Aiuto per negazione dipendenza

Gentili dottori,
sono una ragazza di 23 anni e convivo con un problema da qualche anno, ma solo da qualche giorno sono riuscita a farlo venire allo scoperto. I miei genitori sono separati, e io vivo in casa con mia madre e con la madre di lei, mia nonna, 90enne. Mia madre non lavora, viviamo con l'assegno di mantenimento che ci corrisponde mio padre (con cui non ho rapporti) e con la pensione di mia nonna. Il problema che vi ho accennato è che mia madre ha una dipendenza dall'alcool. Non si tratta di qualcosa di molto evidente, ma sicuramente per chi come me è in casa, è evidente il cambiamento dalla mattina quando è lucida alla sera quando ha bevuto. E soprattutto, ho chiesto aiuto dopo averle più volte chiesto di smettere senza risultati. Mia nonna lo sa,è stata proprio lei che mi ha fatto notare questo problema. Qualche giorno fa ho detto tutto al mio fidanzato, che mi ha creduto, e a due parenti, che sono andati a parlarle. Ma purtroppo, mia madre ha negato e giurato che non era così, e la cosa peggiore è che mia nonna ha iniziato a spalleggiarla, coprendola e giurando anche lei. Il risultato è che mi sono resa conto di non poter contare sull'aiuto dei parenti, perchè con questo guscio che mia madre si è costruita attorno non mi crederanno e prenderanno sempre la via più semplice di negare il problema. Ho contattato, aiutata dai genitori del mio fidanzato, l'associazione alcolisti anonimi della mia città, ma mi hanno spiegato che loro accolgono persone che hanno deciso di smettere, mentre mia madre ancora nega il problema. Vi chiedo di darmi qualche consiglio, perchè da sola non so come affrontare il problema e come muovermi, e credo di aver bisogno dell'aiuto di professionisti. Vi ringrazio molto, saluti
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
E' la consapevolezza che genera la motivazione al cambiamento, quindi qualsiasi tipo di intervento è subordinato ad una scelta individuale. La negazione è un potente meccanismo di difesa e il segno che probabilmente per sua madre l'alcool non è un problema.

Potrebbe essere utile per lei una consulenza professionale con un Collega per cercare di intervenire, magari in maniera indiretta.





Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
< mia madre ha una dipendenza dall'alcool... >


Gentile ragazza,

comprendo il suo disorientamento e la sua difficoltà ad "essere" con e per questa "famiglia", in cui non si riconosce un vincolo di confronto e condivisione.

Il fatto che sua madre neghi il problema e che, a sua volta, sia "supportata" dalla rispettiva madre, le "annulla" quella sorta di "potenza" all'aiuto, che potrebbe "salvaguardare" una situazione.

Come ben riferito dal collega, il meccanismo di negazione impedisce la svolta al cambiamento, perché non viene riconosciuto come un problema.

Provo a riflettere come, davvero, la fa sentire questo comportamento della mamma e, indirettamente, anche con il suo ragazzo e i suoi familiari.


Ha provato, anche, a confrontarsi con il vostro medico di famiglia, per meglio comprendere come potrebbe, indirettamente, agire per "avvicinarsi" a questa mamma "innavicinabile"?

Tenendo presente che la dipendenza da alcool nasconde "meandri" dolorosi ed affettivi molto intimi e, difficilmente, si riesce a trovare una "luce", se non c'è riconoscimento, consapevolezza e motivazione al cambiamento...

Oltretutto la mamma non lavora, per cui vedo che non ci sono nemmeno obiettivi di realizzazione professionale che, spesso, possono indurre a mettersi in gioco e ad attivarsi!

La diagnosi in questi casi è, spesso, funzionale... Doppia diagnosi...

Un consulto al SERT, anche, per comprendere come potersi approcciare a questa vita buia e priva di desiderio di cura di se'....


Rimaniamo in ascolto...


Di cuore