Ansie molto forti e ripetute

Salve a tutti, esco da una relazione molto burrascosa nella quale ho fatto male al mio compagno e a me stessa. Non mi sentivo amata e in effetti sono stata lasciata molto a me stessa mentre lui dava attenzioni ad altre donne. Ho cercato di controllarlo in tutti modi, cosa che ha fatto scaturire enormi litigi, ho cercato altri partner , non per vero e proprio desiderio ma per pura "vendetta" e per bisogno di sentirmi desiderata ed apprezzata, ma avrei voluto solo la sua attenzione. È passato ormai molto tempo,ho dato una svolta alla mia vita, ma mi sembra di essermi risvegliata dal un torpore e passo le giornate ad analizzare le orribili azioni del passato ed a sentirmi una pessima persona. Temo che altre persone con cui ho litigato e che covano per me rancore (credo) anni fa raccontino al mio ormai ex a dei miei tradimenti e mi sento morire perchë siamo in ottimi rapporti e non voglio rovinarLi nonostante la relazione sia chiusa da molto e ci leghi non più amore ma amicizia. Questi pensieri mi distruggono, ho tachicardie, non ragiono, mi sento indegna. Sono stata brava, perché da avere queste crisi una volta al giorno, sono riuscita a placarle da sola, ragionando sulle cose ed ormai le ho una volta al mese circa.... Vorrei non averle più, vorrei liberarmi, non temere più il prossimo e vivere con serenitá la persona corretta che sto cercando di diventare lavorando su me stessa ogni giorno. Invece passo il tempo a spiare i miei vecchi " nemici " sui social cercando di carpire qualsiasi loro pensiero e mi fascio la testa prima che si rompa. Penso al peggio sempre. Vorrei fare un sacco di cose, ma mi ritrovo bloccata nella paura. Cosa ho? Il mio disturbo ha un nome o sono solo una persona paranoica e codarda? Ringrazio in anticipo per la disponibilità.
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,

a prescindere dalla necessità di " etichettare " un comportamento, credo sia importante riflettere sul disagio, che le creano determinati pensieri intrusivi ed " ossessivi " e questo può farlo attraverso un percorso di aiuto con un collega.

In un setting strutturato, dove può essere se stessa e iniziare a riflettere sul suo storico personale e a comprendere come poter gestire questo quotidiano affannoso e privo di " certezze ", a cui possono far leva anche i sensi di colpa.


Può rivolgersi ad un Consultorio della sua città e gradualmente " lavorare " su queste difficoltà, che le impediscono di fare a meno di essere " controllante "...


Provi a riflettere...


Un caro saluto