Conati di vomito

Gentili dottori,
ho 23 anni, sono una studentessa universitaria conduco una vita sociale tranquilla, ho buone relazioni con tutti e apparentemente nessuna particolare difficoltà di relazione. Da qualche periodo noto una certa difficoltà a placare l'ansia (se di quella si parla), soprattutto quando frequento persone da cui mi accorgo d'essere in particolar modo attratta. L'ansia sale a dismisura e sopravvengono conati di vomito tanto da obbligarmi a interrompere il dialogo per recarmi alla toilette. Probabilmente il mio corpo reagisce in questo barbaro modo all'accumulo d'ansia somatizzata che insorge in queste determinate situazioni. Naturalmente il disagio aumenta quando oltre all'ansia incombe il terrore di dover abbandonare l'interlocutore a causa di questi conati, facendo risultare difficoltose e soprattutto imbarazzanti, situazioni che invece dovrebbero essere del tutto piacevoli.
Come posso gestire questi "messaggi" del mio corpo ? E' possibile farlo in autonomia ? Vi è una natura psichica dietro a tali avvenimenti ?
Ringrazio in anticipo per la cortese attenzione.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
gentile ragazza possono esserci connotazioni psicologiche dietro ai suoi sintomi ma dovrà essere una valutazione medico-psicologica dal vivo a stabilirlo. in tal caso difficilmente potrà controllare in autonomia i sintomi dal momento in cui c'è il rischio di mettere in atto azioni che possano peggiorare la cosa.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,

dal suo racconto si evince un disagio di particolare rilevanza...

...< noto una certa difficoltà a placare l'ansia (se di quella si parla), soprattutto quando frequento persone da cui mi accorgo d'essere in particolar modo attratta >


quasi connaturato alla "paura" di perdere quella persona da cui sono attratta... forse perché non mi sento pienamente sicura di me?

Come ha vissuto le relazioni amorose, mi sovviene chiedere..?!

La nostra autostima può avere un ruolo importante in questo vissuto, che impedisce la verbalizzazione di questo corpo "mutilato", a cui non riesco a sottrarmi!

Importante confrontarsi con un professionista della relazione di aiuto, affinché possa iniziare a prendersi cura di se' e ad ascoltare questo corpo, che "grida" dolore...


Provi a riflettere,


Un caro saluto
[#3]
Attivo dal 2013 al 2018
Ex utente
Gentili dottori,
ringrazio il dott. De Vincentiis e la dott.ssa Albano per la preziosa e celere risposta.
- Dott.ssa Albano: mi ritrovo perfettamente su ciò che ha espresso, la paura di perdere la persona in questione può essere ( o forse è ) il motivo scatenante di questa reazione. Grazie all'aiuto di uno specialista desidererei riuscire a controllare questo genere di situazioni così da raggiungere una lucidità e tranquillità tale da permettermi d'essere me stessa nel rapporto a due, evitando che il mio corpo prevalga così prepotentemente sulla mia mente.
Rifletterò .
Grazie infinite
[#4]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Grazie a Lei,

per la condivisione e un augurio di cuore!
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
in autonomia non è possibile curarsi.

La cura o meglio il protocollo di cura adatto a lei, passa dal momento diagnostico, primo step che unitamente ai clinici che si occuperanno di lei, dovranno effettuare.

In questo caso inoltre, la diagnosi sarà 'differenziale" dovrà soprattutto escludere le eventuali componenti organiche ed orientare verso una lettura completa e competente.

Le eventuali interpretazioni psicologiche verranno molto dopo.

Il vomito, dal punto di vista simbolico, ha svariati significati:
Un rifiuto importnate ... uno sfogo improvviso...
Rapprsenta la volontà di dire "no" a qualcosa che si deve vivere/agire ugualmente.

Solitamente si tratta di " situazioni/relazioni" cariche di ansia, aspettative e stress.

Sarebbe utile comprendere, ma non online, se tale sintomatologia viene associata a situazioni di studio/lavoro o relazionali/amorose, incontri affettivi significativi o per i quali lei non si sente adeguata...

Da non dimenticare poi l'apprendimento psico/corporeo: la memoria corporea che si è instaurata dentro di lei.

Lei ha imparato, in maniera disfunzionale , a scaricare l'ansia vomitando.....circuiti che si auto perpetuano perché le fanno una sorta di parziale sollievo.

Nel vomito poi, causa ed effetto si intersecano e si rinforzano, per questo medico e psicologo devono lavorare a braccetto

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it