Fallimento
Salve, sono una ragazza di 25 anni.....lavoro (part-time) come segretaria di uno studio legale, studio alla facoltà di giurisprudenza e pratico la kick boxing a livello agonistico. Da un pò di tempo a questa parte mi sento di essere una FALLITA, visto che è da un pò di tempo che non riesco più a passare un esame universitario e da quando ho iniziato questo sport ho soltanto 4 match, tutti persi. Mi rendo conto anche di essere ingrassata di ben 8 chili senza capirne il motivo, dato che mi sono allenata 2 ore e 30 min al giorno. Ho faticato tantissimo per arrivare fin qui, eppure non vedo un minimo risultato in tutto ciò che sto facendo. Mi sento confusa perchè forse all'età di 25 anni non so cosa fare della mia vita. Non riesco nemmeno ad avere alcun rapporto duraturo. L'ultima mia relazione, durata due anni, risale a 4 anni fa. Anche se questo non mi importa granchè, è una cosa che tendo ad assimilare a tutte le altre. Mi sento come se avessi fatto enormi sacrifici per niente, anzi, per ottenere tutto l opposto di ciò che sogno. Mi sento la persona più inutile sulla faccia della terra. I miei cercano di sostenermi, ma io lo so che loro, anche se non me lo dicono, si chiedono come sia possibile che una materia debba provarla almeno 3 volte prima di passare l esame. In altre parole mi sento come se nn valessi nulla, come se la mia vita non avrebbe senso. Come se tutto andasse storto. Non pensavo di dover arrivare a tanto sinceramente. Ma, non so perchè, una voce mi ha spinto a cercare uno psicologo online, visto che, più volte, mi sono detta sempre " tranquilla dalla prossima volta t metti sotto e ce la farai". Ma dopo l ennesima volta, mi sono resa conto, che forse c'è qualcosa che non va. Il punto è che nn riesco a capire cosa sia, perchè altrimenti la correggerei, per questo chiedo aiuto.Non so con chi altro parlare e ,molto probabilmente, amici e parenti mi riderebbero in faccia per ciò che sto scrivendo. Grazie.
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Gentile Ragazza,
la percezione che ha di se stessa di certo non la sta aiutando a perseguire i suoi obiettivi.
Forse se ne è posti troppi e con aspettative elevate. Sport a livello agonistico, lavoro, università, un bel carico da sostenere.
Quanto ha influito secondo lei la fine del suo rapporto su tutto il resto? Da dove ha cominciato a incepparsi il meccanismo e ad avere un'immagine di sé negativa? E da quanto tempo sta così?
la percezione che ha di se stessa di certo non la sta aiutando a perseguire i suoi obiettivi.
Forse se ne è posti troppi e con aspettative elevate. Sport a livello agonistico, lavoro, università, un bel carico da sostenere.
Quanto ha influito secondo lei la fine del suo rapporto su tutto il resto? Da dove ha cominciato a incepparsi il meccanismo e ad avere un'immagine di sé negativa? E da quanto tempo sta così?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Utente
Gentile Dottoressa,
devo dire che la fine della mia storia un pò ha influito. Quando è finita io ho perso 14 chili. Ma sono passati 4 anni. Ammento che ogni tanto ci penso ma, visto il passare del tempo, ho cercato di farmene una ragione (non sono la prima persona sicuramente che si lascia con il "ragazzo"). Però da quel momento avevo deciso di riprendere in mano la mia vita e mi sono posta degli obiettivi. Mi sono chiesta cosa mi sarebbe piaciuto fare nella vita e mi sono posta questi traguardi dicendo a me stessa che,se avessi voluto, avrei potuto fare qualsiasi cosa. Io ci ho provato, fino all'ultimo. Il solo pensiero di dover lasciare una di queste cose mi fa venire le lacrime agli occhi perchè per me sarebbe una sconfitta dover mollare. Non voglio essere una di quelle ragazze che fa dipendere la sua felicità dalle altre persone. Anzi, penso di non voler nemmeno avere una famiglia per poi ritrovarmi separata con figli da mantenere. Per rispondere alla Sua domanda, credo che più o meno tutto sia iniziato da due anni a questa parte.....
devo dire che la fine della mia storia un pò ha influito. Quando è finita io ho perso 14 chili. Ma sono passati 4 anni. Ammento che ogni tanto ci penso ma, visto il passare del tempo, ho cercato di farmene una ragione (non sono la prima persona sicuramente che si lascia con il "ragazzo"). Però da quel momento avevo deciso di riprendere in mano la mia vita e mi sono posta degli obiettivi. Mi sono chiesta cosa mi sarebbe piaciuto fare nella vita e mi sono posta questi traguardi dicendo a me stessa che,se avessi voluto, avrei potuto fare qualsiasi cosa. Io ci ho provato, fino all'ultimo. Il solo pensiero di dover lasciare una di queste cose mi fa venire le lacrime agli occhi perchè per me sarebbe una sconfitta dover mollare. Non voglio essere una di quelle ragazze che fa dipendere la sua felicità dalle altre persone. Anzi, penso di non voler nemmeno avere una famiglia per poi ritrovarmi separata con figli da mantenere. Per rispondere alla Sua domanda, credo che più o meno tutto sia iniziato da due anni a questa parte.....
[#3]
< Però da quel momento avevo deciso di riprendere in mano la mia vita e mi sono posta degli obiettivi> Probabilmente troppo elevati, con aspettative assolute...magari per dimostrarsi che appunto al di là di un fallimento (la sua rottura sentimentale che sembra proprio averla destabilizzata) lei ce la può fare ..ma quando la si pensa così anche il più piccolo insuccesso può contribuire a minare la stima di sé, forse già compromessa.
< Il solo pensiero di dover lasciare una di queste cose mi fa venire le lacrime agli occhi perchè per me sarebbe una sconfitta dover mollare> ben lo si comprende, ma continuare in questo modo le sta giovando? A cosa sta portando tutto ciò?
Ha mai pensato di rivolgersi a un nostro collega direttamente?
< Il solo pensiero di dover lasciare una di queste cose mi fa venire le lacrime agli occhi perchè per me sarebbe una sconfitta dover mollare> ben lo si comprende, ma continuare in questo modo le sta giovando? A cosa sta portando tutto ciò?
Ha mai pensato di rivolgersi a un nostro collega direttamente?
[#4]
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,
provo a comprendere il suo dolore e anche la sua "frustrazione"...
< Mi sento confusa perchè forse all'età di 25 anni non so cosa fare della mia vita. Non riesco nemmeno ad avere alcun rapporto duraturo. L'ultima mia relazione, durata due anni, risale a 4 anni fa. Anche se questo non mi importa granchè, è una cosa che tendo ad assimilare a tutte le altre...>
Dal suo racconto si evince che ci sono diversi "nuclei" da individuare ed elaborare...
un percorso di vita che, immancabilmente, non è possibile fare da questa postazione..
credo sia arrivato il momento di iniziare a prendersi cura di se' ; ascoltarsi e comprendere perché il mio spazio vitale di relazioni, trasversale, lo sento e lo vivo in modo disfunzionale.
Solo in un rapporto terapeutico de visu, in un setting strutturato, potrebbe realmente trovare accoglienza, non giudizio e la possibilità di "essere"!!
Provi a riflettere...
Un caro saluto
provo a comprendere il suo dolore e anche la sua "frustrazione"...
< Mi sento confusa perchè forse all'età di 25 anni non so cosa fare della mia vita. Non riesco nemmeno ad avere alcun rapporto duraturo. L'ultima mia relazione, durata due anni, risale a 4 anni fa. Anche se questo non mi importa granchè, è una cosa che tendo ad assimilare a tutte le altre...>
Dal suo racconto si evince che ci sono diversi "nuclei" da individuare ed elaborare...
un percorso di vita che, immancabilmente, non è possibile fare da questa postazione..
credo sia arrivato il momento di iniziare a prendersi cura di se' ; ascoltarsi e comprendere perché il mio spazio vitale di relazioni, trasversale, lo sento e lo vivo in modo disfunzionale.
Solo in un rapporto terapeutico de visu, in un setting strutturato, potrebbe realmente trovare accoglienza, non giudizio e la possibilità di "essere"!!
Provi a riflettere...
Un caro saluto
[#5]
Utente
Gent.ma Dott. Rinella,
oggi, per la prima volta, ci ho riflettuto sul serio pensando, magari, che solo uno psicologo potesse aiutarmi. Se ho scritto qui era per avere un consiglio su questo punto da parte di un'esperta come Lei. Naturalmente, tramite pc non sarà mai la stessa cosa.Tuttavia, ammettere di avere un problema ,che non riesco a risolvere, mi è servito per capire se devo rivolgermi davvero a qualcuno, oppure, se il mio problema è risolvibile da me anche se, finora, non ci sono mai riuscita. Solo che , con il passare del tempo, le cose non cambiano, ed io ho paura che sia troppo tardi un domani per migliorarmi. La mia paura più grande è quella di alzarmi ogni giorno la mattina e pensare "ma io concluderò mai qualcosa nella vita?".
oggi, per la prima volta, ci ho riflettuto sul serio pensando, magari, che solo uno psicologo potesse aiutarmi. Se ho scritto qui era per avere un consiglio su questo punto da parte di un'esperta come Lei. Naturalmente, tramite pc non sarà mai la stessa cosa.Tuttavia, ammettere di avere un problema ,che non riesco a risolvere, mi è servito per capire se devo rivolgermi davvero a qualcuno, oppure, se il mio problema è risolvibile da me anche se, finora, non ci sono mai riuscita. Solo che , con il passare del tempo, le cose non cambiano, ed io ho paura che sia troppo tardi un domani per migliorarmi. La mia paura più grande è quella di alzarmi ogni giorno la mattina e pensare "ma io concluderò mai qualcosa nella vita?".
[#6]
Utente
Gent.ma Dott.ssa Albano,
mi creda , io ho provato milioni e milioni di volte a cercare di essere felice con me stessa, ad essere felice della mia vita e di ciò che faccio. Ma poi la storia ricomincia, ed io davvero non so da dove cominciare. La mia "fase positiva" dura fino un massimo di 24 h. Comunque, a quanto pare, la Vostra opinione mi sembra sostanzialmente identica. Proverò a contattare uno psicologo e provare a spiegare a lui le stesse cose che ho scritto qui. Anche se, il fatto che lui possa vedermi in viso, mi bloccherà un pò.
mi creda , io ho provato milioni e milioni di volte a cercare di essere felice con me stessa, ad essere felice della mia vita e di ciò che faccio. Ma poi la storia ricomincia, ed io davvero non so da dove cominciare. La mia "fase positiva" dura fino un massimo di 24 h. Comunque, a quanto pare, la Vostra opinione mi sembra sostanzialmente identica. Proverò a contattare uno psicologo e provare a spiegare a lui le stesse cose che ho scritto qui. Anche se, il fatto che lui possa vedermi in viso, mi bloccherà un pò.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.2k visite dal 17/12/2014.
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