Con molta dolcezza.
Poi la nostra relazione è continuata negli anni, ma il mio desiderio sessuale veniva spesso a mancare. Da sempre.
Per esempio, dopo circa 4 o 5 mesi che usavamo la stessa posizione, lui ha proposto una nuova posizione (a 90 gradi) che io ho rifiutato inizialmente di fare perchè ritenevo "volgare".
Poi però dopo qualche settimana ho ceduto e mi è piaciuto.
Diciamo che anche nei preliminari io facevo fatica ad accettare da subito l'idea di fargli sesso orale.
Anche se lui ne faceva molto a me, io desistevo spesso cercando la masturbazione manuale a lui o direttamente la penetrazione.
Considerate che lui comunque mi portava ad avere un orgasmo ad ogni rapporto. E mi piaceva.
Lui appena aveva l'occasione ci provava a portarmi a letto, ma la maggior parte delle volte a me non andava. Ero come svogliata.
Eppure lui è un bel ragazzo. Mi piace molto fisicamente perchè anche sportivo.
Molto pulito come piace a me e con un carattere molto simpatico e coinvolgente.
E poi lo amo davvero.
Io sento dentro di me il desiderio di voler fare sesso in maniera continua e soprattutto "selvaggia". Ma è come un desiderio che non riesce a partire.
Lo vorrei fare con lui, ma quando ho l'occasione o non sono io ad iniziare, o se inizia lui io mi blocco 7 volte su 10. Dico che sono nervosa, stressata, che non ho la testa. Spesso a causa dei miei genitori. Mi dispiace.
Inizialmente lui metteva il muso o si arrabbiava.
Poi, verso i 4 anni assieme, ha iniziato a coccolarmi quando non ne avevo voglia non facendomi sentire in colpa.
Lui dice che questo può essere dovuto anche all'educazione dei miei genitori.
Dove la parola sesso è sempre stata un tabù.
Anche se per mia sorella, 4 anni più piccola di me, il sesso, non è proprio così.
C'è da dire anche che lei è più menefreghista di me sin da piccola.
A Giugno 2014, Dopo 8 anni di storia d'amore, dopo aver abbandonato l'università all'ultimo anno (Maggio), e trovandomi in un momento di CRISI TOTALE DI VITA, mi rendo conto che ho perso anche il desiderio sessuale. Ho passato un periodo di circa 2 mesi dove non avevo desiderio sessuale verso nessun uomo. Compreso lui.
Alla fine dopo essere tornata con lui per 2 settimane e un po' di sesso, mi sono resa conto che non stavo ancora bene di testa.
Oggi ho deciso di lasciarlo. Mi fa male perchè lo amo ma sento che ora devo farlo.
Il motivo sarà xchè (circa 4 anni fa) lui mi paragonava alle altre ragazze esaltando gli aspetti fisici delle altre? Cercando di stimolarmi con la gelosia? (Lo ha fatto solo per 1 anno però).
Eppure io ho un bel fisico. Asciutto e snello.
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,
comprendo il suo disorientamento per questo vissuto e anche la sofferenza e la sensibilità, che traspare dal suo racconto.
< ma il mio desiderio sessuale veniva spesso a mancare. Da sempre...>
Il calo del desiderio, o disturbo del desiderio sessuale ipoattivo, va inquadrato in modo multidisciplinare: approccio ginecologico-endocrino giro e psicosessuale.
Dalle emozioni, che traspaiono, emerge una probabile difficoltà a lasciarsi andare... tabù ed educazione ricevuta.
Necessario, comunque, inquadrare il disagio in un settimana terapeutico e medico clinico adeguato, de visu, dove può essere accolta, ascoltata e senza giudizio alcuno.
Anche una consulenza di coppia e per la coppia potrebbe essere valutata con estrema attenzione, prima di interrompere la relazione... di cui sembra ancora innamorata.
Siamo in ascolto,
di cuore
comprendo il suo disorientamento per questo vissuto e anche la sofferenza e la sensibilità, che traspare dal suo racconto.
< ma il mio desiderio sessuale veniva spesso a mancare. Da sempre...>
Il calo del desiderio, o disturbo del desiderio sessuale ipoattivo, va inquadrato in modo multidisciplinare: approccio ginecologico-endocrino giro e psicosessuale.
Dalle emozioni, che traspaiono, emerge una probabile difficoltà a lasciarsi andare... tabù ed educazione ricevuta.
Necessario, comunque, inquadrare il disagio in un settimana terapeutico e medico clinico adeguato, de visu, dove può essere accolta, ascoltata e senza giudizio alcuno.
Anche una consulenza di coppia e per la coppia potrebbe essere valutata con estrema attenzione, prima di interrompere la relazione... di cui sembra ancora innamorata.
Siamo in ascolto,
di cuore
[#2]
Concordo con la Collega, emerge una difficoltà a lasciarsi andare.. l'educazione rigida e l'iniziale giovane età ha avuto la sua parte.. peccato esservi lasciati senza farvi aiutare , perchè i problemi non sembrano molto correlati alla relazione.. si faccia aiutare lei , de visu , ora per la sua vita attuale e futura di giovane donna.. che rapporto ha con suo padre ?
Restiamo in ascolto..
Restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
[#3]
Cara Ragazza,
Troppa dovizia di particolari....troppo tecnici e precisi, la sessualità e un essere, non un fare.
Le emozioni , il desiderio , la voglia di sperimentare, giocare....e far abitare la vita sotto le lenzuola nella stanza dei giochi, parte da lontano.
Le allego delle lettire sul calo del desideio sessuale, se di questo si tratta.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3767-calo-del-desiderio-sessuale-monogamia-o-tradimento-pornografia-o-erotismo.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4916-alibi-sessuali-i-nemici-del-desiderio.html
Le allego anche delle letture sulla sessualità femminile, penso potranno servirle.
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/109-anorgasmia.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3437-orgasmo-femminile-e-veramente-indispensabile.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2348-l-orgasmo-femminile-si-puo-imparare.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/150-orgasmo-femminile-vaginale-o-clitorideo.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1813-calo-del-desiderio-sessuale-il-difficile-passaggio-dal-piacere-solitario-al-piacere-condiviso.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1620-orgasmo-femminile-i-10-ambiti-da-conoscere.html-
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2025-disturbi-dell-orgasmo-femminile-e-dolore-sessuale-nella-donna-diagnosi-e-terapia.html
La capacità di lasciarsi andare e la manutenzione del dessderio sessuale non è avulsa dalla coppia, dalle sue dinamiche e verbalizzazioni....oltre che silenzi.
Quando il desiderio latita, anche la coppia perde le prime foglie e viceversa...
Troppa dovizia di particolari....troppo tecnici e precisi, la sessualità e un essere, non un fare.
Le emozioni , il desiderio , la voglia di sperimentare, giocare....e far abitare la vita sotto le lenzuola nella stanza dei giochi, parte da lontano.
Le allego delle lettire sul calo del desideio sessuale, se di questo si tratta.
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1240-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-prima.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1268-i-disturbi-del-desiderio-sessuale-parte-seconda.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3767-calo-del-desiderio-sessuale-monogamia-o-tradimento-pornografia-o-erotismo.html
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/4916-alibi-sessuali-i-nemici-del-desiderio.html
Le allego anche delle letture sulla sessualità femminile, penso potranno servirle.
https://www.medicitalia.it/salute/psicologia/109-anorgasmia.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/3437-orgasmo-femminile-e-veramente-indispensabile.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2348-l-orgasmo-femminile-si-puo-imparare.html-
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/150-orgasmo-femminile-vaginale-o-clitorideo.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1813-calo-del-desiderio-sessuale-il-difficile-passaggio-dal-piacere-solitario-al-piacere-condiviso.html
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1620-orgasmo-femminile-i-10-ambiti-da-conoscere.html-
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2025-disturbi-dell-orgasmo-femminile-e-dolore-sessuale-nella-donna-diagnosi-e-terapia.html
La capacità di lasciarsi andare e la manutenzione del dessderio sessuale non è avulsa dalla coppia, dalle sue dinamiche e verbalizzazioni....oltre che silenzi.
Quando il desiderio latita, anche la coppia perde le prime foglie e viceversa...
Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it
[#4]
Ex utente
Grazie a tutte, siete state gentilissime. =)
Davvero!
Io mio papà lo adoro, davvero, ma nel senso che gli voglio un'infinità di bene.
Unico difetto è che è una persona che si offende o si arrabbia e indispettisce molto molto facilmente.
Basta a volte aver dimenticato di portare l'acqua a tavola.
È un uomo del Sud italia e ha tutti questi paletti attorno a se.
Non vede oltre la punta del suo naso.
Pensate che quando il mio ragazzo dormiva da me, lui portava via il letto degli ospiti dalla camera mia e lo metteva in salone, nonostante ci fosse stata mia sorella in camera.
La prima volta che gli ha concesso di dormire in camera con mia sorella è avvenuta comunque al settimo anno di fidanzamento.
Considerate anche che i miei genitori (originari del sud) sono della stessa città e molto amici degli zii del mio ragazzo e anche con i genitori.
Naturalmente mi mandavano a Milano da lui ma le prime volte ho dovuto dormire da lui dicendo che ero da un'amica a rischio e con una super ansia di essere scoperta!!
Il nostro primo viaggio dopo 3 anni assieme ce lo hanno concesso solo perchè sapevano che avremmo dormito dalla zia del mio ragazzo, quindi separati. Cosa che naturalmente non è avvenuta.
Anche mia mamma è una persona molto tesa. Molto stressata.
Al minimo problema si arrabbia, urla e mette il muso. Di conseguenza mio papà e tutta la famiglia.
Avendo anche una sorella menefreghista vi lascio immaginare le tragedie greche che ci sono in casa.
Quando dovevo dire qualsiasi cosa ai miei avevo l'ansia.
E ce l'ho tutt'ora.
Davvero!
Io mio papà lo adoro, davvero, ma nel senso che gli voglio un'infinità di bene.
Unico difetto è che è una persona che si offende o si arrabbia e indispettisce molto molto facilmente.
Basta a volte aver dimenticato di portare l'acqua a tavola.
È un uomo del Sud italia e ha tutti questi paletti attorno a se.
Non vede oltre la punta del suo naso.
Pensate che quando il mio ragazzo dormiva da me, lui portava via il letto degli ospiti dalla camera mia e lo metteva in salone, nonostante ci fosse stata mia sorella in camera.
La prima volta che gli ha concesso di dormire in camera con mia sorella è avvenuta comunque al settimo anno di fidanzamento.
Considerate anche che i miei genitori (originari del sud) sono della stessa città e molto amici degli zii del mio ragazzo e anche con i genitori.
Naturalmente mi mandavano a Milano da lui ma le prime volte ho dovuto dormire da lui dicendo che ero da un'amica a rischio e con una super ansia di essere scoperta!!
Il nostro primo viaggio dopo 3 anni assieme ce lo hanno concesso solo perchè sapevano che avremmo dormito dalla zia del mio ragazzo, quindi separati. Cosa che naturalmente non è avvenuta.
Anche mia mamma è una persona molto tesa. Molto stressata.
Al minimo problema si arrabbia, urla e mette il muso. Di conseguenza mio papà e tutta la famiglia.
Avendo anche una sorella menefreghista vi lascio immaginare le tragedie greche che ci sono in casa.
Quando dovevo dire qualsiasi cosa ai miei avevo l'ansia.
E ce l'ho tutt'ora.
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissima,
in effetti dal suo racconto emerge una importante "rigidità" educativa, che le ha impedito di sentirsi libera ed indipendente...
Non si è sentita di "essere se stessa"!
Forse è arrivato il momento di iniziare a prendersi cura di lei e di questo aspetto della sua vita...
Provi a riflettere.
Un caro saluto
in effetti dal suo racconto emerge una importante "rigidità" educativa, che le ha impedito di sentirsi libera ed indipendente...
Non si è sentita di "essere se stessa"!
Forse è arrivato il momento di iniziare a prendersi cura di lei e di questo aspetto della sua vita...
Provi a riflettere.
Un caro saluto
[#6]
"Oggi ho deciso di lasciarlo. Mi fa male perchè lo amo ma sento che ora devo farlo."
Gentile Utente,
può spiegare che cosa significa che sente di doverlo fare?
Di solito le problematiche sessuali sono strettamente legate a problematiche relazionali, ma in ogni caso se vuole comprendere meglio che cosa è accaduto a Lei e alla coppia potrebbe valutare una consulenza diretta con uno psicologo psicoterapeuta.
Cordiali saluti,
Gentile Utente,
può spiegare che cosa significa che sente di doverlo fare?
Di solito le problematiche sessuali sono strettamente legate a problematiche relazionali, ma in ogni caso se vuole comprendere meglio che cosa è accaduto a Lei e alla coppia potrebbe valutare una consulenza diretta con uno psicologo psicoterapeuta.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#7]
Ex utente
Con "Sento di doverlo fare" intendo che forse le problematiche della mia vita erano legate a lui.
Non vorrei però, pensandoci dopo, averlo usato come capo espiatorio di tutte le mie ansie, disagi e delusioni generali.
Vorrei scappare dalla mia famiglia. Lo volevo fare prima e lo voglio di più ora.
Ma forse non da lui. Lo penso spesso. Praticamente sempre. E mi manca......Lo sento molto legato a me.
Pensando a lui riflettevo e penso che quando eravamo assieme eravamo fatti l'uno per l'altra.
Ridevamo di gusto per delle robettine da nulla. Ed era molto tenero con me.
Poi fisicamente a me piacciono i ragazzi con le mie stesse caratteristiche.
Tutti e due biondi e con occhi blu. =)
Con la nostra origine in comune, siamo entrambi di Pescara, solo che io sono a Parma da quando avevo 13 anni, lui da quando ha iniziato gli studi 9 anni fa. Quindi ci sentiamo legati anche in questo.
Amavamo fare qualsiasi cosa assieme,
dall'andare a pesca in estate al fare passeggiate per mano per le campagne. Ci bastavamo l'uno con l'altra.
Non riesco ad immaginare Qualcuno che mi faccia sentire così me stessa come succedeva con lui.
Vi trascrivo un sms che mi ha buttato a terra, di quello che dice la mia amica Teresa (di 44 anni e divorziata) perchè non voleva lo lasciassi:
"nella vita trova un uomo con cui ti piace fare tutto e ti piace restare in silenzio a non fare niente. deve essere il tuo migliore amico e deve essere il tuo complice preferito. Non sceglierlo per bellezza, non sceglierlo per i soldi o per il successo! E nemmeno perchè fate lo stesso lavoro o avete lo stesso hobby. Sceglilo che conduca una vita diversa dalla tua, perchè non bisogna vivere l'uno la vita dell'altro come facevo con mio marito. E sceglilo perchè ti faccia sorridere dal primo all'ultimo giorno. E perchè sei sicura che sia pronto sempre a prendersi cura di te. Solo così potrai essere felice davvero. Solo così avrai modo di amarlo veramente per tutta la vita. Per la persona che è. E lui con te.
E ricorda che di persone così è molto difficile trovarne anche solo una. E di solito non si incontra per caso. Guarda me. Io non l'ho mai trovata. Mi sono sposata dopo 3 anni che lo conoscevo. Dopo ho capito che l'ho fatto perchè lavorava come me nel settore della moda. Ci trovavamo a parlare di lavoro e mi intrigava e mi vedevo simile alle sue idee. Ma con lui non ci sentivamo tanto complici. E inevitabilmente è finita dopo 6 anni di matrimonio. Anche se per me era finita già da un pezzo. Si rideva e si giocava poco. Era bello solo parlare di cose a caso.
Allora chiediti se davvero vuoi correre il rischio di perdere questa persona e di rinunciare a quella che io chiamo vera fortuna.
Bacio tua Terry"
Di fronte a questo sms non vi nascondo che ho pianto 2 notti. Perchè Teresa è una brava donna. E mi diceva che ero stata fortunata. E che averlo incontrato per caso era il destino che ha voluto farmi un regalo.
Questa questione del sesso forse in effetti avrei dovuto affrontarla prima. Ora credevo che cercare di immergermi in una nuova relazione mi avrebbe dato più stimoli anche sessuali. Ma appunto il sesso che mancava non era dovuto a lui. E nemmeno le rotture che invece appartengono appunto ai miei poveri genitori.
Avrei dovuto fare qualcosa io prima, anche insieme a lui magari, quando potevo. Sono passati esattamente 73 giorni da quando non lo sento e non lo vedo più. Ho tirato avanti fino a che ho potuto. Sforzandomi di credere che forse non era quello giusto. Pensavo spesso a lui, ma mi davo forza nell'andare avanti. Poi come una babba mi sono resa conto di una cosa un paio di giorni fa, adesso grazie anche alle vostre risposte. Che in realtà è inutile prendermi in giro da sola. Se cerco qualcuno lo cerco come lui. Se cerco un rapporto lo cerco come il nostro. Se vedo una cosa che ci accomuna penso a lui ed è come se stessi bene per un secondo.
A questo punto mi rendo conto che sto cercando lui.
Cosa dovrei fare? L'ho fatto soffrire. Gli ho anche detto che sicuramente con un altro sarei stata meglio, quando l'ho lasciato. Gli ho detto che era la causa di molti dei miei mali. Ma non è cosi. Che babba. E che rabbia!!
Non mi vorrà più. Forse ho perso la cosa più bella che avevo.
Non so se ho il coraggio di tornare da lui. Magari ha una ragazza. Magari ha già fatto del sesso con lei e io morirei dentro se fosse cosi. Perchè io non ho fatto nulla invece! E perchè magari con quella lo ha fatto meglio che con me.
Ma penso che se mi volesse riprendere con se adesso mi impegnerei a sistemare subito il sesso tra noi. Perchè ho voglia di aggiustare tutto.
E magari saremo di nuovo felici insieme.
Lo dico a voi perchè vi sento come amiche ormai. Lo confesso: Ho passato 73 giorni e mi è mancato come ne fossero passati 5000.
Con che faccia potrei mai presentarmi da lui?
Si potrebbe effettivamente risolvere con il sesso?
Ho tanta paura che ci sia un'altra persona con lui. Tanta tanta paura.
ok..basta.
Grazie davvero 1000 a tutte.
Mi sono sfogata come mai fatto in questi giorni..
Vi ho detto tutto! Tutto ciò che avevo dentro e che batteva forte!!!
Vi mando un bacio enorme. E attendo una vostra risposta.
GRAZIE DAVVERO
PS, anche rileggendo ciò che ho scritto mi rendo conto di fatto un vero disastro .
;(
[#8]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentilissima,
dovrebbe spostare il " focus" su di lei...
Sul come si sente e perché si vive in questo modo le relazioni...
Riguardo al disturbo sessuale, inoltre, certo che può essere preso in carico, così come tutti gli altri disagi, che si sperimentao...
La cosa che conta è la motivazione e il desiderio di un " miglioramento " per noi stessi, non per farsi accettare dall' altro.
Rifletta su questo...
Un caro saluto
dovrebbe spostare il " focus" su di lei...
Sul come si sente e perché si vive in questo modo le relazioni...
Riguardo al disturbo sessuale, inoltre, certo che può essere preso in carico, così come tutti gli altri disagi, che si sperimentao...
La cosa che conta è la motivazione e il desiderio di un " miglioramento " per noi stessi, non per farsi accettare dall' altro.
Rifletta su questo...
Un caro saluto
[#9]
Carissima, ora che ha riflettuto sul suo desiderio di avere lui, potrebbe riproporsi e cominciare a curarsi, questi genitori, lui così rigido lei così' tesa,reattiva, non le hanno trasmesso flessibilità , e capacità di mediazione,del resto i genitori ti danno quello che hanno, ma cambiare si può.. cambi per sè, cambi per voi..le cose splendide che ci ha raccontato ora, fanno ben sperare..
cosa ne pensa ? restiamo in ascolto..
cosa ne pensa ? restiamo in ascolto..
[#10]
Ex utente
Diciamo che forse per colpa dei miei o non saprei perchè,
sono una persona che nella relazione cercava sempre di soffocare il suo malore e nervosismo interno.
Mi rendo conto spesso di non essere stata una persona tanto flessibile anche con il mio lui.
Spesso avevo un senso di colpa tanto da rivolgermi male verso il mio ex o verso appunto i miei genitori. Ho cercato spesso di lavorare su me stessa per cambiare questo aspetto che spesso tirava fuori una persona antipatica. E forse in parte c'ero riuscita. Ma poi a tratti rispondevo in un modo e subito dopo mi rendevo conto che lo facevo senza un perchè.
Una ragazza mi ha scritto in privato che ha riscontrato gli stessi miei problemi di famiglia e mi ha detto che spesso si girava male verso il proprio ragazzo a volte senza una motivazione valida.
Alla fine lui l'ha lasciata. E lei ora sta male. Perchè dice che per colpa del suo essere così ha perso il suo amore.
Io adesso mi rendo conto che forse il mio ragazzo anche aveva delle difficoltà a stare un po' con me visto i precedenti molto simili a questa ragazza. Però sopportava questo mio malessere perchè mi diceva sempre che era colpa dei miei e che mi sarebbe passato questo modo di fare.....bò.
Ma quindi chi ha una famiglia così come la mia, e assorbe queste negatività, spesso può risultare una "stronzetta"? (scusate il termine).
Adesso come dite voi devo concentrarmi su me stessa.
Avete ragione, ma secondo voi avere di nuovo (sempre che lui voglia) il mio ex al fianco può essere una cosa che incide in maniera negativa? Considerate che è molto paziente come persona e si preoccupava sempre di farmi stare bene.
All'inizio non ho sentito tanto la mancanza, solo un po'. Credevo di fare la cosa giusta e quindi convinta delle mie ragioni andava bene così. Adesso invece mi manca la sua presenza, lo stare insieme e il nostro essere complici. E le mie ragioni così chiare sono andate sgretolandosi. Come vi dicevo nella prima mail, Lo avrei ammazzato quando qualche anno fa guardava il seno delle mie amiche facendo battutine sarcastiche da bimbo minchia, e poi mi faceva notare che i nostri amici facevano spesso sesso e noi no. Questa cosa mi innervosiva. Infatti mi dispiacevo e pensavo che da un momento all'altro mi avrebbe tradita.
Alla fine gli uomini vogliono sesso e se non c'è lo vanno a prendere altrove. Però poi è cambiato. Forse è maturato dentro. Ha capito che i miei difetti sessuali potevano essere una roba seria e che mi turbava e si è reso conto che non era colpa mia. Da allora mi coccolava e mi faceva stare serena dicendomi che avremmo dovuto fare qualcosa ma io non ho mai fatto effettivamente nulla, forse per pigrizia... :(
Diciamo che son passati 4 o 5 anni se non sbaglio, da quando lui faceva il minchione. Ora posso dire che dopo quel suo essere minchione lui sia diventato uomo. Quindi in realtà i miei nervosismi nei suoi confronti sono acqua passata. Anche molto passata. Visto che da quando era cambiato sono stata molto meglio anche io!!!
Lo rivorrei adesso.
Forse vorrei essere complice con lui anche nell'affrontare questi problemi.
Che comunque dovrò risolvere per me stessa da sola, ma vorrei lui al mio fianco.
Se tornassi indietro, prima di lasciarlo, avrei affrontato per bene tutti questi problemi.
ASSOLUTAMENTE soltanto per lui, ma soprattutto per me! Perchè sentivo di aver voglia di fare sesso con lui ma mi bloccavo appunto. Quindi naturalmente per la mia soddisfazione personale.
Quindi mi sarebbe piaciuto continuare quella relazione e affrontare tutto questo insieme a lui.
Ma mi sono fatta prendere dal panico e dalla fretta di trovare una soluzione altrove. Quindi ho troncato.
Dopo ti rendi conto di tante cose. Se ci penso non mi riconosco quando l'ho mollato. Non mi sentivo me stessa forse. Come fossi un'altra persona.
Ora diciamo che sono tornata in me :) :) :) :) :)
Questa mattina ho scritto ad un'amica in comune che non sentivo da allora e le ho chiesto se sa come sta, e se è fidanzato.
Mi ha risposto che sta bene anche se quando esce il mio nome dice che gli è dispiaciuto non aver provato a risolvere delle cose con me. Però non ha odio nei miei confronti. Per fortuna!
Per il resto si è visto con una tipa ma non ha fatto nulla!!! :) Io ho fatto finta di nulla...
mi fa ben sperare....
Non ho paura di risolvere i problemi da sola, perchè mi sento forte e so che ce la posso fare.
Vorrei solo ritrovare lui. Perchè in fin dei conti tante cose sono dovute a fattori esterni. E non per forza solo per colpa mia o sua. E per 8 anni sono stata bene con questa persona. E se veramente era lui il problema probabilmente lo avrei già lasciato tanto tempo fa..
Scusate se non si era capito, sono una persona che si immergeva sempre in mille ansie e domande.
Tutto questo chiedermi chiedermi e chiedermi mi ha portato a fare questo caos.
Spero di risolvere.
Come potrei tornare da lui?
È una cosa negativa?
GRAZIE AMICHE!
bacino
:*
sono una persona che nella relazione cercava sempre di soffocare il suo malore e nervosismo interno.
Mi rendo conto spesso di non essere stata una persona tanto flessibile anche con il mio lui.
Spesso avevo un senso di colpa tanto da rivolgermi male verso il mio ex o verso appunto i miei genitori. Ho cercato spesso di lavorare su me stessa per cambiare questo aspetto che spesso tirava fuori una persona antipatica. E forse in parte c'ero riuscita. Ma poi a tratti rispondevo in un modo e subito dopo mi rendevo conto che lo facevo senza un perchè.
Una ragazza mi ha scritto in privato che ha riscontrato gli stessi miei problemi di famiglia e mi ha detto che spesso si girava male verso il proprio ragazzo a volte senza una motivazione valida.
Alla fine lui l'ha lasciata. E lei ora sta male. Perchè dice che per colpa del suo essere così ha perso il suo amore.
Io adesso mi rendo conto che forse il mio ragazzo anche aveva delle difficoltà a stare un po' con me visto i precedenti molto simili a questa ragazza. Però sopportava questo mio malessere perchè mi diceva sempre che era colpa dei miei e che mi sarebbe passato questo modo di fare.....bò.
Ma quindi chi ha una famiglia così come la mia, e assorbe queste negatività, spesso può risultare una "stronzetta"? (scusate il termine).
Adesso come dite voi devo concentrarmi su me stessa.
Avete ragione, ma secondo voi avere di nuovo (sempre che lui voglia) il mio ex al fianco può essere una cosa che incide in maniera negativa? Considerate che è molto paziente come persona e si preoccupava sempre di farmi stare bene.
All'inizio non ho sentito tanto la mancanza, solo un po'. Credevo di fare la cosa giusta e quindi convinta delle mie ragioni andava bene così. Adesso invece mi manca la sua presenza, lo stare insieme e il nostro essere complici. E le mie ragioni così chiare sono andate sgretolandosi. Come vi dicevo nella prima mail, Lo avrei ammazzato quando qualche anno fa guardava il seno delle mie amiche facendo battutine sarcastiche da bimbo minchia, e poi mi faceva notare che i nostri amici facevano spesso sesso e noi no. Questa cosa mi innervosiva. Infatti mi dispiacevo e pensavo che da un momento all'altro mi avrebbe tradita.
Alla fine gli uomini vogliono sesso e se non c'è lo vanno a prendere altrove. Però poi è cambiato. Forse è maturato dentro. Ha capito che i miei difetti sessuali potevano essere una roba seria e che mi turbava e si è reso conto che non era colpa mia. Da allora mi coccolava e mi faceva stare serena dicendomi che avremmo dovuto fare qualcosa ma io non ho mai fatto effettivamente nulla, forse per pigrizia... :(
Diciamo che son passati 4 o 5 anni se non sbaglio, da quando lui faceva il minchione. Ora posso dire che dopo quel suo essere minchione lui sia diventato uomo. Quindi in realtà i miei nervosismi nei suoi confronti sono acqua passata. Anche molto passata. Visto che da quando era cambiato sono stata molto meglio anche io!!!
Lo rivorrei adesso.
Forse vorrei essere complice con lui anche nell'affrontare questi problemi.
Che comunque dovrò risolvere per me stessa da sola, ma vorrei lui al mio fianco.
Se tornassi indietro, prima di lasciarlo, avrei affrontato per bene tutti questi problemi.
ASSOLUTAMENTE soltanto per lui, ma soprattutto per me! Perchè sentivo di aver voglia di fare sesso con lui ma mi bloccavo appunto. Quindi naturalmente per la mia soddisfazione personale.
Quindi mi sarebbe piaciuto continuare quella relazione e affrontare tutto questo insieme a lui.
Ma mi sono fatta prendere dal panico e dalla fretta di trovare una soluzione altrove. Quindi ho troncato.
Dopo ti rendi conto di tante cose. Se ci penso non mi riconosco quando l'ho mollato. Non mi sentivo me stessa forse. Come fossi un'altra persona.
Ora diciamo che sono tornata in me :) :) :) :) :)
Questa mattina ho scritto ad un'amica in comune che non sentivo da allora e le ho chiesto se sa come sta, e se è fidanzato.
Mi ha risposto che sta bene anche se quando esce il mio nome dice che gli è dispiaciuto non aver provato a risolvere delle cose con me. Però non ha odio nei miei confronti. Per fortuna!
Per il resto si è visto con una tipa ma non ha fatto nulla!!! :) Io ho fatto finta di nulla...
mi fa ben sperare....
Non ho paura di risolvere i problemi da sola, perchè mi sento forte e so che ce la posso fare.
Vorrei solo ritrovare lui. Perchè in fin dei conti tante cose sono dovute a fattori esterni. E non per forza solo per colpa mia o sua. E per 8 anni sono stata bene con questa persona. E se veramente era lui il problema probabilmente lo avrei già lasciato tanto tempo fa..
Scusate se non si era capito, sono una persona che si immergeva sempre in mille ansie e domande.
Tutto questo chiedermi chiedermi e chiedermi mi ha portato a fare questo caos.
Spero di risolvere.
Come potrei tornare da lui?
È una cosa negativa?
GRAZIE AMICHE!
bacino
:*
[#11]
Gentile ragazza,
Lei ci dice.
>Non ho paura di risolvere i problemi da sola, perchè mi sento forte e so che ce la posso fare.
Vorrei solo ritrovare lui.>
Da sola però è andata a finire in una strada senza uscita: la decisione di lasciarlo e il desiderio di ritrovarlo.
Dalla sua mail iniziale mi pare di poter collocare il Suo malessere di coppia in un ambito più ampio:
>"CRISI TOTALE DI VITA, mi rendo conto che ho perso anche il desiderio sessuale." <
E' naturale che in una "crisi totale" anche il desiderio sia in crisi, ma non è da mescolare e confondere una crisi personale, con la vita della coppia che ne riceve i contraccolpi.
Non pensi di risolvere i problemi da sola, tutti prima o poi abbiamo bisogno di aiuto. Ma occorre imparare a chiederlo e ad accettarlo.
Mi riferisco a un percorso psicologico.
Saluti cordiali
Lei ci dice.
>Non ho paura di risolvere i problemi da sola, perchè mi sento forte e so che ce la posso fare.
Vorrei solo ritrovare lui.>
Da sola però è andata a finire in una strada senza uscita: la decisione di lasciarlo e il desiderio di ritrovarlo.
Dalla sua mail iniziale mi pare di poter collocare il Suo malessere di coppia in un ambito più ampio:
>"CRISI TOTALE DI VITA, mi rendo conto che ho perso anche il desiderio sessuale." <
E' naturale che in una "crisi totale" anche il desiderio sia in crisi, ma non è da mescolare e confondere una crisi personale, con la vita della coppia che ne riceve i contraccolpi.
Non pensi di risolvere i problemi da sola, tutti prima o poi abbiamo bisogno di aiuto. Ma occorre imparare a chiederlo e ad accettarlo.
Mi riferisco a un percorso psicologico.
Saluti cordiali
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 11 risposte e 4.3k visite dal 19/12/2014.
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